Anime & Manga > Kilari
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Autore: Ariel Bliss Russo    19/12/2010    6 recensioni
Questa storia comincia dal periodo in cui Kilari Tsukishima, quasi sedicenne, è all'apice del suo successo. Il lavoro da idol ormai fa parte di lei, e ogni giorno diventa sempre più brava, facendo accrescere il successo del suo nome e della sua agenzia, l'agenzia Muranishi. La storia è centrata molto sui suoi sentimenti. Dopo aver scoperto di essere innamorata di Hiroto Kazama, che fa parte del duo Ships con Seiji Hiwatari, stare con l'amico senza poter rivelargli i suoi sentimenti la fa soffrire molto. Tutto si complica quando conoscerà un ragazzo, Haru Yamashita, che poco dopo diventerà un idol come lei. Pian piano, i due cominciano ad innamorarsi e Kilari non sa più per chi batta il suo cuore. Haru o Hiroto? Un avvenimento, però, la sconvolgerà profondamente. Scopre infatti che Hiroto sta con una ragazza, Noeru, e li vede baciarsi in spiaggia. A quel punto, lei non sa proprio cosa fare. Il giorno del suo compleanno si avvicina e il suo cuore è spezzato in due. Il giorno prima del 7 luglio, data che segnerà i sedici anni di Kilari, un litigio tra Haru e Hiroto farà venire a galla i sentimenti che la giovane idol prova per Hiroto. Il giorno dei suoi sedici anni sarà un momento magico...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Scusateeeeeeeeeeeeeeeeeeee!

Oddeoo, credo di aver perso la cognizione del tempo! o.O 

E di brutto anche.. comunque eccomi qui (in ritardiiiiissimooo) con un nuovo capitolo!

Eddaaaiii che per farmi perdonare, questo capitolo è quello dove.. okay, meglio che sto zitta va.. xD

Daiiii ve lo lascio godere! ;D

Grazie a chi mi ha lasciato delle recenzioni.. e leggendole.. oddio, non so che dire!

Sono stra contenta che vi piaccia questa storia e sono contenta di vedere che vi piaccia il mio modo di scrivere (anche quando faccio cadere Kilari addoso a qualcuno xD)..

Eeeeeeeeeeeeeeeeh ora basta! Vi lascio leggere! Un Kissooooneee! ;D

La pazza Valix xD

.. L’amore è davvero cieco come dicono, ma quando si sveglia, e più travolgente che mai! ..

Le prove andarono per il meglio, gli altri erano seduti in prima fila ad osservarmi ed io ero più che felice di vedere dipinti nei loro volti quei sorrisi. Ero soddisfatta dei risultati che avevo ottenuto fino a quel momento. E avrei continuato a dare sempre il massimo. Però… il finto rapporto d’amicizia che avevamo io e Hiroto non aveva senso. Perché illudermi di essere sua amica, se dopo ciò che ha scoperto a stento riuscivamo a parlarci? Perché continuare a sperare che potesse succedere qualcosa, se ero sicura di non avere speranze?

Signora Kumoi: Ok Kilari, facciamo una pausa!

Kilari: Ok!!

Andai dietro le quinte e corsi in camerino per rinfrescarmi un po’. Andai in bagno e mi gettai l’acqua in faccia, per poi asciugarmi con una tovaglia.

Kilari: Ahhhh, ci voleva proprio!

Mi sedetti davanti allo specchio e Na-san mi sistemò un po’! Nel frattempo presi la bottiglia d’acqua e ne bevvi un gran sorso. Quando fui pronta per ricominciare, mi alzai e mi diressi verso la porta.

Kilari: Grazie, Na-san!

Uscì dal camerino e vidi Hiroto venire verso di me.

Hiroto: Kilari! La signora Kumoi mi ha mandato a chiamarti…

Kilari: D’accordo, arrivo…

Camminai piano verso di lui, e gli passai accanto, per andare verso il palco. Ma non appena ci ritrovammo vicini…

Hiroto: Kilari…

Mi prese per il polso e mi fece indietreggiare, appoggiandomi al muro e posando le sue mani accanto al mio viso. Quel contatto, quella vicinanza, mi facevano battere il cuore così velocemente… perché faceva così? Era strano, non capivo il motivo di quel suo comportamento.

Kilari: Hiroto… cosa…

Hiroto: Kilari… la verità è che… io t-

Seiji: Ehi ragazzi, che state facendo?

Ci girammo e vidimo Seiji guardarci divertito, per niente stupito. Io e Hiroto incrociammo i nostri sguardi e arrossimmo di colpo.

