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Autore: Nicc    30/12/2010    2 recensioni
Questa FF cambia gli eventi che accadono dalla fine della quarta stagione in poi. La vita a Tree Hill raccontata da un nuovo personaggio che racconta tutto ciò che le accede e le vicende che coinvolgono i fratelli Scott e tutti gli altri ragazzi della serie.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brooke Davis, Haley James Scott, Lucas Scott, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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18. Tree Hill-San Francisco

“Stella?” mi chiese stupito Ethan “Già…si vede che ha finito prima la cena e ha deciso di passare il resto della serata con Spencer” “Ascolta, torniamo al lavoro” disse lui “No, aspetta, dico ad Andy di chiudere lui e visto che questa sera ci sono anche Peter e Lisa, possiamo andare a casa” “Ok. Allora ti accompagno” “Posso rimanere a casa tua a dormire? Non mi va di rimanere da sola” gli chiesi “Certo che puoi venire. Se andiamo adesso, riesco anche a parlare con mio padre prima che vada al lavoro” “Ok, avviso Andy” dissi “Ehy, Andy, ti fa niente se noi andiamo via?” chiesi al nostro barista “Non vi preoccupate. Ci vediamo lunedì” “Grazie mille” gli risposi, presi le mie cose e raggiunsi Ethan fuori dal TRICK. “Possiamo andare” dissi “Vuoi che passiamo a prendere i tuoi vestiti?” “Grazie mille. Sei il migliore!” e gli diedi un bacio. Ci misi cinque minuti a prendere il mio pigiama, i miei libri e un cambio di vestiti e oltre a sorprendere Ethan, sorpresi soprattutto me stessa “Sei stata veloce” mi disse Ethan appena salii in macchina “Lo so, si vede che sono stanca e ho voglia di andare a dormire” ammisi “Allora andiamo”. Quando arrivammo a casa Ward, cercammo di fare meno rumore possibile, ma fummo peccati da Tony Ward che stava per uscire “Almeno non sei tornato alle due come al solito” disse al figlio” Simpatico. Niki dorme da noi: Brooke non c’è e lei non se la sente di stare da sola” spiegò Ethan “Mi sembra giusto. Immagino che dormirete in camera tua, come sempre, ma questa volta vi consiglio di svegliarvi un po’ prima se non volete che tua madre prenda un colpo” “Ok papà- Non ti preoccupare. Ci vediamo domani sera alla partita?” “Potrei mai perdermela? Il lavoro mi chiama. Buona notte ragazzi” “Buona notte Tony” “Buona notte papà” salutammo e andammo in camera. “Ti ricordi la prima volta che abbiamo dormito insieme?” mi chiese il mio migliore amico mentre mi cambiavo “Certo! Avevamo dodici anni e Brooke, Keith, Karen e tutti i Ravens erano andati al campionato, mentre Stella era da suo padre, così i tuoi mi hanno invitato a dormire nella camera di Alex, ma all’ultimo momento tuo fratello si è ammalato e così io e te abbiamo dormito insieme” “Wow, che memoria” “E dopo aver ricordato i vecchi tempi, è ora di andare a nanna se vogliamo svegliarci prima di tua mamma” dissi infilandomi sotto le coperte insieme a Ethan “Buona notte Eth” “Buona notte Nik” e Orfeo ci portò nel mondo dei sogni. Cinque ore e mezza dopo, esattamente alle sei del mattino, mi svegliai e diedi un colpetto sulla spalla di Ethan, ma in risposta ricevetti solo un grugnito, così decisi di utilizzare le maniere forti, tirandogli il cuscino in faccia “Ehy!” “Eth sono le sei, tua madre si sveglierà tra mezz’ora” “Buongiorno” disse lui dandomi un bacio sulla guancia “Datti una mossa, per