Da un giorno all’altro Anna fu ricoperta di gioielli, attenzioni, e titoli, mentre io dovetti farmi da parte.
L’ho fatto, in ubbidienza alle regole della mia famiglia, ma non ero più nessuno.
Anna prima era diventata marchesa, ma lei voleva di più, voleva essere regina. E liberarsi della regina Caterina e della principessa Maria. Ma il re doveva ottenere l’annullamento, e l’ottenne, dopo aver diviso la Cristianità. Dichiarò che lui in Inghilterra aveva gli stessi poteri del santo Padre, e che i rapporti con Roma erano rotti, e cacciò la regina Caterina. E’ morta nel 1535, dicono in odore di santità; ed allora Anna ha cominciato ad avere paura.
Nel frattempo mio marito era morto, e io mi ritrovavo da sola, con due figli; e senza una posizione sicura a corte.
Fu allora che m’innamorai, forse per la prima volta. Si chiama William Stafford, il mio secondo marito. L’ho sposato di nascosto e la notizia è stata resa pubblica solo quando la mia gravidanza divenne evidente.
Anna era furiosa, e mi fece bandire da corte.
Prima del mio matrimonio lei era diventata regina, ma non riusciva ad avere figli maschi, era nata solo la principessa Elisabetta.
Io e mio marito eravamo a Rochord, nella tenuta di famiglia, e fummo risparmiati dal gran terremoto che ci colpì.
Anna fu accusata di adulterio, incesto, magia, tradimento e altre pratiche.
La imprigionarono nella Torre, la sottoposero a un processo che era una farsa, e condannarono lei e i suoi presunti amanti, tra cui nostro fratello George, a morte per decapitazione.
Io non tornai a Londra, anche se avrei voluto; e lo stesso giorno che Anna venne decapitata re Enrico chiese la mano di Jane Seymour, che accettò. Ha avuto un figlio, il principe Edoardo, ma è morta, e ora c’è questa nuova regina, un’altra Anna.
Io sono ancora viva, ma nessuno si ricorda più di me, nonostante io sia stata la prima Bolena, l’altra Bolena