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Autore: _Globulesrouge_    28/12/2010    8 recensioni
La ff è ispirata alla serie Tv The Vampire Diaries. Tutti i fatti avvenuti fino alla nona puntata della seconda stagione sono da ritenersi validi, perchè la storia continua appunto da lì per poi evolversi secondo un filone proprio.
Ho cercato di rispettare a grandi linee i caratteri e i modi di fare dei personaggi del telefilm. Il prologo mostra una situazione sconvolgente iniziale da cui si capisce attraverso dei flashback di Elena tutto ciò che è successo dalla nona puntata in poi, per poi riprendere il continuo della storia. Detto così sembra complicato ma vi assicuro che leggendo il tutto apparrà più semplice di ciò che sembra. Il titolo di ogni capitolo sarà il titolo di una canzone che ha a che fare in qualche modo con la trama del capitolo stesso o con una frase detta da uno dei personaggi.
Auguro a tutti buona lettura!
Ringrazio anche Giulia che con le sue bellissime ff mi ha invogliato a scrivere e mi ha fatto conoscere questo sito! Grazie di tutto!
Genere: Avventura, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Buongiorno a tutti voi lettori; finalmente aggiorno con un nuovo capitolo.
Come promesso vi mostrerò il viso della nonna di Elena; l'attirce scelta è Blythe Danner; nonchè madre della bellissima Paltrow, che abbiamo visto anche su 'ti presento i miei' spero che la scelta vi sia piaciuta, a me sembrava molto adatta per fare la nonna di Elena.
Ecco la foto:




4-DEJA VU

‘’Entrate pure’’ dissi io ricambiando i sorrisi e spezzando quel gelo imbarazzante che si era creato tra mia nonna e Alaric.
‘’Mi dispiace di essermi fatta viva solo adesso, ma io non sapevo di avere una nipote; i miei rapporti con Isobel non sono mai stati semplici.Da quando è andata a vivere da sola non ho avuto più notizie di lei finchè Alaric non mi ha appunto informato della sua misteriosa scomparsa di qualche anno fa. Comunque io sono Marion.’’ Disse la donna continuando a sorridermi.
‘’Sono confusa’’ dissi io con il cuore in gola, ‘’Non so davvero che dire…non ho mai conosciuto nemmeno i miei nonni adottivi’’ continuai io arrotolandomi i capelli intorno alle dita per mascherare l’agitazione e il crescente imbarazzo.
‘’Hai tutte le ragioni di esserlo’’ continuò Marion, ‘’Comunque sia presto conoscerai anche tuo nonno; Andrew, non in questi giorni però, è fuori città adesso. Andrew non si è dato mai pace della scomparsa di Isobel e delle mille voci che ormai la danno per morta. Dal giorno in cui ha saputo della sua scomparsa ha cominciato a fare mille ricerche; ricerche che ci hanno portato qui a Mystic Falls, da dove ovviamente è ripartito subito alla ricerca di non so cosa…’’.
Ci fu un attimo di silenzio, la voce di nonna Marion era tagliente, come una corda di violino tesa sul punto di essere spezzata sotto l’eccessivo sforzo; la guardai interrogativa, volevo saperne di più della mia famiglia di origine; sapevo che Isobel era stata una persona strana e fuori dalle righe; ecco adesso conoscendo Marion, in soli pochi minuti avevo avuto l’impressione che c’era qualcosa di strano che si nascondeva anche nei nonni; così la pregai di continuare.
