Storie originali > Storico
Segui la storia  |       
Autore: Diana924    02/12/2010    1 recensioni
12 ottobre 1793, Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena, regina di Francia si appresta a compiere il suo ultimo viaggio...
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Rivoluzione francese/Terrore
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Regine ed amanti-Francia'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

C’era anche uno svedese, il mio bel conte, Axel de Fersen. Fersen, sono due anni che non lo vedo, e mi manca molto, vorrei che fosse qui con me, come per Jules, li vorrei, accanto a me.

Ora sto per morire, sono appena salita sulla carretta dei condannati, ed ho paura. Ho paura per loro, per Elisabeth e per i miei figli.

Quando è nata Maria Teresa sono stata sia felice che trite. Felice perché avevo dimostrato di non essere sterile, triste perché era una femmina, ma era mia, non dello Stato, solo mia. Era stata necessaria la visita di mio fratello Joseph II per convincere mio marito a rendermi finalmente sua moglie.

E due anni dopo nacque Luigi Giuseppe e sembrò che la Francia intera fosse impazzita per la felicità.

Mia madre era morta, e nonostante non la vedessi da quasi vent’anni fu per me un gravissimo colpo saperlo.

I miei figli, le mie devote amiche, Fersen, tutti loro mi resero il dolore più sopportabile.

Ma il popolo mi odiava, e mi odia ancora adesso. Scrivono e pubblicano dei libelli, in cui sono stata continuamente attaccata e diffamata. Dicono che mi sono concessa tanti amanti quanti Messalina, che sono una tribade, e che ho sperperato denaro francese per i miei capricci. Ho reagito, a volte con indifferenza e un sorriso, altre volte con pianti, ma sembra che niente gli farà cambiare idea, al popolo.

Poi c’è stato quel tremendo scandalo della collana, quella maledetta collana. La contessa Valois de la Motte, un nome che non avevo mai sentito, né avevo mai visto la donna che lo portò si servì del mio nome per acquistare una collana del gioielliere Bohemer, una collana che avevo più volte respinto, perché giudicavo superfluo spendere tanto denaro per un semplice vezzo.

Per farlo si servì, oltreché del marito e dell’amante, anche del cardinale Louis de Rohan, arcivescovo di Strasburgo.

Il cardinale non mi era mai piaciuto, fin da quando lo avevo conosciuto a Strasburgo il giorno del mio arrivo in Francia. Era un uomo arrogante e vanesio, e durante il suo soggiorno come ambasciatore a Vienna aveva combinato solo disastri e mia madre l’aveva fatto cacciare. Aveva implorato il mio perdono più di una volta, ma mai gli avevo parlato, ne avevo accettato le sue scuse.

E ora era coinvolto in quell’affare, lui e il mago ed alchimista Cagliostro.

Ero certa che lui fosse colpevole, ma i signori del Parlamento di Parigi non la pensavano come me, e lo assolsero.

Ma i tempi difficili dovevano ancora arrivare, e ce ne rendemmo conto troppo tardi, quando sarebbe stato impossibile fermare lo scorrere del tempo.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: Diana924