Capitolo
1 - La Favola
Severus Piton sedeva nella sua libreria su di una poltrona vicino al camino,
con in mano un bicchiere di vino rosso. Sedeva, e lasciava liberi i suoi
pensieri senza soffermarsi su nulla in particolare, tenendo lo sguardo fisso
nel fuoco. Stava per portare alle labbra il bicchiere, quando la porta si aprì
e una piccola testa con lunghi capelli neri fece capolino. Severus si girò
verso di lei.
"Hai fatto un altro incubo?"; la figura annuì.
Posò il bicchiere sopra la scrivania, e fece cenno alla figura di entrare. Una
bambina sui sei anni entrò velocemente, con indosso un pigiamino azzurro con le
nuvole e un conigglietto di peluche in mano, e si mise in braccio a Severus,
per nulla contrariato.
"Mi racconti una storia?" lo supplicò la bambina. Severus le sorrise
e, agitando la bacchetta, fece lievitare un libro fino alla sua mano.
"Che favola vuoi che ti racconti?" le chiese.
"Quella delle tre streghe e del cavaliere!" disse con entusiasmo la
bambina.
"Intendi la favola della Fonte della Buona Sorte di Beda il Bardo?",
la bambina annui con vigore. Severus sorrise, aprì il libro e iniziò a leggere:
"In
un giardino incantato chiuso da alte mura e protetto da potenti magie, in cima
a un colle scorreva la Fonte della Buona Sorte. Una volta all'anno, tra l'alba
e il tramonto del giorno più lungo, un solo infelice aveva il privilegio di
intraprendere il viaggio alla Fonte, bagnarvisi e ricevere Buona Sorte per il
resto della vita. In quel giorno, centinaia di persone si erano ammassate fuori
dalle mura, e speravano di potervi entrare. Tre streghe, ognuna col proprio
fardello di pene, s'incontrarono ai margini della folla’ si conobbero e
raccontarono i propri dolori. Esse si chiamavano Asha (la quale era gravemente
malata), Altheda (che era stata derubata delle sue ricchezze e della sua
bacchetta) e Amata (abbandonata da un uomo che aveva amato con tutto il cuore).
Le tre donne decisero che, se la fortuna le avesse scelte, si sarebbero unite e
avrebbero cercato di arrivare alla Fonte insieme. All’alba, il muro si aprì e da
esso uscirono dei rampicanti che presero Asha, che si aggrappò ad Altheda, che
prese Amata. Ma Amata, per sbaglio, si impigliò nell’armatura di un cavaliere,
Messer Senzafortuna, e tutti e quattro furono trascinati dentro. Decisero
allora di raggiungere insieme la Fonte. Si inoltrarono per il giardino
incantato, dove erbe rare, frutta e fiori crescevano in abbondanza. Non
incontrarono ostacoli finché giunsero ai piedi del colle in cima al quale stava
la Fonte. Lì, però, trovarono una mostruosa Serpe Bianca, che disse:
Datemi
la prova del vostro dolore.
Cercarono di uccidere la bestia, ma invano. Allora Asha,
disperata, si mise a piangere. La grande Serpe posò il muso sul suo volto e
bevve le sue lacrime e, quando fu sazia, la Serpe scivolò via e svanì. Gioendo alla
sparizione della Serpe, le tre streghe e il cavaliere presero a salire per il
colle . A metà della salita, tuttavia, s'imbatterono in una frase incisa nel
terreno.
Datemi
i frutti della vostra fatica.
Le
tre streghe e il cavaliere continuarono a salire, ma dopo ore e ore di cammino
non erano avanzati di un sol passo; la cima del colle non era più vicina e
l'iscrizione stava sempre davanti a loro. Altheda marciò più veloce e più forte degli
altri e li spronò a seguire il suo esempio, nonostante non avanzasse affatto
per la collina, asciugandosi il sudore dalla fronte. Come le gocce caddero a
terra, l'iscrizione che bloccava il loro cammino sparì, ed essi videro che
riuscivano di nuovo a salire. Felici per aver superato il secondo ostacolo,
corsero più veloci che poterono verso la vetta, finché finalmente intravidero
la Fonte. Ma prima che potessero raggiungerla, incontrarono un ruscello che
bloccava loro il passaggio. Nelle profondità dell'acqua limpida una pietra
liscia recava le seguenti parole:
Datemi
il tesoro del vostro passato.
