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Autore: Mei91    11/12/2010    7 recensioni
Mikan,Natusme e tutti i loro compagni si sono appena diplomati e devono scegliere l' università Alice più adatta a loro. il prioblema sorge alla festa di fine anno quando Mikan e natzume scoprono entrabi di avere a disposizione altri due alice, alice particolari. A causa della scoperta che entrabi fanno assieme diventano molto affiatati e in breve tempo migliori amici e le litigate fra entrembi esistono ancora ma il sospetto che agli amici sorge è quello:" quelle non sono litigate fra amici che si vogliono bene ma si stuzzicano, quelle sono litigate di quando si ha qualcosa da nascondere e quando fra entrambi sta nescendo qualcosa di più che una semplice amicizia." ( bene è tutto, spero di avervi incurisiti)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti ragazzi eccomi ritornata con un nuovo capitolo “Università Alice! Nuovi amore e nuovi poteri!” so di essere in un ritardo madornale e chiedo umilmente venia, ma i vari problemi e impegni mi hanno proibito di aggiornare prima. Ringrazio veramente tutte quelle persone che hanno messo questa storia tra le seguite etra le ricordate e chi l’ ha messa anche tra le preferite e ringrazio anche tutte quelle che la hanno commentata rendendo me veramente felice e orgogliosa di questa storia. Grazie di cuore.

Un kiss e a presto Mei chan

 

 

  

 

 

 

 

La sola idea che dovevamo andare in missione mi faceva stare male. Avevo sperato che con l’ ingresso all’ università, queste missioni assurde sarebbero finite, invece non è così. Io e Nat siamo costretti ad andare in missione a rischiare la vita e non vedere mai più i nostri amici. Ho paura di perdere Natsume e la sola fortuna che abbiamo in questa missione è il fatto che Persona non sa che sia io che Natsume abbiamo altri due Alice altrettanto utili quanto pericolosi. Il mio Alice del ghiaccio e quello della vita e della morte sono tenuti ben nascosti dentro di me e non li mostro a nessuno come Natsume fa con il suo Alice del tempo e dell’ elettricità compatibile. Noi di comune accordo avevamo deciso di mostrare solo l’ Alice del Fuoco per Nat, e io solo quello dell’ annullamento.

Vorrei veramente passare del tempo con Natusme prima della missione,amarlo prima che sia troppo tardi per entrambi.

Io e Natsume ci dirigiamo verso la sua stanza. Dovremmo prepararci psicologicamente alla missione dato che ormai non ne facevamo più da circa cinque mesi e ci eravamo illusi che non ne avremmo fatte più. Che idioti siamo stati!

Idioti madornali!

 In camera di Natsume ci sediamo sul letto e entrambi sospiriamo sconsolati.

 

“Nat, mi ero veramente illusa, Mi credi?” chiesi al mio ragazzo chiudendo gli occhi e stringendo i pugni.

 

“Si, ti credo Mikan, perché mi ero illuso anche io, ma avrei dovuto prevederlo, Persona è nato per farci soffrire e rovinarci l’ esistenza niente di più niente di meno.” Conclude sofferente. Lo capisco alla perfezione. Il nostro è un lavoro e non è nemmeno pagato.

 

“Ho paura Nat.”

 

“Ti proteggerò io Mi, tranquilla.”

 

“Quante volte ti ho detto di non chiamarmi “Mi” gli dico alterata.

 

“E io quante volte ti ho detto di non chiamarmi Nat!” esclama lui

 

“Va be, lasciamo stare. Ma io non ho paura per me Natsume, ma per te! Non voglio perderti.”

“So proteggermi ,Mikan!”

“Si, come l’ ultima volta vero? Se non fosse stato per il mio potere della vita e della morte a quest’ ora tu saresti morto!”

“ E’ vero, ma non ripeterò due volte lo stesso errore, sta tranquilla amore!”

