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Autore: marwari_    08/01/2011    2 recensioni
[Altro personaggio; Cylone modello 3 (D'Anna); Cylone modello 6 (Caprica); Kara Thrace; Laura Roslin; William Adamo]
La Pegasus è appena ritornata nella flotta. C'è un Cylone a bordo!
Cosa succederebbe se un umano venisse cresciuto dai Cyloni?
Racconto nato durante una notte di incubi trasformati in sogni ad occhi aperti. Tensione, sentimento e legge morale in una storia pronta a levarvi il fiato.
[NB:chiedo perdono per gli errori di contenuto presenti nella fan fiction. seguo per il 50% i romanzi e per l'altro 50% la mia fantasia a totale ruota libera. QUESTA FF NON SEGUE FEDELMENTE GLI ORIGINALI BSG!!!!]
TEMPORANEAMENTE SOSPESA - FINO A: DATA DA DEFINIRE
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Laura Roslin, Numero Sei, Numero Tre, Nuovo Personaggio, Starbuck
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Segreti e Misteri

- Si è ripresa più che bene direi...- sorrise Laura Roslin entrando nel piccolo scompartimento in cui c'era la ragazza. Era sdraiata con gli occhi spalancati ed osservava il mondo che le passava davanti, il suo sguardo era particolarmente vivace nonostante i piccoli taglietti che affioravano indiscreti sulla sua pelle leggermente bronzea

- Sì, e dal momento che sta così bene, mi servirebbe il letto.- concluse scorbutico il dottor Cottle accendendo la classica sigaretta post-intervento

- Beh, e dove potrà andare?-

- Non è un problema mio...- l'uomo alzò le sopracciglia

- D'accordo dottore, la posso tenere io per qualche settimana, ma quando inizieranno le sessioni di politica non potrò prendermi più cura di lei...-

- Senta, signor Presidente, si arrangi lei, io ho solo bisogno del letto libero.- se ne andò via.

Laura Roslin continuava a fissare il viso della ragazza, era un visetto scolpito e pulito e dopo un po' la ragazza abbozzò un sorriso piantando gli occhi in quelli del Presidente

- Ciao!- esclamò togliendosi gli occhiali mentre si sedeva sulla seggiola accanto al letto, la ragazza non rispose

- Capisci la mia lingua?- chiese poi, la ragazza annuì a brevi scatti

- Come ti chiami?- lei non si mosse

- Puoi parlare?- la ragazza annuì di nuovo

- Ti va di parlare con me?- la ragazza scosse piano la testa e la donna sorrise strappando un luminoso sguardo alla ragazza

- Cosa ci facevi con i Cyloni?- ancora una volta la ragazza non si mosse - Da dove vieni?- provò di nuovo, nulla

- Sei sempre stata con i Cyloni?- la ragazza annuì - Sempre, fin da quando hai memoria?- di nuovo asserì

- Ti va di venire con me quando esci di qui?- dopo pochi istanti di incertezza la ragazza annuì e la Roslin sorrise. Si guardarono di nuovo, poi la ragazza prese a fregarsi gli occhi e sbadigliò

- Hai sonno?- chiese dolcemente, la ragazza annuì piano - Dormi, allora...- lei si sistemò e la donna le rimboccò le coperte.

Quanti misteri, quante domande, quante risposte aleggianti nell'aria.

La stanza del Presidente era a brodo del Coloniale Uno. Era uno spazio abbastanza ampio, con molte finestre che davano sullo spazio, luci al neon soffuse, scaffali pieni di libri impolverati e tappeti a decorare il pavimento; era anche allestito un letto su di una branda

- Guarda, adesso prepariamo il tuo lettino, eh?- la Roslin la trattava come fosse una bambina che esplora le prime novità, chissà come l'avevano trattata i Cyloni, sembrava una ragazza estremamente intelligente e vispa, ma ingenua e sensibile, quasi avesse timore del mondo che la circondava, o forse aveva paura della nuova situazione. Laura prese delle lenzuola e le sistemò su quelle che prima erano poltrone per il viaggio, prese un guanciale e lo sprimacciò, poi si allontanò affiancando la ragazza per poi lanciare un sguardo non del tutto soddisfatto al suo operato

- Beh, lo metterò a posto... vuoi farti una doccia?- lei era impalata al centro della stanza, Laura sorrise - Avanti, non devi avere paura...- la prese per un braccio e la trascinò davanti alla cabina fatta di plastica, le sfilò il lenzuolo che Cottle le aveva avvolto attorno giusto per non farla girare nuda per la nave e aprì l'acqua

- Lo so che è gelata, ma dopo un po' ti ci abitui.- Laura sorrise di nuovo e chiuse la porta di plastica opaca alle sue spalle.

Inspirò. Si diresse a passo sicuro verso un cumolo di vestiti e ne buttò all'aria qualcuno, poi ne scelse uno colorato, decisamente troppo corto e stravagante per il Presidente delle Colonie, senza contare il fatto che era un capo giovanile.

Laura si sedette alla scrivania ed inforcò gli occhiali e si perse per un'ora buona nella lettura delle Sacre Scritture. Come una folgorazione le apparve davanti il vestito che aveva scelto e ascoltò ancora l'acqua che scorreva.

