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Autore: Leesha    18/11/2010    4 recensioni
Questa fanfiction si è classificata prima al contest omonimo indetto da Ranerottola e Lana.
Harry si rifugia a Grimmauld Place per cercare conforto in Sirius dopo il tradimento della moglie.
Genere: Fluff, Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Seamus Finnigan, Sirius Black
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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So cosa hai fatto…
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Una stanza rischiarata solo dalla luce di una bacchetta, impugnata dalla mano magra e glabra di un uomo in abiti Babbani.

Il viso scavato e stanco, sul naso appuntito un paio di occhiali dalla montatura sottile. E sotto ai ciuffi di scompigliati capelli corvini la famosa cicatrice.

Harry Potter teneva i suoi occhi smeraldini fissi sul soffitto.
All’improvviso, qualcuno bussò alla porta e una voce mesta disse: “Harry, esci da questa stanza, vieni a mangiare qualcosa, non puoi condannarti per sempre… devi trovare la forza di reagire!”
Diede altri tre colpi alla porta, ma non ricevendo la solita risposta sospirò per l’ennesima sconfitta, e Harry sentì i suoi passi farsi più lontani mentre tornava al pianterreno.
Harry non riusciva ancora a capacitarsi di essere stato tradito da sua moglie. Con quel loro vecchio compagno di scuola poi…
Da quando era andato da Sirius non aveva mai lasciato quella stanza, non si era neanche quasi mai alzato da quel letto. Sirius saliva da lui continuamente, per convincerlo a uscire e mettere qualcosa sotto i denti, a uscire da quello stato di letargo o depressione insomma. Ma falliva sempre.
Sirius non sapeva proprio come aiutarlo. Ma gli balenò nella mente un’idea che poteva essere buona. Uscì di casa con un mezzo sorriso sotto i baffi.
Dalla sua stanza, Harry udì il ruggito della moto di Sirius, chiedendosi con scarso interesse dove stesse andando a quell’ora. Continuò a fissare il soffitto, pensando ai momenti felici passati con sua moglie, ma anche a quel momento, quando si era visto tradito da quella donna carina e dolce che aveva sposato, non riuscendo a trovare un motivo valido!
Aveva fatto un lungo viaggio di lavoro, ed era rincasato con un giorno d’anticipo. Voleva fare una sorpresa alla sua Dolcezza: aveva poggiato la valigia su una sedia della cucina, guardando l’orologio appeso alla parete sulla lavastoviglie. Era l’una in punto, sua moglie sapeva che sarebbe tornato solo l’indomani a mezzogiorno. Con un mazzo di rose rosse tra le mani e un sorriso sornione sulle labbra, era entrato nella loro camera da letto.
Il sorriso morì lentamente sulle labbra di Harry. Sgranò gli occhi. Sua moglie era a letto, ma non da sola. Nel posto dove ci sarebbe dovuto essere lui, c’era un altro uomo, un uomo che Harry conosceva bene, aveva condiviso con lui Hogwarts e la Casa di Grifondoro… improvvisamente incapace di profferir parola, lasciò cadere quei bellissimi fiori per terra, e con un incantesimo scrisse una frase sulle piastre di legno del parquet.
Harry si riscosse bruscamente da quel ricordo, riflettendo su dove si trovasse ora. Per la prima volta dopo molto tempo, pianse, riconoscente del fatto che nessuno potesse vederlo in quello stato.
Non sapeva quanto tempo fosse passato quando risentì il rombo della moto di Sirius. Qualche istante dopo udì aprirsi la porta di casa, poi richiusa con troppo vigore. Qualcuno, anzi erano più di uno, salirono le scale velocemente. Poi una voce femminile supplicò: “Harry, ti prego, apri la porta!”
Harry si voltò verso la porta. Dalle sue labbra uscì un’unica parola: “Hermione…” pronunciata con voce roca.
Hermione si ricordò di essere una strega, quindi impugnò la bacchetta ed esclamò: “Alohomora!” Da molto non faceva uso dei suoi poteri, anche se aveva continuato a portare con sé la bacchetta.
Spinse piano la porta, e lei e Sirius poterono vedere finalmente quella misera stanza, che sembrava emanare dolore. La donna raggiunse il letto, sedendosi sul bordo, vicino al cuscino.
Harry abbracciò quasi immediatamente la sua migliore amica, non potendosi trattenere dal versare nuove lacrime. L’amica non fece altro che tenerlo stretto a sé, cullandolo lentamente come fosse un bambino. Sirius non amava quel genere di scene tanto deprimenti.
Richiuse la porta e tornò dabbasso, con un’unica lacrima per compagnia.
I due ex Grifondoro restarono chiusi in quella camera buia per ore.
Harry si era sdraiato di nuovo sul letto disfatto, e Hermione si era coricata accanto a lui, sempre stringendolo tra le braccia. Si sentiva un po’ in colpa nei confronti di Ron, che aveva lasciato a casa senza neanche svegliarlo, per quel contatto così fisico con l’amico. Ma Sirius le aveva spiegato tutto, durante il volo verso Grimmauld Place.
L’indomani mattina Harry si destò all’improvviso, vedendo come prima cosa un vassoio sul comodino, con una tazza di caffè e alcuni cornetti. Era solo sul letto.
Gettò uno sguardo alla piccola sveglia accanto al vassoio: erano le otto in punto. All’improvviso la porta si aprì, lasciando entrare Hermione, che gli sorrise: “Buongiorno, Harry. Questo è per te: l’ho scritto io… sono diventata una scrittrice a tutti gli effetti, a detta dell’editore! Questo è il mio primo libro, mi piacerebbe che lo leggessi; chissà che non ti faccia tornare un po’ di gioia di vivere…” e posò un libro sul comodino già ingombro. Prima di uscire baciò l’amico sulla guancia: “Adesso è meglio che io torni a casa da Ron, ma tornerò a trovarti. Abbi cura di te, Harry.”
Uscì dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Harry si tirò su a sedere e prese il libro tra le mani: era chiaramente per bambini, sulla copertina c’era una vivace immagine animata con tre omini dall’aria familiare. Lesse il titolo: Le avventure di tre inseparabili Grifondoro. Gli scappò un sorriso.
Afferrò la tazza, sorseggiando lentamente il caffè, non accorgendosi quasi del sapore amaro. Mangiando un cornetto al cioccolato, scese le scale velocemente. Senza farsi sentire dal padrino, prese le chiavi della moto appese a un gancio nell’ingresso (quando il rombo della moto echeggiò nell’aria, Sirius scattò improvvisamente dalla poltrona, versandosi addosso il caffè bollente: “Oh, Merlin, mi stanno rubando la moto!”). Cavalcando i cieli in groppa alla moto, Harry raggiunse il negozio “Tiri Vispi Weasley”, dove, con immenso stupore di George e Ron, acquistò dei fuochi artificiali. Tornato a casa, Sirius fece un gran sorriso nel rivedere il caro figlioccio (e la sua cara moto) di nuovo allegro e vitale come prima. Salirono in terrazza, facendo esplodere all’impazzata i fuochi, urlando come forsennati. “LA MIA VITA RICOMINCIA ADESSO!!!” urlò Harry, seguito da un: “Sììììì!!!” di Sirius come risposta. I due si fissarono per un secondo prima di scoppiare a ridere, fino alle lacrime. Stavolta di felicità.

