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Autore: Zest    19/12/2010    6 recensioni
Partendo dal fatto che non mi sono per niente piaciute molte cose nell'ultimo libro della carissima J.K. ho deciso di riscriverlo! Con tutti gli annessi e connessi, scremando molti dei suoi cuoricini, aggiungendo tinte fosche, realismo, per quanto possibile e dando una bella svegliata al caro zio Voldy, che ultimamente mi ha fatto un po' pensare! Insomma non mi è mai sembrato un così grande e malefico signore oscuro, così sono intervenuta io, benvenuti nel mondo contorto di Zest!
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Other Ending'
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ALLA TANA

 

-“Avanti! Su pelandroni! Muovetevi! La colazione è in tavola!”- la voce di Molly risuonava nella cucina di prima mattina poi si affacciò alla finestra

-“Arthur! Per le mutande di Merlino! La smetti di cincischiare con quei tuoi giocattoli babbani nella dependance!”-

-“Certo tesoro! Arrivo! Avvito un attimo questa “limpadina” ed arrivo!”-

Molly scosse la testa infilandosi la bacchetta nella tasca davanti del grembiule mentre le ultime tazze di latte lievitavano sulla lunga tavola già zeppa di cibarie e biscotti

-“RONALD! FRED! GEORGE! GINEVRA! HARRY CARO! LA COLAZIONE HO DETTO!!! FORZA DORMIGLIONI!”-

Molly scosse la testa appoggiandosi le mani sui fianchi

-“Ma guarda un po’ te che gente mi ritrovo per casa!”-

-“Dicevi mamma?”-

-“Oh cielo! Fred! George! Smettetela di usare la smaterializzazione dappertutto! “- sbottò la povera donna mettendosi una mano sul petto e guardando alternativamente i due ragazzi che la fissavano angelici

-“Mamma lui è Fred!”- ridacchiò uno dei due indicando il suo gemello

-“Oh! Scusa tesoro!”- mormorò rassegnata Molly  battendo una pacca sulla spalla di George che annuiva contrito

-“Stavamo scherzando! Ci sei cascata ancora mamma!”- urlò Fred mentre correva verso il tavolo imbandito dove già Ginny, Ron ed Harry stavano allegramente usufruendo delle prelibatezze di mamma Weasley

Molly li raggiunse mentre George si sedeva al suo posto

-“Allora! Mentre allegramente vi ingozzate… oh per piacere Ron! Chiudi la bocca quando mastichi!”-

-“Che c’è! Ho fame!”-

-“Bisonte!”- lo apostrofò la sorella

-“Ma se non sai nemmeno cosa sono i bisonti te!”- la rimbeccò il fratello

-“Non è vero! Me l’ha detto Harry cosa sono! E sono proprio uguali a te in tutto e per tutto!”- ghignò Ginny

Harry sentendosi chiamato in causa scollò a fatica gli occhi dalle sue frittelle per poi posarli su Ginny e Ron che litigavano di buona lena già di prima mattina con Molly che si massaggiava rassegnata le tempie.

Osservando quel quadretto famigliare Harry si sentì a casa come ad Hogwarts ed un piacevole calore gli si propagò nel petto mentre un sorriso nasceva sul suo volto.

-“Oh insomma! Basta!”- Molly aveva appena fatto finire il “diverbio” tra i due contendenti mattutini poi si rivolse ai gemelli

-“Grazie per essere venuti anche voi! In questi ultimi giorni c’è un così gran daffare che due mani in più servono proprio!”-

-“Quattro!”-

-“Cosa?”- Molly guardò interrogativa i due ragazzi che sorridendo le mostrarono le loro mani che effettivamente erano quattro

Per tutta risposta Molly roteò gli occhi al cielo poi riprese

-“Uno dei due andrà questo pomeriggio a prendere Hermione e…”-

-“Ma posso andare io a prendere Hermione!”- la voce di Ron le troncò la frase in gola

-“No che non ci andrai signorino! Hai ancora tutto il tuo baule da preparare!”-

-“Posso andarci io signora, io il baule l’ho già fatto”- si offrì Harry guardando Ron

-“Oppure possiamo andarci insieme, se io finisco entro pranzo di sistemare il mio baule, vero mamma?”- incalzò Ron guardando implorante la madre

