Un’altra FF scritta da sola, come al
solito =) Stavolta sui Good Charlotte, una delle
prime band a cui mi sono appassionata e che nel 2007 ho anche visto dal vivo.
Sento però di dover fare una premessa:
la band che io amo sono i Good Charlotte vecchia
maniera, di quelli che scrivevano canzoni in cui criticavano il modo di vivere
delle star di Hollywood, di quelli spensierati nelle cui canzoni riuscivi a
respirare l’aria del Maryland.
La band che sono diventati oggi…bè, non mi dona più le stesse emozioni che mi donava
prima. Ma questa ovviamente è solo una percezione personale =)
Che dire…ho
scritto questa FF a settembre, l’ho incentrata sulla prole di Joel e sul
rapporto fraterno! Spero vi piaccia ^^
Vale
JOEL MADDEN
"Non ci posso credere che diventi
padre, cazzo!" Benji mi battè
una mano sulla spalla.
"Ne siamo in due, fratello"
gli sorrisi.
Era sempre un sensibilone
Ben, solo che non lo dava a vedere. Si illudeva di poter fare il duro e tutto
ma in fondo solo noi che lo conoscevamo bene potevamo veramente dire di che
pasta era fatto. La mia stessa pasta, dopotutto...
Non so, forse lo prendeva come una
specie di allontanamento...in tutti quegli anni eravamo sempre stati vicini,
sia in famiglia che nel lavoro e forse il fatto che mi fossi ormai sposato
mentre lui era sempre lì a fare il macho con le ragazze l'aveva fatto sentire
un po' solo.
Quando me ne andai di casa non aveva
neanche le palle di guardarmi negli occhi perchè
sarebbe scoppiato a piangere "Avanti, Ben, non essere sciocco! Siamo
appena a 3Km di distanza, puoi venire quando vuoi!"
Ora che mia moglie aspettava un bambino
poi era ancora più emozionato di me. Fremeva. Andava avanti e indietro nella
sala d'attesa della clinica di Los Angeles, incapace di stare fermo.
"Billy e Josh
sono scesi al bar?" mi chiese con impazienza.
Scoppiai a ridere "è la quarta
volta che me lo chiedi, cazzo, ti vuoi calmare? Sembra che devi partorirla tu,
questa bambina!"
Rise anche lui, sciogliendo l'ansia
"Con tutte le innovazioni che circolano oggi potrei anche, sai?"
"Meglio di no, Ben, non vorrei
avere un nipotino che corre avanti e indietro per casa e urla con la tua stessa
vocetta stridula"
Dei due ero sempre stato quello più
responsabile. Ero stato io a spingere Benji ad uscire
con Sophie. E non mi meravigliai quando una sera
entrò dalla porta e mi disse "Non è andata"
"Non è andata" alzai le
spalle.
è difficile stare dietro a Benji. è un vulcano in continua eruzione. A volte neanch'io, che sono unito a lui da un legame di sangue,
riesco a comprenderlo. è sempre troppo preso da troppe cose contemporaneamente,
poi arriva al limite e trascorre lunghi periodi di pigrizia.
è fatto così. Ce l'ho stampato dentro
come un'incisione. Però quando tiene davvero a qualcuno sa essere la persona
più straordinaria del mondo.
Ti dà il cuore Benji,
si fida di te. Ma ne pretende la stessa misura in cambio.
E se si sente trascurato...bè, allora sono guai.
"Comprendimi, Joel. è come se fosse
anche mia questa bambina in un certo senso" sospirò mentre fumava una
sigaretta per rilassare i nervi.
"Ma certo, zio Ben" sorrisi.
Voltai lo sguardo verso le cime innevate
degli alberi nello spiazzato 'Hai scelto il periodo peggiore per venire al
mondo, Harlow' pensai 'E se nevica in California, è
davvero grave'...
"Potresti chiamarla Ghiacciolina" rideva Benji
mentre provavamo "O Winterina"
"Winter!"
Billy alzò gli occhi dalla chitarra "Chiamala Winter!"
E da lì Harlow
Winter Kate Madden.
