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Autore: LivingTheDream    11/01/2011    2 recensioni
"Mi dicesti tante cose.
Sono tutte qui,conservate nel mio cuore,come tante leggi intransigenti,che rispetto tutt'ora."
Fedele. Fino alla fine.
Non consigliata a Misty_Pan96.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Mi dicesti tante cose.
Sono tutte qui, conservate nel mio cuore, come tante Leggi intransigenti, che rispetto tutt'ora.

«È pronta la cena, davvero non vuoi mangiare niente?»

Scuoto la testa, seduta sul davanzale della finestra, lo sguardo fisso sul cielo stellato.

1. Mi dicesti che la mia linea era perfetta così, ed io, per conservarla, non sto mangiando niente.

Niente di niente.

2. Mi dicesti che ero bella con i capelli lunghi, ed eccoli qui, sciolti dalla solita treccia, che si appoggiano al pavimento.

Spenti e scuri.

3. Mi dicesti che stavo bene truccata, ed i miei occhi non vedono più acqua.

E il mascara mi cola sulle guance, sempre di più.

«Almeno prendi qualcosa da bere.
Tutto questo non farà che farti stare peggio.»

Scuoto la testa, seduta sul davanzale della finestra, lo sguardo fisso sul cielo stellato.

4. Mi dicesti che non ci sarebbe mai stata nessun altra, ed ora non vedo più le mie amiche.

Mi cercano, ma io non esisto.

5. Mi dicesti che ero molto intonata, e ormai la voce mi manca, a furia di cantare sempre la stessa canzone alla luna.

Ma nemmeno così mi fermo.

6. Mi dicesti che mi stava bene quel vestito, ed ora ho solo quello indosso.

Strappato, logoro ai polsi.

«Non puoi andare avanti così, ti avverto.
Possiamo almeno parlarne?»

Scuoto la testa, seduta sul davanzale della finestra, lo sguardo fisso sul cielo stellato.

7. Mi dicesti che saresti sempre stato a vegliare sul mio sonno, così da non farmi venire incubi.

Io, per paura, non dormo più.

8. Mi dicesti di non farmi crescere le unghie troppo lunghe, ed quasi non le ho più.

Mangiate a sangue.

9. Mi dicesti che non avrei mai dovuto soffrire, ed infatti, pur in queste condizioni, non sento niente.

Il nulla più assoluto.

«Adesso basta, Flora.
Domani ti porto da un mio amico. Lui potrà aiutarti.»

Scuoto la testa, seduta sul davanzale della finestra, lo sguardo fisso sul cielo stellato.

10. Mi dicesti che saremmo andati ogni sabato sera al parco, ed eccomi qui, ad aspettarti.

Ma, nel posto in cui ti trovi, non credo potrai arrivare presto.

11. Mi dicesti che mi amavi, ed io ho usato queste due parole per anni.

Erano il mio nutrimento.

12.Mi dicesti che non ci saremo mai separati, ed infatti eccomi, qui.

Seduta sul davanzale della finestra, lo sguardo fisso sul cielo stellato.

 

Con il vestito che ami.
Con il trucco che adori.
Non ho fatto crescere le unghie.
Snella Magra.
Sola.
Con i capelli lunghi, così ti piacciono.
Sotto gli occhi i segni del sonno.
Senza voce.

Con un coltello piantato a fondo nel petto, tanto il vestito è rosso.
Il sangue non si nota.

«Non posso domani, Professore. Domani vado a trovare Luke.»

 

E così anche l'ultima legge è stata rispettata.

 

Nda:

   
 
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