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Autore: CherCrue    03/01/2011    2 recensioni
You know where you are You're in the jungle baby You're gonna die E se Axl avesse qualcuno capace di tenerli testa come finirebbe? Mah... Scopriamolo
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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You know where you are? 

You are in the jungle baby!!!

Capitolo 34
 
 
 
Mi stavo pian piano rendendo conto che a quanto pare io ho fatto una grande, anzi grandissima cavolata nell'incavolarmi con lei, forse aveva sempre avuto ragione Izzy nel dirmi che anche se sono geloso e possessivo dovrei provare a controllarmi un pochino. Si, forse con lei ho sbagliato, ma anche questo discorso è inutile e io lo so bene: perchè per quanto io possa rendermi conto che ho sbagliato e star qua a distruggermi la testa con questo pensiero, non andrò mai da lei a scusarmi... Non è nel mio essere, e anche sforzandomi a provarci non ci riuscirei.
 
Sono corso sopra con rabbia, vederla lì con Slash e gli altri mi aveva fatto capire che anche se adesso era mia io la potevo perdere in qualsiasi momento anche per mano dei miei "amici", chi mi dava più noia era Slash, si cazzo lo ammetto! Il fatto è che lui ha un rapporto se si può dire speciale con lei, e io ne vado pazzo! E sono certo che ci sia stata almeno una scopata tra di loro, dico una per non demolirmi con le mie stesse mani, anche se sono abbastanza masochista e quindi non mi ci voleva molta fatica.
Adesso, chissa dov'era lei e chissa cosa faceva. Magari era sotto a spaccare bicchieri al povero Izzy, magari stava piangendo sulla spalla di qualcuno, magari stava piangendo sulla spalla di Slash!! O puo essere che sia solo andata a fare un giro... Non ne ho la più pallida idea, non la conosco ancora così bene da sapere come potrebbe reagire.
 
Bussarono alla porta.
 
"Avanti, c'è posto.." dissi cercando di mostrare un po' di finta enfasi che non so a parer dell'ospite, ma a parer mio sembrava più una smorfia di disgusto.
 
***
 
Camminavo, camminavo e camminavo ancora. 
Ora mi veniva in mente solo quello, oltre che hai mille pensieri che mi frullavano la testa per colpa di quel rosso stramaledetto. Non capivo perchè faceva così, cioè un po' lo capivo, sapevo benissimo che è una persona molto impulsiva e soprattutto gelosa.
 
"A tal punto da diventare possessivo.." continuava a ripetermi la mia testa ogni volta che pronunciavo la parola "geloso" o qualsiasi suo derivato.
 
Però mi sembrava un po' eccessivo anche per lui, soppratutto dopo tutto quello che ci eravamo detti durante la nostra permanenza in quel luogo paradisiaco e anche durante il viaggio del ritorno. Non lo capivo, e sembrava che la mia mente facesse di tutto per complicarmi la soluzione.
Slash me l'aveva detto un po' di giorni fa, quando questa storia era una news fresca di giornata, mi ricordo bene le sue parole, che ora non mi sembrava il caso di ricordare.
 
"Ricorda solo una cosa, Axl è molto molto geloso e può diventare possessivo." stramaledetta coscienza, ti diverti a prenderti gioco della piega drammatica che ha preso la situazione?!
 
Comunque, erano proprio quelle le parole che ora sento come un campanello d'allarme, un qualcosa per il quale il mio essere mi consiglia di fare attenzione. Prima invece, prima mi sembrava una specie di normalità, si normalità. La gelosia è normale se non fondamentale in un uomo e io di mio l'avevo sempre ritenuta... sexy. Penso si possa definire così, ma non la sua!! La sua era esagerata..
 
"Vik.." cazzo, ma chi rompe anche adesso?
 
"Vik! Cazzo, fermati almeno!" disse lo sconosciuto strattonandomi leggermente il gomito.
 
"Oh, sei tu..."
 
"Dai! Sorpresa! Penso che devo fumare un po' meno..." disse tenendosi il petto e respirando affanosamente tenedosi saldo al mio braccio.
 
