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Autore: abby_morns    11/01/2011    3 recensioni
.Mi aveva rovinato la vita una volta,e quando sembrava che mi
stessi riprendendo,era tornata a creare scompiglio.Mi aveva fatta
dannare per anni.Mi aveva ferita,abbandonata.Eppure,la compativo.La
compativo,perchè era sola.(Tratto dal 22°
capitolo).
Abigail non ha più lacrime da piangere,ha eusarito tutto: la
speranza,la rabbia,la tristezza,la malinconia.E' diventata come un
guscio vuoto,senza emozioni.Dopo l'assassinio del padre,Gail ha
lentamente smesso di vivere,durante i suoi diciassette anni.
Le cose a lei e sua sorella Haley sono sempre andate male: come
potrebbe essere possibile che,dopo l'ennesima adozione che le porta a
Boston,tutto migliori?Eppure sarà così.In questa
città,Gail scoprirà cos'è
l'amicizia,la fedeltà,la lealtà,l'amore.
E,quando tutto sembra andare per il verso giusto,la medaglia
è pronta a rigirarsi.Perchè Gail non è
una ragazza comune,Gail ha un dono,un dono che la lega strettamente al
destino,e che mette a rischio la vita di chi più le
è caro.
Così,quanto le cose sembravano aver preso un'altra
piega,Gail sarà costretta a rimboccarsi le maniche e a
combattere,per ottenere la giustizia
che tanto le è stata promessa...
Ma sarà così semplice?
-Introduzione modificata; visto che sono riuscita a portare Justice
fino a questo punto,ho deciso di festeggiare con un rinnovo locali xD Per i nuovi
lettori,spero vi piaccia la mia storia-
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Justice*: la serie completa'
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Epilogo - Justice
Cause I don't know how it
gets better than this,
you take my hand and drag me head first,fearless;
and I don't know why but with you
I'd dance,in a storm with my best dress,
Fearless.
[Taylor Swift - Fearless]

Ci sono tante cose che fatico a capire della mia vita,ancora oggi.Per esempio,perchè questa i poteri sono toccati a me e non ad un'altra ragazza (anche se non augurerei questa sciagura a nessuno).E poi,se i miei poteri rimaranno instabili per sempre o se con un po' di buono esercizio potrei portarli allo stato completo.E anche se in fondo io mi merito davvero uno come Daniel.Quando ripenso ai miei primi giorni a Boston,al nostro rapporto confuso e conflittuale,e a quanto lo...odiassi all'inizio,mi viene da ridere.Non avrei mai pensato di ritrovarmi ad amarlo,appena qualche mese dopo.E che lui ricambiasse.
Fatto sta che qualcuno lassù aveva deciso di farlo stare con me,e a me andava più che bene.Credevo di non poter amare.Lui mi aveva cambiato la vita,e il modo di vederla,oltre a farmi sorridere di nuovo.

Il 21 settembre.Il suo compleanno.
Erano passati soltanto tre mesi da tutto quel casino che mi aveva provata...e segnata.Tre mesi stupendi,passati tutti con Hilly,Andrea,Asia e Celeste ma soprattutto con Daniel.In quelle settimane avevamo scoperto quanto poco sapessimo l'uno dell'altra,e avevamo cercato di conoscerci il più possibile.
Stare con lui era favoloso.Era divertente,dolce,protettivo.Mi diceva sempre che ero così piccola,e aveva paura che una folata di vento potesse portarmi via.Mi veniva da ridere.Niente,dico niente avrebbe potuto portarmi via da lui.
Come dicevo,era il 21 settembre,il suo compleanno.Ero fuori con Hillari,perchè Daniel aveva detto che voleva andare in un posto speciale,e quindi secondo sua sorella occorreva "rifarsi il guardaroba".
Per una volta,mi lasciai trascinare per negozi senza fiatare.Ero nervosa.Non avevo comprato niente al mio ragazzo,e un motivo c'era.Un'idea mi frullava in testa da un paio di settimane,e mi rendeva intrattabile.
Ricordavo benissimo tutte le volte che Daniel ci aveva provato,in quei tre mesi.Aveva detto che voleva aspettare che fossi pronta per un passo così grande,però sapevo benissimo che mi desiderava.
