Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Fuyu    15/01/2011    1 recensioni
I tempi erano oscuri e tetri, vigeva la legge del più forte e nessuno osava andare contro la legge. Il sovrano temeva i maghi, per i loro poteri e le loro stregonerie come le chiamava lui. Solo i cacciatori, esseri scelti, potevano uccidere un mago, solo le loro armi potevano debellare i poteri di tali esseri per poi ucciderli definitivamente. I cacciatori venivano selezionati grazie ad un fattore nel loro DNA, totalmente contrapposto a quello dei maghi che permetteva loro di trovarne uno. Solo chi possedeva tale fattore poteva essere chiamato cacciatore e venire addestrato. La gente era atterrita dai maghi, non si potevano riconoscere ad un'occhiata, erano come loro d'aspetto, quindi potevano trovarsene davanti uno senza saperlo. Kurogane era un cacciatore molto esperto, da tre anni faceva quel lavoro e adesso gli avevano affidato un novellino da addestrare. Ragazzo sveglio, ma molto imbranato, sopratutto nelle relazioni interpersonali (di cuore).
"Muoviti ragazzo, non ho alcuna intenzione di stare ad aspettarti!" esclamò il moro prendendo la sua fedele Katana. Ogni cacciatore aveva la sua arma, in quell'epoca molto sviluppata si poteva accedere ad armi, come pistole laser o bombe fantasma, ma lui preferiva la classica lama che affondava
Genere: Azione, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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cacciatori contro maghi 9

Capitolo lungo, più degli altri e intenso. Finalmente si capisce qualcosa di più su questa storia, credo che mi sta venendo meglio del previsto, visto cosa succede quando aspetti l'ispirazione, invece di andare allo sbaraglio! (Meno male che me lo dico da sola ^^'). BUONA LETTURA
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IX°

RIVELAZIONI IMPORTANTI

Era andato dalla donna, come ogni mattina, per dirgli una cosa molto importante. Aveva intenzione di spiegare ogni cosa a Kurogane e nessuno glielo avrebbe impedito.
"Così vorresti dirglielo! Non credi che sia un po' troppo avventata come mossa?" chiese la donna, con circospezione.
"No, sono convinto che Kuro-Chu capirà e saprà ascoltare!"
"Se ne sei convinto! Ma ti avverto, un solo tentativo di farti del male o di sfruttarti e finisce a far visita a sua madre!" proclamò la donna indicando Fay con un dito.
"Non pensavo teneste a me così tanto!" rise Fay
"Diciamo che tu sei prezioso per questo nostro progetto, non possiamo perderti! Tu sei l'unico che possa ricongiungerci con gli umani"
"Si sta riferendo alla mia situazione? Lo sa bene che la prima volta è stato un fiasco totale!" esclamò il biondo rabbuiandosi
"Lo rammento! Ed è per questo che ti tengo d'occhio, non voglio rifare l'errore che feci con Yui" disse "Quindi stai attento a quello che fai e dici!"
"Si, non si preoccupi!"

