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Autore: annalauraeffe    02/12/2010    4 recensioni
La 5 stagione di bones in America è finita, e la sesta iniziera solo a metà settembre... nell'attesa ho provato a scrivere questa FF, su come io spero vadano le cose... sploiler 5 e 6 stagione.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Seeley Booth, Temperance Brennan
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Due settimane e mezzo di ritardo… sono davvero imperdonabile.
Ma in mia discolpa devo dire che le interrogazioni a scuola (-.-) mi costringono a studiare fino a tardi e poi… volevo che questo capitolo fosse perfetto.
Quindi godetevi 3 pagine e mezzo di dolcezza : ) 

 
 

Capitolo 14

 

Durante tutto il viaggio da casa sua a quella di Booth aveva cercato di trovare un senso in quello che stava facendo…
Le sembrava di non averci riflettuto abbastanza, ma allo stesso tempo di pensarci  troppo…
Voleva andare da lui.
Ma per dirgli cosa?  Che improvvisamente le parole di Angela non le sembravano più un insieme di sciocchi concetti astratti e privi di logica??
Che era cambiata anche se non lo credeva possibile??
Accostò l’auto al ciglio della strada, poggiando il mento sulle sue mani che stringevano il volante.

 Quante volte aveva sentito parlare Booth e Angela di relazioni stabili, della possibilità di avere una famiglia, di rapporti basati sull’amore e non sul sesso… e poi aveva visto quello sguardo compassionevole nei loro occhi, perché lei si stava perdendo tutto quello?
E se da un lato credeva che dipendere da sentimenti irrazionali, da relazioni destinate a fallire fosse il primo passo verso l’infelicità… dall’altro aveva sempre provato il desiderio di sperimentare anche lei quel senso generale di appagamento, quel rilascio di endorfine e serotonina che porta alla completezza dei sensi e di cui aveva sentito così tanto parlare.

 Forse aveva ragione, forse davvero tutto era destinato a finire… ma anche la sua amica aveva avuto delle relazioni che si erano concluse, aveva rischiato e a volte questo l’aveva ferita ma non per questo aveva smesso di cercare il Santo Graal dei sentimenti: l’amore vero.
E poi, lei, la Signora delle Ossa che aveva chiuso la porta ai sentimenti fino a quel momento, cosa ne sapeva dei rapporti veri?
Aveva semplicemente detto che non ci credeva, ma non aveva motivato la sua scelta con fatti concreti…
Angela, Sweets… avevano sempre detto che era innamorata di Booth e lei non aveva mai creduto ad una parola, fino a quella sera… ma non essendo mai stata innamorata come poteva dire che non era  vero?
Tutto questo non era da lei. Lei era una scienziata. Ragionava per logica.

 
Rimise in moto l’auto.
Adesso sapeva dove aveva sbagliato. E cosa doveva dirgli.

 

 

***

 