una volta preparerai tu la colazione per tua madre” “Agli ordini capitano” mi rispose alzandosi “Vado prima io in bagno” lo informai “Oh, non è giusto”. Dieci minuti dopo ero nella cucina i casa Ward e stavo preparando il tavolo “Allora, cosa devo preparare?” mi chiese il mio migliore amico entrando “Stavo pensando a dei pancake, del caffè e magari della spremuta d’arancia” proposi “Ok. Mi metto subito al lavoro”…”Sei un ottimo cuoco, lo sai?” gli dissi “Ho preso da mamma!” “Che cosa hai preso da me, tesoro?” chiese Lucy “Oh, buongiorno mamma” disse Ethan andando ad abbracciare la madre “Buongiorno Lucy” la salutai “Ciao Niki…un attimo, ma tu cosa ci fai qui?” “E’ una lunga storia…” “Ho tempo Ethan” disse lei “Brooke è sparita e non volevo stare a casa da sola” le spiegai “Non ci voleva molto a spiegarmelo. Puoi dormire qui fino a quando vorrai” “Grazie mille” “Allora, noi ti abbiamo preparato la colazione, per cui non sprechiamola” intervenne Ethan “Allora mangiamo!” esclamò Lucy. Dopo la colazione provai a chiamare Brooke, ma anche questa volta non mi rispose. Stavo per chiamare Ethan e dirgli che ero pronta, ma il mio cellulare squillò “Pronto?” “Ciao Niki, ho visto la tua chiamata, ma era troppo tardi per richiamarti” “Luke! Stavo per iniziare a preoccuparmi” gli risposi “E’ successo qualcosa?” mi chiese preoccupato “Brooke è irrintracciabile e io ho dormito dai Ward” “E James?” “Brooke l’ha lasciato da Peyton e Jake” gli risposi “Lunedì torno così ne parliamo. Adesso provo a chiamare tua sorella e capire cosa sta combinando” “Ok. Ti voglio bene. Un bacio” dissi e attaccai “Niki? Sei pronta?” gridò Ethan “Arrivo!” gli risposi e lo raggiunsi all’ingresso “Arrivederci Lucy” dissi “Ciao ragazzi” ci salutò lei e uscimmo. Prima di entrare a scuola, bloccai Ethan e gli dissi “Credi che Stella ci dirà che ieri sera è uscita con Spencer?” “Non lo so, ma non mi va di pensarci” mi rispose ed entrammo. “Ehy ragazzi. Come va?” ci chiese Stella appena ci vide “Tutto bene, tu? Come è andata la cena con tuo padre e tutta la famiglia?” gli chiese Ethan e si beccò una mia occhiataccia “Diciamo bene. Vi avrei chiamato, ma abbiamo finito molto tardi e siamo tornati a casa alle due” gli rispose. Ethan e io ci guardammo, così decisi di parlare “Strano, perché ieri sera verso un quarto a mezzanotte abbiamo visto te e Spencer al TRICK” Stella sbiancò di colpo “Non è come pensate…” la interruppi “E invece è proprio come credo. Hai preferito uscire con Spencer, piuttosto che con noi, cosa che né io né Ethan avevamo mai fatto. Hai messo davanti ai tuoi migliori amici il tuo ragazzo” “Niki non puoi capire” “E invece si, sono stata con Will per cinque anni e non l’ho mai messo davanti a te. Sei sempre stata al primo posto” “Nik, andiamo in classe” disse Ethan “No, aspetta, parliamone un attimo” ci bloccò Stella “Non ho più niente da dirti…anzi tiene queste non credo mi serviranno più” dissi e le diedi le chiavi di casa sua. Mi avviai verso la classe insieme a Ethan, ma sentii le lacrime rigarmi il viso “Eth, non ce la faccio. Ci vediamo a pranzo “ dissi e mi avvia all’uscita, ma la voce del preside Turner mi bloccò “Davis, dove stai andando?” “Mi scusi preside Turner, ma non mi sento bene e vorrei andare a casa” gli risposi “Per questa volta chiuderò un occhio” “Grazie mille” dissi e iniziai a correre verso una meta precisa: l’università di Tree Hill.

