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Autore: Isyde    02/12/2010    0 recensioni
Ritrovarmi circondata dalle fiamme, con il mio collega mezzo morto, una ragazzina piangente che abbiamo trovato per strada e quella che ricordavo come la fidanzata di Jake, non era fra i miei piani, oh no.
Piccola storia sul lavoro rischioso di Leah. Storia che fa parte di "Crepe". Successiva a "Stronza","Amica","Roccia".
Genere: Generale, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Leah Clearweater, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Crepe.'
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Crepe.

 

 

Ho una crepa.

Una crepa immensa nel mio cuore.

Sanguina spesso, quel liquido caldo scende velocemente e macchia qualunque cosa io tocchi.

E spesso mi fermo a vedere come tutto si secca, come tutto sbiadisce.

Sbiadisce Emily, con il suo sorriso, con il suo ventre ricolmo di vita.

Sbiadisce il Traditore, la sua autorità e la sua voce si perde nell'aria fredda delle foreste di Forks.

Sbiadisce persino la prima persona che considero amica: Magda.

Di lei ormai non mi rimane che il ricordo di una persona solare e saggia.

Da quando Jacob se n'era andato via, spingendosi fino al confine con il Canada inseguito da mezza riserva, quella simpatica ragazza era scomparsa.

Inghiottita da un dolore troppo grande, da un sentimento così lacerante che ti lascia agonizzante a terra, incapace di reagire.

E aspetti che quelle crepe si aprino come voragini di calcinacci e mattone, togliendoti il respiro.

 

Maledetto Jacob!

Maledetta Swan!

Maledetti tutti.

 

Il sole ha deciso di non farci più visita, rendendo più difficile il lavoro. Camminare o andare a cavallo lungo le foreste e le praterie alla ricerca di reati e persone scomparse, d'inverno, non è semplice.

Dalle nostre bocche escono nuvoli di calore, che donano solo l'illusione che qualcosa nel nostro viso ghiacciato si riscaldi.

Nonostante lo credessi impossibile, comincio a provare freddo, ad aver bisogno di coprirmi a sentire il vento pungente che mi schiaffeggia la sera.

Freddo.

Crepe.

Non so quale sia peggio.

 

 

Lui è lì, come ogni sera.

Seduto sugli scalini, con una maglietta usurata, l'aria rilassata mentre gioca con un accendino.

Accanto a lui c'è un sacchetto marrone che ha l'insegno di "Chef Dea", un piccolo ristorante tuttofare che ogni tanto improvvisa dei take away imitando le grandi metropoli.

All'inizio, lo ignoravo.

Lo salutavo con un cenno ed entravo in casa, senza degnarlo di uno sguardo in più, convinta che a breve avrebbe cambiato atteggiamento, che avrebbe capito.

Invece sera dopo sera, settimana dopo settimana, me lo ritrovavo lì, seduto sul terzo gradino, le chiavi della moto in mano e il casco buttato per terra.

Svogliato e stanco come lo fui io, quella maledetta sera, in cui lo invitai dentro.

Non gli concessi di parlare ma potè almeno sedersi su un divano mentre io riunivo le poche forze per riscaldare del cibo per entrambi.

Mangiammo in silenzio, fingendo di essere interessati alla voce squillante di una giornalista dai capelli ossigenati.

-Ciao.-

-Ciao, come è andata a lavoro?- mi domanda alzandosi in piedi con un veloce scatto come se non aspettasse altro, mentre io mi sento sempre più debole, più fragile di fronte ai suoi occhi e al suo sorriso sbilenco.

-Bene.- dico, alzando le spalle e aprendo la porta arrugginita di casa.

Con le settimane ci siamo divisi i compiti.

Io sistemo velocemente le cose in giro che trovo e dono all'appartamento una parvenza di ordine, mentre lui si dedica alla cucina.

Un uomo in cucina che non fa danni, quasi un'utopia.

Riscalda una gigantesca pizza e una decina di panini che deve aver comprato da "Sandwich's World".

E' quando si siede accanto a me sul divano e si toglie le scarpe con i talloni e capisco.

Mi è bastato fissarlo per un secondo per sentire la mia crepa riaprirsi di nuovo e versare fiotti di sangue.

Ancora voragini.

Ancora emozioni.

 

 

 E' bello...

 

 

 

 

 

 

 

_______________

 

Scusatemi per il ritardo, c'è stato una specie di "blocco"....Spero di non avervi deluso con questo capitolo.

 

 

 

 

 

 

   
 
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