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Autore: yuna    06/12/2005    2 recensioni
Una ragazza camminava per le vie innevate di Londra. Non era particolarmente bella, ma la sua figura risaltava in mezzo a tutte le altre. Portava un lungo cappotto verde che copriva la sua figura snella...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Pansy Parkinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono stanca di essere usata da te

 

InCaNtEvOlE

 

Una ragazza camminava per le vie innevate di Londra. Non era particolarmente bella, ma la sua figura risaltava in mezzo a tutte le altre. Portava un lungo cappotto verde che copriva la sua figura snella e sinuosa. Una cuffia di lana grezza era calata sui suoi capelli neri, mentre gli occhi di tenebra erano socchiusi per il freddo. Quella sera la temperatura si era abbassata ancora e lei non vedeva l'ora di arrivare al suo piccolo appartamento. Rimpianse di non aver indossato una sciarpa, le labbra le bruciavano e dovevano essersi arrossate parecchio.

Valutò l'idea di prendere un taxi ma ormai era vicina casa. Ancora qualche isolato e finalmente avrebbe potuto scaldarsi. Aumentò il passo e finalmente scorse il palazzo dove abitava. Una costruzione piccola e semplice, che ospitava otto appartamenti. Arrivata davanti al portone di ingresso cominciò a frugare nella borsetta alla ricerca della chiave. Niente, non riusciva a trovarla. Sbuffò contrariata, il portiere come al solito non c'era! Si guardò attorno, nei paraggi non c'era nessuno, allora forse avrebbe potuto...

- Alohomora...- immediatamente si udì un Clik e la porta si aprì. Nervosa entrò nel palazzo e salì quasi di corsa i gradini che portavano al suo appartamento. Si era ripromessa di usare la magia il meno possibile; ultimamente però il suo proposito stava andando a farsi benedire!

Una volta aperta anche la porta del suo appartamento si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo. Aveva il terrore che qualcuno potesse vederla mentre usava gli incantesimi. Si tolse il pesante capotto e lo gettò sulla prima sedia che trovò. Dopodiché andò ad accendere la stufa a legna, subito un bel tepore si diffuse nel suo corpo intorpidito dal freddo. Guardò l'ora, erano le sette di sera. Aveva fame ma non aveva voglia di cucinare. Si recò in cucina e guardò nella dispensa...

- Merda! Dovevo fare la spesa...- borbottò a denti stretti, constatando che l'unica cosa di commestibile era una scatoletta di tonno. Ponderò l'idea di uscire a comprare qualcosa, l'indomani non ne avrebbe avuto il tempo poiché doveva restare in ufficio fino a tardi, quindi... Controvoglia si rimise il cappotto ed uscì nuovamente in strada. Fortunatamente il negozio di alimentari si trovava a pochi passi da casa sua.

***

Cercò di metterci meno tempo possibile, desiderosa di tornarsene al calduccio. Venti minuti dopo era già sulla strada del ritorno, carica di borse colme di cibarie. Entrò nel piccolo giardinetto che costeggiava il suo palazzo. Mentre stava per varcare il portone di ingresso notò una sagoma a pochi passi da lei. Senza pensarci si avvicinò...

- Hey, guarda che se rimani qui morirai assiderato...- appoggiò le borse della spesa e si accucciò vicino a quello che aveva capito essere un uomo. Cominciò a scuoterlo con vigore ma non ottenne nessuna risposta. Cominciò a perdere la pazienza...

 - Svegliati!- finalmente sentì l'uomo borbottare qualcosa a lei incomprensibile. Non era riuscita a guardarlo in volto ma aveva capito che doveva trattarsi di un ragazzo. Quando lui sollevò il viso lei sentì il suo cuore mancare di un battito.

- Non è possibile... Draco!- bisbigliò bianca come un cencio. Lui si limitò a fissarla con sguardo vacuo poi svenne. La ragazza si alzò, doveva lasciarlo li e scappare il più lontano possibile ma... Qualcosa gli e lo impediva! Non poteva essere un caso il fatto che si trovasse proprio di fronte al suo palazzo. Qualcuno doveva averglielo portato, o forse... Era stato lui con le sue ultime forze ad arrivarci. Si passò nervosamente una mano tra i corti capelli neri, doveva decidersi e anche alla svelta. Se qualcuno l'avesse vista...