L'ultima volta era stata appena qualche giorno prima.Le parole,le sue espressioni erano ben impresse dentro il mio cervello.
Ci stavamo baciando sul divano a casa mia.Kath era da qualche parte,ma sinceramente non ricordo bene dove.La sua bocca si muoveva dolce sulla mia,e aveva una mano posata sulla mia gamba.Poi aveva cominciato ad accarezzarmi dolcemente la coscia,con delicatezza,facendomi venire i brividi.
Poi la sua mano era arrivata all chiusura dei jeans,e lentamente aveva cominciato a slacciarli.E io l'avevo spinto via.
-Mi fai impazzire,Gail-aveva esclamato mentre mi riagganciavo i pantaloni.-Cristo,ti amo,ed ho voglia di te.Possibile che...
Ero arrossita come al solito.Non potevo farne a meno.
Anch'io avevo voglia di lui.Una voglia matta,che mi faceva quasi vergognare.Non riuscivo a non arrossire quando mi abbracciava e sentivo il suo corpo caldo contro il mio.Avevo sempre freddo,quando ero lontana da lui.
Mi ero strinta a lui,che mi aveva abbracciata stretta.Eravamo rimasti per un po' in silenzio,ad ascoltare i nostri respiri e i battiti dei nostri cuori.Poi mi ero decisa a parlare.
-Ascolta,Daniel-avevo sospirato,voltandomi per guardarlo negli occhi.-Lo sai che anch'io ti desidero.Con tutta me stessa.E non dire di no.
Non aveva replicato.Semplicemente,aveva sfiorato con le dita la mia guancia.Questo mi aveva spinta ad andare avanti.
-Però so che non è il momento giusto.E giuro su tutto quello che ho che appena sarò pronta,te lo dirò.
Aveva sorriso scuotendo la testa.-Va bene,Gail.Non intendo farti pressioni.
Gli avevo rivolto il sorriso più radioso che ero riuscita a fare.-Ti amo,Daniel Mark Healt.
-Ti amo,Abigail Justice Anderson.

Potete ben capire perchè fossi così nervosa.
Ci avevo pensato su e avevo deciso.Ero pronta.Mi ero decisa e,per i suoi vent'anni,Daniel avrebbe avuto quello che voleva.
Ero indecisa se parlarne con Hillari.Non erano fatti suoi,certo,ma forse mi avrebbe dato dei...consigli utili?
Ci pensai a fondo,mentre uscivamo dall'ennesimo negozio.Dovevo ammettere che mi stavo divertendo.E avevo comprato un sacco di cose.
-Che ne dici se ci fermiamo per un caffè?-mi chiese.Annuii.
Ci fermammo da Starbuck's.Io presi un frappè,lei un cappuccino.Scherzò sul fatto che le sarebbero rimasti i baffi di schiuma,e io promisi che l'avrei avvertita.Poi parlammo di quella sera.
Hillari sapeva dove mi avrebbe portata Daniel,ma non aveva nessuna intenzione di dirmelo.
-E' una sorpresa,e non sarò io a rovinartela-affermò,sgranocchiando un biscotto.Sbuffai.
Rimanemmo un po' in silenzio godendoci la nostra bevanda.
Ero ancora indecisa se parlarle o no della mia idea.Ricordavo molto bene il nostro...discorsetto all'inizio di giugno.Non volevo sentirmi di nuovo in imbarazzo.
Ma Hillari era la mia migliore amica.Mi sentii quasi in dovere di confessarmi.
-Allora,hai comprato qualcosa al nostro bello-impossibile-non-più-tanto-impossibile?-mi anticipò lei.
Giocai con la cannuccia.-Ehm.No.
-Come no!Niente di niente?
Alzai la testa arrossendo di botto.-Vedi...quello che voglio regalargli io non si può incartare...Oddio,almeno credo.
Hillari si fece curiosa.Mi guardò a lungo negli occhi.-Cosa stai nascondendo,Gail?
-Niente.Niente!Forse era meglio se non tiravo in ballo la questione.
-Cosa diamine vuoi regalare a Daniel?!
