23/12/2005
8 recensioniHarry era in punta di piedi,impegnato a sistemare l’ultima pallina colorata sul ramo più alto rimasto vuoto del piccolo e spelacchiato albero di Natale.
Era una pallina rossa,di vetro,lucida e leggermente più scura al centro,quasi bordeaux.
“Non è carina?”Harry si voltò appena verso Draco che se ne stava tranquillo a guardare;sentendosi interpellato,Draco prese un’aria accigliata e rispose con un grugnito:”Sembra una rapa ammuffita.O uno scroto di bue.A te la scelta.”
Harry spalancò gli occhi:”Malfoy!”poi,sbuffando:”Sai essere così…rude,a volte.”
Draco sospirò e lo scimmiottò da dietro le spalle:”Sai essere così rude!gnègnègnè,niente a che vedere con il grande San Potter!”
“Guarda che ti ho sentito,idiota.”
“L’idea era quella,cretino.”
“Perché invece di fare lo scemo,cosa per te forse inevitabile,non vieni a darmi una mano?”Harry assunse un tono piagnucoloso borbottando:”Non capisco perché queste maledette palline si stacchino continuamente…”
Draco sbuffò:”E’ perché sei un incapace,Harry…”
Harry si voltò,gli occhi di nuovo sgranati:”Brutto arrogante,snob,imbecille,ipercritico,polemico…e la pallina di qua,la pallina di là,somiglia a una rapa,somiglia…”Harry si bloccò all’improvviso…”Aspetta un attimo…,dov’è che hai visto uno scroto di bue?”
Fu il turno di Draco di sbarrare gli occhi.
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Harry e Draco avevano lasciato Hogwarts oramai da qualche anno.
Quando Draco si era schierato con i “buoni” cercando protezione da Silente contro Lucius Malfoy e il tatuaggio non proprio carino che questo voleva propinargli,lui e Harry avevano messo da parte l’odio reciproco,inizialmente sostituito da un reciproco rispetto,e poi,forse,da un qualcosa che nessuno dei due aveva intenzione di definire.
Silente aveva fatto stabilire Draco a Grimmauld Place troncando sul nascere con una risatina divertita e un luccichio negli occhi dietro agli occhiali a mezzaluna qualsiasi protesta del Ragazzo Sopravvissuto.
Lo strano equilibrio che Harry Potter e Draco Malfoy avevano creato insieme era tanto dolce quanto instabile,ma rafforzato da quelle frivole,leggere,piccole cose che riempiono sempre ogni giornata;piccoli frammenti di vita condivisi e indispensabili a entrambi.
Non che loro lo avrebbero mai ammesso,ovviamente.
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Mancavano pochi giorni a Natale,a Grimmauld Place si erano già svolte alcune cene con vecchi amici,vecchi compagni e vecchi professori,molto vecchi,aveva sottolineato Draco,dando di gomito a Harry mentre indicava la McGranitt.
Si era già giocato più volte a tombola,e persino Draco,che prevedibilmente odiava i giochi babbani,si era dovuto ricredere e anzi aveva costretto Harry a monotone partite a due in mancanza di ospiti…
“Cinquesima!”Urlò Draco saltando in piedi eccitatissimo.
Harry sbuffò reprimendo l’irritazione per l’incredibile fortuna di Malfoy con un piatto”Si dice cinquina,scemo.”
Otto numeri dopo Draco aveva fatto Tombola e ballonzolava sorridente per casa come un ragazzino.O un deficiente.Dipende dai punti di vista.
Harry assisteva al balletto”Ho vinto io,Potter Perdente,ah ah ah” scuotendo la testa con disprezzo.
“Sono superiore a queste cose”Esclamò a gran voce”E comunque HAI BARATO!”
Draco continuò a saltare noncurante.
“Che facciamo adesso?”
Harry fece “Tsk”
“A che giochiamo?”
Harry lo guardò truce.
“Allora,Potter?”
Harry alzò gli occhi al cielo.
“Paura di perdere un’altra volta?”
Draco si esibì in un perfetto ghigno malfoyesco,e Harry sbuffò dicendo:”Ok!va bene!Giochiamo a qualcosa!”
“A cosa?”
Harry quasi ruggì”Ci sto pensando!Stai zitto!”
Draco mise il broncio,e Harry si spaventò per aver pensato per un momento che Draco aveva davvero una bella bocca.
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“D’accordo,forma una parola,adesso.”
“Con cosa?”
“Con gli ossicini di pollo avanzati da ieri.Con le letterine,cretino.”
Draco si sforzò,poi…
“ ’banana’?!E’ tutto quello che sei riuscito a inventarti?Stiamo giocando a Scarabeo non a un ‘Impiccato’ per bambini dell’asilo.”
Draco s’indignò moltissimo e Harry si stupì di come le sue guance diventassero leggermente rosse,si stupì dell’arrossire morbido di Draco,raffinato anche nelle cose più banali.
“Tocca a te,Potter,sto vincendo…”Cantilenò Draco.
Harry,imbronciato e cupo,formò lentamente la parola “cane” sul tabellone.
“Pfff…che dicevi sulla mia banana?”
Harry,che in quel momento era distratto a guardare il sopracciglio sinistro di Draco,leggermente più lungo del destro,si riscosse e guardò l’altro attonito.
“COSA?!”
Draco si rese conto tardi del doppio senso:”Sei un pervertito,Potter,te l’ha mai detto nessuno?”
Harry si limitò a boccheggiare con aria stupida,troppo arrabbiato per ribattere.
Continuarono ancora per molto,punzecchiandosi tra loro,mentre Harry guardava un po’ le mani dell’altro,un po’ gli occhi,un po’ il collo.
Che vergogna,fortuna che Draco non se ne era accorto.
Già,non si accorgeva di Harry.
Potter sospirò piano.
Non se ne accorgeva.
Come ti sbagliavi,Harry.
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Un’ora più tardi Draco ancora vinceva e Harry ancora lo guardava.
“A te!”,un Draco trionfante gli cedette il turno.
Harry allora,seguendo l’ istinto e ignorando allegramente la ragione,prese alcune lettere e compose tre parole sopra al tabellone:
“mi piaci Draco”
Draco balzò sulla sedia”Hey!Ma sono tre parole,è contro la reg…”
La voce s’incrinò e si spense piano piano,riducendosi a un sussurro stridulo.
Draco,incredibilmente timoroso,alzò gli occhi su Harry,arrossito e arruffato sotto un ostinato ciuffo nero che gli copriva un occhio,che deglutì forte.
Draco mosse la mano a formare lentamente altre parole,proprio sotto quelle dell’altro:
“finalmente Harry”
Un piccola fic per Vale,come sempre.Spero sia piaciuta!Chi legge,per favore,come regalo di Natale...mi lasci un commentino...
Grazie a tutti,Buon Natale,
Bianca.