- Ok, con questo mi devi molti piaceri mio caro!- con non poca fatica lo alzò da terra. Decise che le borse della spesa avrebbero potuto aspettare al freddo, lui invece sarebbe sicuramente morto. Lo trascinò su per le scale e mentre stava per entrare nel suo appartamento la porta della vicina si aprì... La signora Duff, una settantenne grassoccia, la osservò incuriosita

- Pansy cara, che succede?- lei sussultò cominciando a sudare freddo...

- Niente... - si affrettò a risponderle, poi velocemente entrò nell'appartamento chiudendosi la porta alle spalle. Ci mancava quella pettegola della sua vicina! Ma quello non era un problema serio... Trascinò il suo "carico" fino in camera e lo adagiò sul suo letto. Cominciò a spogliarlo, così bagnato si sarebbe preso un accidente! Gli tolse il mantello nero ormai fradicio, e lo mise ad asciugare. Poi gli sfilò la camicia bianca e i pantaloni, lasciandolo con addosso solamente un paio di attillati boxer neri. Per qualche secondo restò a fissarlo. Aveva una brutta ferita alla spalla e le gambe piene di lividi e graffi. Doveva curarlo, altrimenti la ferita si sarebbe infettata... Andò in bagno e si procurò tutto il necessario per bendarlo, poi tornò da lui.

 La certezza di essere ancora attratta da lui la colpì come una pugnalata.

Quando erano adolescenti l'aveva amato profondamente, nonostante molti dicessero che era attratta da lui solo perchè era un Malfoy. L'aveva considerato il suo mondo... E aveva anche sperato che lui ricambiasse i suoi sentimenti, nonostante lei non fosse bella come molte ragazze con cui era stato. Ovviamente la delusione era arrivata, inesorabile. Al settimo anno lui si era invaghito di una serpeverde, tale: Amaris McQuinn. Bella, intelligente e popolare... Il contrario di lei insomma, conosciuta da tutti come la "puttana di Malfoy". Nessuno si era mai fermato a pensare che forse i suoi sentimenti erano sinceri... Soprattutto lui.

In un paio di mesi aveva quasi smesso di rivolgerle la parola, preso com'era dal suo nuovo giocattolino. Già, perchè i Malfoy non erano capaci di amare, consideravano le persone come giocattoli, oggetti senza anima... E lei l'aveva capito troppo tardi...

***

Intenta com'era a cucinare non si accorse di lui. Almeno finché non udì un suono molto simile ad una risata. Si voltò, incontrando così un paio di occhi grigi. Gelidi come quella giornata. Appoggiato elegantemente allo stipite della porta c'era Draco Malfoy che la fissava.    

- Buonasera Pansy- le disse sornione, lei corrucciò le labbra rosse in una smorfia

- Come Buonasera?! Ti trovo svenuto davanti a casa mia e tu mi dici Buonasera?!!- gli urlò inviperita, lui sbuffò annoiato

- Pensavo che il tempo avesse addolcito il tuo carattere ma...- le sue parole furono interrotte dalle urla della ragazza

- Razza di stupido! Come osi dirmi queste cose dopo quello che ho fatto per te?!! Sei rimasto nel mio letto per un giorno intero!- lui sogghignò

- Già... Chi l'avrebbe mai detto che sarei tornato nel tuo letto...- le disse fingendosi pensieroso. Le gote della ragazza si infiammarono di collera mista a vergogna

- Vattene!! Vattene immediatamente!!- urlò Pansy, lui si tappo le orecchie facendo una smorfia

- Mi stai spaccando i timpani! Stai un po zitta!- la freddò, lei si zittì tremante di rabbia

- Cosa vuoi da me?!- ringhiò, gli occhi di Draco divennero ancora più freddi e maligni. Senza dire niente si accomodò sul piccolo divanetto e presa a squadrarla. Lei non si lasciò intimidire, non era più la ragazzina di un tempo! Assunse un espressione severa, ed i suoi occhi neri divennero freddi come quelli del ragazzo.

