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Autore: Mei91    30/11/2010    5 recensioni
STORIA DA ELIMINARE. SOSPESA. NON CONTINUABILE
due fratelli, campioni mondiali di tennis, e due sorelle campionessa mondiali di pattinaggio artistico con l' amore reciproco oltre che per il proprio sport per lo sport dgli altri...riuscirà un match a far nascere l' amore fra i due fratelli e le due sorelle? riusciranno il tennis e il pattinaggio artistico più un nuovo sport da scoprire a unirli per sempre? LEGGETE E SCOPRIRETE!
MI SCUSO, MA QUESTA STORIA PURTROPPO è SOSPESA AL MOMENTO
Genere: Romantico, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Inuyasha And Kagome 11 1  

 

 

 

 

 

 

Kagome si precipitò nella stanza di Sesshomaru dove sapeva ci fosse la sorella. La scena che si trovò  davanti non la sorprese affatto. Rin sdraiata nel letto di Sesshomaru e lo abbracciava, mentre lui aveva in volto un espressione dolorante e stringeva leggermente il corpo di Rin.

Kagome aveva spalancato la porta svegliando i due all’ interno della stanza. La ragazza aveva le lacrime agli occhi. Rin vedendo la sorella in quello stato, scese dal letto e si precipitò da lei. Kagome vedendo che la sorella correva verso di lei, si accasciò a terra e cominciò a piangere. Sesshomaru invece dal letto cominciò a terrorizzarsi. Lo percepiva a suo fratello restavano poche ore di vita. Cominciò a tremare.

 

“Kagome, Kagome, Che succede? Che hai sorellina? Che ti ha fatto quel cretino?” domando la sorella pensando bene di insultare il mezzo demone prima di conoscere i fatti.

 

Kagome osservò la sorella e scoppiò di nuovo a piangere.

 

“Kagome, sorellina?” domandò Rin cominciando a percepire il problema.

 

“Ok, sorellina ti farò delle domande tu semplicemente annuisci o nega.”

 

Kagome annuì. Sesshomaru girò la testa verso la ragazza e presto Attenzione hai suoi cenni.

 

“Kagome, Inuyasha ti ha fatto qualcosa?” domandò Rin.

 

Kagome scosse la testa in segno di negazione.

 

“Bene. Ti fa male qualcosa?”

 

La ragazza scosse di nuovo la testa.

 

“Ok, Kagome Inuyasha sta bene?”

 

La ragazza scosse la testa in segno di negazione. Rin adesso si preoccupò sul serio e Sesshomaru tentò di alzarsi e mettersi seduto ma Rin…

“Tu sta a letti qui ci pensiamo noi.”

 

Sesshomaru la ignorò e si alzò avvicinando a Kagome e debolmente domandandole.

 

“K..Kagome…Inuyasha sta morendo?”

 

La ragazza scoppiò nuovamente a piangere e annuì.

 

Rin corse da Sesshomaru e lo costrinse a rimettersi a letto.

 

“Tu torna a letto Sesshomaru, qui ci penso io ok.”

 

“No, dobbiamo sal..salvare Inuyasha!”

 

“ho detto che ci penso io, Sesshomaru!” Esordì leggermente alterata Rin.

 

“Mi..mio Padre... “

 

“Ok, Ok, ma tu torna a letto. Kagome vieni come me. Sesshomaru, mettiti a letto e non ti alzare finchè non te lo dico io, Intesi?” concluse Rin

 

Sesshomaru annuì e tornò a letto. Il demone si fidava di Rin e non sapeva nemmeno perché.

Kagome si alzò da terra e seguì la sorella in cucina. Vide Rin prendere il cellulare e comporre un numero. Il telefono bussò più volte poi finalmente una voce rispose.

 

“Pronto?”

 

“Papà!” esordì Rin

 

“Rin?” domandò il padre della ragazza.

 

“Si. Senti papà, il signor Echizen è li con te?”

 

“Si, bambina è qui! Ma che succede?”

 

“Me lo puoi passare per favore?”

“Certo, ma Rin..”

“Papà, ti prego è urgente!”

“Ok!”

il padre della ragazza passò il telefono all’ amico che confuso rispose.

 

“Pronto?”

 

“Signor Echizen?”

 

“Si, dimmi Rin?”

“Dove si trova al momento?”

“A casa tua, perché me lo domandi?”

“Deve venire subito a casa sua, Inuyasha e Sesshomaru stanno male…”

“Cosa?”

