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Autore: Eiri Yuki    06/02/2011    1 recensioni
Mi ero sempre chiesto cosa passasse nella mente di quel ragazzo, sempre per conto suo, solitario. Si faceva vedere solo quando c'era strettamente bisogno di lui e poi rispariva di nuovo, senza render conto a nessuno. Avevo provato persino a chiedere a Gokudera cosa ne pensasse, ma lui mi aveva semplicemente risposto che "era fatto così" e che "dovevo lasciarlo perdere". Già, in fondo si era sempre comportato a quel modo, da dieci anni a quella parte. Eppure sentivo come dispiacere nel vederlo così, non potevo credere che esistesse davvero una persona che non volesse nessuno al suo fianco.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kyoya Hibari, Takeshi Yamamoto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5 Mai in vita mia avrei pensato di potermi lamentare di qualcosa. Ero un tipo che si accontentava di tutto, che accettava le cose così come stavano, però... Quella volta era davvero insopportabile... Ma quanto erano lunghe le riunioni!?!? Di solito duravano al massimo mezz'ora, perchè invece, proprio quando avevo bisogno che finissero, si prolungavano così tanto!? Non lo capivo! Sembrava come se me lo stessero facendo di proposito, come se fosse una punizione!
Sbuffai, dirigendomi poi verso la sala d'attesa e sedendomi sul solito divano nello stesso posto di sempre. Mi sentivo nervoso, troppo. Mi alzavo e mi risedevo ogni cinque secondi, proprio non ce la facevo a stare fermo, avevo bisogno di chiarire una volta per tutte quella faccenda!
Stavolta sospirai, arrendendomi all'evidenza di dover attendere senza potermi opporre.
Cosa gli avrei detto? Come avrei iniziato il discorso? Lui si aspettava di ricevere una risposta secca, se scopriva che non avevo ancora chiarito sui miei sentimenti, di sicuro mi avrebbe ammazzato!

"Ciao Hibari! Sai, ci ho pensato ma non so cosa risponderti, potresti per favore evitare di uccidermi?" Restai in silenzio qualche secondo, poi sospirai una seconda volta.

No, non andava proprio come iniz...

"Non ho alcuna intenzione di ucciderti..." Una risata quella che si propagò nella stanza.
"HIBARI!" No, così era troppo improvviso! Non sapevo neanche da dove cominciare! Maledetto me e la mia fretta di fare le cose, senza neanche pensarci per giunta!

Chiuse la porta dietro di sè e avvicinò, sedendosi accanto a me a gambe accavallate, in silenzio.
Dovevo stare calmo... Ero arrivato fino a quel punto convinto di sistemare la questione, non potevo tirarmi indietro!

"Ascolta, sono qui per parlarti..." Beh, era pur sempre un inizio, per quanto scontato fosse, no?
"Ti ascolto." Appoggiò il mento sul palmo della mano, puntellando il gomito sulla gambe, e si voltò, fissandomi dritto negli occhi.

Cavolo, non poteva guardarmi a quel modo però!

"Ecco... io ci ho pensato... e sono giunto alla conclusione che non me la sento di darti una risposta negativa. Il problema però è che ancora sono confuso e non riesco a far chiarezza in nessun modo."

Hibari si mise seduto compostamente, le labbra leggermente dischiuse per quell'affermazione che davvero lo prese di sorpresa. Non disse niente, semplicemente aspettò che finissi di parlare.

"Ho voluto dirti la verità perchè non volevo prenderti in giro. Mi sembrava giusto che tu lo sapessi."

Distolse lo sguardo, incrociando le braccia sul petto e fissando un punto opposto a dove mi trovavo.

"Hibari?" Perchè non rispondeva?

Si portò una mano sul viso, che andò a coprirgliene mezzo, e mi fissò con la coda dell'occhio.
Che fosse... imbarazzato? Proprio non gli si addiceva quella parola, ma se non avessi visto con i miei occhi quello che stava facendo in quel momento, neanche io ci avrei creduto effettivamente.

"Quel che voglio dire... è che se te la senti di darmi una possibilità anche così..."

Spostò di nuovo lo sguardo lontano, sempre tappandosi la bocca con il palmo della mano, ostruendo a quel modo anche la sua voce che, leggera come un sussurro, andò ad invadere la stanza.

"Sei tu che mi stai dando questa possibilità..." Si voltò appena, liberando il viso e fissandomi dritto negli occhi.

Mi venne da sorridergli tanto sembrava innocente in quel momento. Mi sedetti accanto a lui, incurante di quello che avrebbe potuto farmi o dirmi, guardando il pavimento e poi voltandomi per incrociare il mio sguardo con il suo.

"Allora? Che vogliamo fare adesso?" Risi nervosamente.
"Hm..." Sospirò, cercando di togliersi quel momento di imbarazzo di dosso, dopodichè ghignò e mi accarezzò una guancia, attirandomi a sè e baciandomi a fior di labbra. "Intanto direi che questo può andare..."

Beh... anche quello era un modo per far chiarezza sui miei sentimenti, no?


***
Piccolo questo capitolo xD Beh, che dire... Alla fine è andato tutto bene... circa u_u
Come già avevo detto, questo è il capitolo finale! çwç Però ci piacciono troppo questi due, quindi probabilmente scriveremo altro su di loro!
Spero sia stata una piacevole lettura fino alla fine! Grazie per averci seguite! *_*
   
 
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