-“Mmh… ok, va bene, ma lo voglio fatto bene!”- acconsentì Molly

-“Perfetto! Vieni Harry!”- esclamò Ron prendendo per la collottola il suo migliore amico che mugunò una debole resistenza basata sulle parole “mie” e “frittelle”, ma subito sedata

-“Oh andiamo Harry! Ti rifarai a pranzo mangiando come un bisonte!”- Ron saliva i gradini a due a due

-“Un bue…”- mormorò arreso il ragazzo passandosi la mano tra i capelli scarmigliati ed iniziando a salire pure lui

-“Cosa?”-

-“Si dice come un bue! Non come un bisonte!”- tentò di spiegare

-“Ma non sono entrambi grandi e grossi, hanno le corna e non fanno “MUUU”?”- domandò confuso Ron, Harry scosse la testa

-“Lascia perdere amico, pensiamo piuttosto al tuo baule!”-

Intanto giù, al piano di sotto Molly stava pensando seriamente di far evanescere solo per un giorno tutte le diavolerie babbane dell’adorato marito.

Stava già marciando verso la dependance decisa a prendere per un orecchio il suo amato consorte quando Ninfadora altresì detta Tonks capitombolò nel suo giardino

-“Ninfadora! Ma da dove vieni?”- Molly si precipitò verso di lei

-“Dov’è Arthur?”- nonostante la ragazza avesse storto la bocca la suo nome la sua voce tradiva una forte preoccupazione

-“ Nella dependance, ma cos’è tutta questa…”-

-“Lascia stare ti spiegherò tutto, ma adesso andiamo di Arthur”-

Non appena giunsero alla dependance uno sbuffo di fumo nero le investì

-“ARTHUR! PER LA MISERIA! ARTHUR! ESCI FUORI DA LÌ”-

-“No Molly! Nessuno deve sentirci! Arthur! Sono Tonks! Sto entrando!”-

-“Oh certo! Vieni! Vieni!”- la voce dell’uomo giunse soffocata all’orecchio delle due donne

-“Ditemi!”-quando apparve davanti a loro entrambe rischiarono un collasso

-“ È una questione dell’Ordine”- iniziò seria Tonks. La faccia di Arthur si scurì di botto mentre faceva apparire due sgabelli ed una sedia che diede a Molly che rifiutò

-“Il problema è che si tratta di Hermione”- a quelle parole Molly strappò di mano a suo marito la sedia e ci si sedette sopra con un gemito

-“Cosa è successo a quella povera ragazza?”-

Tonks sospirò e guardò fisso Arthur che sibilò

-“Mangiamorte”-

Il nome aleggiò un secondo sopra ai tre

-“Cosa è successo?”- la voce di Arthur spezzò il silenzio

-“Sono entrati in casa in tre, hanno ucciso i suoi genitori e liberato un Demone-Porta per finire il lavoro, Hermione ha ucciso uno dei Mangiamorte e si è salvata dal demone, ma è rimasta ferita e quel che è più grave è che non sappiamo se sia stata infettata si o no”- Tonks scosse la testa poi riprese

-“Abbiamo dovuto finire i suoi genitori con le asce d’argento, non so se mi capite, del padre non era rimasto che un braccio ed una gamba, ma della madre… è stato terribile per Remus e Kingsley finirla”-

-“Perché in due?”- domandò Molly, Tonks guardò Arthur che annuì

-“Perché quell’essere l’aveva divisa in due con un morso, così ci siamo ritrovati un tronco ed un paio di gambe maledette che rischiavano di infettare l’intero quartiere”- Arthur aggrottò la fronte pensieroso

-“Perché scusa? I Demoni-Porta infettano soltanto chi è stato ucciso con la maledizion… oh mio dio! Hanno trucidato l’intero quartiere!”- Tonks annuì

-“Non tutto ma quasi”-

-“Adesso Hermione dov’è?”-

-“Al San Mugo reparto lesioni da creature, ma hanno mandato uno staff medico anche dal quarto piano sezione Maledizioni, non sanno cosa aspettarsi”- spiegò Tonks

