Finalmente, dopo
quasi un mese sono riuscita a postare il quanto capitolo. BUONA LETTURA
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V°
CAPIRE IMPARARE
Fay non rincasava da giorni e Kurogane sembrava alquanto
arrabbiato, forse più del solito. Per non parlare dell'ordine del sovrano: Non
si faceva vedere per anni e poi se ne usciva con il voler uccidere in massa i
maghi nella piazza centrale della città.
"Kurogane-San tutto a posto?" chiese Shaoran, il suo allievo. (Anche
se adesso era un cacciatore a tutti gli effetti), "Mi sembra più
imbronciato del solito!" esclamò il ragazzo.
"Non sono imbronciato, e non ho nulla che non vada bene!" rispose
acido il moro.
"Giusto, questa non si chiama imbronciatura, ma incazzatura in piena
regola! Cuore infranto Kurogane*?" chiese un uomo simile a Kurogane, forse
più alto, appena arrivato dietro ai due interlocutori.
"Saiga-San, come mai quì? La credevo alla città ad ovest!" disse il
ragazzo. Saiga era il terzo dei generali: Alto, capelli neri e una corporatura
da armadio a dieci ante. Aveva una fissa con ferri da maglia e cucinare, oltre
al suo amante che nessuno sapeva chi fosse. Ma in ogni modo, il problema era
che se tutti e tre i generali erano lì c'era poco da stare allegri, perché
voleva dire che il sovrano faceva sul serio.
"Il sovrano mi ha richiamato in capitale, a quanto pare abbiamo un nuovo
ordine"
"Già, secondo me, il nostro re è uscito di testa!" obbiettò Kurogane.
Saiga lo guardò male, insieme a Shaoran.
"Non dovrebbe dire certe cose, in strada!"
"Ha ragione, qualcuno potrebbe sentirti e riferire al re" dissero i
due "Tipo Seishiro!" esclamò Saiga. Non correva buon sangue tra i tre
generali, sopratutto tra Saiga e Seishiro. Erano una specie di domada pronta a
scoppiare, mentre Imonoyama non ci metteva becco, anzi li lasciava fare (da
quel punto di vista sembrava il sadico che era).
"Saiga-San! Seishiro-San è una buona persona" protestò Shaoran
"Buona persona!? Kurogane, non gli hai insegnato a riconoscere gli
amici dai nemici?" chiese stupito il generale al capitano, il quale lo
guardò male e poi stizzito si alzò andandosene. "Non è mai stato uno di
molte parole, ma questa volta ha davvero superato se stesso!" si disse
Saiga. Shaoran guardò il generale preoccupato, ma quello gli sorrise tirando
fuori un paio di guanti, fatti a mano di lana. Il ragazzo guardò il regalo con
circospezione, non avrebbe mai immaginato che un uomo come Saiga facesse roba a
maglia. "Sai è un mio hobby, oltre al cucinare! E devo dire che mi riesce
anche bene. Comunque, ne avevo fatti altri da dare a Kurogane, e al suo
coinquilino, ma da quel che so non si fa più vedere!"
"Se parla di Fay-San sono settimane che non torna! E l'atmosfera si è
alquanto raffreddata a casa di Kurogane-San, almeno prima c'era l'allegria di
Fay-San, oltre alle sue belle melodie!" spiegò Shaoran
"Giusto! Mi hanno detto che è un bravo musicista"
"Si suona il flauto traverso!" specificò il ragazzo.
"Il flauto traverso?! Che strana coincidenza, anche il nostro sovrano e
suo nipote adorano quello strumento!"
"Parli del principe?" chiese Imonoyama, appena arrivato "Se non
erro non viene da anni al castello, nessuno si ricorda più che aspetto
ha!"
Al palazzo reale, Seishiro parlava con il sovrano, della nuova legge da lui emanata.
Non che il generale non fosse d'accordo, ma pensava che la cosa fosse
prematura. In fondo erano solo dieci anni, che davano la caccia a quei maghi
e contando il loro numero a quel tempo si doveva considerare il fatto,
che il loro sterminio durasse tanto.
"Troppo prematuro? Niente affatto, sono sicuro che appena i maghi vedranno
la loro gente arsa al rogo se ne andranno"
"Ma altezza, la popolazione non è pronta a questa retata. Pensate ai
bambini, del villaggio!" Seishiro non era uno al quale piaceva temere per
l'ingenuità dei bambini, ma doveva tenere una certa maschera, anche con il
sovrano, anzi sopratutto con il sovrano.
"Basta che le madri li tengano in casa! E poi non voglio più aspettare. A
proposito, il coinquilino di Kurogane, dov'è adesso?" chiese
all'improvviso il re. Seishiro gli aveva detto che gli assomigliava e al
sovrano era venuta una certa idea in mente, di chi poteva essere.
"Da quel che ne so io, non si fa vedere da settimane, sire!" rispose
Seishrio. Il sovrano si stupì della cosa, ma non ci fece molto caso. Meno guai
c'erano e meglio era per tutti
"Bah, non importa, comunque i maghi devono sparire entro la fine del ciclo
annuale!"
"Ciclo annuale?!" chiese stupito Seishiro. Il sovrano si accorse di
aver parlato troppo e si ritirò senza dare risposta al generale. Seishro sapeva
che se il sovrano non diceva nulla a lui, suo grande confidente, la cosa era
assai segreta, ma lui non poteva e non doveva essere all'oscuro di nulla e
quindi decise di indagare andando nella grande biblioteca reale, a cercare i
vecchi libri dei maghi, ora relegati nelle cantine.