Kilari/Hiroto: N-niente!

Seiji: Ihih, come dite voi… la signora Kumoi si stava preoccupando.

Già, le prove!

Kilari: Cavolo! Sarà meglio c-che vada…

Li guardai entrambi, accennai un sorrisi e, girandomi, andai a provare. Tutto andò bene, finalmente le prove finirono e potei tornare in camerino per prepararmi e affidarmi al mio Na-san per trucco e acconciatura.

Kilari: Sono nelle tue mani, Na-san!

Na-san: Na na!!

In poco tempo fui pronta. Indossavo una gonna bianca con tre volantini e in ogni bordino vi erano tante piccole stelline che si susseguivano. Sopra, invece, avevo una maglietta bianca piena di volantini e come la gonna, vi erano ai bordi tante piccole stelline argentee. Aveva una sola manica e questa era fatta con un nastro che svolazzava ai lati, tutto arricciato e al centro c’erano le solite stelline. I miei capelli erano privi dei soliti codini, e i capelli davanti erano tirati all’indietro da un elastico che, come si può immaginare, era fatto dalle stesse stelline dei vestiti.

Kilari: Bene, sono pronta!

Signora Kumoi: Ottimo lavoro Na-san!

Na-san: Na na na!

Tutti e tre, uscimmo dal camerino e ci dirigemmo dietro le quinte. Lì, incontrai gli altri.

Kilari: Salve a tutti!

Ero di buon umore, non vedevo l’ora di salire sul palco e far sorridere i miei fan.

Haru: Ehi, Kila-

Haru si bloccò di colpo e lo guardai con un grosso punto interrogativo in faccia. Vidi che anche Hiroto mi guardava a bocca aperta, ma non capivo perché…

“Sarà per via dei vestiti?”

Kilari: Ho… ho qualcosa che non va?

Entrambi scuoterono la testa, per fare cenno di no.

Hiroto: T-ti stanno m-molto b-bene q-quei vestiti! – lo disse tutto rosso in faccia guardando in aria.

Arrossì di colpo, imbarazzata per quell’affermazione.

Kilari: G-grazie…

Seiji sghignazzava sotto i baffi e io lo guarda, accennando un sorriso imbarazzato.

Presentatore: Buona sera a tutti! – Un urlo partì dal pubblico seduto in platea, e questo mi fece tornare alla realtà – come ben saprete, stasera canterà per noi la splendida Kilari Tsukishima, un bell’applauso!

Sentì tutti applaudire e chiamare il mio nome. Feci un cenno di saluto dietro le quinte e corsi sul palco. Cominciai ad alzare la mano per salutare i miei fan.

Kilari: Buona sera a tutti, è bellissimo vedervi qui!

Urlarono ancora più forte, sentivo che erano felici come lo ero io.

Kilari: Siete pronti? Allora si comincia!

Inizia a cantare, una canzone dopo l’altra, e appena finì con “La speranza del cuore”, pensai che era il momento di riprendere una canzone che per me era davvero importante. Ero sicura che tutti, persino lui, l’avrebbero riconosciuta.

Kilari: Vorrei esibirmi con un’ultima canzone. So che non era prevista, ma vorrei cantarla ugualmente. Questa canzone, ha un significato importante per me. E’ dedicata… ad una persona speciale!

Sentì partire la base, e vidì Seiji salutarmi dalla postazione dove vi erano il resto dei tecnici. Lo ringraziai con un sorriso.

Kilary: Ecco a voi, Fuoco D’artificio!

<< Che triste, stasera, lontano… da te!

Nel vuoto, più ostile e immenso com’è!

Il giusto… distacco… dov’è? Dov’è?

D’un tratto…esplode…

Essenza… perché, perché…

La luce… nel buioo… più fitto…che c’è!

Qualcosa nell’aria, qualcosa di te…

Che mi trascina via con sé!

Illumina il cielo

E illumina me!

Come un grande fuoco d’artificio che…

Riempie il mio cuore… e l’oscurità…

Che importa quando durerà…

Si espande dovunque… confini non ha…

Mi travolgerà!

E bene o male che sia

Il resto si confonde…

Scompare… va via!

Rimane il bagliore di questa magia!

Qualcosa nell’aria, qualcosa di te!

Che mi trascina via con sé!

Illumina il cielo

E illumina me!

Come un grande fuoco d’artificio che…

Riempie il mio cuore… e l’oscurità…

Che importa quando durerà…

Si espande dovunque… confini non ha…

E so bene che mi travolgerà!