***
 
"A me non mi ha neanche salutato!" O cazzo, ora ci si mette anche sto idiota con i suoi complessi da checca isterica! Ma dio santo, non basta un problema nella camera da letto sopra e uno in giro per Los Angeles? No! Ci vuole la ciliegina sulla torta...
 
"Steven! Cazzo, ma quando ti avrebbe dovuto salutare? Dopo che Axl la spinta via per rifugiarsi sopra?" li chiesi con tono ovvio, non era più un bambino, sicuramente avrebbe capito.
 
"Non capisco perchè per colpa di quel rosso io devo pagarne le conseguenze!" disse piagnucolando e sedendosi al tavolo incrociando le braccia offeso, No! A quanto pare non era neanche abbastanza grande da capire la situazione.
 
"Oddio Steven, ma ripigliati! Come cazzo fai a farmi un discorso del genere, vedrai che quando torna ti saluta, ok?!" dissi cercando di sembrare un tata con un bambino di cinque anni a cui li si prometteva il gelato. Mi divertiva così tanto pigliarlo per il culo, quel biondino NATURALE (riferimento puramente casuale, vero Duff?!) tanto ingenuo e infantile. Tra tutti noi era quello più sociale con il sorriso sempre pronto, capace di fidarsi di tutti e tutto in qualsiasi situazione, ma anche quello più ingenuo in senso dispregiativo, capace di cadere in qualsiasi tentazione senza nemmeno accorgersene. Avevo un po' paura per lui, e per cosa questo mondo infame potesse riservarli adesso e in futuro.
 
"Sarà meglio per lei!" mi rispose con voce malefica, a cui aggiunse un ghigno e una sfregata di mani. "O cazzo.." fu il mio unico pensiero prima che svanisse nella nebbia del salotto come un fantasma. "O cazzo!" ok, questa scena mi ha pietrificato. Ora penso rimarrò traumatizzato a vita, Steven prometto che mi pagherai tutte le sedute psichiatriche e i medicinali per dormire!!
 
Poi tornò: "Non pigliarmi per il culo con quella voce da maestra del lasilo nido!" disse mentre scompariva nello stesso modo in cui era scomparso la prima volta.
 
"O CAZZO!" Ripensai mentre mi prendevo una birra dal frigo, una delle tante birre presenti in quel frigo.
 
"Certe volte mi sembra di vedere, che in questa casa ci sia solo della birra.. Che centrerà Duff con questo misterioso fatto? Ovvio, lui centra sempre in tutto, che lo voglia o no!"
 
***
 
"Perchè fai così, perchè anche con lei Axl?" chiese il biondo al rosso, portandosi una sigaretta alle labbra per poi accenderla con calma e tranquillita. Ad Axl bisognava diffondere tranquillità e calma per riuscire ad affrontare un discorso serio senza finire sul litigio o sul cazzeggio. Se Axl scorgeva una traccia di nervoso, rabbia, tensione nell'aria era finita. Iniziava a prendere il discorso alla leggera o, in molti più casi, a incazzarsi come una iena.
 
"Sono fatto così, non ci posso fare nulla." disse guardando il vuoto davanti a se attraverso i vetri sporchi delle porte-finestre. Era tremendamente serio, e questo faceva piacere a Duff che era convinto che forse, per una volta, sarebbe riuscito ad affrontare un discorso serio con il rosso e a tirargli fuori qualcosa di decente. Voleva aiutarlo, voleva davvero aiutarlo. Perchè lo conosceva e aveva capito che questa volta, Vik forse era quella giusta per lui. 
 
"Lo so. Non voglio sembrarti cattivo o paranoico, ma dovresti provare a controllarti, infondo basta che tu la guardi negli occhi per capire che lei ti ama, no?! Non pensi che lei ti ami?" chiesi
 
"Ne sono più che certo che lei mi ami, e sono anche più che certo che mi sto inesorabilmente affezzionando a lei, per quanto io lo voglia o no è così!" mi disse guardandomi negli occhi, un brivido percorse la mia schiena fino a farmi scuotere la testa. Aveva uno sguardo triste e intenso, capivi subito come si sentiva. Mi ero sempre sentito in soggezzione da quello sguardo così intenso, sin da quando ci siamo conosciuti tempo addietro.
 
