Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Fuyu    09/01/2011    1 recensioni
I tempi erano oscuri e tetri, vigeva la legge del più forte e nessuno osava andare contro la legge. Il sovrano temeva i maghi, per i loro poteri e le loro stregonerie come le chiamava lui. Solo i cacciatori, esseri scelti, potevano uccidere un mago, solo le loro armi potevano debellare i poteri di tali esseri per poi ucciderli definitivamente. I cacciatori venivano selezionati grazie ad un fattore nel loro DNA, totalmente contrapposto a quello dei maghi che permetteva loro di trovarne uno. Solo chi possedeva tale fattore poteva essere chiamato cacciatore e venire addestrato. La gente era atterrita dai maghi, non si potevano riconoscere ad un'occhiata, erano come loro d'aspetto, quindi potevano trovarsene davanti uno senza saperlo. Kurogane era un cacciatore molto esperto, da tre anni faceva quel lavoro e adesso gli avevano affidato un novellino da addestrare. Ragazzo sveglio, ma molto imbranato, sopratutto nelle relazioni interpersonali (di cuore).
"Muoviti ragazzo, non ho alcuna intenzione di stare ad aspettarti!" esclamò il moro prendendo la sua fedele Katana. Ogni cacciatore aveva la sua arma, in quell'epoca molto sviluppata si poteva accedere ad armi, come pistole laser o bombe fantasma, ma lui preferiva la classica lama che affondava
Genere: Azione, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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cacciatori contro maghi 8

L'ottavo capitolo, BUONA LETTURA.
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VIII°

MAGIE VERITÀ

Il sapore del bacio, aleggiava ancora nell'aria e la sensazione di calore, che percepiva si espandeva per tutto il suo corpo. Aprendo gli occhi si accorse di avere qualcosa di pesante attorno alla sua vita e la sua testa era posta su una cosa più dura del cuscino, ma comunque comoda, guardandosi a torno gli parve di capire che fosse a casa, ma la camera non era la sua. Preso dal panico si alzò di scatto facendo cadere il braccio del cacciatore, posto sulla sua vita, di fianco, capì solo allora che si trovava nella camera di Kurogane e nel suo letto, sorridendo affabilmente si chinò sul cacciatore per baciarlo, ma fato volle che si svegliò proprio in tempo per rispondere al bacio.

"Buon giorno Kuro-Chi!" esclamò Fay staccandosi dal bacio e riaccocolandosi al torace del moro. Kurogane lo strinse a se e gli baciò piano la nuca, tornando a chiudere gli occhi.
"Mhm!" gli rispose atono, sistemandosi meglio. Fay si rialzò di scatto, facendo sbattere il braccio del cacciatore contro il materasso, creando un rumore sordo e pesante.
"Come sarebbe a dire 'mhm'! Non mi saluti nemmeno?!" chiese, facendo finta di essere offeso e gonfiando le guancie, in segno di disdegno fasullo. Kurogane rise a quella buffa faccia  a palla e decise di dargliela vinta, una volta tanto. Si avvicinò al biondo e prendendogli le spalle lo portò sotto di se, sul materasso, cominciando a baciargli il collo, fay cominciò a strattonarsi a tale premure facendo dei versi d'apprezzamento e risate degne di un un'imbencille in piena stagione delle mele. "Kuro-Piiiiiiii! No, li no!" esclamò fintamente indignato. Kurogane risalì dalla moltitudine di stoffa e sorrise sghembo, baciando il biondo e accarezzando il corpo snello, anche fin troppo, del musicista sotto di se. Tutto ciò fu fermato dal suono della caffetteria che chiamava per la colazione. "Kuro-Pon!......la caffettiera" disse Fay tentando di levarselo di dosso.
"Mhm..........................lasciala suonare" rispose Kuroagne, tornando al suo piacevole lavoro. Quando ad un certo punto il telefono non squillò, Kurogane non diede retta nemmeno a quel rumore, ma il telefono, vedendo l'assenza di risposta, prese le gambe e si avvicinò al padrone, infilandose tra le coperte. "Ma che diavolo" s'infuriò Kurogane prendendo l'arnese, perché di ciò si trattava per lui. "Quante volte ti ho detto di non camminare!*" disse al telefono. 
"Ma c'è una chiamata per lei signore, dal generale Saiga!" In quell'epoca di tecnologie sofisticate era normale che il telefono parlasse e cercasse il padrone per tutta casa. Kurogane rispose al telefono, mettendosi seduto mentre Fay se ne stava sdraiato a pancia in giù a giocherellare con il lenzuolo.
"Che c'è?!" chiese seccato. 
"Ma che bello, un buon giorno da parte di Kurogane, di prima mattina! Vorrei parlare con Fay, è li?" chiese. Il moro diede un occhiata a Fay che giocava con il lenzuolo e faceva versi da gatto.
"No, non c'è! In questo momento si trova ad incitrullolandia!" sputò senza curarsi di quello che avrebbe potuto pensare Fay. Saiga non ci aveva capito granché, ma aveva degli ordini anche per Kurogane.
"D’accordo, quando ritorna gli puoi dire che ho telefonato? In tanto ti dico le ultime del nostro caro sovrano. Dopo domani è il suo compleanno e vuole festeggiare con tutti i suoi cittadini. Secondo me gli è scattata una voglia matta di voler compagnia, è impressionante come ami circondarsi di gente ora! Comunque, vuole che tutti siano presenti" spiegò per poi riagganciare.
"Ma guarda tu che spiegazione!"
"Chi era!?" chiese Fay continuando a giocare.
"Saiga, mi dava degli ordini! Piuttosto dove eravamo?" chiese per poi essere fermato.
"Stavamo andando a fare colazione!" spiegò Fay scappando, ma venne fermato da Kurogane che lo sbattè a muro, cominciando a baciarlo e levargli i vestiti con i quali si erano assopiti. "Oh, avanti Kuro-Chu.....................non possiamo farlo qui, ti pare!" rise Fay alludendo a qualcosa d'imbarazzante che fece arrossire Kurogane.
"Non voglio arrivare fino a quel punto!" s'indignò il cacciatore. Non aveva mai pensato di arrivare fino in fondo, anche se l'idea l'allettava alquanto. "Almeno non per adesso!" disse fermandosi dal baciare Fay, per appoggiare la fronte sulla sua. Stettero fermi per minuti in quella posizione e poi Fay rise come idiota "Che ridi!?"
"Nulla, nulla! Piuttosto domani sei libero?" domandò portando le braccia dietro al collo di Kurogane.
"Si, direi di si!"
"Bene. allora hai un appuntamento con me! Ti devo mostrare una cosa che devi sapere, su di me" disse, dopodiché lo baciò e si avviò alla cucina per preparare a colazione. Kurogane si grattò la testa non capendo, ma alzando le spalle andò anche lui.
Il pomeriggio passò come sempre, Fay aveva il suo colloquio con non si sapeva chi, e Kurogane doveva mettersi ad arrestare maghi, visto che il giorno prima non ne aveva avuto l'opportunità. Il semplice fatto di dover stare per tutto il giorno a cacciare maghi, pur sapendo che avrebbero fatto la fine di quelli del falò lo faceva raggelare e anche Fay gliel'aveva accennato, pregandolo di non catturare più maghi, ma il suo lavoro lo doveva fare, però a modo suo. Preferiva ucciderli sull'istante per non dover sopportare la visuale orrenda di un prossimo falò, che di sicuro non avrebbe tardato. Kurogane non sapeva quale fosse la cosa che voleva fargli vedere Fay, ma sperava non fosse nulla di anormale, anche se sapeva che lui non era un mago seppure non si spiegava come facesse a conoscere quel luogo alquanto strano, ma bello ed inusuale, non sapeva nemmeno da dove venisse eppure se ne era innamorato, voleva che fosse al sicuro da tutti e tutto, anche dal sovrano. 