-Credo che ti aiuterebbero a capire i ricordi di certi discorsi di qualche mese fa-borbottai,evitando il suo sguardo.
La piccoletta aggrottò la fronte.Poi realizzò.A poco a poco.Il sangue affluì tutto alle mie guance.Dio,dovevo sembrare un pomodoro.
-Oh,sì.Credo di aver capito-tossì,imbarazzata.-Ma...ne sei davvero sicura?
-Uhm,sì.Insomma,lui...mi vuole-borbottai.-E penso che non potrei dargli di meglio.
-Cristo Gail.Mica lo dovete fare solo per accontentare lui!Deve far piacere anche a te-esclamò,esasperata.-Se no non ha senso.
-Ma io voglio farlo.Non fraintendermi.Lo desidero più di ogni qualunque altra cosa al mondo!
-Da come ne parli non mi pare-osservò la bionda.Si alzò,lasciando dieci dollari sul tavolo.
Sospirai e la seguii.Rientrammo in pieno centro,dirette verso la metropolitana per tornare a casa.
-Te lo posso giurare,Hilly.Ne sono convinta.
Scendemmo le scale che portavano nel sottosuolo.Lei rimaneva in silenzio davanti alla mia affermazione.
Dovevamo salire su due treni diversi,perchè il suo mi avrebbe portata dall'altra parte rispetto a casa mia.Hillari salì tra la folla,e prima che il treno partisse,si voltò e disse:-Secondo me dovresti lasciarti guidare dal cuore.Lo ami,no?Be',sta a te scegliere come dimostrarglielo.
Riuscì appena a finire la frase.Poi le porte si chiusero,e il mezzo partì.

Arrivata a casa,mi vestii e mi truccai.Daniel passava alle quattro,e io ero non ero esattamente tranquilla.Per questo,quando un suono acuto tuonò fuori,dalla strada,sobbalzai.Corsi alla porta e la spalancai.E per poco non mi rovesciai all'indietro dalla sorpresa.
Daniel era appoggiato all'auto di suo padre,bello da infarto,un sorriso tenero ma sicuro sulle labbra rosa.La mia mascella rotolò via allegramente,quando sventolò un foglio giallo e piccolo con grande orgoglio.
-Oh dio,sei patentato!-strillai.Attraversai il vialetto e gli buttai le braccia al collo,felice per lui.Lui mi strinse a sè.
-Eh già,alla fine ce l'ho fatta-rise lui.Lo guardai negli occhi,poi gli presi il viso tra le mani e lo baciai,così tanto da restare senza fiato.
-Buon compleanno-augurai.Mi dedicò un sorriso dolce e mi abbracciò.Poi mi spinse nell'auto.
-Dove andiamo?-domandai,entusiasta.
-Sorpresa.
Lo guardai scettica.-Eddai,ormai puoi anche dirmelo!
-Niente da fare-dichiarò,mettendo in moto e imboccando la statale.-Lo scoprirai quando ci arriveremo.
Passamo tutto il viaggio a chiacchierare.Fra qualche giorno sarei rientrata a scuola; lui con non poca fatica aveva superato gli esami finali,e si era diplomato.Ero invidiosa: lui era libero,io sarei dovuta restare a scuola ancora un altro anno.
Quando prese la strada per il mare,cominciai ad insospettirmi.Feci mente locale: c'erano ristoranti sulla spiaggia da quelle parti?Non che io ricordassi.
Viaggiamo per un'altra ventina di minuti,durante la quale me ne restai zitta a fissare il riflesso del sole che se ne andava sull'acqua.Poi Daniel fermò la macchina,e constatai che eravamo fuori città.
Scesi e continuai a guardare il mare.Nonostante avessi vissuto in molte città come quella,ma non avevo mai avuto l'occasione di andare sulla spiaggia.Inspirai la salsedine,sentendomi in pace con me stessa.
-Vieni?-mi chiamò Daniel.Era in piedi su uno scoglio,con un borsone in spalla e la mano tesa verso di me.Lo fissai aggrottando la fronte.
-Avanti,manca poco!Solo un altro pezzo a piedi-mi pregò.Afferrai la sua mano e mi arrampicai in equilibrio precario sugli scogli.Per fortuna avevo scelto le Converse.