-“Ma come? Hermione non dovrebbe essersi infettata!”- esclamò preoccupato Arthur

-“Tramite delle ferite pare che il suo sangue sia venuto in contatto con quello del demone o una cosa del genere, Silente me l’ha spiegato in fretta, comunque vuole che tutti noi ci trasferiamo al quartier generale dove ci spiegherà tutto, o così ha detto…”-

-“Sarà un colpo per i ragazzi!”- mormorò Molly

-“Già, ma prima o poi dovevano venirlo a sapere e questo…”- Tonks si arenò

-“Questa cosa ha accelerato i tempi”- concluse per lei Arthur alzandosi

-“Molly io vado, tu porta i ragazzi al quartier generale, non voglio che vengano a sapere di Hermione finché non saremo sicuri di niente, Harry avrà già abbastanza di cui preoccuparsi tra pochi minuti”-

-“Certo caro, vai pure, io ti raggiungo”- annuì Molly uscendo dalla dependance

Arthur guardò Tonks ed insieme si smaterializzarono.

Appena arrivati Tonks si catapultò dentro mentre Arthur la seguì pensieroso, Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato si era mosso ed in modo devastante, sembrava che qualcosa l’avesse spinto a muoversi, e non più solo il desiderio di uccidere Harry, con il cuore gonfio d’angoscia varcò la soglia di Grimmuald Palace.

Dentro c’era quasi tutto l’ordine che parlava, si confrontava, si confortava ed inveiva contro i Mangiamorte, davanti a lui Silente osservava preoccupato la scena. Non appena lo notò alzò le mani

-“Signori! Ora che ci siamo tutti, vorrei aggiornarvi su gli ultimi terribili avvenimenti”- il silenzio scese nella sala, tranne per i mal celati singulti della McGranitt

-“La signorina Granger è stata attaccata ieri sera da un gruppo di tre Mangiamorte uno dei quali si ipotizza sia Bellatrix Lestrange, durante questo attacco i suoi genitori sono tragicamente deceduti ad opera dei Mangiamorte stessi”- il brusio di indignazione a questo punto si fece talmente assordante che il preside fu costretto ad interrompersi e a richiamare l’attenzione un’altra volta

-“Ma non è per questo che vi ho convocati questa sera qui, un altro problema è sorto”- Silente piantò gli occhi in quelli di ogni persona presente scrutandoli sopra gli occhiali a mezzaluna

–“ C’è il terribile sospetto che Voldemort abbia trovato un alleato a noi sconosciuto, e quel che più importa, molto più potente di lui, io temo. È stato usato durante l’aggressione alla signorina Granger un Demone-Porta, ed è stato usato con coscienza, preparandogli il terreno. Tempi bui si avvicinano, e terribili, a tal punto che io credo che sia opportuna un’opera di riavvicinamento con nostri antichi contatti in Europa ed America. Non possiamo farci in alcun modo far trovare impreparati, Voldemort ha deciso di porre fine a questa guerra a modo suo, il tempo per prepararci è scaduto.”-

-“Harry Potter è al sicuro?”-

-“Sta venendo qua signora Jones, e a proposito, Harry Potter non deve essere messo al corrente dei nostri timori nei confronti della signorina Granger, non finché non sapremo qualcosa di più”-

-“La signorina Granger spero che sia osservata a vista!”- Silente si voltò verso chi aveva parlato

-“Certo dal miglior staff del San Mugo e dai migliori Auror, scelti personalmente dal signor Kingsley qui presente”- l’uomo, chiamato in causa, annuì grave

-“Perfetto! Ah Arthur! Vieni qui!”- il signor Weasley si fece largo a forza tra la folla che premeva per uscire

-“Molly?”- domandò interrogativo Silente

-“È  alla Tana, con i ragazzi”-

-“Bene, è tanto che non vengo a casa tua eh? Forse è giunto il momento che venga a farti visita, Molly non sarà molto contenta però”- ridacchiò l’uomo accarezzandosi la barba –“Minerva, vuoi venire con me?”-

-“M-ma certo Albus”-

-“Bene! Arthur, dopo di te”-

 

Angolino piccino picciò dell’autrice:

Come reagirà Harry? Come sta Hermione e che cos’è questa infezione?

Lo scoprirete nella prossima puntata!  

Ringrazio tantissimo chi mi ha recensito, cioè Ili91

e chi mi ha messo tra le seguite!

Zest

   
 
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