Dietro
di lei
appoggiato su un gomito alle pietre dell’altare,
c’era un ragazzo a cui non
avrebbe dato più di diciott’anni, con i capelli
scompigliati e degli occhi
verdi davvero molto seri. In quel momento però, sembrava
davvero divertito.
Bianca, invece, era paralizzata e rossa come un peperone.
Damon
la
sorpassò e diede una pacca sulla spalla al fratello, per poi
consegnargli gli
abiti che avevano
scelto
insieme. “Come
stai, fratellino? Beh sai… Bonnie ti ha ucciso!”
“Ehm… Bene, penso. Mi ero
scordato come ci si sentisse. Ma… ti sembrava il caso di
prendere questi vestiti?”
“Eddai! Hai bisogno di
una rinfrescata al guardaroba!” “Cazzone”
disse ridendo. “Ehi Bianca!” disse Damon
svegliandola dalla trance e prendendola per la mano. “Stai
assistendo ad uno
dei rarissimi sorrisi di Stefan Salvatore! Mi raccomando, non ti ci
abituare o
rimarrai delusa!” il ragazzo davanti a lei sorrideva
radiosamente. “Oh, non vi
siete ancora presentati! Stefan, lei è Bianca Blake, la
mia… amica” “Piacere,
Stefan” disse lui tirandosi su i calzoni cadenti.
“Scusa, ma ora dovrei andare
a cambiarmi… Non è che hai anche un po’
di cera in bagno?” “Ecco il ritorno di
cera-man! Ti è mancata la tua dannata scatoletta
eh?” domandò Damon. “Oh sì
molto” “Secondo scaffale a destra”
rispose Bianca.
“Ciao
Stefan!”
lo salutò Stella. “Ehi, Bonnie! O dovrei chiamarti
Stella?” lei sbuffò e poi
abbracciò il ragazzo. “Ci sei mancato
quaggiù” disse con un tono cantilenante.
“Io
tolgo il disturbo!” disse Stella andando verso la sua
macchina. Stefan andò
verso la casa di Bianca, e rimasero solo lei e Damon.
“Mi
hai fatto
prendere davvero uno spavento!” “Beh…
Hai detto che stavi seriamente pensando a
quello che ti avevo chiesto…” Bianca
arrossì. “Aspetta. Qualsiasi sia la tua
risposta ci tengo a farti sapere una cosa. Io ti amo Bianca: ora ne
sono certo.
Quando ti vedo sento… le farfalle nello stomaco. Il che
è strano se consideri
che io sono morto! E poi molte volte se ti guardo negli occhi, non
riesco più a
essere coerente. Fino a poco fa non capivo perché con te non
riuscissi a essere
sexy e… provocante. La verità è che mi
sono innamorato, Bianca. Mi sono
innamorato di brutto, come non mi era mai successo in più di
cinquecento anni,
nemmeno con Katherine. Con te mi sento umano” Bianca lo
guardò.
Poi
lo baciò.
Tutte
le
preoccupazioni che la avvolgevano in quel periodo- Klaus, sua madre,
ciò che
era- sparirono in un colpo e tutti e due si sentirono completi come non
si
erano mai sentiti. Perché Damon completava Bianca, e Bianca
completava Damon.
Lui
percorse il
contorno delle labbra della ragazza e poi la strinse in un abbraccio.
Ma il
bacio continuò. Sì, adesso si sentiva sicuro. Con
Bianca sarebbe potuto essere
quello che era veramente e l’impacciataggine iniziale se ne
era andata via,
insieme al dubbio.
“Quindi…
E’ un sì?”
domandò lui sfoggiando un sorriso malizioso e allo stesso
tempo pieno di
speranze. “Sì” disse lei. Una lacrima
scese lungo la sua guancia, ma venne subito
raccolta da una carezza.
E
poi fu lui a
baciarla, mettendole le mani nei capelli, accarezzandola, facendola
sentire
felice come non lo era mai stata.
Quello
che però
nessuno dei due sapeva, era il fatto che un certo fratello si era
cambiato, e dall’ombra
di un pino, li osservava. Ancora incerto sul da farsi.
Perché per lui era
iniziata una nuova vita, anzi, una nuova esistenza.