"Perché fai di no con la testa?" mi chiese curioso.
 
"Perchè penso che lei sia la ragazza giusta per te, penso che questa volta lei sia quella che potrebbe farti impazzire e sai che questa cosa non te la dico spesso. Anzi non te lo proprio mai detto, non è successo manco con Erin. Spero in te e lei, sempre che questa gelosia non rovini tutto." dissi sorridendoli amaramente.
 
"No, non voglio che per uno stupido e fottuto difetto io debba mandare a puttane anche questa relazione. Non questa volta almeno..." disse portando lo sguardo fuori, dov'era già poco prima.
 
"Allora sai che dovrai provare a sopportare un pochino? Poi, credo che pian piano riuscirai a passarci sopra, e non ne farai neanche più caso. Ma sai, io penso di aver capito quale sia il tuo vero problema.." dissi.
 
"Ah. E quale sarebbe?" 
 
"Il tuo problema non è un quale, ma più precisamente un chi! E il suo nome è Slash!"
 
"No! Non è assolutamente vero!" si giustificò in fretta, cercando di convincermi che fosse così quando in realtà credo che neanche lui stesso ne sia convinto.
 
"Avanti Axl, ti conosco bene!" dissi appoggiandoli una mano sulla spalla e avvicinandomi a lui con il viso.
 
"Ok, va bene.. Uffa... Si, penso di avere un piccolo problema con Slash precisamente. Non riesco a capire perchè però."
 
"Perchè tu sai benissimo, che Slash e Vik hanno avuto una piccola parentesi notturna se non di più, e sta cosa ti fa andare in bestia!"
 
"Già cazzo!"
 
"Axl, tranquillizzati.. Quello è passato." dissi alzandomi da quel lurido letto che da chissa quando non veniva cambiato.
 
"Già..." disse appogiando i gomiti alla testa e appoggiando il mento tra le mani.
 
Decisi di uscire da quella stanza per lasciarlo un po' da solo, ora come ora aveva bisogno di pensare e di autoconvincersi a non essere più così estremamente geloso. Che questa volta cambi? mi chiesi da solo.
 
"Axl." dissi prima di chiudermi la porta alle spalle.
 
"Mh?" mi rispose solo, senza nemmeno voltarsi.
 
"Riprendita. Conquistala e lasciala libera." dissi.
 
***
 
Si chiuse la porta alle spalle con una frase, non ero solo: con me c'erano un miliarde di pensieri e frasi che mi facevano compagnia.
 
"Riprendita. Conquistala e lasciala libera." Sì! Questa volta proverò, proverò a fare così.
 
***
 
"Se ti dico: Axl è fatto così! Ti basta?" mi disse sorridendomi. Risi, risi un po' allegra.
 
"Si, mi basta!" dissi sorridendoli.
 
Non ero capace di prendermela, ne con lui ne tanto meno con Axl per quel gesto, mille pensieri mi passavano per la testa, ma alla fine mi resi conto che non era successo così questo casino.
 
"Andiamo a casa, va!" disse ridendo appena e legandomi le spalle piccole da un suo braccio.
 
"Forse è meglio, visto che non ho nemmeno salutato Steve!"
 
Lo vidi spalancare la bocca e fermarsi come preoccupatissimo, iniziai a spaventarmi, ma lui come un idiota si mise a ridere.
 
"Pronta per la furia di Steven?!" disse ridendo mentre cercava di farmi paura come in uno di quei film in cui vengono raccontate storie sui fantasmi... senza riuscirci!
 
***
 
Forse questa volta lei è quella giusta, altro che Erin. disse il moro guardando la ragazza al suo fianco.
 
***
 
"Steven, è qua!!" dissi urlandolo a scuarciagola, un po' per fare in modo che mi sentisse lo stesso Steven, un po' per far capire a quel rosso che la sua bella era appena rientrata, con un gran sorrisone.
 