‘’Tuo nonno è un po’ strano, non è mai andato d’accordo con tua madre; credo che sia stato per il difficile rapporto che Isobel aveva con lui che se né è andata via di casa e non è più tornata.’’ Tagliò secco Marion facendo notare di non voler ulteriormente approfondire quell’argomento. ‘’In ogni modo’’ riprese il discorso , ‘’ ieri sera ho incontrato Alaric mentre andavo a fare la spesa e ci siamo messi a parlare dei vecchi tempi davanti una tazza di thè, quando lui mi ha confessato di aver scoperto da poco meno di un anno che Isobel aveva avuto una bambina e io l’ho pregato di farmela conoscere. Non posso ancora credere che mia figlia mi abbia nascosto tutto questo; mi dispiace che entrambe ti abbiamo abbandonato per tutto questo tempo.’’
‘’Non preoccuparti’’ risposi con un filo di voce, ‘’la mia famiglia adottiva è stata una delle migliori che avessi mai potuto avere, finchè appunto non sono morti lo scorso anno. Adesso mia zia Jenna si prende cura di me e di mio fratello e anche Alaric è diventato per me un forte punto di riferimento e sono contenta che anche lui sia entrato a far parte della mia famiglia.’’
Continuai io guardando Alaric speranzosa; come se in quelle parole avessi voluto mettere tutta la mia gratitudine per quello che stava facendo per me, per Jeremy, per zia Jenna e per tutte le persone che amavo; come se gli avessi voluto dire che avrei voluto averlo nella mia famiglia per sempre.
Non volevo che Alaric diventasse uno dei tanti che arrivavano nella mia vita per poi andarsene; non volevo essere lasciata da sola, non volevo che anche lui ci abbandonasse come aveva fatto lo zio John, nonché mio padre biologico per ormai una infinità di volte.
‘’Questi sono i momenti in cui un genitore dovrebbe stare vicino a un figlio’’ pensai tra me e me assentandomi un attimo dal contesto, ‘’E invece John dove è?E’ vero, sono stata io in un certo senso a mandarlo via, ma lui non si è fatto ripetere nulla due volte, se né è andato senza farsi più sentire. Non solo non è riuscito a fare uno straccio di padre, ma nemmeno a fare lo zio..che amarezza’’.
La mattinata trascorse così a parlare del più e del meno, a spiegare a Marion quello che facevo nella vita; le parlai della scuola e le dissi che avrei voluto fare il medico come mio padre…insomma delle piccole minchiate di una ragazza della mia età; tutte cavolate gigantesche rispetto a quello che mi prospettavo davanti per i prossimi anni, ma che dico giorni; ero talmente impaurita da quello che stavo vivendo che non ero sicura di arrivare viva alla fine del mese.
Alaric andò via poco dopo per accompagnare nonna Marion a casa; mi lasciò il suo indirizzo pregandomi di andarla a trovare di tanto in tanto per farle compagnia. Le promisi di andare, avevo intenzione di scoprire perché Isobel odiava tanto Andrew, che ricerche avevano fatto e molto altro ancora.
Mi trascinai su per le scale per andare in camera a cambiarmi; ero ancora in pigiama.
Pensai a Stefan e a come lo avevo trattato male in tutti questi giorni solo per il fatto che in fin dei conti voleva starmi vicino, voleva prendersi cura di me, voleva rassicurarmi, anche senza riuscirci perché tutto quanto ormai era immensamente più grande di noi.
Ci eravamo lasciati; io l’avevo lasciato per via di Katherine, per proteggere le persone che amavo; eppure anche adesso che la perfida vampira era rinchiusa nella cripta e non poteva più ostacolarci cercavo di non entrare nell’argomento con lui; perché lo stavo facendo? Probabilmente volevo capire me stessa, volevo capire i miei sentimenti, forse non ero più sicura nemmeno di quelli adesso.

