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Autore: Kate_88    17/01/2011    2 recensioni
Kyo e Toru, dopo che la maledizione è stata spezzata, sono andati lontano dai loro amici per raggiungere un Dojo. Toru e Kyo vivono insieme, eppure qualcosa sembra essere diverso... qualcosa si sta spezzando.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kyo Soma, Momiji Soma, Toru Honda, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 5 – Vita quotidiana.

 

 

Erano passati altri giorni e Momiji e Toru avevano nuovamente fatto pace.

Lei la mattina si svegliava e preparava la colazione a tutti, poi spolverava in loro assenza e solo dopo pranzo, usciva per le vie della città.

A scuola intanto, Momiji viveva la sua quotidianità con un piccolo sorriso in più che da troppo mancava sul suo viso.

Non c'era nulla di diverso in ambito scolastico: la mattina apriva con Hatsu l'armadietto e trovava le lettere delle tante ragazze innamorate, seguivano le lezioni poi, a pranzo, rifiutavano quelle ragazze e passavano il pomeriggio a crogiolarsi per aver spezzato altri cuori.

Non gli pesava più quella situazione, per un semplice motivo: Toru era tornata e voleva solo lei.

Questo suo comportamento, tuttavia, non passava inosservato agli occhi delle ragazze che, egoisticamente, volevano Momiji tutto per loro, seppure spesso incappavano negli sguardi omicidi di Hatsu che ben faceva intendere loro di mantenere le distanze.

Nella quotidianità della vita scolastica, Momiji ormai era felice, mangiando a volte lecca lecca di nascosto o caramelle, ricordando i vecchi giorni quando, con la divisa femminile, scherzava con Toru o quando, ormai cresciuto, ci passeggiava mano nella mano, creando i più svariati equivoci.

In tutto il trambusto del cambio ora, mentre Momiji parlava con Hatsu, una ragazza s'avvicino ai due.

Era sicuramente bella, con dei capelli biondi e mossi, la frangia corta e gli occhi grandi e verdi.

« Momiji c'è una che ti cerca? » disse la ragazza con un filo d'imbarazzo.

« Chi è? »

« Dai, sarà la solita innamorata » Hatsu rispose facendo spallucce.

« Mh veramente non è di questa scuola. Dai è quella tipa strana che c'era fino ad un anno fa... la vostra amica. »

Ovviamente Momiji non aveva bisogno di sentire altro che, avendo capito, già s'era alzato in piedi uscendo fuori dalla porta come una furia, trovando lì Toru, con un vestito candido e lo sguardo sorridente.

« Come mai sei qui? »

Dopo quella domanda non aspettò molto che subito abbracciò Toru mentre le ragazze delle altre classi guardavano la scena.

« Ti sei dimenticato il pranzo stamane. »

« Hai ragione! Stavo già pensando di prendere del pane alla Macchinetta ma direi che il pranzo è molto meglio »

Momiji afferrò il bento che Toru gli aveva preparato e le diede un bacio sulla guancia, sorridendo.

« Ma che fai? Davanti a tutti » arrossì rivolgendosi al ragazzo.

« E dai... un tempo camminavamo mano nella mano! »

Toru annuì per poi arricciare le labbra.

« Ehi! Va tutto bene? »

« Certo... è solo che stamane ho telefonato a Kyo »

« E ti ha risposto? »

« No, ovviamente. Gli ho solo lasciato un messaggio. Comunque ora torna in classe altrimenti fai tardi. »

« Va bene ma... domani andiamo a trovare Momo! Devi vedere com'è cresciuta! »

Toru annuì prima d'andare via e lasciare Momiji alla sua vita scolastica quotidiana.

Era ormai in classe e dopo la lezione, arrivò l'ora di pranzo.

Entusiasta aprì il suo bento, prendendo le bacchette e mangiando lentamente.

« Mi fai quasi schifo » mormorò Hatsu mangiando il panino.

« Non prendertela solo perchè a me Toru ha preparato il pranzo e Rin invece s'è dimenticata. »

« Ma che dici, razza d'idiota! Guarda che ci metto un attimo a riportarti con i piedi per terra eh! Ad esempio, voglio ricordarti che lei è... »

Hatsu non riuscì a finire di parlare che un gruppo di ragazze circondò il loro banco, lasciando due ragazzi completamente increduli.

