Anime & Manga > Rayearth
Segui la storia  |       
Autore: kristel08    17/12/2010    4 recensioni
“Se dopo tanti anni i cavalieri magici ritornassero su Sephiro e scoprissero che il simbolo della corona non è scomparso come pensavano? E se ci fosse un nuovo nemico a minacciare il pianete? Con il permesso dell’autrice, Debbi08, ecco la mia versione della ff “ Di nuovo a Sephiro”.”
Genere: Guerra, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Hm-hmmm… m-ma che succede?!
Un fastidioso ed incessante bussare alla porta mi ridesta da un sonno profondo e privo di sogni. Mi rigiro svogliatamente tra le soffici lenzuola cercando di attutire il rumore premendomi il cuscino sulla testa, nella vana speranza che lo scocciatore si stanchi presto e tutto questo frastuono finisca.
A quanto sembra chiunque si trovi dietro la porta non ha nessuna intenzione di andare via, e allora, ormai quasi del tutto sveglio, mi decido ad aprire gli occhi ma sono costretto a richiuderli immediatamente per non essere accecato dalla luce del sole che illumina la stanza attraverso le enormi finestre; mi maledico mentalmente per non aver chiuso i pesanti tendoni ieri sera.
"AVANTI!" Urlo alterato verso la porta chiusa.
Immediatamente il cigolio dell’anta che si apre viene subito sostituito dal suono dei passi di qualcuno che entra nella mia stanza.
"Axel! Maledizione! Ti vuoi alzare?!"
Con un gesto di stizza sposto il cuscino dal viso, riposizionandolo in modo da adagiarvi nuovamente la testa.
"Buongiorno altezza! Dormito bene?" Avvertendo una nota di rabbia nella sua voce mi decido finalmente ad aprire gli occhi. Se avessi il potere di farlo, in questo momento, con lo sguardo incenerirei la persona che stamattina ha disturbato il mio sonno e mi ha svegliato in malo modo.
"Anthilien… vai al diavolo!"
Il mio amico indispettito dal atteggiamento ostentato, si sposta dall'entrata e raggiunge con due falcate il centro della stanza.
Rimane per alcuni secondi immobile, a braccia incrociate, a fissarmi con uno sguardo alterato ed indispettito allo stesso tempo.
"Ma ti rendi conto di che ore sono?" Mi domanda irritato inarcando un sopracciglio.
"Non ne ho idea" gli rispondo con voce ancora impastata dal sonno e stropicciandomi gli occhi.
"Il sole è già sorto da un bel pezzo! Ed io sono ore che aspetto, nella ingannevole speranza che qualcuno si degni di raggiungermi!"
"Lantis dov'è?" Gli domando non riuscendo ancora a capire bene quello che mi sta dicendo.
Sul suo viso compare una smorfia di indignazione.
"Se proprio lo vuoi sapere… sono appena uscito dalla sua stanza!"
Scoppio a ridere, da quanto lo conosco? Non ho mai visto il nostro capitano alzarsi dopo il sorgere del sole.
"Ora mi vuoi fare il favore di alzarti e raggiungermi il prima possibile nel cortile di addestramento?"
Senza dire una parola, sospirando, mi alzo faticosamente dal letto e mi dirigo in bagno. Appena metto piede all'interno sento lo sbattere della porta della stanza, segno che Anthilien finalmente ha deciso di lasciarmi in pace, per il momento.
Sogghignando entro nella doccia, il fresco contatto del liquido con la mia pelle mi permette di svegliarmi completamente. Una volta finito, avvolgo il mio corpo con una morbida tela profumata e fisso per qualche momento la mia immagine riflessa nello specchio, ritorno mentalmente a giorni che ormai mi sembrano lontanissimi.

Quanto tempo è passato… da quanto qualcuno non veniva a svegliarmi la mattina?
Ritorno bruscamente alla realtà, richiudendo i miei dolorosi ricordi nell'angolo più remoto della mia mente.
Dopo essermi sistemato ed aver indossato l'armatura, esco per raggiungere i miei amici nel cortile.

