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Autore: vero15star    07/02/2011    5 recensioni
Sugli spalti di un campo da football i pensieri di un ragazzo ancora confuso su stesso e sui suoi sentimenti.
A volte giudicare un libro dalla copertina è davvero sbagliato..Riuscirà a dimostrare di essere una persona migliore?
(D.Karofsky-K.Hummel) Ai fan che come me sperano in un lieto fine.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Perfection is being who you are.'
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Stay Dave-Kurt
         Stay






Si era sempre chiesto quale fosse il prezzo per la sincerità.
Non era mai stato molto bravo con le parole , specialmente se implicavano un rischio per se stesso.
Essere onesti a cosa l'avrebbe portato?
Aveva scoperto di essere ciò che era la prima volta che i suoi occhi avevano incrociati quelli azzurri di un ragazzino esile,solare e vitale.
Lui , destinato ad essere una grande stella del football  e pieno di donne , si era lasciato fregare da un paio di zaffiri incastonati in un viso di porcellana.
E si era odiato.
Si era odiato così tanto che aveva deciso di fargliela pagare a quel mostriciattolo tutto il disgusto che provava per se stesso.
E ci era quasi riuscito.
Eppure quel giorno il ragazzino gli aveva sbatutto in faccia un coraggio che lui non aveva mai avuto,una sincerità che agognava e lui aveva perso il controllo.
Aveva commesso quell'errore.
Aveva permesso ai suoi sentimenti di scorrergli addosso come un fiume in piena, lasciato che il suo cuore si nutrisse per un secondo di un battito che non gli apparteneva.
E si era fottuto con le sue mani.
Quel bacio.
Quando voleva davvero farsi del male permetteva a se stesso di ripensarci,di sognarlo.
Quel profumo di vaniglia che gli entrava nelle narici, il sapore di menta e miele nel palato , la serenità che gli trasmetteva il solo sentire la sua pelle a contatto con le dita.
Ma lui non era il principe azzurro e non lo sarebbe mai stato.
Così diversi, così uguali.
Kurt aveva il coraggio,l'orgoglio di essere chi era senza vergogna, cose che Dave agognava segretamente.
Lui , Dave Karofsky.
Innamorato perdutamente e stupidamente di Kurt Hummel, il gay più orgoglioso di essere checca che avesse mai conosciuto.
Lui che invece si detestava così profondamente per essere  ciò che era.
Gli scherzi della vita si direbbe.
Seduto sugli spalti di un campo da football cominciava a chiedersi dove il futuro l'avrebbe portato, cosa gli avrebbe riservato nel suo percorso strano e complicato ; la felicità era inclusa? Sarebbe rimasto lo stesso idiota,cretino , incapace di ottenere qualcosa di bello?
Si strofinò le mani sebbene fosse primavera e la temperatura gli permettesse di indossare una di quelle t-shirt che gli piacevano tanto.
Dei passi dietro di lui bloccarono il flusso dei suoi pensieri ; girarsi indietro e guardare quel viso tanto desiderato fu un atroce colpo all'anima.
-Non avevo nessuna intenzione di disturbarti,vado via subito- il suo tono alquanto impaurito, il rumore dei suoi piedi che cercano di riporre tra di loro più metri possibili,il suo cuore che perde battiti improvvisamente alla sola idea che lui lo faccia, che si allontani.
Come diavolo aveva fatto a cadere così in basso? Da quando sentiva la mancanza di quel profumo,di quelle labbre,del contatto con la sua pelle?
-Cercavi qualuno bambolina?- Sempre quel tono così stronzo eh Dave? Non impari mai.
O non vuoi imparare. Decidi tu.
Gli occhi azzurri del mingherlino si scontrano con gli occhi del giocatore di football in una sfida di cui non si sa chi ne uscirà illeso.
-Cercavo Sam, Karofsky, e non chiamarmi Bambolina - parole , solo parole.
Doveva solo convincersi che fossero quello.
- Non ti bastava il cretino fissato con Harry Potter, devi infinocchiare anche Sam? - Perchè non dici la verità Dave? Perchè non gli confessi che è colpa sua se ora non riesci neanche piùm a riconoscerti allo specchio?
Perchè non gli dici che sogni tutte le notti di essere un'altra persona per avere una chance con lui,quella chance che Dave Karofsky si è fotutto cominciando a tormentarlo?
-Guarda lasciamo stare, non so perchè sto perdendo tempo con te-
-Forse perchè parlare con me non ti dispiace così tanto- dice prima di rendersi conto che ciò che ha detto è solo una sua speranza, nient'altro.
E Kurt lo sa.