Ero stata molte volte all’università della città e conoscevo la piantina del campus a memoria, per cui mi diressi velocemente nel padiglione dove si teneva la lezione di economia e commercio. Aspettai fuori dall’aula che terminasse la lezione, avevo bisogno di parlare con qualcuno, ma Brooke e Lucas non c’erano, Haley stava facendo lezione, Ethan era a scuola, Nate era agli allenamenti, Peyton e Chase erano al lavoro, Mouth e Skills stavano preparando la partita, Alex era in un’altra città, Rachel e Millie stavano facendo shopping, Lory era in ospedale per il suo corso e Alice stava facendo uno stage in uno studio legale, l’unico che mi conosceva veramente bene e che sapevo mi avrebbe ascoltato era Will. Quando si aprì la porta dell’aula cercai con lo sguardo Will e quando lui mi vide mi venne incontro “Niki, cosa ci fai qui?” mi chiese “Ho bisogno di parlare con qualcuno” “Aspettami fuori, arrivo subito”. Mi sedetti su una panchina e iniziai a valutare l’ipotesi di finire l’anno in anticipo, visti i miei voti,  così avrei potuto pensare al disco e magari iniziare l’università. Venni risvegliata dai miei pensieri dalla voce di Will “Cosa è successo?” mi voltai e mi buttai su di lui iniziando a piangere “Ehy, non piangere. Vieni andiamo a casa, così mi spieghi tutto” mi portò nell’appartamento che da qualche settimana divideva con Skills e mi fece sedere in salotto “Cosa è successo?” “Stella…” “Le è successo qualcosa?” scossi la testa e dissi “Abbiamo avuto una brutta litigata e le ho ridato le sue chiavi di casa” “Allora è una cosa seria” “Ho annullato la sua festa perché il padre è venuto a trovarla, ma hanno finito la cena prima del previsto e lei ha preferito andare con Spencer al TRICK, dove sapeva che io stavo lavorando” gli spiegai “Voglio bene a Stella, ma questa volta ha decisamente sbagliato” mi disse “Credi sia stato solo questo a farti arrabbiare?” continuò “No. Sto accumulando da troppo tempo e questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso” “E me ne vuoi dire un paio?” “Il matrimonio di Lucas che è saltato, Brooke che ha ammesso la verità, il disco e…e Alex” “Lo sapevo! Tu stai male a causa sua” “No, non è vero” “Guarda che mi ha raccontato tutto, è il mio migliore amico” “Ok, hai vinto! Alex è il mio problema più grande” “perché non gli hai detto la verità?” mi chiese  curioso “Perché rischierei di rovinare la nostra amicizia, è il fratello del mio migliore amico e perché si è trasferito a San Francisco” “Ma tornerà per il matrimonio di Nate e Hales” “Sarà tutto diverso, il nostro rapporto sarà diverso” gli spiegai. Il telefono iniziò a squillare e Will andò a rispondere “Pronto?... Ciao amore, come va lo stage?... no, sono a casa. Niki aveva bisogno di aiuto… non preoccuparti… va bene, ci vediamo alla partita?... ti amo….” E concluse la chiamata “Era Alice” mi informò “Non l’avevo capito!” “Andrai alla partita?” “Certo. Anzi ti volevo parlare anche di un’altra cosa” “Dimmi” “Cosa ne pensi se io finissi prima l’anno, diplomandomi a Gennaio?” gli chiesi “Prima cosa: stai scherzando? Seconda cosa: non credo tu possa farlo” “E invece posso. Mi sono informata all’inizio dell’anno” “E perché ti sei informata?” “Volevo andare a New York, ma sapevo che Brooke non mi avrebbe mai permesso di lasciare la scuola all’ultimo anno, così mi hanno suggerito di diplomarmi a Gennaio” “Io penso sia una cosa stupida. Hai davvero intenzione di non finire il tuo ultimo anno di liceo insieme ai tuoi compagni?” “Perché devi avere sempre ragione?” dissi sbuffando “Quindi hai cambiato idea?” mi chiese speranzoso “Si, si ho cambiato idea. Mi diplomerò a Giugno insieme a tutti gli altri” “Ora riconosco la mia ragazza” “Ex, ex ragazza” “Non intendevo quello, lo sai” “Lo so, lo so. Si vede che ami Alice e sono contenta di vederti così felice” “E’ strano parlare di queste cose con te” “Non siamo più fidanzati. Siamo amici e gli amici parlano di queste cose” “Quindi io potrei chiederti di aiutarmi a scegliere il regalo di Natale per Alice?” “Posso darti una mano…” “Da quanto tempo non avevamo una conversazione così tranquilla?” “Da troppo tempo! Mi mancava parlare con te” dissi abbracciandolo “Vuoi che ti accompagni a scuola?” “Che ore sono?” “Quasi le dieci” “Niente scuola, ho un’ idea migliore…” “Cioè?” “Che ne dici di andare di andare a San Francisco?” “La cosa non mi convince, però accetto!” “Allora andiamo”