“In…”

Kagome stacco il telefono di mano alla sorella e pianse al telefono.

 

“Sig..unf..Sing ..Signor Echizen  la..la..” pianse disperata al telefono Kagome

 

“Kagome calma, spiegami che succede?” la voce di Inu Tashio cominciava a essere preoccupata.

 

“il…il Novilunio…la partita…Inuyasha …oh, Inuyasha lui ..lui..”

 

“Il Novilunio? Non ti preoccupare, sta  male ma basta che in questi tre giorni lui stia a riposo e presto passerà tutto.” Rispose dubbiosamente il padre.

 

“No, il fatto è che lui ha giocato una partita di tennis. Signor  Echizen ..ugh suo figlio sta morendo e Sesshomaru è a pezzi!”

 

“Che cosa! Arrivo subito ragazze teneteli caldi, non permette che i loro corpi si raffreddino. Aspettatemi arriverò prima possibile.”

 

“D’accordo!” Kagome chiuse il cellulare e si rivolse alla sorella.

“Rin, vai da Sesshomaru e tienilo caldo, io filo da Inuyasha, devo fare la stessa cosa con lui. Rin, dobbiamo essere forti per loro.”

 

La sorella annuì e si dileguò in camera di Sesshomaru. Kagome corse in Camera del mezzo demone e appena aprì la porta lo trovò nella stessa posizione in cui lo aveva lasciato, ma respirava affannosamente. Kagome si avvicinò al letto e toccò il suo corpo e lo scopri congelato. Lo coprì per bene, ma Inuyasha non  riusciva a scaldarsi e diventava sempre più freddo e pallido. Kagome tento prendendo uno scaldino e mettendolo vicino a lui, ma Inuyasha era ancora gelato e il suo respiro si faceva sempre più lieve. A Kagome non restava altra scelta. Le lezioni di biologia a qualcosa sarebbero servite. L’ unico modo che c’ era per Inuyasha scaldarsi era il contatto umano con il corpo di un'altra persona. Pelle a pelle. Piena di paura, ma animata dalla voglia di salvarlo, Kagome comincio a togliersi la giacca di jeans nera,  Seguita  dalla maglietta bianca e dai jeans neri. Kagome restò semplicemente in reggiseno e mutandine neri. Poi passo a spogliare il mezzo demone. Gli tolse la maglietta bianca e i pantaloni del pigiama facendolo restare solo con i boxer neri. La ragazza mentre spogliava il mezzo demone era piena di paura al ricordo di cosa un uomo era in grado di fare a una donna, ma riflettendo comprese che Inuyasha era steso in un letto in fin di vita e senza contare che l’ unica salvezza per lui probabilmente era lei, e in più Inuyasha non era quel tipo d’ uomo come i suoi professori. Lui era gentile, dolce. Premuroso affettuoso, l’ unico uomo, a suo a viso di cui ci si potesse veramente fidare a parte suo padre e i suoi fratelli, Ryoma e Sota.

Kagome salì sul letto e si strinse a Inuyasha. Lui però restava immobile, e alla ragazza salirono le lacrime agli occhi, voleva di già un gran bene a quel mezzo demone, e non doveva assolutamente perderlo. Si strinse ancora di più a lui, ma Inuyasha non reagiva. Kagome gli prese una mano e se la mise alla vita, ma la mano del mezzo demone cadde sul letto a peso morto. Kagome scoppiò a piangere affondando il viso nel suo collo e sussurrando.

 

“Inuyasha, non mi lasciare. Ti prego io ti voglio bene. Sei il primo ragazzo dopo mio padre e i miei fratelli, di cui mi fidi ciecamente. Se ora tu mi lasciassi io ne morirei. Non mi fido di nessuno perché non ho avuto di certo belle esperienze con gli altri e se devo essere sincera la mia vita senza di te non ha più senso. Senza di te mi sento sola. Io non posso amare Inuyasha, non posso proprio ma penso che con te forse ci potrei riuscire. Io non mi fido dell’ amore o di qualcosa come il sesso… perché  uhg…perché sing… PERCHE’ SONO STATA VIOLENTATA DAL MIO PROFESSORE DI CHIMICA , ma penso che con te potrei anche dimenticare le brutte esperienze avute. Sai io e Rin, quella sera,  al palazzotto dello sport, il famoso giorno della nostra sfida, negli spogliatoi fummo violentate dai Nostri professori e non era la prima volta, ma quando svenimmo e tu e tuo fratello ci avete tenute strette a voi, noi abbiamo pensato che sarebbe stato bello avere al fianco delle persone come voi, ma credevamo che voi per noi eravate troppo lontani da raggiungervi. Adesso non so per Rin con tuo fratello, ma di una cosa io ne sono certa, TI VOGLIO PER ME INUYASHA, quindi non mi abbandonare. Sing..uhg.” concluse Kagome con piangendo disperata sulla sua spalle. La ragazza si sorprese quando sentì la mano sinistra  del mezzo demone stringerle la vita e con la destra prendere la sua mano destra e posarsela nel petto facendole sentire il battito del cuore accelerato. Alla ragazza le si riempirono gli occhi di lacrime e sentì una felicità montarle dentro quando vide gli occhi ambrati con sfumature violette, segno che presto si sarebbe trasformato in un umano, di Inuyasha.