Procedemmo per mano di scoglio in scoglio,mentre il sole alle nostre spalle andava giù.Poi all'improvviso le sue mani coprirono i miei occhi,e mi guidò verso un terreno sabbioso.
Levò le mani e mi permise di guardare.Disse:-Sorpresa.
Eravamo in una baia.Una baia isolata,piccola,lontana dalla civiltà.Dietro di noi soltanto gli scogli che ci avevano portato fin lì.Ero rimasta a bocca aperta,perchè quello era un posto incantevole.
-Oh Daniel,è bellissimo.
Sorrise e mi strinse i fianchi.-Ti piace?L'ho scoperto durante una delle mie bigiate.E' il posto migliore per pensare.
Detto questo,mi baciò con dolcezza infinita.
Stendemmo un telo per terra e preparammo una coperta nel caso la temperatura si fosse abbassata.Poi ci sedemmo e ci rimettemmo a chiacchierare.Il braccio di Daniel era intorno alle mie spalle e ogni tanto ci fermavamo per baciarci.
In realtà era più lui a parlare.Io ero nervosa,la mia testa era da un'altra parte...in una situazione immaginaria.E Daniel se ne accorse in fretta.
-Sei distante-fece.Mi diede un bacio in testa,e io tremai.-Che ti succede?
-Io...niente-borbottai.D'improvviso,mi era venuta fretta.Il battito del mio cuore era udibile facilmente.Mi voltai,lo fissai per un attimo e poi mi decisi.Volevo sedurlo.
Gli feci un sorriso dolce,poi allacciai le braccia al suo collo e lo baciai con foga.Lui sembrò sorpreso ma ricambiò il bacio.Lo spinsi indietro sul telo,accarezzandogli i capelli,il collo,la schiena.Forse stava cominciando a capire.Io stavo andando in tilt.Feci scorrere la mia mano lungo la sua pancia  piatta,e provai ad alzargli la maglia.
Le sue labbra si bloccarono,e io con loro.
Mi alzai rossa di vergogna e mi allontanai piagnucolando.Affondai i piedi nella sabbia,mi lasciai cadere a terra e nascosi il viso tra le braccia per non far intravedere il rossore.
Rimasi lì,sentendo le guance in fiamme ogni volta che ripensavo a quello che era successo.Poi sentii i suoi passi sulla sabbia,e il suo abbraccio dolce.
-Gail?-mi chiamò.La sua voce mi giunse come lontana anni luce.
-Ehi,piccola.Dai,guardami.
Alzai timidamente la testa.I suoi occhi nocciola mi scrutarono nel profondo.Chissà cosa vedeva nei miei.Vergogna?Dispiacere?
Deglutii e riuscii a sussurrare:-Scusa.
Rise.Mi sollevò da terra e mi prese tra le braccia,portandomi verso il telo.-E di cosa,sciocca ragazzina che non sei altro?Di aver provato a sedurmi?
Arrossii di nuovo,violentemente.Mi posò per terra e poi si sedette accanto a me.
-Oddio.Sono una cretina-esclamai.Lui mi abbracciò stretta.-No che non lo sei.
-Vedi...io volevo solo darti quello che volevi.
Sospirò.-Non devi farlo solo perchè lo voglio io.Lo dobbiamo volere entrambi.Non sono così egoista.
Guardai il mare e appoggiai il mento sulle mie braccia incrociate.-La stessa cosa che mi ha detto Hillari.Cristo,mi sento così stupida.
-Non dirlo mai,Gail.Tu non sei stupida-mi riprese.
-Invece sì.Perchè Daniel,io voglio farlo.E' solo che...non so come.E mi sento così goffa.
-Oh,Gail-sospirò.Mi strinse di più a sè.Decisi di continuare ad esporgli i miei dubbi.-Vedi,insomma,quando penso,che tu mi ami e mi vuoi,mi viene da chiedermi come mai.Io non sono questo granchè,insomma,ci sono così tante ragazze carine,e tu hai scelto me... e mi trovi attraente anche in quel senso.E mi sembra così strano...