"Chiiii?" mi chiede lui da sopra, con voce squillante.
 
"La maleducata che non ti saluta!!" dissi mandando lo sguardo più malefico che potessi a Vik, certo non è molto semplice sotto questa criniera di ricci neri. Potrei benissimo passarmi la mano tra i capelli e portarmerli indietro, ma sarebbe un gesto così da checche, quindi eviterò!
 
"ARRIVO!" disse scendendo di fretta le scale cercando di ammazzarsi ancora prima di vendicarsi. Non sarebbe una fine trionfale e poi per l'eternità avrebbe voluto vendicarsi di questo "non cagare" così evidente.
 
"Tu!" disse puntandole il dito contro con fare minaccioso alla ragazza.
 
"Steeeeeeveeee!" disse buttandoli le braccia al collo anticipando qualsiasi vendetta progettata dal biondo NATURALE (continuo a ripetere: ogni riferimento è puramente casuale, vero Duff?!) in questa mezz'ora di assenza.
 
"Chee teneraa!" disse rispondendo all'abraccio da orso della ragazza. Maaa no! Io volevo un po' di azione, sangue e vendetta! Cos'è tutto sto zucchero!?
 
Sentii dei passi dalle scale e mi prese un infarto, che fosse destino che lui esca nei momenti un po' più "imbarazzanti" della ragazza? O avesse un timer da qualche parte? Mah...
 
Fatto sta che Axl si vide la scena dell'abraccio in silenzio sulle scale. Poi guardò Duff con sguardo irato. Io stavo pensando di andare a comprarmi un pacchetto di gomme da masticare... Gomme da masticare?! Di sigarette magari....
 
Duff li mostrò i pollici sorridendoli convinto e magicamente Axl riprese a camminare sorridendo nascosto dai suoi stessi capelli. ASPETTA! TIME OUT! Cos'era successsooo? Perchè? Penso che Duff (il biondo TINTO: continuo a dire che ogni riferimento è puramente casuale) mi dovrà raccontare un po' di cose.
 
Axl passo davanti alla coppia sorpassandoli, Steven vedendo Axl si stacco con dolcezza da Vik. Vidi Axl fare un leggero buffetto sul fianco di Vik e lei si girò con uno sguardo che partiva dal terrorizzato al sorpreso.
Axl l'avvicinò a se tenendola per il mento per poi darle un lungo bacio a stampo e soffiarle sulle labbra in modo silenzioso un sincero: "scusami". 
 
Lei sorrise e si baciarono con più foga.
 
Ma che dolci...
 
1.
2..
3...
 
MA CHE CAZZO DICI SLASH? OU! MA TI SEI FUMATO IL CERVELLO COMPLETAMENTE? ODDIO... ok, adesso la smetto.
 
_____________________
 
Ta-daaaaaaa *____*
C'è l'ho fatta!!!! :) Si, ho aggiornato e questo è il primo capitolo di questo lungo 2011 che ci si para davanti u.u
 
Allooooora, il famoso cambio-protagonista non è ancora avvenuto, ma state tranquille non è nulla di speciale :D visto che sarà solo un incentrarsi su.... Pensavate ve lo dicessi! xD (lo so che non faccio ridere, ma vorrei farvi rendere conto dell'ora: sono esattamente le 3:26 del mattino, cosa pretendete? Scrivo questo capitolo da mezzanotte passata D:, ma penso che sia andata abbastanza bene, no?!
 
Volevo ringraziare ufficialmente chi recenscisce (non sono capace a rispondervi direttamente nei commenti, anzi! Non è vero che non sono capace è che... bo... non mi piace! Non sono abituata!) 
 
Ila Rose: ciao!!! Bacione anche a te, spero che recensirai anche questo capitolo!!! :) 
 
DonneH mie! ;D Ora vorrei lamentarmi un pochino! Dove sono tutte le mie lettriciiiiii? T.T Non c'è più nessuno che segue, che recensisce, che legge!!!
Daiii, fatevi sentireeee :D
 
Bacione, Cher!
 
  
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