Percorro lentamente il corridoio che fiancheggia l'ala ovest del castello, fino ad oltrepassare un grande arco di pietra che mi permette di uscire all'esterno.
"Finalmente anche tu hai deciso di degnarmi della tua presenza!” Mi urla contro Anthilien, mentre mi avvicino, spostando il suo sguardo indispettito da me a Lantis, che sta facendo tutto il possibile per non scoppiare a ridere. Arrivato vicino a lui gli do una pacca amichevole sulla spalla.
"Capitano… dormito bene?"Domando cercando di rimanere il più serio possibile.
"Direi di si!" Mi risponde divertito.
"Bene! Ora che finalmente abbiamo constatato che l'unico a non essersi svegliato all'ora di pranzo è il sottoscritto, cosa ne dite di incominciare a discutere di questo benedetto viaggio?"
Immancabilmente sento l'allegria abbandonarmi del tutto e ritorno ad una realtà che avrei preferito cancellare.
Mi sposto ancora di qualche passo appoggiandomi stancamente contro la staccionata di legno che delimita il campo di addestramento.
"Io non sono d'accordo!" Affermo duramente mentre do ancora le spalle ai miei compagni.
"Sinceramente, neppure io la trovo una idea eccellente" Asserisce Anthilien seccato.
Mi giro di scatto verso di loro. Devo ammettere che le sue parole mi hanno sorpreso, credevo che l'unico ad opporsi a questa assurda idea sarei stato io. Come sempre del resto.
Sposto il mio sguardo su Lantis, che fino a questo momento è rimasto in completo silenzio, e lo osservo perplesso.
Il suo sguardo mi fa desistere dal chiedergli qualsiasi cosa. I suoi occhi sono così… distanti. Come se vedessero cose che solo lui può vedere, che solo lui… ha vissuto.
Mi chiedo che segreti inconfessabili tenga ancora così gelosamente rinchiusi nel suo cuore.
Conosco la vita e la storia di Lantis quel tanto che lui ha voluto che conoscessi. Non ho mai voluto intromettermi o indagare convinto che prima o poi avrei trovato il modo di abbattere i muri che lui stesso ha creato. Forse perché il solo parlarne gli provoca ancora troppo dolore, o forse… solo perché non sono io la persona che può aiutarlo a cancellare, una volta per tutte, i fantasmi di un passato che ancora oggi, ne sono sicuro, lo tormentano. Si tratta di un dato di fatto che mi provoca un'inaspettata irritazione, chi potrà mai essere la persona che lo aiuterà a trovare tutta la pace e la serenità che merita?
"Hei Lantis, sei ancora fra noi?"Gli domanda Anthilien, e senza rendersene conto ci riporta entrambi al presente.
"Scusatemi, stavo pensando…"
"Ai cavalieri magici? O a uno in particolare?"
Noto le spalle del capitano sussultare leggermente alla domanda di Anthilien.
"Ma cosa ti salta in mente? Stavo pensando al fatto che non sarà facile compiere questo viaggio"
"Fammi capire…" lo interrompo infastidito, "non hai nessuna intenzione di cambiare le cose vero?"
"Ormai abbiamo già acconsentito… non posso andare da Clef e dirgli che non abbiamo nessuna intenzione di andare con loro. Cosa penserebbe di noi?" Controbatte facendo un gesto esasperato con la mano.
"Allora andrò io! Non ho nessuna intenzione di portarmi dietro un cavaliere magico! Piuttosto andrò da solo. Non mi interessa un accidente di quello che potrebbe pensare Clef al riguardo."
Anthilien mi raggiunge sedendosi con un balzo sulla staccionata di fianco a me.
"La principessa è d'accordo" sospira rassegnato, "e noi non possiamo disobbedire ad un suo ordine. Anche se l'idea è stata di Clef, lei ha acconsentito… è come se fosse stata lei stessa a parlare!"
Sto per controbattere ma la mia attenzione viene catturata da un'immagine in lontananza. Uno dei cavalieri magici è affacciato ad una finestra a fissare pensierosa i soldati che si stanno allenando. Il suo sguardo si gira verso la nostra direzione, quando si rende conto che la sto guardando si ritrae velocemente, sparendo del tutto alla mia vista.
Riporto la mia attenzione verso i miei due amici che hanno spostato la loro conversazione, senza che me ne rendessi conto, su altri argomenti.
 "Allora me lo vuoi dire?"
Anthilien sta attendendo impaziente risposta ad una domanda che ignoro.
"Credo che tu abbia preso un abbaglio" Gli risponde secco Lantis.
"Se lo dici tu. Tu cosa ne pensi Axel?"
Rimango qualche secondo a fissarli intensamente chiedendomi mentalmente che genere di risposta dovrei dare.
"Scusa… ma di cosa stai parlando?"
"Ma si può sapere dove hai la testa oggi? Ho appena chiesto al nostro capitano cosa ci sia stato fra lui e la nostra principessa"
"Non capisco di cosa tu stia parlando!" controbatto non capendo il senso di questa domanda.
"Ora basta" interviene Lantis lanciando uno sguardo infuocato verso Anthilien. "E' tardi. Credo sia meglio andare a mangiare qualcosa". termina dandoci le spalle e avviandosi verso il castello.
Rimango imbambolato a fissare la figura di Lantis allontanarsi a passo spedito, chiedendomi cosa possa aver scatenato un cambio d'umore così repentino. Sposto il mio sguardo sul cavaliere di fianco a me, lanciandogli un'occhiata interrogativa.