Bloccò il mio flusso di parole con un bacio.-Gail,non dire mai e poi mai di non essere carina.Per me,tu sei la creatura più bella e angelica di tutto l'intero mondo.E adesso tu forse mi dirai: ma io non sono un angelo,sono un mostro,eccetera.Ma non m'importa,perchè io ti amo da morire,non esistono parole per dire quanto,e amo ogni singola parte di te,i tuoi occhi,il tuo viso,e sì,anche la tua parte soprannaturale.E certo che ti trovo attraente anche in quel senso.Ricordalo Gail,io ti amo,e di questo sono certo.E' una delle poche certezze della mia vita.
Mi salirono le lacrime agli occhi.Perchè lui riusciva sempre ad usare parole così dolci con me?Io ero una frana.
Lo abbracciai e lo baciai.-Grazie,Daniel.Io devo dirti grazie.Perchè tu mi hai salvato dalla rovina,mi hai dato una ragione per vivere nonostante non ne avessi molte,e mi ami,anche se mi sembra impossibile.Grazie,Daniel,semplicemente perchè esisti e perchè hai deciso di essere qui con me.
In qualche modo,ero riuscita a dirgli quello che provavo.Ci baciammo di nuovo,con foga,passione e amore.Ci ritrovammo distesi sul telo,accarezzando i rispettivi corpi.Ero così felice.Così realizzata.E quando Daniel,questa volta,tentò di togliermi i vestiti,non glielo impedii.

Tutto perfetto.Perfetto e dolcissimo.Proprio come l'avevo sempre immaginato,sognato e desiderato.Non che avessi molti dubbi su questo.Ero con Daniel.
Adesso,che il sole era calato dietro le nubi e noi eravamo stretti sotto la coperta,mi sembrava tutto così surreale.Ero appoggiata al suo petto,e lui mi guardava e mi accarezzava la pancia,i fianchi,le braccia.Una sensazione stupenda,anche se non paragonabile a quelle di poco prima.
-Sai,ora che ti vedo davvero,capisco quanto tu sia piccola-sussurrò.Alzai il capo e lo fulminai.-Niente commenti sul mio fisico!
-Ok,ok,calma!-rise lui.Mi abbracciò dolce e mi baciò le labbra teneramente.
Mi stavo facendo delle domande.Daniel mi era sembrato...incerto,sul da farsi.Quasi quanto me.Mi veniva da chiedermi se quelle che mi aveva raccontato Hillari non fossero solo cavolate.
-Daniel...
Smise di nuovo di accarezzarmi.-Sì?
-Senti...Hillari mi aveva detto una cosa.Ma...io non so se è vera-mugugnai,esitante.
-Dimmi.
Continuai,incoraggiata.-Vedi...lei mi ha parlato di...Celeste.Mi ha detto che lei non era più...sì,insomma,hai capito.
Sorrise,uno di quei suoi sorrisi da spaccone che venivano fuori quando voleva prendermi in giro.-Ho capito.No,non sono andato con Celeste.
Lo fissai sorpresa.-Allora...
-Esatto-mi abbracciò protettivo,baciandomi i capelli.-Tu sei stata la prima.Come io per te,spero.
Arrossii.Oddio,di nuovo?-Certo!Daniel,io quello che provo per te non l'ho mai provato per nessun'altro.Ti amo,e ho amato sempre e solo te.
Rise,ma io non riuscii a ridere con lui.Le mie stesse parole mi avevano riportato in mente certe informazioni riguardo la mia natura.I soggetti X.
Certo.Io sentivo di amare da sempre Daniel.Questo poteva forse dire che era destinato a me?Ronnie aveva detto che un giorno o l'altro quelli come me dovevano incontrare il loro soggetto X,era scritto.
I miei turbamenti mi fecero alzare a sedere.Mi coprii con la coperta,mordendomi un labbro.
-Gail?Che succede?-fece Daniel.
-Niente.Pensavo...ai miei poteri.
Il ragazzo sospirò.Mi raggiunse,e sussurrò piano:-Non ne abbiamo già parlato?Non mi interessa cosa sei,o cosa sai fare.Io ti amo.