Certo poteva essere interpretato in mille maniere, quel 'Sono un mago', per esempio poteva significare che con la musica poteva fare magie, oppure che era una magia suonare o robe del genere, non era necessario che fosse per forza uno di quei maghi che lui avrebbe dovuto uccidere o, ancora peggio, catturare. Però la cosa che gli premeva di più era un'altra.
"Tu sei il nipote del mio sovrano!?" chiese a bruciapelo. Credeva che nulla, oltre al fatto di rivedere i suoi genitori vivi, potesse stupirlo oltre ogni dire, ma sentire che la persona da lui amata fosse parente del suo sovrano era davvero il massimo. "Non lo credevo così vecchio!" esclamò constatando che l'età del biondo dovesse essere sulla ventina.
"Infatti non è mio nonno, ma mio zio" rispose Fay alle elucubrazioni del moro.
"Il mio sovrano aveva un fratello!? Non pensavo neanche avesse figli!" Era una sorpresa dietro l'altra a partire dal fatto che lui fosse un mago. "No, aspetta un momento! Questo significa che anche il mio re è un mago?" chiese trafelato. Fay parve rabbuiarsi a quella scoperta, portando la testa ad abbassarsi e poi la scosse freneticamente.
"No, mio zio non è un mago e nemmeno io!" esclamò Fay. Kurogane spalancò gli occhi avvicinandosi al biondo e alzandogli il viso, controllando le iridi azzurre poteva vedere tristezza, odio e terrore, ma niente che facesse pensare ad una bugia.
"Ascolta, cinque minuti fa, mi hai detto di essere un mago e adesso ritiri tutto? Mi credi scemo!" cominciò ad alterarsi. "O sei un mago o no!"
"Beh per la verità nessuno dei due, ma anche tutti e due!" Kurogane era ancora più stupito di prima, non ci stava capendo nulla e Fay continuava a parlare a monosillabi e frasi senza senso.
"Io non ci sto capendo nulla, mi puoi spiegare meglio!" propose Kurogane. Fay sorrise lo baciò con tenerezza.
"Forse è più semplice se ti racconto tutta la storia!" disse sorridendo e facendo sedere Kurogane sull'erba."Mio padre era un cacciatore, non chè fratello del futuro erede al trono.....................................................................................

PASSATO DI 30 ANNI FA

Dagli ampi corridoi venivano delle risate allegre e solari, la musica riecheggiava per il palazzo e i rumori dei passi delle danze venivano uditi anche fuori dalle pareti, negli splendidi giardini della reggia, irrigati da fontane, che da sole, decidevano l’orario di irrigazione a seconda delle piante e della stagione. La festa per il  trentesimo compleanno della regina era sfarzosa ed enorme come la sala del castello che l'ospitava. La regina era leggiadra e dolce, sembrava una donna gentile ed altruista, come d’altronde era il sovrano: forte e sincero.
"Complimenti fratello, la festa è un successone!" esclamò il sire minore.
"Tutto questo grazie alla nostra maga di corte, non chè dama di compagnia della mia cara moglie!" spiegò il sovrano guardando la donna in questione, mentre il sire minore seguiva la mano del fratello. Bella, era semplicemente meravigliosa agli occhi di un comune ragazzo ventenne come il sire minore, poteva essere solo un sogno: Bionda e giovane, occhi azzurri come pozzi d'acqua che riflettevano il cielo ed uno sguardo gioviale e calmo da renderla meravigliosa in ogni momento. "Nonostante la tecnologia che abbiamo ai nostri giorni, la magia è sempre utilissima" rise il sovrano risvegliando il fratello dal torpore.
"Si avete ragione, fratello!" rispose il ragazzo, non smettendo di guardare la maga. Il sovrano non l'aveva notato, ma la regina non era stupida, aveva notato lo sguardo del cognato, rivolto alla sua dama di compagnia e come ella lo ricambiasse quando non vista, anche se tutto ciò era divertente doveva aiutarli, doveva fare in modo che avessero occasione di conoscersi. Purtroppo il sire minore veniva a palazzo solo per feste e banchetti importanti, altrimenti se ne rimaneva chiuso in quella specie di castello nel pezzo di terra lasciatoli in eredità dal padre, diventando conte di un feudo fuori dal regno del fratello.
"Caro avrei una proposta da farti!" esclamò la donna con il marito accanto
"Cosa!?"
"Avrai notato, spero, l'intesa che si è creata tra il tuo giovane fratello e la nostra maga di corte! Che ne dici se gli dessimo più tempo da passare insieme!?" domandò la donna tutta contenta. Il sovrano aprì gli occhi a tale rivelazione, non si era accorto di tale vicinanza tra i due, però questa era un ottima occasione per unire definitivamente le due razze e levare le continue dispute sull'argomento.
Passarono i mesi e dopo varie vicissitudini il sire minore e la maga di corte si erano sposati e in quel frangente il giovane conte stava aspettando con impazienza che la moglie desse alla luce suo figlio, scoprendo in un secondo momento di ricevere due gemelli. Alla nascita fu indetto uno sfarzoso banchetto con balli e musica degne di un sovrano, il sovrano non poteva essere più felice di quel momento, aveva due nipotini splendidi e non avendo ancora eredi poteva stare più tranquillo a chi affidare il regno, se non avesse avuto figli. Purtroppo dopo un anno, ci furono delle guerre e dei maghi attaccarono il castello, con dentro la regina e la maga di corte insieme ai figli, purtroppo le due donne morirono, ma i piccoli riuscirono a salvarsi anche se il sire minore non si riprese mai dalla morte della moglie togliendosi la vita qualche anno dopo. A quel punto il re tolse ogni ponte tra la magia e l'umanità, facendo abbandonare i suo stessi nipoti nella foresta divenuto il confine del territorio dei maghi, erano i suoi nipoti eppure ora li considerava dei mostri, come il resto dei maghi. Nonostante tutto non ebbe il coraggio di ucciderli..................................................................................................................................................................................................

