Questa, nonostante le apparenze, è una Bellatrix/Voldemort. Chi ha da capire, capisca.
30 Luglio, nella serata.
Casa Weasley è in fermento, sei Harry Potter sono arrivati, chi atterrando, chi attraverso Passaporte, chi illeso, chi ferito. I membri dell’Ordine della Fenice, alcuni dei fedelissimi del defunto Silente sono riuniti nel salone, gli sguardi tesi che si muovono dall’insanguinato George al viso corrucciato di Molly, a quello quasi inferocito di Lupin. E’ il momento dei rapporti, delle cronache della battaglia appena affrontata sui cieli di una Londra ignara e dormiente. C’era Dolohov, c’era Yaxley, c’era Piton, responsabile della ferita di George, c’era persino Stan Picchetto a cavallo di quelle scope.
Lupin
interroga Harry.
“Come lo avete riconosciuto?”
“Gli è caduto il cappuccio durante la corsa sulle
scope”.
Nonostante
lo choc, Lupin continua freddamente:
“C’era anche Rodolphus Lestrange”.
Gli sguardi dei presenti si incontrano a disagio, mentre
Harry domanda:
“Da cosa lo hai riconosciuto?”
“Dall’imponente palco di corna”.
Io, dal comportamento di Bellatrix nei confronti di Voldemort (anzi su, chiamiamolo Tom, come quell'arrogantello di Harry), avevo dato Rodolphus per morto. La vedevo come un'allegra vedova che si trastullava. Voi no? Invece era un'allegra adultera, quella che si trastullava.