-Sai cosa credo Karofsky? Credo che tu sia solo una povera anima tormentata- quelle parole pronunciate dalla sua vocina da fata gli provocarono un brivido per tutto il corpo - Tu ti odi perché credi che essere gay sia sbagliato . Non c'è niente di sbagliato nell'esserlo,sai si è sempre esseri umani. E tutto questo rancore verso te stesso,questo disprezzo nei tuoi confronti non ti porterà a niente, solo ad un maggiore odio verso il mondo che ti circonda.-
E Dave pensa che per lui è facile parlare.
Un padre che lo appoggia, amici che accettano la sua identità, un sogno , un talento.
E lui invece che cosa ha?
Una famiglia incasinata,degli amici che se scoprissero della sua tendenza lo ripudierebbero su due piedi, nessun talento, nessun sogno.
Dovrebbe dire addio  a tutto ciò che per lui è stato il pilastro che gli ha permesso di non soccombere al dolore.
-Hummel tu non sai di cosa stai parlando. Io non sono come te. Non lo sono mai stato e mai , mai lo sarò-pronunciò quelle parole più per se stesso che per Kurt.
-Perchè mi hai baciato allora? Era un esperimento? Volevi constatare che non ti piacciono gli uomini?-
-A me non piacciono gli uomini Hummel - A me piaci tu, non tutti gli uomini.
Mi piace il modo in cui sorridi,il modo in cui riesci ad essere te stesso ed essere orgoglioso di esserlo,mi piace il modo in cui cammini con tutta la sicurezza del mondo, mi piaci tu.
E forse dovrei sostituire il verbo con amare.
Ma Karofsky non lo dice. Sta zitto e continua a fissarlo negli occhi come se non ci fosse nulla accanto a loro.
- Te la posso fare una domanda Karofsky?-annuisce girando il volto verso il cielo, diventato ormai nero e pieno di nuvole.
-Ma di che colore hai gli occhi?- Dave lo fissa chiedendosi che razza di domanda sia quella da fare in un momento del genere.
-Hummel ma sei impazzito?- Kurt alza le spalle come se avesse fatto la domanda più  normale del mondo.
-Non hai risposto-
-Verdi Kurt, ho gli occhi verdi- E per la prima volta lo chiama con il suo nome, con il suo vero nome.
Nessun soprannome,nessun cognome, solo il suo nome. Kurt.
-Non l'avevo mai notato-
-E perchè l'avresti dovuto notare ?-
-Perchè gli occhi sono lo specchio dell'anima ed i tuoi dicono tante cose-  si avvicina sempre di più fino a sedersi accanto a lui portando le ginocchia al petto.
Di certo Dave non si aspettava una cosa del genere, nessuno se lo sarebbe mai aspettato.
Che cosa ci facevano loro due seduti sugli spalti a parlare come se il loro passato fosse solo un capitolo da riscrivere?
-Sta per piovere- dice poi rompendo il silenzio e tirando fuori dallo zaino un ombrello color paprika , a pallini.
-Te l'hanno mai detto che non smetti nemmeno per un secondo di parlare?- si trovano a ridere di quella affermazione sincera come due amici di vecchia data, che si conoscono profondamente.
Ma loro non si conoscono.
Loro sono solo due estranei che vorrebbero entrare nella mente dell'altro per scoprirsi.
-Si me l'hanno detto. Da ben 16 anni- il sorriso che spunto sul suo viso è leggero, naturale, amichevole.
è un giorno fuori dal normale,completamente fuori dal normale.
-Io vado via , si sta facendo tardi- le prime gocce di pioggia cominciano a cadere sui loro volti come lacrime di acqua.
Si scambiano un 'occhiata veloce prima che Kurt afferri il suo ombrello e ripari entrambi dalla pioggia per poi correre velocemente verso il parcheggio della scuola,dove si separeranno.
Dave si ferma un secondo prima di entrare nella sua macchina, bearsi ancora un attimo della vista di quella persona capace di spezzargli il cuore solo con schiocco di dita.
Quanto vorrebbe che le cose fossero diverse, più semplici.
Maledetta pioggia che rende tutto poi così maledettamente romantico.


Say Goodbye in the pouring rain
And I break down as you walk away
Stay,stay.
Cause all my life I felt this way
But I could never find the words to say
Stay, Stay
Stay with me, Stay with me


Aveva davvero tanta voglia di urlargli di rimanere lì con lui ,sotto quella pioggia.
Condividere quel momento,quella sensazione che gli stritolava il cuore,l'anima e la riduceva in mille pezzettini.
- Ci vediamo Kurt - si ritrova invece a dire perchè per oggi ha già fatto troppo. Non bisogna correre, bisogna prendersi il tempo per compiere i passi necessari.
- A presto Dave-
E lui sa che con quel Dave il ghiaccio intorno a sé si è sciolto come neve al sole.














Note dell'autrice :)
Dedicata a coloro che come me provano un profondo affetto verso Dave e che desiderano per lui un lieto fine  :)
Spero vi piaccia.
  
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