Il sovrano si svegliò di soprassalto, mentre la luce del lampadario si accendeva per far vedere al sovrano la stanza. Aveva sognato tutto, ogni singola cosa, eppure gli era sembrato tutto così vivo e vero che gli pareva di aver rivissuto tutto per due volte. Ormai erano più di dieci anni che non faceva più quell'incubo e invece ora tornava a dargli noia, il motivo lo conosceva bene, lo aveva visto tra a folla durante il falò e non era stato difficile riconoscerlo, era identico a suo padre, tranne per il colore di capelli, caratteristica della madre. Non poteva essere un caso, che quel sogno tornasse proprio quando lui era tornato in città, doveva esserci sotto qualcosa, qualche stregoneria visto il soggetto, ma lui l'avrebbe sgominata insieme a tutti i maghi, anche a costo di uccidere il suo stesso nipote.
"Seishiro, Imonoyama, Saiga! A rapporto!" ordinò subito. Dopo neanche venti minuti i tre nominati si presentarono al cospetto del sovrano. "Andate a casa Suwa e prendete l'inquilino del cacciatore Kurogane! Mi raccomando vivo, voglio parlarci" Saiga riluttante alzò il viso per vedere l'espressione che aveva dipinta il suo sovrano in faccia. Sadico e sanguinario avrebbe dedotto, ma sapeva che tutto quello era dovuto alla pazzia che era degenerata in lui alla morte del fratello, dopotutto gli voleva un gran bene e non avrebbe mai voluto che finisse così. Senza dire nulla si dileguarono dalla stanza per andare ad eseguire il piano. Arrivati davanti al castello, prima di arrivare alla casa incriminata Saiga fermò Imonoyama.
"Tu sei favorevole al rapimento! Dopotutto lo vuole vivo, non vorrei che volesse fargli qualcosa di strano!"
"Non credo, al massimo lo torturerà! E poi domani c'è la festa per il compleanno del sovrano, non credo che voglia sporcarsi le mani con del sangue ignobile!" esclamò Seishiro sentendo il collega. 
"Già, dopotutto se l'è sporcate abbastanza stando a sentire te! O sbaglio Seishiro!?" rimpiccò Imonoyama. Conosceva bene Seishiro e sapeva che il sovrano si fidava di lui, quindi con molta probabilità era colpa sua l'idea del falò in città.
"Mi spiace per te, ma anche se a malincuore, devo confessare che non è stata un'idea mia il falò in città!"
"Sarebbe una novità!" scherzò Saiga
"In ogni caso ci è stato dato un ordine dal nostro sovrano, quindi muoviamoci!" popose il biondo, andando avanti. Mentre Saiga si nascondeva in un luogo appartato.