A quelle parole,m'infiammai.-Non capisci,Daniel?E' proprio questo il problema!Il mio amore,l'amore folle che provo per te...E' sbagliato!Ricordi cosa ti ho detto?Ricordi?Sarò io ad ucciderti.E non importa che non voglia farlo,è scritto,ed è inevitabile.E forse sarà proprio il mio amore a farti fuori,visto che sono emotivamente e...mortalmente instabile!-esclamai.Stavo per mettermi a piangere.Ecco,stavo rovinando un momento perfetto.-Tu non capisci!Dovresti starmi lontano!Sono pericolosa per te che per chiunque altro.
-Adesso basta,Gail!-s'intromise lui.Mi lasciò a bocca aperta.-Allora tutte le cose che ti ho detto non sono servite a niente!Ascolta...io ti amo.Tu mi ami.A me questo basta,basta per sempre.E se la morte ci dividerà,troverò un modo per restarti accanto.Ma sicuramente non puoi chiedermi di starti lontano,perchè non ce la farei mai.MAI.E giusto per dimostrartelo...
Si voltò,cercando i suoi vestiti.Prese i jeans e frugò nella tasca,imprecando.Oddio,l'avevo fatto arrabbiare.
Stavo per chiedergli scusa,per implorare il suo perdono,per dirgli che anche io non volevo perderlo,quando tirò fuori un piccolo cofanetto di velluto nero e me lo porse.Il mio cuore sobbalzò.Oh.Mio.Dio.Non poteva essere...quello che stavo pensando!
Lui mi guardò con quel suo sguardo che mi faceva sciogliere,e poi aprì la scatolina.Un piccolo diamante brillò alla luce fioca di quel pomeriggio,in cima ad un anello di argento opaco.
Cazzo.
-Abigail Justice Anderson-mormorò,piano.-Ti amo,piccola,e non ho mai amato nessun'altra come ora sto amando te.In nome di quello che provo per te,che spero non finisca mai...Abigail,Gail...mi vuoi sposare?
...
Ok,mi aveva lasciato senza parole.
-Oh.Cristo-esclamai.-Tu sei pazzo!
-E un sì,giusto?Gail,sono sincero.Voglio davvero sposarti.
Ok.Restiamo calmi,pensai.Respira,Gail.
-Allora?Vuoi sposarmi,Abigail?-chiese di nuovo.


Angolo autrice. Che ha paura di essere linciata a breve.
Eh sì fan. Questa è la fine. La fine di Justice*.
Questo racconto è una stata una parte importante della mia vita,ed adesso è giunto al termine, e a me sembra di avere un buco nello stomaco.E' così che ci si sente quando un periodo importante della vita se ne va? Non lo so.
So solo dirvi che mi dispiace per il finale. Forse non era quello che vi aspettavate. E' un po' brusco,lo so. Ma io l'ho sempre desiderato così, e dopo averci rimuginato tanto, ho deciso che il capitolo si doveva concludere qui. Punto.
Punto finale alla storia. Proprio come piace a me.
Naturalmente non sarà la fine anche della nostra avventura. La vita è fatta di fini e di inizi tutti nuovi. Se continuerete a seguirmi, cercherò di non deludervi mai.
Rispondo ora alle recensioni, quelle del penultimo capitolo e quelle del capitolo Dichiarazioni
Jo_96 e Julia Bi: a voi ragazze non so cosa dire. Mi avete lasciato senza fiato con le vostre ultime due recensioni. Sono veramente commossa. Vi amo,ragazze. Spero che non mi lasciate mai da sola. E che mi sosteniate e mi aiutate anche per i prossimi libri.
Non andatevene dalla mia vita <3
Dreaming_Archer: ehilà! grazie della bella recensione ** come sempre sono felice che ti sia piaciuto. Cosa dirai ora che Justice è finito? spero che te lo sia goduto fino in fondo. Mi seguirai anche le prossime volte? Un bacio <3
Emily Doyle: salve :) già si spiegano tante cose... spero che la storia ti sia piaciuta alla fine. Spero che tu mi segua anche per le prossime storie. Un bacio anche a te.

Un bacio anche a voi fan. Se avete domande o chissà che, recensite e vi rispondo nei ringraziamenti.
A presto <3

abby.


  
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