Blatereggiando.
Idea proveniente da una ripassata della saga di Thriller Bark, quando i Mugiwara stanno combattendo contro Odr – anche se si potrebbe fare la stessa considerazione più o meno pure nel Davy Back Fight, ma vabbè. Mi piace come collaborano insieme, nelle battaglie li vedo molto affiatati quei due e questa è cosa buona e giusta. E poi oh, se uno usa le braccia, l’altro dovrà pur compensare l’azione con le gambe, no? Odacchi aveva già prestabilito tutto sin dal principio, questo è.
Bene, dunque, vorrei utilizzare questo piccolo spazio per dire un altro paio di cosette.
Prima cosa, faccio un ringraziamento enormemente mastodontico ad Halcali, la quale ha avuto l’insana pazienza e voglia di commentare praticamente tutte le drabble della raccolta, grazie davvero.
Seconda cosa, devo dire che sono... come dire, amareggiata? No beh, amareggiata soprattutto per dover scrivere delle cose del genere, cosa che vi assicuro non è per me particolarmente piacevole, ma mi vedo un attimo costretta a farlo. Amareggiata di cosa? Del fatto che negli ultimi capitoli, con una media di 300/400 visite ciascuno, ci siano state meno di dieci persone che hanno recensito. Ora, non mi importa avere la fiction che traborda di commenti, essere arrivata al traguardo delle 500 è già stato per me fantastico, ma è questione di principio. Un capitolo che manca di commenti mi fa pensare che non sia gradito, che non sia piaciuto, è stato così? Ditemelo, porco marimo. Scrivo per sentire i vostri pareri, questo è il mio obbiettivo.
E con questo ho concluso. Grazie a tutte coloro che hanno recensito, e al prossimo capitolo.
Disclaimerchemidimenticosempre
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One Piece © Eiichiro Oda.
Se OP mi appartenesse, Ben e Shanks farebbero un sacco di cosacce. Garantito.
Thousand Musses ~ ZoSan
78. » Accord.
È il solito nemico mostruoso alto tre piani e largo due, l’aspetto orrendo, le movenze lente e pesanti che fanno terra bruciata tutt’attorno.
Loro stanno combattendo, come sempre. E’ adrenalina pura che s’inietta in vena.
« Marimo! ».
La voce del cuoco lo chiama, sovrastando il fragore, e come un automa Zoro sa già quel che deve fare.
Sguaina le katane e corre veloce come una saetta, Sanji alza la gamba e lui vi si appoggia sopra, venendo scagliato in alto.
Il nome di una tecnica urlata a gran voce, rumore di spade e d’acciaio che fende carne; basta un sol colpo e la battaglia si conclude con la loro vittoria, come sempre.
Sanji ridacchia e lo guarda, Zoro fa altrettanto.
Tace e si chiede da dove provenga, tutta quell’intesa.