Bones??? Che ci fai qui?? Stai male? È successo qualcosa di grave?”
“No, sto bene,  ma  ti devo parlare.”
“All’una di notte? Cosa c’è di così importante da non poter aspettare un orario decente?”
“E’ una cosa molto importante… di cui mi sono resa conto solo ora.”
Booth si spostò per farla entrare e si chiuse la porta alle spalle.
“ Ero venuta qui per dirti che avevo sbagliato quella sera… ma ho riflettuto e ho capito che lo sbaglio l’ho fatto molto prima.
Credo di aver fatto un errore, nel giudicare le relazioni tra uomo e donna… Convinta dell’inesistenza di sentimenti veri e duraturi, e credendo una relazione un semplice sfogo antropologico e fisiologico, ho sempre creato legami con gli uomini che si basavano su semplici e naturali impulsi sessuali… pensavo fosse impossibile vivere diversamente. Ma logicamente parlando, c’è una falla nel mio ragionamento: come si può, infatti, trarre delle conclusioni su un argomento senza avere la certezza che esista anche un modo diverso di vedere la cosa?? È totalmente irrazionale!!”
ancora non del tutto sveglio, Booth si chiese di cosa stesse parlando, all’una di notte, così emozionata e con una luce negli occhi… come se avesse fatto una scoperta scientifica.
“Bones, cosa diavolo stai dicendo??”
“siediti Booth.” E lo sospinse verso il divano con le mani “sto cercando di dirti che fino a quanto non ti ho conosciuto, io avevo un solo modo di considerare le relazioni umane, era l’unico che conoscevo… poi sei arrivato tu, e mi hai parlato di amore, relazioni durature… e io non posso semplicemente negarne l’esistenza perché non posso essere certa che non esistano davvero, se non ho mai provato nulla del genere, no?”
lui le si era lentamente avvicinato, cercando di non farsi confondere  da quelle parole, timoroso di sperare e poi rimanere deluso “stai dicendo che…” 
“che dovremmo darci una chance. Se lo vuoi ancora, certo. Il nostro sarebbe un… esperimento scientifico. Se fatto con passione potrebbe avere un buon margine di riuscita.”
I loro volti erano vicinissimi, sentivano uno il respiro dell’altro sulla pelle.
Brennan aveva parlato tenendo gli occhi bassi, non riuscendo a sostenere il suo sguardo magnetico
“Già. Passione.” Aveva detto Booth posando delicatamente le mani sul suo volto e sussurrando sulle sue labbra, ancora incredulo per quella stramba dichiarazione che le aveva fatto la sua Bones “abbiamo bisogno solo di passione, noi” e aveva finalmente colmato la poca distanza che li separava.
Le loro bocce si muoveva in sincrono. Stavolta non avevano fretta, stavolta era vero; non era un bacio rubato al sapore di tequila, non era una scommessa da pagare, non avevano neanche qualche stupida ragione per fermarsi.
Stavolta si lasciarono andare, Bones affondò le mani nei capelli di lui per avvicinarlo, e Booth la prese per i fianchi facendo scontrare i loro corpi…ma quando Bones scese a baciargli la mascella un lampo di lucidità lo colpì “Io… dovrei…” 
“shh. Non parlare…” lei lo spinse verso la sua camera da letto, senza nessuna intenzione di fermarsi. Si lasciò scappare una risatina vedendo la sua determinazione: non pensava fosse così audace anche a letto
 “calma, calma Bones… per poterti amare come voglio, devo prima chiarire con Hanna.  Per poterti dare…tutto, devo parlarle… poi potremo stare insieme, finalmente” concluse guardandola adorante.
Sul viso di Brennan una smorfia di disappunto “ va bene. Ma non mi sembra proprio una grande mossa per la riuscita del nostro esperimento reprimere gli appetiti sessuali.” Booth si limitò a scuotere la testa… quella sera non aveva voglia di criticare i suoi modi dire così poco romantici, la accompagnò al suo letto e la coprì con una coperta, poi le diede un bacio sulla fronte “dormi adesso, Bones… domani sarà un gran giorno”.

 
Si stese sul divano, troppo euforico per prendere sonno, anche se si sentiva un po’ in colpa… ma domani, domani sarebbe incominciata la sua nuova vita, quella che aspettava da sempre, quella con la donna che amava.
Aveva sempre detto a Bones di non trattarlo come se fosse un osso da analizzare, ma in quel momento essere un esperimento scientifico non gli dispiaceva affatto.

 
 

***

Lui l’aveva chiamato quella mattina, molto presto. Quasi come se morisse dalla voglia di comunicargli la decisione che aveva preso. E questo le aveva fatto ben sperare, finché lui non aveva insistito per vedersi prima di dirle qualcosa… e allora aveva capito. Aveva perso.
Adesso era sulla panchina di fronte al suo albergo, ad aspettarlo. Per salutarlo. Lo vide venire verso di lei, bello come sempre. Si sedette vicino a lei, le mani sulle ginocchia, in cerca delle parole giuste. Decise di aiutarlo. “ho già capito Seeley… non c’è bisogno che ci pensi troppo, non vorrai farti scoppiare il cervello?” e rise, per spezzare la tensione… per non piangere
“Mi dispiace” rispose lui e lei ci credeva, sapeva che non l’aveva fatto di proposito, che non voleva ferirla.
“dispiace anche a me… Adesso devo andare. Ho un aereo da prendere” gli strinse appena la mano, afferrò la valigia e si avviò verso la strada per chiamare un taxi. Non ce la faceva a stare lì un minuto di più.
Rimase girata di spalle, sapendo che lui la stava fissando. Quando arrivò il taxi si girò “Spero che tu sia certo, di quello che fai…e spero anche che tu sia felice”
“ anche tu, Hanna. Anche tu.” E la guardò andare via, una parentesi del suo passato, pronto per dedicarsi alla storia del suo futuro.


***

 

Non era mai stato così ansioso di tornare a casa sua… Schiacciò il piede sull’acceleratore, fremendo al pensiero di rivederla.