Non mi era mai andato molto a genio il
freddo. I fratelli Madden erano abituati ai fiori del
Maryland. E alle passeggiate in bicicletta.
Ci toccava sempre spingere Sarah perchè era troppo piccola per poggiare i piedi sui pedali.
Di solito toccava sempre a Josh perchè
misteriosamente io e Benji facevamo sì che la conta
facesse usicre sempre lui.
Sembrava passata una vita...
"Sai, Joel" riprese
"Credo che tu sarai un padre fantastico" si pentì quasi subito di
averlo detto. Evidentemente non voleva rovinare quel momento felice evocando
brutti ricordi.
"Grazie, Ben" e fu come se in
quelle parole fosse racchiuso tutto un discorso.
"Ecco il nostro paparino!" mi
piombò Billy alle spalle.
"Allora, riesci a tenerlo calmo,
Ben?" sorrise Josh.
"Non fa che ripetere che tra poco
diventerà genitore" alzò gli occhi al cielo Benji
"Dio, che rottura di palle!"
"Il dottore ha detto che la sala
parto è quasi pronta" mi informò Billy "Tra poco ti lasceranno
entrare"
"Dentro ci sono mamma, Sarah e tuo
suocero" aggiunse Josh.
"Praticamente manca la persona più
importante" ammiccò Benji "Farai un'entrata
del tipo 'Hey, fatemi passare, mezze seghe! Sono il
padre della bambina!'
Risi "Oppure 'Toglietevi di mezzo,
fricchettoni! Parto in corso!'
Josh mi abbracciò "Oggi è un giorno felice per i Madden!
Avevo sempre pensato che sarebbe stato uno dei gemelli ad avere un figlio per
primo!"
"Ora tutte le canzoni dei Good Charlotte diventeranno monotematiche" scherzò
Bill.
"Sì" riprese Benji "Mi ha già detto che il prossimo album si
chiamerà 'My sweet,
beautiful child!'
"My
sweet, beautiful child?" rise Billy "Cazzo,
Joel, potevi scegliere un nome migliore! Qualcosa tipo 'My baby has done
the dookie'!"
Non potei fare a meno di ridere.
Gli amici! Non mancano di farti distrarre ad ogni evento importante!
Il giorno del mio matrimonio Paul mi
fece arrancare verso l'altare ridendo, perchè non gli
si chiudeva più il completo che aveva comprato circa due mesi prima.
"Paul, Cristo Santo, ma sei un
lardoso schifoso!" lo prendeva in giro Benji
piegandosi in due dalle risate, mentre Billy cercava disperatamente di aiutarlo
a far salire la cerniera.
"Niente più Taco
Bell, ragazzi" ripeteva lui funereo.
Ora ci trovavamo esattamente nella
stessa situazione. Mancava solo Paul. Ma l'atmosfera era la stessa, eravamo
tutti tesi perchè sapevamo che di lì a poco sarebbe
successo qualcosa di straordinario, eppure ingannavamo la tensione dicendo
cazzate e facendo gli scemi.
"Ricordati che se mai avrai bisogno
di baby sitter qui ne hai tre che lavorano gratis,
eh!"
"Parla per te, Ben!" replicò Josh "Per quanto mi riguarda estorcerò più denaro da
Joel che da una banca in deficit!"
"E se mai Nicole avrà bisogno di
un'amica con cui spettegolare Linzie è a tua totale
disposizione"
"Stai vendendo tua moglie,
Bill?" rise Josh.
"No, dico soltanto che..."
"Signor Madden?"
ci voltammo a guardare l'uomo vestito di bianco che ci aveva appena chiamati.
"Sì, sono io" dissi tremante.
"Sua moglie è pronta. Può entrare
se desidera assistere al parto"
Impallidii. Cazzo, ne stavamo parlando
da ore ma detto così faceva un altro effetto.
I ragazzi mi abbracciarono
"Stendili tutti!" disse Josh, "Ti
aspettiamo qui" replicò Billy, "Portami un pezzo di cordone
ombelicale!" ridacchiò Benji.
Stordito,
senza dire una parola, mi avviai verso la sala parto. ©