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Autore: Seehl    28/11/2010    3 recensioni
Io sono solo un cantastorie. Non ho vissuto questo thriller, né auguro a nessuno di voi di viverlo. Il mio compito è narrare a tutti voi ciò che successe quel giorno, e poi tutti gli avvenimenti che seguirono. Non ho un ruolo in questa storia, sono solo un narratore. E i narratori non vanno mai presi sul serio. Questa è una storia inventata, mai nulla di ciò è successo. Vi chiedo solo un po' di attenzione, giusto il tempo di cominciare il racconto... e il tempo di farvi appassionare...
Genere: Introspettivo, Slice of life, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, L, Matt, Mello, Near
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Bambini, bentornati.

Questa è la nostra ultima sera.

L'ultima sera che passiamo a raccontarci la mia storia.

Non siete contenti?

Poi… Ci saranno altre storie, ovvio.

Forse non le ascolterete da me…

Ma ci saranno, e lo sapete.

Ma insomma. Continuiamo.

Dicevamo di Tsuki e Tay, chiusi nella stanza.

Di Near, quasi morto.

Di Matt e Mello, nel corridoio.

 

-Tu… Tu… Perché lo hai fatto?- urlò, fuori di sé, Tsuki.

Tay continuava a ridere, ridere e ridere ancora.

Non sembrava ascoltare le parole della sorella.

-Stupido! Rispondimi, idiota! Rispondimi!

Ma Tay non rispose, si limitò a guardarla, gli occhi ridotti a due fessure di pazzia completa, la risata che continuava a riecheggiare per la stanza.

 

Fu… Qualcosa di… Orribile.

La risata, dico.

Vi auguro di non doverla mai sentire, la risata di un pazzo.

 

-Matt, cosa facciamo? Quel ragazzino… Ha ammazzato Near.- mormorò Mello.

Matt lo squadrò, senza sorridere.

-Glielo hai detto tu, di farlo.

-… Io non volevo che lo uccidesse. Pensavo si capisse, che era uno scherzo!

-Invece non si è capito, Mel. Non si è capito, e lui ha ucciso.

 

In quel momento… I due ragazzi… Parlavano, tra loro.

Ma… Tay sentì tutto…

Come lo sentì… Anche Tsuki…

 

-…Tu. Hai ucciso Near perché te l'ha detto quello stronzo?

-Sorellina, andava fatto! Era solo un ignobile bastardo.

Tsuki non resistette. Gli mollò un pugno, forte, sperando di fargli del male, forse animata da un istinto che voleva salvaguardare la vita di Near.

-Come puoi dire queste cose di lui, quando è solo uno spregevole modo per non accusarti da te, eh?- chiese lei, arrabbiata, con le lacrime che scendevano a fiotti.

-Io ho ucciso un rifiuto, non ho fatto nulla di male…

 

Mentre il discorso dei due fratelli andava avanti, anche quello dei due ragazzi fuori continuava imperterrito.

Ogni… Parola… Che Mello o Matt… Diceva… Arrivava, chiara, limpida… Alle orecchie dei gemelli…

 

-… Matt, nessuno mi aveva preso sul serio!

-Mello, cazzo. Quante volte ti ho detto di non prendere iniziative?

Mello si zittì, forse spaventato dal comportamento dell'altro.

-Non hai alcun potere di dire agli altri cosa fare solo perché sei la mia puttana, intesi? Devi smetterla.- mormorò, con rabbia, Matt.

 

E i gemelli udirono chiaramente dei singhiozzi, e delle lacrime scorrere.

E… Tay… Spalancò gli occhi… Vedendo distrutto… Ogni suo pensiero… Sul ragazzo… Che più stimava…

 

-… Mello… la puttana di Matt…?- chiese, più a se stesso che a Tsuki.

-Quindi lo hai davvero ucciso senza un motivo.

Lo sguardo di Tsuki era arrabbiato, era offeso, era uno sguardo di puro odio.

Tay la guardò, confuso. E Tsuki ricambiò, crudele.

-Io… Pensavo di… Aver fatto… Giusto… No?- mormorò.

-No. Sei solo un cretino, idiota, pazzo.

 

A Tay crollò il mondo addosso.

Tutto ciò in cui credeva, per cui si era battuto in quegli anni…

Tutto ciò che voleva, a cui aspirava…

Era solo l'essere considerato da colui che credeva il migliore, Mello.

Anche uccidendo un suo coetaneo, perché no?

Certo… Non poteva immaginare…

 

-Vedi, Mello? Hai fatto un casino. Solo perché ti credi tanto potente. La verità è che non lo sei, non lo sei affatto. Sei dipendente da me, Mello.- mormorava, intanto, Matt, fuori dalla porta.

Mello continuava a singhiozzare penosamente.

-Smettila… Smettila, ti prego….

-Non la smetto. Sei colpevole indiretto di un omicio, Mello, ti rendi conto?

-Matt… Matt…

 

E Tsuki ascoltava, continuando a guardare con freddezza il fratello.

Non so cosa pensasse Tsuki.

Forse guardando gli occhi blu mare del fratello sentì del rimorso.

Forse guardando i capelli biondi, spettinati e indomabili volle consolarlo.

Forse agì in quel modo per non averci pensato.

Cosa successe?

 

-Lo disse, Hoshi, che non mi sarei dovuta prendere la tua maledizione.- disse.

Tay la guardò con lo sguardo vacuo, senza capire.

-Lo disse eccome. Disse che ero una stupida a maledirmi, per non far soffrire te.

Ancora, il ragazzo non rispose.

-Ma lo feci. E sai cosa? Credo che si sia avverata.

-… Sorellina…?

 

… Ma Tuski non rispose.

Non… Disse… Più… Nulla.