 

Io sospirai e mi voltai verso di lui. Alzai la mano e gli carezzai dolcemente il viso. Lo vidi sussultare e voltarsi verso di me. Io avevo gli occhi lucidi e piano sussurrai.

 

“Non sappiamo come andrà a finire questa missione Natsume, e io ho paura di perderti e tu non puoi cambiare questa realtà.”

 

“Mikan io…”


”Lasciami finire. Non saprò mai cosa sia prova ad amarti se tu dovessi morire e io non sarei in grado di salvarti nuovamente.”

 

“Mikan…”

 

“Voglio fare l’ amore con te Natsume.” Lo irruppi senza nemmeno lasciargli il tempo di controbattere al mio monologo.

 

Lo sorpresi, perché lui si irrigidì e mi guardò con uno sguardo indecifrabile che oscillava tra il furioso, l’ incredulo e la felicità di potermi amare.

“Mikan non dire stupidaggini!”

 

“Non sono stupidaggini Natsume, io ti voglio e ti ricordo che prima o poi sarebbe successo anche senza questi eventi a distruggerci la vita.” Conclusi. Non gli lasciai nemmeno il tempo di replicare che subito mi tuffai sul suo collo e lo baciai con passione. Lui, mi staccò quasi subito da se, e mi guardò con quegli occhi color cioccolato che la dicevano lunga su come la pensasse.

 

“Mikan, è solo la paura che ti fa parlare, di sicuro dopo te ne pentiresti.”

“Io non mi sono pentita di amarti, no? Perché fare l’ amore con il mio ragazzo dovrebbe essere diverso e quindi io dovrei pentirmene?” dissi piccata. Lo volevo, lo volevo con tutta me stessa e  non solo perché avevamo una missione pericolosa imminente, ma lo volevo perché lo amavo. E dannazione, lui questo non lo capiva! Che poteva fare una povera ragazza per portarsi a letto il suo ragazzo?

Mi ricordo che una volta Hotaru mi disse che per far cedere un ragazzo, e farlo cadere ai tuo piedi bisogna sedurlo e poi abbandonarlo. Mi domando se  io sia mai riuscita a sedurre Natsume o se il fatto che sia il mio ragazzo sia dovuto a tanti fatti secondari. Non mi importava, sapevo che volevo Nat e lo avrei avuto anche al costo di costringerlo.

 

“Nat, a breve sarà Natale, non mi vuoi fare questo regalo prima che partiamo?”

“Mikan, io questo regalo te lo farei con tutto il cuore, ma è per te che lo faccio, perché sono sicuro che poi te ne pentiresti.” Mi disse serio Natsume

 

“Natsume, questo lo puoi lasciare decidere a me? E’ una mia scelta e anche se ti sembrerà impossibile crederlo, io so quello che faccio!”

 

Vidi che Natsume mi guardava dubbioso, come se stesse riflettendo sul da farsi. Decisi di baciarlo ancora in modo da rendere la sua scelta più facile e la più ovvia. Quella volta avrei vinto io. Nelle nostre sfide, ed erano tante quelle che facevamo, lui vinceva sempre, ma quella volta ero decisa a vincere io. Sentii Natsume sciogliesi un po’, mi prese in braccio mentre eravamo uniti in un unico contatto dalle nostre labbra e mi fece sedere sulle sue ginocchia. Lo sentii irrigidirsi al contatto delle sue gamba con il mio corpo e sentii che cominciava a tremare. Doveva essere un buon segno? Forse stava cominciando a cedere? Lentamente, mentre lo baciavo, gli carezzai il viso per poi scendere al collo e soffermarmi un lungo istante ad assaporare la compatezza e i muscoli delle sue spalle tese. Lo sentivo, era molto teso e giurerei anche impaurito di farmi del male, ma io sapevo che lui non mi avrebbe mai fatto del male.

Sentivo che il suo respiro stava diventando affannoso, proprio come il mio.

Lo sentii carezzarmi una gamba e dalle labbra mi sfuggi un gemito che lo fece staccare da me e io mi maledissi per l’ emissione di quel maledetto gemito.

