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Autore: Thiliol    03/01/2011    2 recensioni
Seguire Legolas e Gimli ad Alqualonde non è servito a porre fine ai loro travagli e di questo Aeglos se ne rende conto presto: i Valar sono sempre più furiosi e non hanno intenzione di perdonare le disubbidienze della Noldo, nonostante il Silmaril sia sano e salvo, e Legolas non ha nessuna intenzione di assecondare l'egoismo della sua amica pur assicurandole la sua eterna amicizia... non rimane che partire, tornare ancora una volta nella Terra di Mezzo e rimettere insieme i pezzi di una storia che sembra impossibile. Ma cosa nasconde Alatariel? Perchè è così pallida e stanca? Nonostante tutto, Aeglos sa che lui e la sua sposa non riescono a toccarsi
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Legolas, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Narn o Alatariel ar Aeglos'
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Il 3 Gennaio 1892 nasceva J.R.R. Tolkien. Oggi, 3 Gennaio 2011, voglio dedicargli questo piccolo capitolo ispirato alla sua opera, perchè, nonostante sia io ben lungi dal suo genio, possa apprezzare da lassù il mio impegno e il mio amore per il suo lavoro.

“…e come i semi che sognano sotto la neve, 

il vostro cuore sogna la primavera. 

Fidatevi dei vostri sogni, perchè in essi è 

nascosto il passaggio verso l’eternità.”

Kahlil Gibran

Alatariel: onirico


< Mi sembri diversa oggi > stava dicendo Finarfin.
Avevo corso a perdifiato per le vie di Tirion, arrivando a casa sua con l'affanno e i capelli spettinati. Non appena la porta si era aperta, l'elfo mi aveva scrutato pensosamente: < Ti è capitato qualcosa? >
< Non immagineresti mai chi è venuto a far visita a mio padre questo pomeriggio! > esclamai.
L'eccitazione per quell'incontro mi faceva ancora fremere e non riuscivo a stare ferma.
< Non dirmelo, ricevi così tante visite che non saprei mai indivinare. >
< Sei uno stupido, Arafinwë! > mi finsi offesa e gli diedi un pugno giocoso sul braccio, < Fëanor in persona è venuto in casa mia e abbiamo parlato per molto tempo! >
< Pare che mio fratello abbia deciso di essere più strano del solito... da quando va a far visita ai parenti? >
< Ah, non mi importa! Non riuscirai a rovinare tutto con le tue solite chiacchiere! Fëanor è venuto e mi ha guardata dritto negli occhi. > Gli afferai il braccio: < È così bello, Arafinwë, così imponente e fiero che mi ha fatta sentire piccola e insignificante come una bambina! >
Finarfin mi accarezzò dolcemente una guancia con il dorso della mano.
< Ma tu sei ancora una bambina, mia cara e sciocca Alatariel! >
Ma non potevo ascoltarlo. La voce di Fëanor mi rimbombava nella testa, lo vedevo davanti ai miei occhi, lo sentivo fin dentro le ossa. Mi aveva stregata come nulla era stato mai capace di fare, mi aveva rubato l'anima e io avevo desiderato che accadessse perchè lui era come fuoco. Era fuoco che bruciava.

Gli alberi erano così splendenti da accecarmi. Dovetti distogliere lo sguardo dalla finestra per posarlo su dama Galadriel in piedi al mio fianco, tuttavia la sua visione era ancora più luminosa.
< Come mai ancora qui? > chiese con un leggero sorriso, < credevo non vedessi l'ora di uccidere orchi! >
< Volevo salutarti > risposi.
Era vero, mi era costata molta fatica rinunciare all'inizio della battaglia, ma dovevo vederla. Sembrava triste e pensierosa, distante, come se non fosse davvero lì, nella sua adorata Lòthlorien.
< No, invece, sono esattamente qui >, disse, leggendo nella mia mente.
< Preoccuparsi non servirà a nulla, nessun Orco entrerà a Lòrien, Sauron non è abbastanza potente. >
< Non acora. > La sua voce era profonda e bassa. Mi avvicinai a lei, indecisa. Avrei voluto abbracciarla, farle sapere che non l'avevo mai odiata, che anci l'amavo perchè mi ricordava suo padre in maniera straordinariamente vivida.
< Lo so, Alatariel > disse, prima di voltarmi le spalle per scrutare nuovamente al di là di ciò che era visibile alla luce del sole.

Avrei voluto che Legolas arrivasse come un'ancora di salvezza, che mi parlasse come solo lui sapeva fare... dov'era Legolas? Oh, non potevo indugiare in quei ricordi, mi sarei persa in quei momenti lontani in cui non c'era Legolas... in cui non c'era Aeglos... no, Aeglos era presente... così pochi momenti trascorsi con lui, così pochi che non riuscivo a ricordare altro se non quel primo bacio.
Perchè Legolas non veniva? La sua voce era così bella, così placida.
Dovevo evitare quei ricordi, evitarli perchè ne andava della mia sopravvivenza. Oh, Valar, dovevo vivere per Silevril!
Non cadere, Alatariel, non cadere! La sua mano è proprio lì, poggiata sul tuo seno. Desideravo solo Silevril... e Aeglos... Aeglos... Aeglos...