Cosa può aver capito che io ancora non riesco a comprendere?
Anthilien da parte sua ricambia il mio sguardo con un ghigno enigmatico.
"Solo il tempo potrà dirmi se ho torto o ragione " Mi dice divertito rimettendosi in piedi e avviandosi anche lui verso l'interno del palazzo.

 
Rimasto completamente solo, mi incammino verso la sala del trono; devo parlare assolutamente con Clef, non ho nessuna intenzione di partire insieme a quella stupida ragazzina impertinente!
Arrivato in prossimità dell'entrata, sono costretto a spostarmi velocemente di lato, il cavaliere magico dell'acqua mi è passato di fianco correndo, senza nemmeno accorgersi della mia presenza.
Stava piangendo!
Rimango alcuni istanti immobile appoggiato contro il freddo muro del corridoio con gli occhi chiusi ed il respiro irregolare.

Ma cosa mi sta succedendo?
Perché mi ha turbato così tanto la sua sofferenza?

Sbatto energicamente un pugno contro la parete, il dolore lancinante alla mano mi aiuta a riprendere il controllo di me stesso.
Al diavolo!!
Infastidito dal mio atteggiamento, varco velocemente l'entrata.
Clef è seduto al solito posto tenendosi la testa fra le mani. Non riuscendo a trovare le parole giuste per catturare la sua attenzione picchio i piedi in modo da fargli percepire la mia presenza.
Accortosi di non essere più solo alza di scatto la testa; il suo viso è una maschera di puro dolore, nei suoi occhi scorgo una tristezza che va oltre ogni immaginazione.
"Se sei qui per chiedermi di cambiare idea, stai sprecando il tuo tempo"
Preso completamente alla sprovvista dal tono tagliente della sua voce, rimango per un istante in silenzio ad osservarlo.
"Me lo stai per caso ordinando!?" gli domando con voce glaciale posizionandomi davanti a lui.
Il suo corpo si accascia contro lo schienale del trono, la testa reclinata all'indietro, gli occhi chiusi.
"Te lo chiedo come favore personale"  sussurra stancamente.
"Vuoi parlarne?" gli domando avvicinandomi di più a lui.
Avvertendo forse la mia presenza più vicina spalanca di scatto gli occhi nei quali riesco a scorgere un profondo tormento.
"No!" è la sua risposta secca.
Sento i muscoli del mio corpo irrigidirsi; è frustrante non riuscire a capire che cosa vuole veramente, non sono abituato a trovarmi in queste situazioni.
Forse intuendo il mio turbamento il suo viso si distende, accentuando un lieve sorriso.
"Forse un giorno, ma non ora. L'unica cosa che ti chiedo è di proteggere Umi a costo della tua vita… me lo devi promettere!!"
I suoi occhi mi provocano una fitta lancinante, conosco quello sguardo, ho già visto quella disperazione.
"….v-va…bene" mi ritrovo a dire abbassando il capo in segno di sconfitta.