La signora Potter si alzò dal letto, lasciandovi l’amante ancora nel mondo dei sogni. Guardò la sveglia sul comodino, erano le 9:30. Harry tornerà a mezzogiorno, ho ancora un po’ di tempo da trascorrere con te, tesoro, pensò tra sé, voltandosi a guardare sorridendo Seamus addormentato. Il sorriso sparì subito alla vista delle rose scomposte sul pavimento, e della scritta…
 
So cosa hai fatto
 
L’amante si svegliò quando lei emise un singhiozzo strozzato e cadde in ginocchio. Si affrettò dalla donna, chinandosi ad afferrarle le spalle: “Amore, cos’hai?” le chiese, spaventato dal suo viso scioccato.
Non ricevendo risposta, seguì il suo sguardo, vedendo finalmente la frase.
“Oh, no…”
Inginocchiandosi anch’esso, guardò negli occhi l’amante: “Mi dispiace, Cho…”
Detto questo, si rivestì e se ne andò, lasciando la sua ex amante ad affrontare il dolore e la vergogna.

FINE

 

 1° Posto:
Ninja bianca


Ranerottola:
-Grammatica: 9.5/10 punti
-Stile: 9/10 punti
-Sviluppo della trama: 9/10 punti
-Originalità: 8/10 punti
-Caratterizzazione personaggi: 8/10 punti
-Gradimento personale: 8/10 punti
-Utilizzo dei Prompt: 4/5 punti
Tot.55.5/65
Cara sei stata bravissima: la grammatica è ottima, lo stile buono e la trama è sviluppata bene. Io avrei approfondito un po’ di più il cambiamento di Harry, il suo uscire dalla depressione, che è descritto un po’ frettolosamente ma nell’insieme hai fatto davvero un ottimo lavoro.
Mi è piaciuto molto il colpo di scena finale e così la scoperta di chi fossero la moglie e l’amante.
Hai usato bene i fuochi d’artificio e benissimo il personaggio di Hermione, non posso dire altrettanto dei Tiri Vispi che, secondo me, hai appena accennato.
Ti faccio veramente tantissimi complimenti!

Lana:
-Grammatica: 10/10 punti
-Stile: 10/10 punti
-Sviluppo della trama: 9/10 punti
-Originalità: 9/10 punti
-Caratterizzazione personaggi: 10/10 punti
-Gradimento personale: 10/10 punti
-Utilizzo dei Prompt: 5/10 punti
Per un totale di 63/65 punti.
Mi è piaciuto molto come si è svolta la vicenda. E’ breve ma intensa. Sei riuscita a descrivere benissimo le sensazioni di Harry, il suo dispiacere e la sua disperazione, anche se il suo cambiamento è stato solo accennato. Il finale, devo dire la verità, non me l’aspettavo; di solito usano tutti Ginny come moglie di Harry ma Cho mi è piaciuta decisamente di più. La grammatica e lo stile sono ottimi. L’utilizzo dei prompt non era proprio impeccabile, comunque la storia ha senso e mi rendo conto di quanto possa essere difficile scrivere qualcosa usando elementi predefiniti. In conclusione ti faccio i miei complimenti per tutto.
Tot. 118.5 

 

  
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