Preso il coltello, se lo piantò nel petto, con noncuranza, un espressione calma e tranquilla di chi sa cosa lo aspetta dopo.

Io non lo so, cosa mi aspetta.

So che Tsuki non mi rispose più.

La scossi.

Le urlai contro.

Cercai di medicarla.

Non provò a vivere, si lasciò morire davanti ai miei occhi.

Sì. Sto parlando in prima persona.

Avete paura, bambini?

Avete paura di questo pazzo?

Taiyoo M. Lawliet, per servirvi.

Per finire di raccontare questa storia.

Per finire di raccontare la MIA storia.

Dopo.

Cosa accadde, dopo?

Tsuki morì.

Tay attese che chiunque tornasse.

Attendeva Roger, Watari, Mello, chiunque che lo tirasse fuori.

Attese due giorni.

Aveva fame, aveva sete, ma rimase immobile nello stesso punto.

E la porta si aprì.

 

-… Tay.

 

Quella voce.

La voce che entrambi i gemelli avevano atteso per così tanto.

La voce che avrebbe riempito quel vuoto tra di loro…

Se ci fosse stato ancora un "loro", ovvio.

 

-… Ti disgusto, Elle?

 

Il ragazzo dai capelli corvini, mio fratello, il fratello di Tay, era entrato.

Si accucciò accanto a Tay.

Lo carezzò.

 

-Che diritto ho di giudicarti? Sono un detective, sono un investigatore, ma ora sono solo tuo fratello, Tay.

 

Mi strinsi a lui, Tay si strinse a lui.

Entrambi ignorarono il corpo di Tsuki, lasciato dov'era dopo la sua morte.

Si godettero in pace quel momento di vicinanza.

Tay sorrise.

Sorrise, in attesa della morte.

Che non arrivò, con sua sorpresa.

Allora incitò con lo sguardo Elle.

 

-… Fallo, però. Non farmi aspettare, fratellone. Vado a chiederle scusa di persona, anche da parte tua.

 

Elle continuò a stringerlo.

Scosse la testa.

 

-No, Tay. Non ti ucciderò.

 

Semplice e chiaro, quel suo modo di parlare.

Calmo, dolce e gentile.

Continuò a stringermi, a stringerlo, finché non si addormentò tra le sue braccia.

E poi si alzò, con il ragazzo abbracciato, e uscì dalla porta.

E non so dove sia.

Sapete bambini?

Sono… Beh.

Allora avevo 13 anni.

Lui ne aveva 20.

Sono più di vent'anni che non l'ho più visto.

Alcuni dicono che sia morto.

Altri dicono che ora, al suo posto, ci sia Near.

Quel Near che tanto ho odiato… Quel Near che…

La storia è finita.

Senza un finale decente?

Senza una morale?

Sì.

E' finita così.

Non saprei che altro aggiungere, a questa mia biografia.

Volate, bambini.

Sognate.

E domani tornate ad ascoltare una storia di qualche altro cantore.

Io?

Oh, bambini.

Io ho finito la mia ragione di vita.

Io ho finito ciò che dovevo finire, ovvero il mio racconto.

Ma voi… voi avete davanti una vita.

E la dovete continuare senza esitazione.

Addio bambini.

E che la possiate essere felici anche per noi che non lo siamo stati.

 

 

 

 

 

 

NdA


Sil: Buhu ç____ç Ho finito Orphans ç____ç Diggià? direte voi. Diggià. Buhu ç____ç

Mel: … E' il finale più brutto che abbia mai letto in vita mia.

Matt: MELLO GIURO CHE NON LE PENSAVO QUELLE COSE TI AMO TANTERRIMO çOç

Mel: Ipocrita.

Near: E io? Io che fine faccio? Sono morto, n-

Sil: Non sei morto ç____ç Buhu ç____ç Questa storia è finita in un modo così orrendo che mi faccio schifo per aver scritto una cosa così brutta, buhu ç____ç

Elle: Sono la star del capitoloH~

Sil: Buhu *continua a autocommiserarsi*

Tsuki: D: Non dovevo morire, non era nei patti D:

Tay: Neppure io dovevo morire, gentaglia D:

Sil: Buhu ç____ç Prendetevela con  Silly ç___ç

Sil: Ehi! Come osi D8<

Sil: Buhu ç___ç E' colpa tua ç___ç

Sil: Brutta bacarda D8<

Mel: … Ignorando LEI. Allora, ci sono alcune persone che dobbiamo ringraziare >w<

Matt: çOç Ci penso io, così mi perdonerai çOç

Mel: … Braaavo, schiavetto. Bravo.

Matt: çOç R-Ringraziamo chi ha messo questo orrore tra le preferite, ovvero Lucy_Keehl, Marmalade Girl e xxx macky96 xxx, e chi l'ha messo tra i seguiti, ovvero Elis12, LoLe, revy_chan11 e xxx macky96 xxx: l'Autrice in lacrime è commossa perché l'avete seguita çOç

Mel: L'Autrice in lacrime è un'idiota.

Sil: Buhu ç___ç

Matt: Eeeh~ Mellin, mi hai perdonato? 8D

Mel: Può essere.

Near: O____O Fossi in voi mi preoccuperei.

Mel: Perché?

Matt: 8D

Near: Il ghigno malefico dell'Autrice.

Sil: NYAHAHAHAHAH~ TREMATE GENTE TREMATE! Anche se, devo dire, non credo che pubblicherò nulla di serio fino a data da destinarsi causa… causa random, in verità ._.

Mel: >___>

Matt: 8D Quindi no preoccupazione?

Near: No preoccupazione. *pats*

Sil: … Forse. :3

Tutti: *urlo di Munch*

 



The End~

   
 
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