« Momiji, sono Urumi, presidentessa del Fan club creato per te. Ecco, di solito tutte noi non parliamo con te, ti guardiamo solo e ti adoriamo ma, ecco vorremmo sapere se quella ragazza ha infranto queste nostre regole, diventando la tua ragazza. »

I due non sapevano se ridere o restare muti, del tutto increduli e stupiti, lasciando che Momiji, dopo attimi di silenzio, rispondesse: « Urumi... ciao. Ehm io sono esterrefatto da questa vostra associazione, vi ringrazio ma, anche se Toru fosse la mia ragazza, non credo si dovrebbe attenere a queste regole, inoltre, ve lo chiedo da subito, se dovesse tornare in questa scuola, evitate di darle fastidio. »

Urumi rimase sconvolta da quelle parole e richiamando le ragazze, uscì veloce dalla classe, in tempo per non sentire Htasu che scoppiò a ridere come non mai, davanti agli altri ragazzi della classe.

Anche dopo le lezioni Hatsu si fece sfuggire diverse risate, sotto le minacce di Momiji che, tuttavia felice, percorreva finalmente la strada per vedere la sua Toru a casa.

 

Kyo stava finendo l'allenamento quando un suo allievo, Hiroshi s'avvicinò per sistemare alcuni attrezzi.

« Maestro, ultimamente non siete più lo stesso. È forse successo qualcosa? »

« Hiroshi cosa dici? E poi t'ho sempre detto che non sono il tuo Maestro. Sono ben lontano dall'esserlo. Piuttosto, il tuo fratellino non sta più venendo, come mai? »

« Ah, Keita bè... già prima veniva perchè i miei genitori insistevano, solo che ora che non c'è più la signorina Toru, ha deciso di non venire più. Ha detto che gli piaceva di più quando la signorina Toru lo abbracciava all'arrivo e al ritorno per incoraggiarlo. È solo un bambino »

« Toru sa cambiare le persone »

« Ma dov'è la signorina? Sarà più di una settimana che non la vedo e anche gli altri, si ecco, si domandavano se il vostro cambiamento maestro, fosse dettato dalla mancanza della Signorina. Abbiamo forse errato in qualcosa? »

« Hiroshi, giuro che ti stendo se non la smetti con questa formalità. Toru è a Tokyo a trovare amici, io non potevo proprio lasciare il Dojo. »

« Bè quando torna ditecelo, provvederemo a farle una sorpresa »

« Certo »

Kyo, in un gesto affettuoso, spettinò maggiormente i capelli del ragazzo, lasciandolo poi andare a casa.

Quando ormai le luce del dojo furono spente, Kyo se ne tornò nella parte abitativa della casa, fermandosi lì dov'era il telefono.

La spia della segreteria lampeggiava, così premette il bottone e tremando ascoltò la voce di Toru.

« Ciao Kyo. Sicuramente mentre ti lascio questo messaggio, tu sarai nel Dojo con i tuoi ragazzi. Bè ti lascio questo messaggio perchè forse hai finito i cibi congelati e dovrai mangiare. Se vai a comprare i cibi surgelati controlla gli ingredienti, probabilmente ci sarà qualcosa che non ti piace. Spero tu stia bene e che al Dojo vada tutto bene. Ora ti saluto, se starai ascoltando t'avrò rubato tempo prezioso. Salutami anche il piccolo Keita. »

Kyo non cancellò quel messaggio anzi, lo riascoltò diverse volte, prima di mettersi a dormire.

« Perchè non torni da me? Hai idea di quanto stia soffrendo senza di te? Non ce la faccio. Dannazione, torna da me. Io ti amo. »

Mormorò quelle parole, lanciando un pugno contro il muro, lasciando uscire un po' di sangue dalle nocche.

La solitudine, di nuovo, si stava impadronendo di lui e serviva una svolta per cambiare tutto quello che stava accadendo.

Il cambiamento. La mattina dopo c'avrebbe pensato.

   
 
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