La sera, sarebbero andati nel luogo accennato da Fay, ma il biondino aveva pregato l'uomo di vestirsi in maniera sobria con un mantello che gli coprisse il volto. Kurogane non ne capiva il motivo, ma lo fece lo stesso.
"Dove siamo diretti?" chiese abbastanza curioso Kurogane, mentre percorrevano le strade della città, fino al passaggio dove c'erano le guardie, di turno. Salutarono gli addetti alla sorveglianza e poi si dileguarono nella foresta. "Allora, mi vuoi rispondere!" esclamò seccato il cacciatore. Fay si girò e sorridendo gli diede un leggero bacio.
"Lo scoprirai, ora seguimi" lo liquidò per trascinarlo nel folto del bosco. Arrivarono ad una radura piena di animali e con una cascata, che buttava acqua a volontà. In città Kurogane se lo sarebbe sognato, di vedere uno spettacolo del genere, o anche solo la metà di quello che vedeva, l'unica cascata che c'era, nella capitale, era quella della fontana, ormai ingrigita e talmente scarna d'acqua che credevano, buttasse terra ormai. 
"Mi hai portato qui per questo?" domandò alquanto deluso. Era una bellezza, nulla da ridire, ma si aspettava qualcos'altro, per esempio la casa del biondo oppure qualche ragguaglio sul suo passato, o di quello che avrebbe fatto tra sette mesi, quando sarebbe finito l'anno di convivenza.
"Beh, in realtà ti ho portato quì per farti vedere una cosa! Ma ti prego non mi giudicare male" disse, andando vicino all'acqua e tirando fuori il flauto traverso, cominciando a suonare. La musica veniva trasportata dal vento e le note si sperdevano tra lo scrosciare dell'acqua, gli animali si avvicinarono a quel dolce suono, mentre il cacciatore rimase immobile dov'era, all'imitare della radura, guardando lo spettacolo. Ad un certo punto dall'erba cominciarono a fuoriuscire dei germogli bianchi, che piano, piano si schiudevano facendo fuoriuscire delle piccole lucciole, le quali presero a volare per tutto il perimetro della radura. Fay smise di suonare, mentre le lucciole continuavano ad uscire. "Allora, piaciuto?" chiese avvicinandosi al cacciatore. Kurogane lo guardò male e lo prese per le spalle.
"Chi sei, come hai fatto?!" domandò preoccupandosi seriamente, più per la risposta che del biondo o del suo potere.
"Io, sono il nipote del tuo sovrano! Un mago"

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Sono felice che questa storia piaccia a tante persone, ma mi spiegate una cosa! Undici persone la seguono, due l'anno ricordata e una l'ha messa tra i favoriti e poi ci sono più di 150 visite per ogni capitolo, tranne il primo che siamo a quota quasi 300, che tra l'altro è stato commentato da cinque persone, si può sapere perché solo in due (neanche) hanno commentato fin'ora? (primo capitolo a parte). Ora capisco che magari è scritto male, la punteggiatura non è il massimo e avete letto di meglio (di sicuro), ma se siete così tanti a seguirla mi sembra piaccia, o sbaglio. Non voglio forzarvi, ma almeno sapere se vado bene o meno, comunque grazie e al prossimo capitolo.

 

*Lo so, lo so non ho messo molta tecnologia in questa storia, nonostante fosse ambientata in un futuro alquanto duro. Prometto che da ora in poi vedrete più spesso di queste cose strane, quindi buona lettura.

   
 
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