Kurogane, dal canto suo se ne stava a casa, non aveva la minima voglia di
arrestare maghi, per poi vederli ardere tra le fiamme dopo un mese. Se si
trattava di trapassarli con una spada, gli poteva andar bene, infondo era cosa
veloce ed indolore, ma dargli fuoco era disumano e immorale.
"Il nostro re è andato di testa, come può pensare che, in questo modo i
maghi se ne andranno?" si chiese apparentemente scettico da quel punto di
vista. Mentre se ne stava a pensare la porta suonò, il cacciatore alzò la testa
e in lui si fece largo una speranza, vana che fosse il biondino, tornato da
chissà dove. Aprendo la porta si immaginava già il suo falso sorriso, mentre
diceva le sue scuse del cavolo, ma appena si vide Shaoran davanti alla porta le
sue speranze si frantumarono come neve al sole. "Che diavolo ci fai
qui?" chiese acido.
"Lei è andato via prima che Siaga-San le desse questi!" spiegò il
ragazzo, porgendo due paia di guanti all'interessato. Kurogane scrutò quei cosi
e poi guardò scettico il ragazzo. Conosceva l'hobby del generale, ma non capiva
"Perché
"Un paio è per Fay-San!"
"Ci mancava che si preoccupasse per l'idiota!" disse sarcastico il
moro. "Tanto anche si ammalasse, non direbbe niente a nessuno!"
protestò Kurogane.
Fay nel mentre si trovava in una stanza totalmente bianca, con disegni azzurri,
chiaro e blu. La donna con la quale aveva parlato le volte precedenti, gli si
avvicinò.
"Qualche problema Fay? Non torni alla capitale da settimane! È successo
qualcosa?" chiese tranquillamente, come se fosse al corrente di tutto.
"No, non è successo niente, di rilevante! È solo che non ho voglia di
tornare" spiegò il musicista. La donna sorrise a quella risposta, tirando
fuori una pipa per fumarla.
"E c'è un motivo del perché tutto ciò?" chiese con la solita aria da
saputella. Fay tossì per il troppo fumo, e poi la guardò scettico.
"Se sa già tutto, perché me lo chiede?" domandò curioso.
"Io non so tutto, Fay non sono onnipotente" protestò
"Comunque mi sono arrabbiato!"
"Arrabbiato?!" chiese lei alquanto stupita della cosa
"Si!" esclamò sicuro il biondo
"Non ci credo! Per far arrabbiare te, ci vogliono secoli! Come diavolo ha
fatto?" chiese, parlando di Kurogane. Conosceva il carattere, poco
ortodosso del cacciatore in questione, ma arrivare a far arrabbiare Fay era un
mago. Il biondo non si arrabbiava molto facilmente, anzi ogni cosa che
succedeva la credeva colpa sua.
"Mi tratta come un bambino! Non posso uscire di casa che lui mi chiede
dov'ero e cosa stavo facendo! Come se lui fosse mio padre!" Ecco il
problema. Per Fay era una novità che qualcuno si preoccupasse per lui. Nessuno
gli chiedeva niente da quando era piccolo e quindi era cresciuto come adulto
fin dalla tenera età di 8 anni ed era quindi naturale che lo rendesse nervoso,
il solo fatto che qualcuno tenesse a lui. Figuriamoci se quel qualcuno era uno
conosciuto da appena due mesi. "E poi, ogni volta che lo guardo mi manca
il respiro.....non so credo sia meglio che per un po' non lo veda!"
"Sei sicuro?" chiese la donna. "Non senti la sua mancanza?"
"La sua mancanza?........Beh, credo...... credo di si!" suppose il
musicista. La donna sorrise sorniona e camminando verso la porta d'ingresso, si
girò un'ultima volta per dare una delle sue rinomate perle di saggezza.
"Rifletti su quello che provi quando sei con lui, e quando lui non c'è!
Vedrai che capirai". gli consigliò la donna, andandosene definitivamente.
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Scusate per l'immenso ritardo, di solito non sono così ritardataria, ma ho un
attenuante: La scuola, come voi del resto. Ti porta vai una marea di tempo, in
senso letterale (qualche giorno fa, ho preso l'acqua per mezza giornata a Pisa,
solo per andare a vedere un filmino su Anna Franck, rivisto centinaia di volte,
e un museo su dei quadri incapibili). Comunque eccomi quì con il quinto
capitolo. A voi dire com'è, aspetto con ansia. Bye Bye ^^
* Nel fumetto originale (Lawful Drugstore),
non parla molto, anzi è sempre quasi zitto, ma quì ho dovuto variare. Comunque
l'hobby per il cucito e la cucina ce l'ha davvero, nel fumetto cuce anche dei
Kimono da uomo a Mano e non dico altro.
SakuraX16: Mi scuso per il ritardo, ma scuola permettendo sono riuscita a
postare il quinto, non dice molto però è già qualcosa. Hai indovinato la donna
in questione è Yuko, ma non apparirà solo lei di XXX Holic. Fay ha
semplicemente dei problemi interpersonali (e chi non li ha li dentro, è opera
della Clamp ^^''). La contr'offensiva è iniziata da un pezzo, fin da quando Fay
è entrato nella capitale. Ormai hai capito che il biondino è un mago, ma non
come lo intendi tu. Alla prossima, spero il più presto possibile.