“Mi puoi spiegare cosa ci facciamo qui?” mi chiese Will quando entrammo nella città di San Francisco “Tu hai bisogno di qualcuno con cui parlare, e quando dico qualcuno intendo Alex” “Non è affatto vero…” lo guardai, sapevo che stava mentendo “Circa un’ora fa mi stavi raccontando i particolari della tua nuova relazione” esclamai “Ok. Ho bisogno di Alex, ma non capisco perché sei venuta anche tu” “Ho pensato che mentre tu sei da Alex, io posso andare a fare un giro all’università” “L’idea mi sembra ottima, ma ti ricordo che questa sera c’è la partita” “Infatti torneremo prima delle sette” avevo intenzione di continuare, ma il mio cellulare iniziò a suonare “Pronto?” risposi “Ehy, volevo sapere come stavi” mi disse la voce di Ethan “Ciao Eth, sto meglio…dove sono? Ecco, sono a San Francisco con Will…non preoccuparti, non ho intenzione di vedere tuo fratello…certo, tornerò prima dell’inizio della partita…ti voglio bene…ok, ciao” “Sai che ci tiene un mondo a te, vero?” mi chiese Will “Lo so, e anche io tengo a lui. Ethan c’è sempre stato per me, so che si schiererà sempre dalla mia parte e che non mi lascerà mai” “Neanche io ti lascerò mai” “Mi hai già lasciata  una volta e ti ho perdonato. Non ti conviene farlo un’altra volta” dissi facendo la finta seria “Non è stato facile neanche per me…” “Ehy, niente discorsi tristi. Ora sei innamorato di una ragazza fantastica, mentre io sto bene così” “Tu non stai bene, fingi di stare bene” “Come fai a saperlo?” “Ti conosco da anni e so quando fingi” “Non ne parlerai con Alex, vero?” “Sono il suo migliore amico, ma so anche che non sono affari miei, per cui non gli dirò niente” mi rispose “Dove vuoi che ti lasci?” “Andiamo a casa di Alex e poi vado all’università a piedi” “Eccoci arrivati” disse qualche minuto dopo Will, parcheggiando davanti a un condominio  “Ci vediamo qua sotto alle cinque e mezza, va bene?” gli chiesi “Perfetto, ci vediamo dopo” mi rispose e andò a suonare al citofono, mentre io mi avvia verso la San Francisco University. L’università sembrava una piccola città e mentre cercavo di trovare il padiglione principale una voce mi chiamò “Niki?” mi girai emi trovai davanti una ragazza “Gigi?” “Proprio io” mi rispose “Ciao. Che bello rivederti” le dissi abbracciandola “Andiamo a prendere qualcosa da bere?” “Certo” Andammo al bar del campus, era pieno di studenti e assomigliava molto al TRICK “Allora, cosa ci fai qui?” mi chiese Gigi dopo aver ordinato da bere “Ho accompagnato Will a trovare Alex e sono venuta a vedere l’università, tra poco dovrò scegliere cosa fare l’anno prossimo” “Will? Ma non vi eravate lasciati a giugno?” “Si, ma come fai a saperlo?” “Ho ancora alcuni contatti…” la guardai curiosa “Me lo ha detto Alex. Ci siamo visti in giro per il campus e ci siamo fermati a parlare” mi spiegò “E comunque l’avrei scoperto al matrimonio” “Non sapevo venissi” dissi “Ho risposto solo ieri all’invito, ero molto indecisa, ma poi ho pensato che tornare a casa fa sempre bene” “Non si tratta di rivedere Mouth, vero?” “Certo che no. Quella con Mouth è una storia chiusa anni fa” “Perfetto. Per cambiare discorso, mi consigli quest’università?” le chiesi “E’ un’ottima università, però dipende anche dalle altre scelte che hai” “Le mie possibilità sono: la San Francisco University, la Tree Hill University, la L.A. University oppure…no, solo queste tre” “Vuoi restare vicino a casa” “Viaggerò molto, per cui voglio stare vicino a Brooke e agli altri quando andrò all’università” “Ah, già , il tuo disco. Come procede?” mi chiese curiosa “Sto seguendo la tabella di marcia, a fine gennaio dovrebbe essere in vendita” “Non vedo l’ora di ascoltarlo” disse lei, poi guardò l’orologio “O mio Dio. E’ tardissimo, devo andare. Ci vediamo presto” si alzò ed ebbi solo il tempo di dirle “Ciao” prima di vederla correre via. Dopo aver pagato uscii dal bar e andai a fare un giro per il campus. Ad un tratto il mio cellulare iniziò a squillare, guardai il display per sapere chi fosse e appena vidi il nome ‘BROOKE’ mi affrettai a rispondere “Stai bene?” “Stai tranquilla, sto bene, sto bene”  mi rispose “Mi hai fatto stare in pensiero” “Lo so, Lucas mi ha chiamata e me l’ha detto. Il problema è che mi hanno chiamata urgentemente a New York e sono dovuta partire subito e per di più il mio cellulare è stato sequestrato dalla ragazza che sostituisce Millie” “Almeno adesso lo so” dissi ironica “Tu, tutto bene?” “No, per niente. Ho litigato di brutto con Stella, ho accompagnato Will a San Francisco e ora sto facendo un giro per l’università” “Quando torno mi spieghi tutto per bene. Ti voglio bene sorellina” “Anche io. Ciao” dissi e attaccai. Guardai l’ora e vidi che erano le cinque, così mi avviai verso la casa di Alex.