I quattro cercarono di attraversare il ruscello, ma senza
alcun risultato. Pensa e ripensa, alla fine Amata capì: con la sua bacchetta
estrasse dalla propria mente tutte le memorie dei giorni felici passati con
l'amante fuggito e le lasciò cadere nell'acqua. Il torrente le portò via e un
passaggio di pietre affiorò. Le tre streghe e il cavaliere finalmente
raggiunsero la vetta. La Fonte scintillava davanti a loro, tra le erbe e i
fiori più rari e più belli che avessero mai visto. Ma prima che potessero
giungervi, la fragile Asha cadde a terra. Esausta per lo sforzo di scalare la
vetta, era in fin di vita. Allora Altheda corse a raccogliere tutte le erbe che
ritenne più adatte, le mescolò nella borraccia di Messer Senzafortuna e versò
la pozione nella bocca di Asha. Immediatamente Asha riuscì ad alzarsi. Non
solo, ma tutti i sintomi del suo terribile morbo erano spariti! Asha allora
disse che non aveva più bisogno della fonte, e suggerì a Altheda di bagnarsi.
Ma Altheda, intenta a raccogliere altre erbe, disse che non ne aveva più
bisogno neanche lei, dato che con quelle erbe avrebbe guadagnato molto oro.
Suggerì ad Amata di bagnarsi, ma ella, ormai libera dalle pene d’amore, rifiutò
e pregò a Messer Senzafortuna di entrare nella Fonte e bagnarvisi. Così il
cavaliere si bagnò nella Fonte della Buona Sorte, entusiasta di essere stato
scelto tra centinaia., Poco dopo , Messer Senzafortuna uscì dall'acqua della
Fonte e, con la sua armatura arrugginita, si gettò ai piedi di Amata, che era
la donna più gentile e più bella su cui avesse mai posato gli occhi, chiedendole
la mano e il cuore e Amata capì di aver trovato l'uomo della sua vita. Le tre
streghe e il cavaliere scesero insieme dal colle, a braccetto, e tutti e
quattro vissero a lungo felici e contenti, senza mai sapere né sospettare che
l'acqua della Fonte non possedeva alcun incantesimo.”
Severus
chiuse il libro mentre la bambina lo guardava, sempre attenta ai suoi
movimenti.
“E sai cosa significa questa
storia?” le chiese. La bambina scosse il capo in segno di diniego.
“Significa –
continuò- che, se volevi
che ti leggessi un’altra favola, me lo dovevi dire e non dovevi
far finta di
avere avuto un incubo e aspettare fino a quest’ora” le
disse, con un tono a
metà tra il divertito e il rimprovero.
La bambina rise, portandosi una
manina
davanti alla bocca.
“Allora te ne eri accorto!” “Sin da
subito. Quando fai gli
incubi ti si arrossano gli occhi” disse scompigliandole
dolcemente i capelli.
Agitando nuovamente la bacchetta, ripose il libro e si alzò,
tenendo in braccio
la bambina.
“E ora a nanna!”. Severus
uscì dalla biblioteca, percorse un lungo
corridoio e poco dopo si ritrovò davanti ad una porta di colore
rossiccio. La
aprì e vi entrò.
La stanza aveva
una finestra molto grande e, sotto di essa, vi
era un letto a baldacchino con le tende bianche a formare un piccolo
rifugio, e
sul letto vi erano molti peluche a forma di animale, ognuno con una
grandezza e
forma diversa.; sulla sinistra vi era una piccola libreria piena zeppa
di libri
di qualsiasi genere, favole, libri babbani e di magia, e affianco alla
libreria
vi era una scrivania di legno scuro con sopra penne, fogli e un piccolo
kit per
fabbricare pozioni; al centro della stanza vi era un enorme tappeto
azzurro e,
sopra di esso, un’enorme tigre di peluche sdraiata, mentre sulle
pareti vi
erano attaccati molti disegni fatti dalla bambina.
Severus si avvicinò al
letto, vi adagiò sopra la bambina e, rimboccandole le coperte,
le diede un
bacio in fronte. La bambina, abbracciando il coniglietto, si
raggomitolò come
un gatto, dando le spalle alla finestra. Severus le accarezzò i
capelli, e si
diresse verso la porta.
“Notte papà” disse la bambina sbadigliando
sonoramente.
Severus la guardò con fare dolce.
“Notte… Lily” e, uscendo, si chiuse la porta
alle spalle.
*NOTE DELL’AUTRICE*
Ma
saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalve gente!!!!!!! Vi sono mancata? S, lo so che è da tanto
che non pubblico né aggiorno più, è che ho avuto un calo di fantasia, che ci
volete fare ^^’’’’’’
Coooooooooooomunque,
questa storia è da un po’ che mi gironzolava nella testa,e finalmente ho avuto
occasione di metterla per iscritto. So che alcuni di voi si staranno chiedendo “
Ma è veramente il Severus Piton che conosciamo?”. Ebbene si, è lui. Ma state
tranquilli, che quando sposterò la scena su Hogwarts tornerà ad essere iul
solito vecchio scorbutico di sempre. Comnque, vi avviso sin da subito che
alcuni personaggi (tipo Severus, Draco, Lucius e credo anche Hermione) li farò
un po’ OOC, giusto per adattarli alla storia. Ho già pronto il secondo chappy e
credo che aggiornerò nel fine settimana. Intanto fatemi sapere cosa ne pensate.
See
ya, friends xD