- Hanno ucciso Amaris...- disse ad un tratto il biondo. Dalla sua voce non traspariva nessun segno di dolore, ma questo non la stupì più di tanto.

- E hanno cercato di uccidere anche te, vero?- lui annuì

- Ovviamente non ci sono riusciti... Però... Credo che se mi trovano ci riproveranno- lei alzò un sopracciglio

- E scusa, io che centro?- lui le sorrise mellifluo

- Non fare la sciocca, naturalmente tu mi ospiterai finché le acque si saranno calmate- le spiegò come se quella fosse stata la cosa più ovvia del mondo. Lei rimase in silenzio qualche secondo, cercando di assimilare quella notizia così improvvisa. Chiuse gli occhi inspirando profondamente un paio di volte, per impedirsi di saltargli al collo e strozzarlo...

- E io che ci guadagno? Sono tre anni che non ci vediamo, non puoi pretendere che io ti offra ospitalità- lui sbuffò annoiato

- Sei sempre la solita arrivista... E io che pensavo di pagarti in natura, come puoi ben immaginare non ho a disposizione neanche un galeone- un'idea maliziosa e cattiva fece capolino nella mente della ragazza, finalmente aveva trovato il modo per fargliela pagare per come l'aveva trattata durante gli anni ad Hogwarts!

- Mhh... Ci sto!- lui sbatté le palpebre un paio di volte, sicuro di aver frainteso le parole della ragazza

- Come?...- Pansy batté le mani improvvisamente di buonumore

- Io ti ospiterò finché tu ne avrai bisogno, in cambio tu farai tutto quello che ti ordinerò. Voglio che diventi il mio schiavetto!- sentenziò decisa. Un espressione divertita ma allo stesso tempo scioccata comparve sul bel viso di Draco

- Non sono sicuro di aver capito...- ma che fine aveva fatto la Pansy che aveva frequentato con lui Hogwarts, quella che gli aveva sbavato dietro per tutti i sette anni?? Quella che ora si trovava davanti era poco più che una sconosciuta... E questo lo eccitava terribilmente.

- Non fare lo stupido Malfoy- Malfoy?! Non l'aveva mai chiamato per cognome!

- Non mi avevi mai chiamato per cognome- le fece notare, lei alzò le spalle indifferente

- Bhe, tutti cambiano prima o poi... Comunque accetti o no?- lui ci pensò un momento. In effetti non aveva molte possibilità di scelta...

- Va bene- la mora sorrise godendosi appieno la sua prima piccola rivincita

- Ora va a riposare, non voglio rischiare che il mio personale schiavetto abbia una ricaduta- Draco si alzò dal divanetto e si avvicinò con passo sensuale a lei che rimase perfettamente immobile non tradendo alcun tipo di emozione. Quando fu abbastanza vicino abbassò un po la testa per avere gli occhi alla stessa altezza di quelli della ragazza, la guardò attentamente ma lei non disse o fece nulla.

- Se vuoi sedurmi dovrai impegnarti un po di più, mio caro Malfoy- gli disse secca, lui rialzò il viso indispettito. Che cos'era tutta quella arroganza?

- Tzh... Posso farti cascare ai miei piedi quando voglio- le disse voltandosi e dandole le spalle

- Non lo metto certo in dubbio, ricorda però che lo scettro del comando ora è in mano mia- gli fece notare lei, divertita dalla reazione del ragazzo. Draco fremette di frustrazione ma dovette ammettere che il nuovo carattere della sua ex fidanzata lo eccitava enormemente.

- Allora buon inizio convivenza Pansy-

 

FINE 1° CAP

Holaaa!! Chissà perchè mi è venuta voglia di scrivere un'altra fic su Dracuccio e Pansy.. ^_^ Bhà... Fatemi sapere che ne pensate!

yuna
















 

 

 

  
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