 

“Per..Perché tutto questo no..non me lo hai detto prima Kagome?” domandò debolmente il mezzo demone.

 

“Hai sentito tutto? Credevo dormissi?” fece la finta arrabbiata Kagome, ma felice nel vedere che il mezzo demone aveva ripreso colorito.

 

“Credevo che l’avessi piantata di sottovalutarmi. Ahi!”

 

“Inuyasha!” urlò spaventata Kagome.

 

“Sto meglio, grazie Kagome. Anche se mi sento come se mi fossero passati sopra duecento trattori e mille macchine!”

 

“Oh, Inuyasha!” Disse Kagome affondo il viso nel collo del mezzo demone e abbracciandolo stretto.

 

“Ti amo Kagome” disse Inuyasha.

 

“oh, ecco io…”

 

“Kagome io non sono il tuo professore e prometto che la pagherà per quello che hanno fatto a te e a tuo fratello, anche se non vorrei essere nei panni del professore che ha violentato Rin, perché non passerà un bel quarto d’ora come d’ altronde quello che ha violentato te, perché se io e mio fratello ci infuriamo non ce furia che ci possa fermare. Forza alziamoci e andiamo a cercare sto tizio.!”

Inuyasha va per alzarsi, ma Kagome lo ripianta sul letto.

 

“non ci provare, non sei ancora scampato alla morte e se provi a tentare di morirmi tra le braccia, non c’è bisogno che faccia venire qui tuo padre per salvarti, perché ti uccido Io,Intesi Inuyasha?”


”Ti ho proprio fatto preoccupare, eh?”

 

“Ti” disse Kagome unendo entrambi gli indici delle mani e mettendo il broncio e facendo gli occhi da cucciola.

 

“Uhmm, ok aspetto che sarà guarito, poi gli spacco il muso e gli taglio qualc’altro!”

Kagome scoppiò a ridere e si era tuffata tra le braccia del mezzo demone urlando un “Si” e abbracciandolo e stringendolo a se.

 

“Ti amo Kagome.”

 

“Ti amo anche io Inuyasha!”

 

“Oh, era tanto difficile dirlo?”

 

“Divertente.” Disse con sarcasmo Kagome. Inuyasha Tirò a Se Kagome e la baciò con passione. In quel momento la porta si spalancò rivelando il padre del mezzo demone seguito da Sesshomaru e Rin.

 

Anche tra Sesshomaru  e Rin era successa più o meno la stessa cosa che era successa tra Inuyasha e Sesshomaru, ma al contrario di Inuyasha, Sesshomaru si sentiva carico di energia per andare a spaccare il muso al professore che aveva osato mettere le mani addosso alla sua Rin. E nessuno vorrebbe essere nei panni di quei due professori. I due demoni avevano solo bisogno di un altro girono di Riposo. Quella sera sarebbe stato il Novilunio e Inuyasha era diventato umano mentre baciava Kagome. Il padre? Be, il padre è una storia lunga.

 

“Si Può sapere che diavolo stai facendo, Inuyasha?”

 

Il mezzo demone non si era ancora accordo di essere a letto solo con i boxer neri e con Kagome tra le braccia il reggiseno e mutandine. Come scottato tentò di lasciare la ragazza, ma Kagome se lo strinse a se e disse

 

“Non è come crede signor Echizen, lei mi aveva detto di tenerlo caldo e io l’ ho fatto e come vede ci sono riuscita…”

 

“Anche troppo” disse il padre dei due demoni. Sesshomaru aveva un sorriso beffardo in volto e Rin se la rideva di gusto mentre Inuyasha era rosso come un pomodoro.

 

“Si, forse è vero signor Echizen, ma Inuyasha era freddo come un ghiacciolo.

