Wow, ho appena notato che questa sezione
è bella che morta O___O
Fa niente, vorrà dire che aggiornerò
solo per il piacere di aggiornare! xD
Byeee
Vale
BENJI MADDEN
Avrei dovuto esserci abituato in teoria.
Ma quando vidi uscire Joel con quel fagotto tra le mani che frignava come un
antifurto, ebbi la stessa reazione di due anni prima. Era il 9 di settembre.
"Benvenuto tra i Good Charlotte, Spar!" lo
canzonò Billy.
"Spar?"
ripetè Joel confuso.
"Hey,
Joel ha ragione!" s'intromise Sarah "Ma che cesso di soprannome è Spar? Meglio Row!"
A momenti le urla del bambino mi
facevano sanguinare le orecchie.
"Come sta Nicole?" chiese
mamma.
"Si è addormentata, tra poco la
trasferiscono in stanza"
"Oh,Joel, sono così fiera di
te!" la mamma lo abbracciò così forte che dovette cedere il fagotto a me.
"Ciao Sparrow"
lo salutai. Piangeva ed era orrendo. Eppure lo vedevo bellissimo "Io sono
lo zio Ben" e tu sei figlio di mio fratello, avrei voluto dirgli "Harlow ti adorerà. è una bambina fantastica" smise
lentamente di agitarsi e si rannicchiò contro il mio petto.
"Guardalo, sente il mio
calore!" esclamai divertito.
"Ha trovato il suo cuscino
ideale" rise Bill.
Cazzarola, Joel con due figli...due bellissimi figli...di mio fratello Joel...due
nipotini meravigliosi offertimi da mio fratello gemello Joel...
Era un pensiero che mi faceva sempre
tremare le gambe. E io non avevo nemmeno una donna...
"Verrà il tuo momento" Joel mi
battè sulla spalla, come a leggermi nel pensiero
"Ora pensi di restituirmi mio figlio?"
"Ma certo, papino"
mi aprii in un largo sorriso.
Joel capiva sempre quando c'era qualcosa
che non andava, quando ero incazzato o semplicemente cosa mi passava per la
testa. Era una specie di psicologo personale. Non giudica, Joel. Ti ascolta e
basta. Puoi anche startene lì a lagnarti perchè hai
otturato il cesso o cose simili, lui sa sempre cosa consigliarti. è sempre lì
ad aspettarti quando hai ricevuto una delusione. è pronto a confortarti sempre
e comunque.
Ed è soprattutto per questo motivo che
credo che sia un padre fantastico. Vorrei che lui fosse stato mio padre! A
quest'ora avrei molti traumi infantili in meno!
"Allora, zietto"
Sarah mi raggiunse mentre fumavo nel cortile "Come ti senti?"
Sospirai "Bè,
almeno non mi ha rigurgitato addosso" sorrise "E tu, zia?"
"é solo il secondo di una lunga
serie, Ben"
"Non è mica una vacca Nicole,
sai..."
"No!" scoppiò a ridere
"Intendevo dire il secondo di una lunga serie di Madden,
stupido! Pensi di procreare un giorno o no?"
"Oh, sì. Ma certo" feci un
tiro.
"Non vorrai mica andartene a vivere
da solo come un eremita e farti buddhista, vero?"
"Fatti vedere il cervello,
sorellina"
Mi spinsi avanti nel futuro ed ebbi una
visione di tanti piccoli Madden che giocavano insieme
e scartavano i regali di Natale. Chissà se sarebbe mai arrivato quel giorno...
Buttai la sigaretta e mi diressi dentro.
Pensai al primo compleanno di Harlow...continuava a
ripetere "Mamma" e "Papà" e "Tatata"
e "Papapa" a chiunque. "Tanti auguri a
te! Tanti auguri a te! Tanti auguri ad Harlow! Tanti
auguri a te!"
Joel e Nicole la tenevano in braccio
mentre mamma tagliava la torta "Una foto ricordo!" sbottò all'improvviso
"Benji, va' a prendere la macchina
fotografica!"
Ma ero troppo impegnato ad ammirare la
mia bellissima nipote per darle ascolto "Benjamin!"
Mamma mi chiamava Benjamin soltanto
quando si incazzava con me. Ricordo di una notte di molti anni fa, in cui feci
pipì a letto. Joel dormiva e così pensai bene di spostarlo, lasciandolo dormire
sulle lenzuola bagnate e prendendo il suo posto.
La mattina dopo fu una tragedia...
Ah, un'altra cosa che non ho detto è che
puntualmente mamma credeva sempre a lui. Lui era "l'innocente"
contaminato dal gemello subdolo e perverso che ero io.
Sento ancora le sue
urla..."Benjamin! BENJAMIN! Ma insomma, non ti ho insegnato niente? NON SI
FA! Hai capito, non si fa?"
Al pensiero, sorrisi. Ero arrivato nella
stanza e Nicole dormiva ancora.
"Adesso ne hai due di cui
occuparti!" ridacchiai con Joel "Congrainculazioni,
fratello!"
Rise ma poi
tornò serio "Credimi, Ben...è meglio di un premio Oscar" e
nell'istante stesso in cui pronunciò quelle parole mi resi conto che erano la
cosa più sensata che avessi mai sentito. ©