Si alzò e si diresse alla doccia

- Ehi, va tutto bene?- chiese, ma non ci fu risposta. Si avvicinò ancora e spalancò la porta; trovò la ragazza seduta sul fondo della doccia, le ginocchia raccolte al petto e un'espressione curiosa, sbatté più volte le palpebre e assunse una smorfia con cui sembrava voler dire "e adesso che mi hai bagnata da capo a piedi che dovrei fare?" Laura spense l'acqua e la avvolse in un telo

- Mi sa che con te mi conviene ripartire da zero.- esclamò mentre le fregava con vigore i capelli neri. La fece sedere ad una specchiera e le infilò il vestito

- Può andare?- le chiese gentilmente, la ragazza sorrise e si illuminò - Lo predo come un sì...- sussurrò compiaciuta la Roslin. Si mise a pettinarle i capelli, mentre la ragazza alternava occhiate curiose allo specchio di fronte a sé e agli oggetti sparsi senza ordine sulla scrivania. Poggiò le mani sul ripiano e aspettò qualche minuto, poi con cautela allungò la mano verso una spazzola e ne carezzò le setole, osservò con curiosità anche la penna che luccicava al riverbero del neon e subito prese a guardare fuori da una delle finestre accalappiando il suo sguardo alle numerose stelle che pulsavano.

Laura Roslin le si accucciò di fianco e le mise davanti l'astuccio contenete i suoi trucchi. La ragazza la guardò in viso e aprì la cerniera

- Hai mai visto questi oggetti?- chiese Laura Roslin, la ragazza scosse la testa mentre osservava estasiata tutti gli oggetti che conteneva. Il Presidente era affascinato da quella mente apparentemente non traviata e libera, curiosa di scoprire ogni aspetto di una vita che gli umani consideravano normali, e che invece per lei, una giovane umana che aveva vissuto con i Cyloni, erano del tutto spettacolari e degni di essere conosciuti.

Laura Roslin si alzò in piedi sotto lo sguardo interessato della ragazza, prese un mazzetto di fogli di carta straccia, squadrati e mancanti degli angoli come tutti i fogli del resto, e lo lasciò cadere; i singoli pezzi di carta danzarono nell'aria fino a posarsi per terra, la ragazza osservava quello spettacolo estasiata, mentre la Roslin era affascinata e lei stessa meravigliata dell'effetto che aveva dato quel semplice e naturale gesto agli occhi della ragazza.

Il Presidente aspettò che tutti i fogli fossero caduti e poi si sedette per terra, seppure con qualche difficoltà, scelse un foglio, lo rigirò sul retro dove non c'era scritto nulla e con una penna nera disegnò un Viper, il risultato era piuttosto scadente e se ne accorse lei stessa, posò la penna e rise

- Beh, non era proprio come me lo ero immaginata...- prese il foglio e lo rigirò portandolo al petto - Ti piace?- chiese con una smorfia, la ragazza guardò bene le linee tremolanti che assomigliavano molto lontanamente al fianco di un Viper, aspettò qualche istante, piegò la bocca di lato e scosse con convinzione la testa

- Dai, vieni qui e disegnami qualcosa tu...- la incoraggiò.

La ragazza si gettò in ginocchio di fianco alla donna e prese anche lei un foglio, agguantò la penna con entusiasmo, ma appena si accorse che scriveva nero, ne sembrava essere delusa

- Oh, mi dispiace piccola, ma quella è l'unica penna che posseggo.- la informò con un sorriso il Presidente. La ragazza si alzò e prese a guardarsi intorno, si fiondò alla specchiera e prese l'astuccio contenente i trucchi della Roslin, lo rovesciò sul pavimento e cominciò a disegnare spandendo ogni colore sul foglio.

La donna guardava estasiata la creatività della ragazza, certo, le stava letteralmente rovinando i trucchi, ma le piaceva vedere come s'ingegnava a creare nuovi colori per dipingere, per ora, quello che assomigliava ad un viso.

Laura Roslin depose gli occhiali e afferrò la mano della ragazza prima che potesse utilizzare il rossetto per compiere qualche altro particolare e con la mano si avvicinò a lei

- No cara... si usa così.- la ragazza scartò all'indietro, ma poi si bloccò quando la Roslin le passò lo strano oggetto sulle labbra. Rise di gusto quando la ragazza cercava di vedere cosa ella le avesse fatto, poi con la mano si ripulì le labbra e ne osservò il colore cremisi sulle dita e lo passò sul disegno fino a creare delle labbra rosse

- Chi sei, tesoro?- domandò ancora sistemandosi di fronte a lei, la ragazza sollevò il viso e sorrise

- Tu chi sei?- domandò a sua volta. La Roslin era abbastanza sorpresa del fatto che avesse parlato così, di punto in bianco

- Sono il Presidente delle Colonie.- rispose di getto

- Come ti chiami?- domandò ancora la ragazza con voce flautata

- Laura Roslin. Qual è il tuo nome?-

- Beh, io non ce l'ho un nome...- aggrottò per un secondo le sopracciglia per poi distenderle subito dopo - La mamma mi chiama Tesoro, ma non credo sia un nome vero.- di nuovo abbassò lo sguardo e tornò a disegnare

- Chi è tua mamma?-

- Caprica.- rispose semplicemente - Era con me nella cella della Pegasus.-

- Intendi il Cylone?- la ragazza annuì e le porse il disegno perfettamente somigliante al viso della Cylone - È un modello sei...-

- Caprica, la mia mamma.- sorrise soddisfatta del suo disegno

- Come fa un Cylone ad essere madre di un umano? Al massimo dovresti essere metà umana e metà macchina, cioè metà Cylone...- si corresse la donna - Invece tu sei Umana e nient'altro... com'è possibile?- la Roslin approfittò del momento di elocuzione della ragazza per capire più quanto le interessava

- Non lo so. E come possibile avere tante facce diverse? Quando quello scienziato mi ha portato qui, ho visto talmente tanti visi diversi che quasi mi fa male la testa se ci ripenso...-

- Quanti volti hai visto fino ad ora?-

- Sette volti, tante copie, ma solo sette volti.-

- Cosa facevi quando eri con i Cyloni?- la ragazza piegò il volto di lato e la guardò negli occhi per qualche istante

-...correvo.-

   
 
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