Qualcosa nell’aria, qualcosa di te…

Che importa quando durerà…

Adesso è presente, è amore per te

Che sei lontano ma sempre qui con me, con me…!>>

Delle lacrime avevano cominciato ad apparire sul mio volto, mentre dal pubblico si alzò un urlo di gioia fortissima. Alcuni piangevano per l’emozione, altri sorridevano di gioia, ma era riuscita a rendere tutti felici e questo era ciò che importava. Spostai lo sguardo dietro le quinte e vidi lo sguardo dolce, pieno di emozione di Hiroto che non staccava gli occhi dal mio viso bagnato. I suoi occhi erano strani… luccicavano di… lacrime? Stava… stava piangendo?

Presentatore: Magnifica esibizione di Kilari, dedichiamole un’ultimo forte applauso!

Le parole del presentatore e gli applausi del pubblico mi riportarono alla realtà, distraendomi da Hiroto e io ringraziai tutti per il loro caloroso e continuo sostegno.

Ma quello sguardo… mi si era impresso nel cuore… dovevo capire il perché di quel suo strano comportamento e anche cosa voleva dirmi tutte quelle volte in cui era stato interrotto.

“Forse è vero… forse anche lui è innamorato di me…”. Ma più quel pensiero e quella sensazione si facevano strada dentro di me, più il mio cuore e la mia testa li rifiutavano, dicendo che era impossibile. Ma io… io volevo crederci… però… mi avrebbe fatto male. Dovevo chiarire con lui. Dovevo chiedergli perché faceva in quel modo.

Pian piano il teatro si svuotò e io, ormai stanca, mi diressi verso il camerino per cambiarmi. Un momento… ma, dov’erano gli altri? Non li ho più visti da quando ho visto Hiroto dopo la canzone. Lasciai perdere l’idea di andare in camerino e cominciai ad aggirarmi nei corridoi, chiamandoli a gran voce, ma sembrava non ci fosse nessuno. Arrivai sul terrazzo, per vedere se erano lì, ma degli Ships, di Haru, del direttore e della signora Kumoi, nessuna traccia. Sentì dei passi dietro di me e mi girai, sperando che fosse qualcuno che conoscevo. Infatti. Era qualcuno che conoscevo, ma non la persona con cui avrei immaginato di rimanere sola un’altra volta.

Kilari: Sai… dove sono finiti gli altri?

Hiroto: Si sono andati in agenzia perché sono stati richiamati urgentemente per un nuovo lavoro, e mi hanno chiesto di portarti in agenzia per discuterne.

Kilari: Bene, andiamo?

Ci guardammo negli occhi. Sapevo che non avrei avuto altra occasione per chiarire i miei dubbi perciò mi feci coraggio, presi un bel respiro e gli chiesi il motivo del suo comportamento.

Kilari: Prima di andare… volevo chiederti… perché… ti comporti così?

Abbassò lo sguardo e camminò verso di me. Mi si fermò davanti e cominciò a parlare.

Hiroto: Io e Noeru… beh si insomma… noi non stiamo più insieme.

Loro… non stanno più…INSIEMEE?? Non ci potevo credere… E cosa peggiore… non sapevo se essere triste per loro o felice per me… Ovviamente abbassai lo sguardo per non far vedere a Hiroto la mia confusione. Cosa dovevo dirgli?

Kilari: C-capisco, ma… c-come mai? E’ successo qualcosa?

Hiroto: Io… volevo stare con Noeru per dimenticare la ragazza che amo veramente…

Cosa? Lui amava qualcun’altra? In quella storia, ci capivo sempre meno.

Kilari: Bene s-sono felice p-per te! – avevo ancora gli occhi puntati verso terra, una lacrima mi scese sul viso e cadde a terra. Non potevo resistere ancora per molto, così cercai una scusa per andarmene – sarà meglio che vada in agenzia.

Camminai verso la porta alle sue spalle, ma lui mi bloccò per il braccio, si girò e mi tirò a se. Avevo le braccia appoggiate al suo petto, le lacrime che scendevano sempre più velocemente dagli occhi, mentre lui mi stringeva forte tra le sue braccia e appoggiava la sua testa sulla mia.

Hiroto: Kilari… quella ragazza… la ragazza che io amo… sei tu!

Spalancai gli occhi dalla sorpresa, dallo stupore, dalla gioia, dai sentimenti che in un secondo mi travolsero, e mi sembrò di vivere un sogno. Lui… amava… me? Le lacrime erano sempre più intense, ma il loro significato era diverso. Erano lacrime di pura gioia. Mi strinsi di più a lui.

