Nick:
Only_Me
Titolo:
Luoghi
Numero
scelto: 20
- Un membro dell’Ordine della Fenice -> Remus Lupin
Canzone
assegnata: L
- Always, Bon Jovi
Frase
scelta: Niente
è più inabitabile del luogo in cui siamo stati
felici. (Cesare
Pavese)
Personaggi:
Remus
Lupin, Sirius Black(, Harry Potter, Albus Silente)
Pairing:
RemusSirius
Genere:
song-fic,
introspettivo, triste, sentimentale
Rating:
giallo
Avvertimenti:
Slash,
Missing Moment
Trama:
“Come
vorrei tornare indietro nel tempo; dopo Hogwarts, quando i Malandrini
erano ancora una squadra, prima che James sposasse Lily; prima di
tutta questa dolorosa storia, queste morti, quando l’unica
sofferenza che conoscevo era quella delle mie trasformazioni.”
NdA:
non
so se i tempi della mia fic sono giusti, né ho voglia di
controllare. Dopo essere rimasta giorni a leggere e rileggere i testi
delle due canzoni che mi sono giunte, l’ispirazione mi ha
colta,
fulminea; e quando c’è, bisogna approfittarne.
Questa
song-fic è stata scritta di getto, senza troppa attenzione,
quindi è
molto probabile che ci siano passaggi poco chiari, o frasi costruite
in modo incomprensibile. Mea
culpa.
Ah,
il titolo è puramente casuale xD no, vabbè,
è collegato alla
citazione che ho scelto.
Buona
lettura!
Luoghi
[There's
no price I won't pay
To say these words to you]
Non
c’è nulla che non farei per riportarti indietro,
lo sai;
ucciderei, se servisse a qualcosa. Non c’è prezzo
che non pagherei
per farti sentire queste parole; darei la mia vita, per te.
Quando
ti ho visto morire, sparire dietro quel maledetto velo, quando ho
stretto Harry a me per non fargli commettere sciocchezze, ho sentito
qualcosa spezzarsi, nel mio petto, il mio cuore ha smesso di battere
per alcuni secondi.
[What
I'd give to run my fingers through your hair
To touch your lips,
to hold you near]
Come
vorrei tornare indietro nel tempo; dopo Hogwarts, quando i Malandrini
erano ancora una squadra, prima che James sposasse Lily; prima di
tutta questa dolorosa storia, queste morti, quando l’unica
sofferenza che conoscevo era quella delle mie trasformazioni.
Era
bello poter accarezzare i tuoi capelli, sfiorare in silenzio le tue
labbra, stringerti a me; era bello sentire il tuo cuore pulsare al
ritmo del mio, i nostri respiri fusi in uno solo, le tue mani sul mio
corpo. Avevi un buon sapore, amarognolo ma piacevole, e il tuo
profumo… Dio, quanto mi piaceva il tuo profumo.
[Yeah, I will love you baby - Always]
Sirius…
mi manchi.
È
incredibile quanto questo sentimento, che per
dodici lunghi anni ho
cercato di distruggere, sia tornato a bruciare, dentro di me. E
pensare che in tutto quel tempo ho dato a te la colpa della morte di
James e Lily e di quella di Peter; e ti ho odiato, Sirius.
Ti
ho odiato per
dodici lunghi anni,
incolpandoti anche della mia solitudine.
E
adesso che non ci sei più, che non ci sei davvero
più, mi rendo conto di quanto fosse falso quel bruciante
disprezzo
che ho provato verso di te; una bugia, semplicemente, una bugia per
farmi sentire in pace con me stesso.
Ma
la verità, Sirius, la verità è che ti
amo.
Ti
ho amato, ti amo e ti amerò, sempre.
[Niente
è più inabitabile del luogo in cui siamo stati
felici.]
Da
poco sono tornato a visitare Hogwarts; Silente ha sorriso mestamente
alla mia richiesta di visitare i luoghi della nostra adolescenza, e
ha annuito con gli occhi umidi.
Sono
andato nella Sala Comune di Grifondoro, rimasta immutata in tutti
questi anni, poi nella Stanza delle Necessità, sempre pronta
ad
accoglierci durante le nostre uscite notturne…
E
poi sono tornato lì, alla Stamberga Strillante.
Il
luogo che ha visto nascere prima una bellissima amicizia e poi un
tormentato amore.
È
stato lì che
ti ho confessato i miei sentimenti; è
stato lì,
che mi hai sorpreso, dicendomi di ricambiarli. È
stato lì che
abbiamo conosciuto per la prima volta la passione, il piacere misto a
dolore del concederci l’un l’altro. È
stato proprio lì che
ci siamo rincontrati dopo ben dodici anni.
Sai,
dopo la tua scomparsa Harry mi ha chiesto se volevo stare a Grimmauld
Place; è davvero un ragazzo d’oro.
Però,
nonostante abiti in una topaia nel quartiere più malfamato
di
Londra, ho dovuto declinare l’offerta; non avrei mai potuto
pensare
di vivere tra quelle mura che avevano ascoltato tutti i nostri
sussurri, i nostri gemiti, che ci avevano spiato nei nostri momenti
più intimi, che erano state indiscrete spettatrici della
nostra
libidine negli ultimi anni insieme. Non da solo, almeno.
E
senza di te, Sirius, io sono
solo.
Non
riesco a pensare a nessuno che possa rendermi felice quanto te.
Perché
tu sei il mio uomo, Sirius.
L’uomo
che ho amato, amo ed amerò, sempre.