Film > L'incantesimo del Lago
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Autore: Fanny Jumping Sparrow    04/01/2011    2 recensioni
Clavius torna a seminare terrore nel regno di Derek ed Odette, accompagnato da un misterioso personaggio privo di memoria.
Intanto il lieto quadretto familiare della coppia reale è scombussolato da rivelazioni sconvogenti circa il loro passato.
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA PER MANCANZA DI TEMPO E ISPIRAZIONE. MI SCUSO PER CHI HA LETTO I PRIMI CAPITOLI, SPERO DI RIPRENDERLA DOPO AVER CHIUSO ALCUNE FF INIZIATE.
Genere: Comico, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Clavius, Derek, Odette, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mi dispiace, mi dispiace molto di aver lasciato da parte questa storia!
Ma prometto a tutti coloro che la stanno seguendo che continuerò a scriverla fino alla fine...solo non posso garantirvi aggiornamenti frequenti per via della capricciosa ispirazione che viene e va. Comunque sia ringrazio stellysisley e fedekaulitz per il commento,  Court per averla messa nelle preferite e RussianRadar per averla inserita tra le seguite.

Buona lettura e alla prossima!





Capitolo 6: Domande e misteri


- Padrone!! Voi avete poteri magici!
Smemorato guardava ancora sbalordito l’uomo comparso dinanzi a sé che biascicava parole concitate nel suo pesante accento francese.
Clavius agitava invano le dita concentrandosi sui suoi desideri ma quel pizzico di magia era del tutto esaurito.
– Non è possibile! Come ho fatto? – si interrogava freneticamente, camminando in tondo e ripetendo formule in greco e latino.
- Io vi ringrazio, ma adesso andrei se non vi dispiace – lo distrasse d’un tratto  l’ex ranocchio.
Il mago in un attimo recuperò da terra il suo bastone: - Certo, andate pure – disse gentile e nello stesso istante scagliò il legno sulla testa del malcapitato: - Raccoglilo! – ordinò poi al suo aiutante che spalancava gli occhi più confuso e impressionato che mai.
- Intendete rapirlo? – tentennò osservando il corpo privo di sensi.
- Sì, può tornarci utile – tagliò corto lo stregone, prendendo per le braccia il tizio svenuto e posandolo sulle spalle del servitore.
I due si allontanarono indisturbati dal castello, svanendo nel bosco per far ritorno al loro rifugio.

La regina Uberta sorseggiava con vezzosità la sua tazza di the, sgranocchiando di tanto in tanto qualche biscotto.
Di fronte a lei stava la nuora con un’espressione che non riusciva a decifrare. Appariva pensierosa e un po’ intimidita dalla sua esuberanza che traspariva dalle insistenti occhiate con cui la colpiva ripetutamente da quando si erano sedute allo stesso tavolino.
- Allora … mia cara, c’è niente che devi dirmi? – ruppe il silenzio la madre di Derek, con finta noncuranza.
La principessa tentennò per qualche secondo restando con gli occhi bassi prima di sollevare il viso verso la suocera rivolgendole un sorriso: - No, nulla. Altezza.
Uberta si risistemò sulla sedia e le porse una mano con aria amichevole e sincera: - Puoi darmi del tu, Odette – le propose continuando a scrutarla con curiosità – Tu e mio figlio mi state preparando una sorpresa, per caso?
Odette credette di aver capito l’errore in cui era caduta la sovrana  e il perché di tutte quelle sue domande e ammiccamenti ma, proprio nel momento in cui stava per risponderle e chiarire, sulla soglia della stanza comparve Puffin, seguito a molta distanza da Freccia: - Principessa Odette! Oh, è tutta colpa mia! – urlò senza fiato la pulcinella di mare, scoppiando in singhiozzi.
Uberta emise un piccolo strillo ed indietreggiò brandendo la teiera ancora fumante.
- State calma, regina. Loro sono miei amici – la rassicurò la principessa chinandosi per prendere in braccio la tartaruga che era evidentemente stanca.
La regina però non smise di guardarla con sconcerto restando lontana dal trio.
- Allora Puffin, cosa è successo? – l’uccello atterrò sullo schienale di una sedia prima di cominciare a raccontare: - Stavamo scherzando, lo prendevamo in giro, come facciamo sempre con lui. Ma questa volta è fuggito!
La principessa sgranò gli occhi: - Jean Bob?
- Sì, Odette. Non riusciamo a trovarlo da nessuna parte. Io ho persino sondato il fossato – disse lentamente Freccia. Sul volto della ragazza si impresse un moto di preoccupazione.
- Cara, ti dispiacerebbe spiegarmi! – si fece avanti la regina poggiando con impeto la teiera sul tavolino. Nei suoi occhi balenavano offesa e  incredulità: quegli animali avevano appena parlato! E sembravano essere in stretta confidenza con la nuora!
La fanciulla non si scompose troppo, parlandole con un lieve sorriso: - Regina Uberta, questi sono Puffin e Freccia, due miei fidati amici. Ci siamo conosciuti qui, durante la mia prigionia nel lago, dopo il rapimento di Rothbart. Mi hanno dato tanto aiuto quando mi sentivo sola. Adesso però siamo preoccupati perché Jean Bob è scomparso.
La donna rimase con la bocca semiaperta prima di balbettare, non del tutto convinta: - Bè, adesso è tutto più chiaro – fece una pausa sedendosi – Ma chi è Jean Bob?
   
 
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