Kilari: Dici davvero? – lo dissi quasi in un sussurro.

Hiroto: Mai stato più serio e felice in vita mia – lo disse mentre sorrideva, lo capì subito - Non sai quanto ho sofferto ogni volta che ti vedevo felice con Seiji, sapendo che tu amavi lui e non me. E poi con Haru. Molte volte avevo l’impressione, dal modo in cui mi guardavi, che tu provassi qualcosa per me come io avevo sempre sognato. Ma poi tutto si cancellava quando ti vedevo sorridere con loro. Non ho mai smesso di sperare. Poi ho incontrato Noeru e ho pensato che sarebbe stato meglio… provare a dimenticarti – quelle parole mi fecero venire una fitta al cuore… ero contenta che non ci fosse riuscito - Quando Noeru ha cominciato a capire che io provavo… qualcosa per te… me lo ha detto subito e abbiamo chiarito. Sapevo di non riuscire a cancellarti dalla mia testa, così volevo dirti tutto, ma… quando Haru ieri mi ha detto… che tu… eri innamorata di me, io non ci credevo! Solo quando ti ho vista scappare ne ho avuto la conferma. Così ho pensato… che era giunto il momento di dirti cha anche io ti amo, Kilari!

Mi staccai un po’ da lui e lo guardai in modo dolce, felice, non potevo credere ancora che fosse tutto vero.

Kilari: Perciò… tu mi ami? Dico, mi ami davvero?

Hiroto: Si! Si Kilari, ti amo davvero, eccome se ti amo davvero!

Mi stava ancora abbracciando, perciò mi fece volare in aria fra le sue braccia e io ero ancora stupita da come tutto stesse cambiando. Mi amava! Mi amava, mi amava davvero! Io non ci credevo ancora. Poteva davvero essere che dopo aver sofferto per tutto quel tempo, io e Hiroto potessimo finalmente stare insieme?

A quel punto, ci guardammo intensamente negli occhi. I nostri visi erano così vicini, le nostre labbra quasi si sfioravano.

Hiroto: Kilari…

Il suo profumo mi inebriava, i suoi occhi penetravano nei miei, fino infondo all’anima, il suo calore diventava parte di me.

Hiroto: Vuoi diventare… la mia ragazza?

Lo guardai sempre più felice, finalmente saremmo diventati una coppia a tutti gli effetti. E poi che stupido… non era già ovvio?

Kilari: Si, si certo che si!

Mi baciò. Tutto il suo amore, la sua felicità, le sue emozioni, potevo percepirle grazie all’intensità di quel baciò. Come la prima volta che mi aveva baciato, tutto era naturale, come se stessimo insieme da sempre. Le nostre labbra si muovevano l’una sopra l’altra, tutto avveniva in sincronia, non riuscivamo più a fare a meno l’uno dall’altra. Quando, dopo minuti o forse ore, ci staccammo, Hiroto mi fece una domanda che mi mise un po’ in imbarazzo.

Hiroto: Quella canzone… per caso, la canzone che hai scritto per la competizione con Fubuki… si insomma –era piuttosto imbarazzato anche lui – l’avevi scritta per me?

Mi spiazzò per un attimo, ma sapevo già cosa rispondere, in tutta sincerità.

Kilari: Beh… si, quella canzone, l’ho scritta pensando ai sentimenti che provavo e provo per te.

Rimase sbalordito da ciò che gli dissi, o forse, che gli confermai.

Hiroto: Tu… tu sei innamorata di me sin da quando hai fatto la competizione con Fubuki?

Annuì, imbarazzata e lui mi strinse forte.

Hiroto: Allora, sono stato proprio un idiota a non accorgermene prima.

Kilari: Già…!

Scoppiammo a ridere, ma lui si bloccò di colpo.

Hiroto: Oh, no la f… - mi guardò e si zittì di colpo – cioè volevo dire… gli altri ci aspettano in agenzia, perciò dobbiamo muoverci!

Kilari: Già è vero, non ci ho più pensato! Forza, sbrighiamoci.

Cominciammo a correre verso l’uscita, scendemmo le scale e andammo sempre di corsa verso l’agenzia, mano nella mano. Ora che stavamo insieme, niente e nessuno ci avrebbe divisi. Sarebbe stato difficile, come lo era stato fino a quel momento, ma ora, insieme a lui, sentivo che avrei affrontato tutto. D'altronde, io e Hiroto stavamo insieme, giusto? Sorrisi al quel pensiero e girai la testa verso di lui. Hiroto fece altrettanto e mi sorrise felice. Si, niente ci avrebbe diviso.

   
 
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