 

“Mikan, è meglio di no scusami.”

“Nat, ti prego.” Gli dissi avevo quasi le lacrime agli occhi e tremavo tutta.

Non posso farlo Mikan, non così!” esclamò tremando anche lui e facendosi più triste.

“Perché?” gli chiesi mentre cominciavano ad uscire le lacrime dai miei occhi e facendo preoccupare ancora di più Natsume che corse da me con gli occhi lucidi e mi disse.

 

“Perché se lo faccio sarò costretto ad ammettere che con questa missione è pericolosa e che anche tu potresti morire. Invece voglio pensare che sarà una missione stupida e semplice da affrontare e al ritorno, a Natale, poterci amare e ridere insieme di quanto in realtà stupida fosse stata questa missione che ci preoccupava tanto. Capisci Mikan? Io adesso non posso proprio amarti non ci riesco perché se sarò costretto ad ammetterlo il mio cuore morirebbe e con lui anche io. Mikan perdonami.”

 

Scoppia a piangere capendo le sue motivazioni e mi buttai sul suo collo piangendo come una bambina disperata. Qualcuno bussò alla porta. Avevo dimenticato che oggi era giorno di visita. Senza aspettare che Natsume desse il permesso di entrare nella sua stanza il professor Narumi si catapultò dentro con la sua solita allegria ma vedendo me piangere in braccio a Natsume e con il viso sepolto nel suo collo si zitti immediatamente dietro di lui c’ era anche Sumire.

 

“Buona sera Natsume come va la vi…che succede?” il professore mi si era molto affezionato e non sopportava l’ idea di vedermi piangere. Natsume lo ignorò apertamente e seppellì il suo viso nel mio collo e io sentii che anche lui piangeva. Strano, lui non piangeva mai,ma quella volta anche per lui il dolore di una presunta perdita lo faceva stare male.

 

“Natsume che le hai fatto?” chiese ancora Narumi

 

“Perché avrebbe dovuto fare lui qualcosa a Mikan e non il contrario?” chiese Sumire al professore sempre pronta a difendere Natsume.

 

Natsume non rispose e seppellì ancora più profondamente il viso nel mio collo e io feci altrettanto con lui.

 

Nella stanza entrò un'altra persona che ovviamente non era gradita.

 

“Mikan, Natsume preparatevi che dobbiamo organizzarci per la missione di domani…oh, Narumi.”

“Persona, che ci fai tu qui?” disse sprezzante il professore.

“Niente che ti possa riguardare Narumi.”

Io mi staccai da Natsume ma prima mi asciugai gli occhi per non far vedere che avevo pianto e lo stesso fece Natsume.

 

“Arriviamo.” Dissi volgendo uno sguardo freddo e serio che non era da me a Persona.

 

“Dacci il tempo di vestirci!” disse Natsume serio

“Muovetevi!” e scomparì.

Io e Natsume ci alzammo e andammo a cambiarci. Essendo fidanzati, all’ università Alice, avevamo la possibilità di dormire insieme.

 

“Per la miseria, dove credete di andare!” esclamò Narumi.

 

“Alla riunione.” Dissi semplicemente ero diventata di ghiaccio, proprio come il mio secondo Alice.

 

“Narumi, Narumi, li hai trovati?” urlò una voce nel corridoio che ci insospetti.

 

“Si, Reo, sono qui!” disse Narumi

 

“Reo?” dicemmo insieme io Natsume.

 

“Ciao Ragazzi allora come butta?” disse reo entrando dalla porta.

 

“Che ti importa? ’” dissi furiosa.

“oh, Mikan…reo è diventato un insegnante dell’ accademia e voleva scusarsi con voi.”

 

“Bene, scuse accettate, adesso tutti fuori che dobbiamo prepararci!” disse Natsume.

 

“per andare dove?” chiese Reo? Poi si rispose da solo sbagliando “ ho capito, un appuntamento.”