 
Ma cosa succede a tutti oggi? Prima Lantis… era così strano, pensieroso, da quando lo conosco non credo di averlo mai visto in quelle condizioni, che mistero c’è sotto?
Poi il profondo turbamento del Cavaliere Magico dell’Acqua, non so che cosa mi abbia potuto fare ma l’ho sentito sulla mia pelle.
Infine Clef… con lui è sempre come parlare per rebus da risolvere, cosa nasconde?
Oooooh, non riesco a capirci niente! E cos’è questo stato di tensione che mi rende così nervoso?!

Ritorno nella mia stanza e mi sbatto energicamente la porta alle spalle, la chiudo a chiave, e mi appoggio pesantemente ad essa.
Non voglio vedere nessuno, non voglio parlare con nessuno. Ho bisogno di stare solo. Devo riflettere.
Rimango alcuni istanti in piedi ad osservare lo spazio che mi circonda.
La mia stanza è imponente, troppo grande per una sola persona, per una persona come me.
I muri sono tinteggiati con un colore grigio perla quasi evanescente. Al centro della parete alla mia destra vi è l'enorme letto, sul quale domina un gigantesco dipinto che raffigura un mare in tempesta.
In un angolo sulla mia sinistra, sopra ad un tappeto dalla preziosa manifattura,  c'è un salottino, che una ragazza certamente definirebbe “grazioso”: un comodo divano, un tavolino e due poltroncine dallo scheletro in legno chiaro e il rivestimento di un leggero velluto dello stesso colore delle pareti.

La parete di fronte al letto è coperta da pesanti tendoni, in doppio strato grigio chiaro e grigio scuro, che nascondo le enormi finestre che si affacciano sui giardini del castello; ai piedi della finestra centrale due grandi poltrone, stesso stile del salottino, completano l'opera.
Mi guardo di nuovo in torno e mi rendo conto che tutto l'arredamento: il divano, le poltrone, i tendoni, il tappeto e persino la coperta del letto sono grigi, varie tonalità ma tutto è grigio.
Tutto rispecchia pienamente il mio attuale umore. Abbozzando un sorriso mi domando se non sia stato fatto apposta.
Con due falcate raggiungo la finestra e, dopo aver scostato le tende, mi lascio stancamente cadere sopra una poltrona, cercando in essa pace e calore.
Il sole sta ormai scomparendo dietro alle montagne, lasciando al suo posto nient'altro che il buio e le ombre che ci circondano.
Nella mente ancora gli stessi pensieri.
Rimango a fissare la luce fuori dalla finestra che piano piano si sta affievolendo, mentre la mia testa è tartassata da domande a cui non riesco a dare una risposta.

Che cosa mi direbbe Lantis in questo momento?
-“Allora anche tu hai un cuore nascosto da qualche parte sotto quella pesante armatura!”-

Sorrido cinicamente alla notte che sta arrivando; domani è il grande giorno, il giorno della partenza.
Preparati cavaliere magico!
Non esiste cosa peggiore che stare a contatto con  una persona che al posto del cuore non ha nient'altro che un frammento di pietra.



Salve a tutti

Finalmente sono tornata!!!

Non ci speravate più vero?

Chiedo scusa per il forte ritardo, ma inconvenienti e problemi vari non mi hanno permesso di scrivere in questo ultimo periodo.

 
Ringrazio tutte le persone che hanno recensito l'ultimo capitolo, spero vivamente che continuiate a farlo anche per i successivi.

 

Come promesso, e con il permesso dell' autrice vi inserisco qui sotto il link con il ritratto di Axel.

 
http://princessneko81.deviantart.com/art/Alex-Di-nuovo-a-Sephiro-171410861

 
Ringrazio nuovamente ONYRIA per questo magnifico disegno.

Io lo trovo straordinario.

 

 

Mi resta un ultima cosa da dire

 

          Buon Natale a tutti


  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rayearth / Vai alla pagina dell'autore: kristel08