 Quando era andato via quella mattina, lei stava ancora dormendo, nel suo letto, e lui non aveva voluto chiamarla.
Si chiese se tornando l’avrebbe trovata sveglia; magari aveva ripensato a quello che aveva detto, si era pentita, e adesso lo aspettava con una vagonata di spiegazioni scientifiche per giustificare il suo comportamento di ieri sera….

 Oh, grazie a Dio era arrivato, almeno avrebbe smesso di tormentarsi con quei pensieri.
Alzò gli occhi al cielo, in una muta preghiera, e uscì velocemente dall’auto.

 

 

 Era ancora addormentata. Booth rimase a fissarla, affascinato…era bella come sempre.
Ad un tratto si era svegliata, strofinandosi gli occhi come una bambina, cercando di capire dove si trovava.
Seeley era rimasto fermo, sulla porta, aspettando che lo sguardo di lei  si posasse su di lui.
Quando i suoi occhi color del cielo lo avevano guardato, aveva sentito una sensazione di calore mai provata prima… e quando gli aveva rivolto un sorriso abbagliante capace di illuminare l’intera stanza, temette che il cuore potesse scoppiargli.
“buongiorno”
“Buongiorno, Bones… dormito bene?”
“Magnificamente.”
“ Io… ehm… ho parlato con Hanna… lei” si interruppe un momento vedendola avanzare verso di lui “…ha capito. Tu… non hai avuto ripensamenti, o altro, vero?”
lo stava fissando e Booth si perse in quel mare blu, che erano i suoi occhi
“non sono mai stata così sicura in vita mia” affermò  Temperance decisa, avvicinandosi sempre di più.
“quindi…”
“quindi, se non sbaglio, abbiamo un lavoro da finire.” Detto questo, lo trascinò dentro la stanza e chiuse la porta con un calcio.

***
 

Qualche ora più tardi erano distesi sul letto, mentre si lasciavano cullare dai battiti frenetici dei loro cuori.
I raggi caldi del sole di metà mattina, riscaldavano la schiena di Temperance Brennan che si godeva quel momento di estasi mai provato, stretta tra le braccia del suo patner.
Booth prese a disegnare dei cerchi immaginari con le dita, sulle sue spalle nude
“a cosa stai pensando?”
“ a nulla Bones.”
“ questo è, ovviamente, impossibile. Nessuno può smettere di pensare…”
“ Ok! Stava pensando a quanto sia meraviglioso stare qui, con te… è una vita che ti aspetto”
e le aveva baciato delicatamente le labbra.

 
Anche Bones stava pensando. Pensava che aveva fatto bene ad andare lì la sera precedente, aveva fatto bene  a mettersi in gioco per la prima volta.
Si era buttata, con la paura di cadere, Booth l’aveva presa al volo e l’aveva portata a toccare il cielo con un dito. Metaforicamente, certo.
Temperance gli sorrise e ricambiò il bacio.
“Così tanto tempo sprecato… abbiamo molto da recuperare, sarà meglio iniziare” e con un sorriso malizioso era tornata a sfiorargli le labbra con un dito.
Sperava di restare per sempre in quel dolce paradiso.

 

 

Fin.

 Ecco qui, ragazze. Spero che vi sia piaciuto seguire questa storia, almeno quanto a me è piaciuto scriverla.
È stata fantastica questa “avventura” e devo ringraziare molte persone per l’aiuto e l’appoggio costante:

mia madre per le sue conoscenze mediche, che mi sono tornate più che utili in questo racconto, e per essere stata sempre disposta a leggere i miei capitoli in anteprima e darmi un giudizio super sincero;

a wta87 che ho avuto l’onore di conoscere durante questo percorso e che mi ha assiduamente commentato dall’inizio della storia e i cui giudizi e consigli ( e i complimenti, anche xD ) mi hanno infinitamente aiutato: è stato un vero piacere conoscerti…;

 a  0o0Felicity0o0, salvad,  _julia_ e  BurberryFendi93  per aver espresso anche loro un giudizio sulla mia opera: vi ringrazio tantissimo, ragazze;

 DiNozzo323 , elis75, Ello, isif, kirachan74 per avermi messo nelle seguite, gabrycullen nelle ricordate, 4everBasketball, candy948, gy_93, kakashi85, ReikoeKeiko, tannaca nelle preferite: non ho mai avuto il piacere di sentire cosa ne pensate di questa storia, ma spero che il finale non vi deluda.

 Spero di riavervi tutte con me alla prossima fan- fiction.  Au revoir.

  
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