Devi tenere entrambi gli occhi aperti quando prendi la mira >.
Mi concentrai, cercando di non pensare alla mano di Fëanor sulla mia. Tremavo per l'eccitazione che il contatto con lui mi provocava, come se ogni fibra del mio essere desiderasse fondersi con lui. "Lo spirito di fuoco", mai nome fu più appropriato e sentivo che il destino aveva fatto sì che quel fuoco bruciasse solo per me. Eppure, nonostante la sua voce fosse costantemente nei miei pensieri, nonostante lo sognassi notte e giorno, non riuscivo a considerarlo qualcosa di più di ciò che era. Mi rendevo conto che non mi avrebbe portato pace, che non avrebbe fatto altro che alimentare le mie inquietudini.
< Sei bravissima! > esclamò allontanandosi leggermente per permettermi di scoccare la freccia.
Colpii il bersaglio centrandolo in pieno e lanciai un grido di gioia.
< Credo di essere persino più brava di te, cugino! >
< Diventerai più grande di quanto io potrei esserlo mai. > Mi guardò intensamente, trfiggendomi con il suo sguardo troppo profondo. < Sei integra, senza macchia, pervasa di un tale ardore... >
Sarei indietreggiata se avessi potuto muovermi, ma sotto quello sguardo era impossibile. Mi ipnotizzava e mi teneva avvinta a sè sin dal primo giorno.
< Perchè dici queste cose? > chiesi, ma non mi rispose.

I muri della stanza erano così bianchi! Mi sembrava di affogare in tutto quel candore. Dov'erano gli occhi neri di Fëanor? Se solo avessi potuto dire a quella bambina che suo cugino Fëanor sarebbe diventato una persecuzione! Persino adesso mi aspettavo che arrivasse...
Ma volevo Aeglos e nessun altro, nemmeno Fëanor.
Strinsi le braccia, stupendomi quando mi accorsi del fagotto piccolo e caldo che mi si aggrappava. Potevo sentire la sua anima, la sua forza straordinaria, il suo animo placido e tranquillo.
Diventerai grande tra i Figli di Ilùvatar, mio adorato Silevril! Avrei voluto poterlo conoscere, averne in tempo... se fosse morta in quel momento, quando sarei potuta tornare? I miei crimini erano troppo grandi e troppo gravi.
Non riuscivo a respirare in quel mare di candida trasparenza... Aeglos... dov'era Aeglos?

Aprii gli occhi e mi guardai intorno. Mi sentivo come se avessi dormito per anni ed ero consapevole di essere caduta nel delirio.
Mi girai sul fianco, frastornata., le parole di Finrod ancora nella mente. Silevril dormiva accanto a me sul letto, avvolto nelle coperte, con il pollice tra le labbra, completamente ignaro che suo padre era ormai solo cenere.
Lo strinsi, baciando ogni punto esposto della sua pelle serica, assaporando il contatto con quella parte di me stessa, annusandone il profumo così buono, come di latte, fiori di campo e sabbia baciata dal sole... mio figlio... il figlio di Aeglos...
Sarebbe stato così bello poterlo vedere crescere, immaginavo il suo viso incorniciato da lunghi capelli corvini e gli occhi chiari, sentivo distintamente la sua risata fragorosa, lo vedevo  condurre una nave fuori dal porto e mi salutava dal ponte, lo vedevo tornare la sera e cantare sotto gli alberi... sarebbe stato meraviglioso poter vivere per lui, ma non ci riuscivo.









Eccomi qui, il capitolo 22 è tutto vostro! La trama non evolve, lo so, ma per qualche strano motivo questo punto in particolare mi piace moltissimo, vi prometto che dal prossimo capitolo arriveranno le risposte e i colpi di scena!
Ora vorrei fare un appello a voi tutti e proporvi un gioco:
questa storia è nei preferiti di 5 persone, nelle ricordate di 2 e nelle seguite di 4, ci sono decine di letture, ma solo Luthien recensisce... coraggio, fatevi avanti, accetto anche critiche negative, non abbiate timore! So che ci siete, ma non odo la vostra voce, mi dispiace moltissimo di ciò. Per questo vi propongo un gioco: " Trova il tuo cast"; consiste nel trovare un volto (attore, cantante, chiunque di noto) per i vari protagonisti esclusi chi un volto già lo ha avuto nei film di Peter Jackson, io poi vi dirò il volto scelto da me. Bene? Bene. Iniziamo con i due protagonisti: Alatariel e Aeglos. Forza ragazzi!

   
 
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