Stavo aspettando Will da un quarto d’ora, ma di lui nessuna traccia. Avevo ricevuto una decina di messaggi da Stella, ai quali non risposi. Stavo per chiamare Will, quando sbucò da dietro l’angolo insieme a un gruppo di ragazzi, tra i quali Alex. Cercai di non farmi vedere e di andare dalla parte opposta, ma ormai era troppo tardi “Niki?” gridò Will “Ehy, finalmente” gli risposi “Lo so, scusa, ma siamo andati a fare un giro e abbiamo perso la cognizione del tempo” “Will, non ci presenti la tua amica?” gli chiese un ragazzo “Giusto. Niki loro sono Harry, Jay e Mike. Ragazzi lei è Niki” “La famosa Niki, finalmente ti conosciamo” esclamò un altro ragazzo “Tu devi essere Harry” dissi e lui diede un cenno d’assenso con il capo “Tu sei Mike” “Esatto” “E quindi tu sei Jay” conclusi “Complimenti!” esclamò lui “Hai salutato tutti meno che me” disse Alex “Hai ragione. Ciao”dissi andando ad abbracciarlo “Will mi ha detto cosa è successo con Stella” “Già, ma non mi va di parlarne” “Perché non vi fermate per la cena?” ci chiese Jay “No, non possiamo. Altrimenti suo fratello” e indicai Alex “mi uccide perchè non sarò presente alla partita” continuai “E’ vero, la partita. Fagli un imbocca al lupo da parte mia” i disse Alex “Lo farò, ma adesso sarà meglio andare. E’ stato un piacere conoscervi” dissi “Piacere nostro. Will, quando vuoi vieni a trovarci” disse Mike “Lo farò. Alex fatti sentire” disse Will abbracciando il suo migliore amico “Certo” gli rispose lui e poi si avvicinò a me “E’ stato bello vederti” mi disse dandomi un bacio sulla guancia “Anche per me” gli risposi e salii in macchina “Ci vediamo” gridarono in coro i ragazzi, mentre io e Will tornavamo a Tree Hill. “Sai chi ho incontrato all’università?” chiesi a Will “Chi?”  “Gigi” “Davvero? E cosa ti ha raccontato?” “Verrà al matrimonio di Hales e Nate” “Guai in vista…” disse lui “Non voglio essere così pessimista….” Lui mi guardò “Ok, ok. Potrebbe succedere qualcosa, ma non mi va di pensarci” “Guarda chi c’è ad aspettarti” disse quando parcheggiò l’auto “Ehy, finalmente” mi disse Ethan appena scesi dall’auto “Scusa il ritardo…Oh, no, la mia borsa” “Non ti preoccupare, te l’ho presa io. È nello spogliatoio” “Sei il mio angelo!” esclamai saltandogli in braccio “Vai velocemente a cambiarti, ti aspetto in palestra” disse lui e mi avviai nello spogliatoio. Avevo quasi finito di