Presi le chiavi della macchina e mi diressi verso la villa dei Salvatore, volevo parlare a Stefan della nonna, volevo che mi rassicurasse, che mi promettesse di starmi sempre vicino anche se momentaneamente le cose tra noi non erano più come prima; nessuno come lui riusciva a consolarmi e a farmi sentire amata o un po’ meno sola di come invece mi sentivo in quel momento; sola e abbandonata da tutti, piena di domande, di paure e di dubbi.
‘’C’è qualcuno?’’ gridai entrando nella villa senza bussare, rimanendo in stand-by nella penultima scaletta che separava l’ingresso dal salone.
‘’Entra Elena!!’’ gridò Damon dal piano di sopra avendo riconosciuto la mia voce.
Damon scese giù dalle scale e in un batter d’occhio melo ritrovai davanti; aveva un asciugamano bianco piccolissimo che gli cingeva la vita scendendo morbido nel suo corpo fino a metà della coscia, il suo petto era gocciolante e i suoi capelli corvini erano arruffati e ancora umidi, come se fosse appena uscito da un bel bagno caldo; mi misi un attimo a fissare il suo fisico scultoreo senza volerlo, arrossì violentemente al solo pensiero che lo stavo guardando appena uscito dalla doccia:
‘’Ma che diavolo vai a pensare Elena’’ mi dissi tra me e me dandomi un minimo di contegno; provavo ancora un rancore verso di lui per quello che aveva fatto a Jeremy anche se avvertivo in ogni giorno che veniva un desiderio di redenzione e di perdono in lui sempre più forte che mi portava involontariamente ad odiarlo sempre meno e a desiderare di ritrovare pian piano la nostra vecchia amicizia che ormai avevo creduto persa per sempre in quello scellerato gesto.
‘’C’è Stefan?’’ dissi ancora avvampata dall’imabarazzo di avere di fronte a me il fratello di Stefan seminudo.
‘’E’ uscito con Caroline a cacciare nel bosco; prima ho provato anche a chiamarlo ma ha dimenticato il cellulare a casa.’’
‘’Ah’’ dissi io sorpresa da questa uscita dei due, considerando anche il fatto che ormai era mezzogiorno e Stefan non mi aveva chiamata nemmeno mezza volta per chiedermi come stavo.
‘’Devo dirgli qualcosa?’’
‘’Non importa’’ tagliai corto io ‘’Ritornerò stasera o domani; digli solo che avevo voglia di parlargli di alcune cose’’.
‘’Ci sono novità sulla maledizione?’’ Cambiò argomento lui cingendosi l’asciugamano che stava dando dei segni di cedimento sempre più stretto attorno alla vita. ‘’No, nulla di nuovo rispetto a quello che ha detto Katherine; se ci sono novità vi faccio sapere.’’
‘’A proposito’’ continuai io con gli occhi bassi imbarazzata da quella situazione, ‘’Volevo ringraziarti per aver aiutato Stefan a salvarmi l’altro giorno dal rapimento di quei scellerati; so che senza il tuo aiuto non ce l’avrebbe mai fatta. Credo di aver rimosso totalmente quel giorno dalla mia mente, pensa che non mi ricordo nemmeno come ho fatto a ritrovare il mio ciondolo…devo essere proprio esausta.’’
‘’Ciondolo?Non né ho idea’’ tagliò secco lui come se adesso fosse estremamente scocciato da quella conversazione.
‘’Se vuoi rimanere fai come fossi a casa tua, ma io non posso intrattenerti fino al ritorno di Stefan perché ho delle cose da fare’’ continuò ancora più cupo come se avessi detto qualcosa che non dovevo dire. In quel momento vidi Rose scendere le scale con lo stesso abbigliamento scandaloso di Damon con la differenza che il suo asciugamano per fortuna le copriva anche il petto.
‘’Mi dispiace Elena, per averti rapito’’ disse lei spezzando l’assordante silenzio che si era creato in quell’attimo tra me e Damon.
‘’Non preoccuparti’’ risposi io, ‘’avevi le tue ragioni; prima o poi gli Antichi avrebbero saputo ugualmente della mia esistenza; scusate per il disturbo, me ne stavo giusto andando’’ continuai voltandomi verso l’uscita senza nemmeno salutare.
Una volta fuori dalla casa emisi un sospiro di sollievo; mi sentivo strana, ero turbata da tutta quella scena, la presenza di Rose in quella casa mi scocciava enormente; lei mi aveva rapito, mi avrebbe consegnato a Elija senza battere ciglio e adesso stava lì ad amoreggiare con Damon nella casa di Stefan.
Per un attimo mi scordai del fatto che Stefan era a caccia di conigli con Caroline e che non mi aveva minimante considerato per tutto il giorno; non mi ritengo una persona egocentrica ma in quel momento maledissi il mondo intero sentendomi la persona più sola e insignificante dell’intero universo.
Avvertivo un fastidio enorme, lo stomaco mi bruciava dalla rabbia, o dalla gelosia, non saprei; so solo che finchè non avevo visto Rose in quella casa seminuda non ero così arrabbiata del fatto che Stefan fosse fuori con Caroline; la mia migliore amica di cui ormai avevo piena fiducia.
‘’Non posso essere gelosa di quel demonio di Damon’’ dissi a me stessa ridandomi un minimo di contegno; eppure mi sentivo bruciare il fegato per quello che avevo visto; ebbi come un deja vu in quel momento; mi ricordai di Lexie con l’asciugamano in casa con Stefan.
‘’Magari ho frainteso anche questa volta’’ dissi a me stessa giustificando quello che avevo visto in quella casa. In un attimo tornai alla realtà; Damon non era Stefan e se una donna stava con lui in asciugamano di certo non era una questione di amicizia.
Mi maledissi più volte per quei pensieri convincendo me stessa che non ne valeva minimamente la pena.
Frugai in borsa estraendo un foglietto accartocciato ‘’Ecco l’indirizzo’’ dissi entrando in macchina mentre mi dirigevo verso casa della mamma di Isobel..


**Credits Song: ‘’Deja Vu’’ Inna

ADESSO VORREI FARE QUALCHE RINGRAZIAMENTO:
A GIULIA E SONIA: ormai siamo una famigliola di pazzi folle e ci sosteniamo a vicenda XD, non ce l'avrei mai fatta senza il vostro copioso appoggio!
A GABBE:sono molto contenta che la storia ti sia piaciuta e grazie per aver commentato ogni singolo capitolo, spero che anche questo sarà di tuo gradimento e che mi farai sapere la tua opinione XD
A OKKIDACERBIATTA: grazie mille per aver apprezzato la mia storia; rispondo alla tua domanda dicendoti che si la storia è delena ma le cose sono molto travagliate e non sarà solo delena ma ci saranno anche altri personaggi che troveranno l'amore <3 come sono romantica XDXD
A TUTTI COLORO CHE SEGUONO LA MIA STORIA E LEGGONO IN SILENZIO:grazie mille anche a voi; sono contenta che leggiate e spero che apprezziate!
grazie a tutti!Al prossimo capitolo (che arriverà molto presto)
-Gloria-
  
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