Nel mentre nel bosco Fay aveva finito di spiegare le parentele e le vicissitudini della sua vita, lasciando un Kurogane, parecchio stupito, più di prima. Se il moro aveva pensato di non potersi più stupire di niente, adesso doveva ricredersi in pieno.
"Quindi tua madre era la maga di corte! Ma allora tu sei?"
"Mezzo cacciatore, si!"
"Questo spiega, perché non sentissi il fattore dei maghi!"
"Esatto! Nonostante sia un mago, non posso usare incantesimi di guarigione, e sebbene io sia un cacciatore non potrò mai ferire un mago" spiegò "In compenso ne l'uno ne l'altro potranno mai scoprirmi, per via del fatto, che un fattore si sovrappone all'altro!"
"Non me lo sarei mai aspettato! Sapevo che eri strano, ma fino a questo punto!" si grattò la testa Kurogane con fare goffo, guardando lontano dal biondo. 
"Hai paura di me?" chiese il mago
"Paura!? No!"
"Allora vuoi uccidermi! L'hai detto tu stesso che non perdonerai mai i maghi per quello che hanno fatto!" sorrise il biondo
"Tecnicamente tu sei un cacciatore e, in ogni caso, sei famigliare del mio sovrano quindi, al massimo, dovrei proteggerti come membro della famiglia reale! Ma allo stesso tempo sei un mago il mio più acerrimo nemico, colui di cui mi hanno detto peste e corna, anche se..................." parlò guardandosi in torno per poi guardare Fay
"Anche se?!" lo spronò Fay
"Dopo aver vissuto con te cinque mesi, devo dire che voi maghi non siete poi così tanto pericolosi! Senza contare che non sopporterei di non averti tra i piedi!" sussurrò diventando rosso. 
"Naaahhhhhh, che dolce!" rise Fay aggrappandosi al collo di Kurogane che per lo sbilanciamento cadde a terra. Menomale che era già seduto altrimenti immaginava la sederata che avrebbe preso. "Sai sei proprio dolce!" sorrise Fay, con dolcezza prima di scendere con la testa e baciarlo. Kurogane rispose stringendolo forte a se, facendo pressione sulla nuca del biondo per avere di più da quel bacio. Ormai il sole stava sorgendo e i primi raggi caldi li distolsero dalle loro effusioni facendoli sobbalzare.
"Direi che è ora di andare a casa a dormire!" esclamò Kurogane rosso alzandosi e levandosi il biondo di dosso, che con un broncio brontolò per la perdita della comoda posizione.
"No, voi non andate da nessuna parte!" esclamò una voce femminile. Una donna uscì dalla boscaglia accompagnata da un uomo che tale non poteva essere definito.
"Yuko-San, Kakei-San!" esclamò Fay, ancora seduto sul prato, mentre Kurogane era già alzato e li guardava in maniera assurda.
"La vostra casa è stata assediata dai cacciatori del re" spiegò Kakei a Fay.
"E per quale motivo?" chiese Kurogane.
"Cercano Fay, o almeno è quello che ha detto il tonno!" sorrise Kakei.
"Il tonno!?" si stupì Kurogane.
"Parla di Saiga-San!" tradusse Fay. Kurogane si mise a ridere a tale rivelazione, accovacciandosi per le troppe risate. "Kuro-Chi, non mi sembra il caso di ridere degli assenti!" disse fintamente scocciato Fay.
"In ogni caso stanno cercando Fay per portarlo dal sovrano, quindi è meglio se Kurogane viene nel nostro regno!" esclamò la donna.

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Nel prossimo capitolo vi catapulterò nel regno dei maghi, quindi preparatevi ad avere a che fare con stramberie e cose varie, per stasera ci sarà una sorpresa sul mondo di One Piece, non mancate. Per il resto non ho nulla da dirvi se non chiedendovi una cosa: MA VOI AVETE CAPITO TUTTO DI QUELLO CHE C'È SCRITTO QUÌ?


   
 
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