cambiarmi, quando entrò Stella “Niki, possiamo parlare?” mi chiese “Non ora, Ethan mi sta aspettando” le risposi e uscii andando in palestra. I Ravens si trovavano a metà della classifica e per raggiungere i primi due posti, e quindi giocare per la vittoria, dovevano vincere, o pareggiare in massimo cinque partite, tutto le partite del girone di ritorno, senza perderne una. Mancavano pochi minuti alle fine della partita e dalla porta vidi entrare Lucas, lui mi vide e mi sorrise, poi andò da Skills e dagli altri giocatori. Un boato si alzò dagli spalti: i Ravens avevano vinto. Corsi ad abbracciare Ethan “Complimenti! Se continuate così arriverete ai play-off” gli dissi “Lo penso anche io” “Ward, ottimo lavoro” disse Lucas avvicinandosi “Grazie mille coach” gli rispose mettendomi a terra “Ciao Luke! Mi sei mancato” esclamai “Sono stato via due giorni e…” ma fu interrotto dall’urlo di James “Papà” “Piccolo” disse lui prendendolo in braccio “Te l’avevo detto che avreste vinto” disse il piccolo “Allora terremoto cosa hai fatto da zia Peyton in questi giorni?” gli chiesi io “Il solito….” “Sta sul vago il piccoletto” disse Ethan “Niki, io vado a casa, mio padre è fuori che mi aspetta. Se hai bisogno…” “Ti chiamo”conclusi “Ti voglio bene” gli dissi “Anche io” disse lui dandomi un bacio “Vuoi andare a prendere le tue cose a casa, o vieni da me così?” mi chiese Lucas “No, passo a prendere alcune cose e poi possiamo andare a casa” gli risposi e tutti e tre insieme ci avviammo verso l’uscita.

Spazio Autrice

E finalmente dopo un mese riesco a pubblicare il 18° capitolo, lo so sono imperdonabile, ma la scuola mi ha occupato la maggior parte del tempo e il computer per me è diventato un oggetto sconosciuto.                  Per farmi perdonare entro settimana prossima pubblicherò anche il capitolo 19 che è già pronto e deve solo essere riscritto a computer.

Ringrazio tutti quelli che leggono questa storia (recensite, se vi va)

Ringrazio Gnometta08 e mary 92 per aver messo la storia tra le preferite

Ringrazio Desir , Isabel _ e namina89 per averla messa tra le seguite

Ringrazio sophiamurray per aver recensito (fammi sapere cosa ne pensi di questo)

E infine, ma non per importanza, ringrazio la mia Juls, che legge, recensisce e mi fa da supporto morale ogni volta (Grazie!)

  
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