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Autore: candidalametta    29/12/2010    3 recensioni
Il binario 9 e 3\4.
L'Hogwarts Expres.
Pensieri, ricordi e sbuffi di fumo dei nostri personaggi preferiti verso una scuola magica che cambierà la loro vita.
Scritta in allenamento da me e space_oddity
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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primo esperimento di fusione creativa tra me e la mia bfff. (best fanfction friends) space_oddity.

Speriamo ardentemente di riuscire nell'impresa di fondere le nostre maniacali fantasie per la costruzione di una grande opera ;)

Questo è il nostro primo riscaldamento!

buona lettura!




Severus Piton

Il viaggio dei ricordi





Severus saprebbe descrivere con precisione quasi maniacale il suo primo viaggio sull’Hogwarts Express.

Riuscirebbe a ricordare persino il tipo di bagliore dorato che illuminava il binario 9 e 3\4 quel mattino, e di come a tratti sparisse nelle volute di fumo grigio che invadevano corpose l’aria, nascondendo la folla colorata a fianco del treno. Parenti, amici, genitori, venuti a salutare i loro figli nella lunga assenza prima delle vacanze di natale, sparpagliati e caotici come i bagagli appena scesi dai carrelli sgombri.

Ricorda tutto, tranne gli ultimi secondi prima della partenza.

Quelli impiegati a nascondere il volto in una piega dell’ampio sedile di pelle rossa, consumato da viaggi più vecchi di lui, mentre gli addii si facevano frenetici e il rombare sommesso del mezzo in lento movimento diventava cadenzato.

Confondendo le voci, rendendo striduli i richiami.

Non saprebbe spiegarsi perché non abbia voluto approfittare di quegli ultimi momenti per lanciare un’occhiata alla banchina prima di partire. Forse per non rovinarsi il gusto dolce di un viaggio tanto sognato con l’angolo vuoto di un marciapiede.

Quello che avrebbe dovuto contenete una donna altera e magra, malvestita in abiti babbani privi di foggia ricercata. Una strega, che avrebbe dovuto guardarlo con occhi impassibili, senza la lucidità tenera di ogni madre che in quel settembre vedeva il treno scolastico come un braccio insensibile portar via i propri figli lontani da casa.

Anche adesso, a distanza di anni Severus si chiede invece se non abbia rinunciato a quei secondi che dovevano essere di trionfante soddisfazione per pudore. Per lasciare un ultimo angolo di normalità ai genitori commossi della sua migliore amica, che penzolante dal finestrino mezzo aperto salutava con entusiasmo la famiglia rimasta a terra.

Ancorati all’unico suolo magico che avrebbero mai calcato.

O se forse l’abbia fatto solo perché Lily, con i capelli al primo vento della partenza e le guance rosse di emozione, era decisamente troppo bella da guardare per il suo piccolo cuore. per la paura di scoprire di non essere abbastanza forte da sopportare una tale emozione, di vederla così felice e insieme turbata per un futuro che improvvisamente si proiettava davanti a loro con la rigidità metallica dei vagoni di un treno.

Severus, che ha sempre avuto occhio accurato nelle dosi, nei minimi dettagli che possono cambiare una pozione da veleno ad elisir, aveva capito che forse era meglio privarsi per un momento della vista di Lily per gustarsi meglio anche lui la sensazione di una partenza desiderata fino alla fine.

Ed immaginare l’arrivo in quell’ombra affascinante che è Hogwars aggrappata con caparbietà sulla roccia.

Come un castello da favola.

In cui sarebbe potuto diventare forte, e scambiare la sua corporatura fragile con la sicurezza di incantesimi eterni, un luogo in cui sarebbe potuto diventare il principe * di una magia troppo grande da contenere.

E salvare la sua principessa dalla temibile piovra, nascosta in fondo al lago oscuro.

O farsi salvare magari, dal labirinto invisibile della biblioteca per poter respirare ancora luce.

Per poter vivere.

Con lei al suo fianco.

Con Lily che nei suoi ricordi da bambino è ancora aggrappata al bracciolo di quelle consunte poltrone da viaggio mentre fissa estasiata la campagna londinese perdere l’ordine coltivato dell’uomo e diventare fresca boscaglia, piena di vita fantastica. Facendo quasi a lotta tra il verde brillante dei prati lavati dalla pioggia e i suoi occhi di giada.

Destinati a perdersi nell’infinito.

E rimanere per sempre incastrati nel riflesso lucido di quei finestrini, in un vagone che ormai non porta più speranza, ma ricordi.

Che viaggiano più veloci insieme a Severus, verso quel castello incantato che non ha mai visto nascere la loro favola.

 

*riferimento al principe mezzosangue.

  
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