 

“Eh?” dissi insieme a Natsume

 

“No, Reo..”

 

“oh, Narumi e dove vanno?” chiese eccentrico mentre noi continuavamo a prepararci.

 

“In missione. Oggi hanno la riunione e domani partono per la missione. So perfettamente come lavora persona e di sicuro quella missione non sarà semplice…”

 

“Missione? E tu non fai niente per impedirlo Narumi?” chiese furioso Reo a Narumi.

 

“Infatti sono infuriato anche io Reo, questa missione non è prevista dalla scuola. E’ una stupida missione che Persona li obbliga a fare scommetto ricattandoli.”

 

“E che possiamo fare?” chiese Reo a nerumi.

 

“Andare a vedersela faccia a faccia con Persona! Reo ci stai?” esordì Nerumi pronto a dare battaglia per difenderci.

 

“Ovvio!” esordi Reo, orgoglioso di aver riacquistato un amico.

 

“No!” urlammo io e Natsume, spaventati per quello che Persona avrebbe potuto fare loro.

 

“Voi non farete proprio niente tornatevene proprio da dove siete venuti!” urlai furiosa.

 

“Non importa se la  missione è per la scuola o per Persona, la dobbiamo fare comunque e voi non impicciatevi.” Urlò Natsume.

 

“Non possiamo permetterlo, siamo i vostri professori!” disse Reo spavaldo.

 

“Tanto per cominciare Reo, voi non siete più i nostri professori, noi siamo maggiorenni  e poi tu Reo professore nostro non lo sei mai stato quindi?” esordì Natsume.

 

“E qui che vi sbagliate. L’ università Alice e l’ accademia Alice sono legate e avrete gli stessi professori di prima con qualcuno in più. Fino ad ora non ci avete visti negli ambiti dell’ università perché stavamo organizzando il tutto, ma adesso basta…Persona non può obbligarvi…”

 

“si che può e ci riesce anche egregiamente.” Dissi io triste.

 

“Ma voi…”Iniziò Reo

 

“Adesso fuori per favore abbiamo da fare.” Esordì Nat.

 

Con il mio Alice dell’ annullamento li spinsi fuori dalla porta, ovviamente con resistenza e protesta da parte dei due professori, e la chiusi a chiave restando dentro con Natsume.

 

“Nat anche se non lavoriamo più per l’ accademia dobbiamo obbligatoriamente fare ciò che dice Persona…”

“Lo so Mikan…e il guaio è  che quel cretino ha l’ alice della morte e lo usa senza ripensamenti. Ha minacciato di uccidere tutti i nostri amici se non avessimo fatto come diceva lui e se gli amici non bastavano anche i professori e se ancora non bastava uccideva uno di noi due intenzionato a far soffrire a morte l’ altra metà della nostra vita, l’ altra metà della nostra anima e l’ altra metà del nostro cuore. Persona è un mostro Mikan ,e fa finta di lavorare per l’ accademia così la copertura è assicurata.” Disse tristemente Natsume.

 

“Guarda che lo so, amore mio, ma per lo meno siamo insieme e teniamo al sicuro tutti i nostri amici e le persone che ci vogliono bene. Mio nonno diceva sempre “ Difendi le cose a cui tiene, ma combatti per le persone che ami.”

 

“Tuo nonno è un uomo saggio, mi piacerebbe conoscerlo.” Disse triste Nat.

 

« E lo conoscerai amore mio, lo conoscerai di certo !”

 

 

To be continued.

 

Allora che ve ne pare fatemi sapere un kissone enorme mei chan Ps fatemi sapere se devo continuare questa storia perchè non so proprio che piega stia prendendo, non so se sta cadendo nel banale questa storia, o se sta diventando troppo lunga e monotona, vi prego fatemi sapere se continuare questa storia o se cancellarla...sono molto confusa. fatemi sapere un kiss mei chan a presto...spero!

 

 

 

   
 
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