“E tu, figlio mio, Hai pensato bene di scaldarti baciandola, eh?” disse il padre con finto sarcasmo.

“Ecco …io”

“No signor Echizen…”

“Tashio; Kagome. Tuo padre mi chiama cosi tu perché non devi farlo?”

“Oh, e va bene Tashio, sono stata io a baciare suo figlio.”

Inuyasha Guardò Kagome come a dire che non era vero, ma uno sguardo della ragazza gli fece subito cambiare idea e stare al gioco. Gli unici ad aver capito che Kagome aveva mentito per Inuyasha erano Sesshomaru e Inuyasha..

 

“E perché lo avresti fatto?”

 

“Perché a voi uomini per scaldarvi basta baciarvi e togliervi i pantaloni?” disse maliziosa Kagome scioccando Rin, Sesshomaru, Inuyasha e Inu no Tashio che si riprese e rispose.

 

“Oh, non c’è che dire ragazzina, la malizia non ti manca, ma se lo dicessi a tuo padre, eh che mi dici?”

 

Kagome sbiancò Inuyasha vide la paura nei suoi occhi e decise di prendere situazione in mano.

 

“Papà,Finiscila eh?”

 

“Va bene, va bene, non gli dirò niente. Tu figlio mio come stai?”

 

“meglio papà, grazie a Kagome.”

 

“Da intendersi figlio mio, questa ragazza è off limt”


”Perché?”

 

“Inuyasha, è la figlia del mio migliore amico, non causate problemi e tra virgolette lo stesso discorso vale per te Sesshomaru.”

 

Kagome prese in mano la situazione decidendo di fidarsi del padre di Inuyasha gli disse.

 

“Signor Echizen?”
”Si, Bambina?”

“Io sono la ragazza di Inuyasha.” Concluse fiera Kagome.

“E io quella di Sesshomaru” diede man forte Rin alla sorella

Il padre parve sorpreso, e Inuyasha e Sesshomaru increduli dall’ ammissione delle lue ragazze ma al contempo felici.

“Ma voglio che ciò resti un segreto con nostro padre. Lui non capirebbe.” Concluse Kagome

“Oh, Be allora che dire, benvenute in famiglia e tranquille dalla mia bocca non uscirà nulla con vostro padre.”

 

“grazie Signor Tashio.” Concluse Rin

 

“Però adesso abbiamo un problema per voi ragazze.”

 

“Che problema Signor Tashio?” chiese Kagome

 

“Tra un mese voi avete la gara mondiale di pattinaggio artistico e non avete un partener...” concluse il signor Echizen

 

Le due ragazze sbiancarono e urlarono

 

“Ahhh e adesso che facciamo, non abbiamo nemmeno una stupida coreografia singola pronta.”

 

“potrei suggerire, Kagome, di usare me e Sesshomaru come partner” disse Inuyasha

 

“Ma voi non sapete pattinare!”

 

“Ehmm ecco” tentò Sesshomaru

 

“Si, non sapete stare nemmeno sui pattini.”

 

“Cosa devono sentire le mie orecchie?” disse Inu no tashio

 

“Non sapranno fare acrobazie sul ghiaccio, ma pattinare su esso lo sanno fare eccome se lo sanno fare. Vi ricordo che vostra madre è una pattinatrice.”

 

“Shhh, zitto papà!” tentò Inuyasha.

 

“Ci avete mentito?” chiese Rin

 

“Non volevamo umiliarvi.” Concluse Sesshomaru

 

“Grazie , molto gentile, ma vi ricordo che siamo campionesse mondiali di pattinaggio artistico e anche d’ equitazione, saprete stare in piedi sul ghiaccio, ma dovremmo anche insegnarvi tutto di tutto.” Concluse Kagome

 

“Questo è vero Kagome, ma se non mi sbaglio tu vuoi imparare a giocare a tennis, sai usare una pallina e una racchetta, ma di certo non sai come fare servizi ad effetto e cose del genere.” Cocluse Inuyasha

 

“Questo è vero Inuyasha, ma tu non metterai piede su un campo da tennis per un mese, ci basta che ci hai perso quasi la vita su uno di quelli e per un mese non voglio sentire parlare di tennis, da entrambi, intesi?”

 

Sesshomaru e Inuyasha annuirono.

 

“Bene, a quanto pare Kagome, abbiamo i nostri partner.”

 

To be continued

 

 

Allora che ve ne pare fatemi sapere come è uscito fuori questo cappy un kiss Mei chan e alla prox

   
 
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