Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
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Autore: ram    16/01/2011    2 recensioni
questa è la seconda parte della mia fanfic precedente. Sugli esordi del nostro gruppo preferito... la vita e le avventure di Axl e compagni agli esordi della loro carriera ovviamente arricchito da qualche particolare del tutto personale. divertitevi
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“ Aspettaaaaaaaaaa!!”- urlò Axl correndo dietro ad Erin- “ Fermati!! Eriiiin!”

La ragazza correva forte ma lui la raggiuse afferrandola per un braccio:

“ Ma che cazzo hai adesso?”- lei alzò gli occhi su di lui. Erano lucidi e rabbiosi...

“ Che cazzo ho? Secondo te?Eh? Non esiste che io sto a guardarti fare il papà premuroso di quella bambina! Non sarò la seconda scelta!”

“ Seconda cosa? Erin! Io sono il padre d Sunshine! Che cazzo! Non puoi semplicemente essere felice per me?”

“ Felice per te? Vuoi un figlio? Possiamo averne anche uno no non credi? A quella bambina ci pensa Izzy! Lasciali in pace!”- Erin urlava mentre le persone si fermavano a guardarli curiose. Axl stentava a metabolzzare quelle parole. Non capiva il perchè di quella reazione! Nessuno si era mai lamentato di quella famigla..Anche Erin poteva farne parte...che c'era di male. Si guardò intorno, in molti li osservavcano. Lui odiava essere fissato:

“ Andiamo a parlarne a casa c'è troppa gente qui!”- ringhiò trascinandola per un braccio. Nessuno dei due parlò sino a casa. Fu Axl ad iniziare:

“Tu sei pazza! Completamente fuori di testa!”

“ Sei tu quello fuori! Tu e quella stronza! Io non sono come quel coglione di Izzy! Non starò a guardare te che fai il paparino premuroso con quella puttana da quattro soldi e la sua mocciosa! Ci siamo capitiiiiiiiiiiii?”- a quelle grda Axl si bloccò. Sentiva il cuore battere veloce e le guance accaldarsi.

Afferrò una lampada e la scaraventò a terra, Erin si voltò spaventata:

“ Che cazzo stai facendo? Axl smettilaaaaa!!”- cercò di bloccarlo. Ma la rabbia di Al era forte e il rosso continuava a scaraventare roba a terra.

“Smettilaaaaaaaaaaa Smettilaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!”- urlò lei.

Axl le prese il viso con una mano:

“ Se urli un altra volta ti spacco tutti i denti è chiaro?”- ringhiò a pochi centimetri dal viso di lei per poi spingerla via.Erin cadde sul divano. Era ferita, arrabbiata e spaventata. Si alzò e gli andò addosso prendendolo a schiaff ma il rosso li schivò tutti. Solo uno lo prese in pieno. In quel momento Erin si sentì morire. Gli occhi del rosso erano folli...non l'aveva mai visto in quel modo. Le andò addosso schiaffeggiandola. La ragazza cascò a terra con tutti i suoi 45 kg.

Era scioccata e terrorizzata. Nessuno l'aveva mai colpita prima. Nemmeno i suoi genitoeri. Lei era sempre stata viziata e coccolata ma ora si sentiva ferita, tradta...

Axl rimase fermo mentre i suoi occhi mettevano a fuoco la scena.

Che aveva fatto? Come aveva potuto...Non disse una parola e scappò fuori correndo.

Erin ancora a terra cominciò a singhiozzare. Si sentiva sola e disperata. Aveva una gran voglia do parlare con qualcuno ma a L.A. era sola...Chiamare i suoi era escluso, li avrebbe solo fatti preoccupare...Chi poteva capirla...chi...

Si tirò su e si guardò allo specchio, c'era un grosso segno rosso sul viso che ancora le bruciava...le mani le tremavano dallo spavento ma riuscì' ad afferrare l telefono e a comporre l'unico numero di L.A. Che conosceva a memoria.

Lui l'avrebbe capita...si conoscevano da poco ma erano entrati in confidenza da subito...

Forse con lui...

Pronto...”

“ Pr...pronto...sono...sono Erin...”- disse piangendo

Ehi! Che t succede?”

“ Possiamo vederci? Non c'è Axl lì vero?”- s affrettò a chiedere

No, non c'è nessuno? Ma che succede piccola perchè piangi?”

“ Ci vediamo in caffetteria tra cinque minuti...”

Ok arrivo...”

Buttò giù e prese la giacca...Aveva bisogno di parlare con lui, era l'unica persona con cui avrebbe potuto farlo...lui l'avrebbe capita... 

  
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