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Autore: KiraKira90    10/02/2011    2 recensioni
Il tempo passa inesorabile per tutti, indipendentemente dal mondo cui si appartiene ed il cambiamento è inesorabile. Proprio quando ci si è allontanati troppo dal passato si finisce per sbatterci contro: destino o magia? Una nuova avventura attende le ex-apprendiste che non più bambine si ritroveranno catapultate in una nuova avventura, forse più complicata delle altre.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Doremi Harukaze, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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DO.RE.MI.

Dormire non regala minuti.

Fattisi più intensi e fastidiosi, alcuni raggi svicolarono fra le tende socchiuse, quasi in combutta con la sveglia che quasi subito iniziò a squillare. A nulla le era servito raggomitolarsi di più sotto le coperte per proteggere gli occhi, il fastidioso suono del mattino riusciva comunque a perforarle le orecchie. Ancora assonnata liberò il braccio più vicino al comodino, tastando il vuoto in cerca del bottone che avrebbe fatto smettere quel rumoraccio. Rabbrividì non appena la mano abbandonò il calore delle coperte, ma era più che mai decisa a mettere a tacere quel suono, indipendentemente dalla posizione delle lancette. Anzi. Non appena tutto tacque di nuovo, non si preoccupò nemmeno di darci un’occhiata. Se ne tornò al caldo, rigirandosi dall’altra parte. Mugugnò un poco a causa del freddo che era entrato nel suo piccolo rifugio, raggomitolandosi ancora più di prima.

Già. Non c’era niente di meglio che restarsene al caldo in pieno inverno …

 

“Non si è ancora alzata?” sospirò, dando una breve occhiata alle scale.

“Che ti aspettavi mamma?” rispose Bibì saccente, fra un sorso di succo d’arancia e l’altro. “Non lo fa gli altri giorni figurarsi oggi!”

Per tutta risposta l’altra sospirò ancora, portandosi la tazza di caffè alle labbra. Si gustò l’aroma per un po’, rivolgendosi nuovamente alla figlia.

“C’è un solo modo!” constatò a bassa voce, trovando conferma nel sorriso di Bibì. Posò di nuovo la tazza e si schiarì la voce. “Doremiiii?” la chiamò, gridando dal piano di sotto senza ottenere ovviamente risposta. “Le bistecche sono pronte!” gridò ancora più forte, mentre Bibì a stento non si strozzava con la fetta di pane che masticava. Si sentì un tonfo, un gran lamento ed un isterico urlo.

“Direi che è sveglia ora!” constatò vittoriosa la madre, fra le risatine della figlia.

“Maledizione sono in ritardo! In ritardissimo!” continuava a ripetere freneticamente al piano superiore, mentre cercava di guadagnare tempo. Era saltata fuori dal letto sbavando, ma appena l’occhio le era caduto sull’orologio per controllare fosse ora di pranzo si era resa conto della catastrofe. “Accidenti! Ho dormito troppo!” si maledì agguantando l’uniforme, mentre il pigiama volava.

Dai rumori Bibì dedusse fosse inciampata almeno due volte nel tentativo di  vestirsi  in corridoio, mentre saltellava verso il bagno. Sospirò rassegnata prima di alzarsi.

 “Mamma io esco, non voglio certo far tardi il primo giorno come qualcun altro.” Avvertì, dando una sconsolata occhiata al piano di sopra. “Che sorella pasticciona mi ritrovo!” pensò fra sé, mentre, afferrata la cartella,  si dirigeva all’ingresso. “Hai preso il pranzo?” le domandò la madre, guardandola infilarsi le scarpe. “Sì, non preoccuparti.” La tranquillizzò, scattando in piedi e uscendo di corsa. “A dopo!”

“Fuori una.” pensò fra sé la donna, rabbrividendo per l’ennesimo tonfo di sopra. Era l’altra a preoccuparla!

Salì di qualche gradino spazientita, in modo potesse farsi sentire con certezza. “Doremi, vuoi sbrigarti? Tua sorella è già uscita!” la rimproverò.

“Arrivo!” esclamò con forza l’altra, incespicando sul calzino mezzo infilato che ciondolava. Decise di indossarlo per bene evitando di ammazzarsi per le scale.

“Possibile che anche il primo giorno nella tua nuova scuola tu sia in ritardo?” brontolò sua madre, iniziando a spalmare un po’ di marmellata su una fetta di pane tostato.

Non riuscì nemmeno ad appoggiarla sul piatto che Doremì, piombata giù dalle scale in fretta e furia la stava già addentando. “Bevi o ti strozzerai.” Si limitò a commentare rassegnata l’altra, porgendogli la limonata. Bevve d’un fiato senza farselo ripetere e posato il bicchiere si stava già infilando le scarpe, cercando di uscire. “Scappo! Ciao.”

Doremi aspe …” Troppo tardi e come al solito il suo pranzo era rimasto sul tavolo.

 

*continua*

 

 

Note autrice:

Sotto stress mi succede sempre. Devo sfogarmi scrivendo quello che la mia mente vuole, perciò mi scuso se invece di aggiornare le tante storie inizio questa. Nonostante l’impulso però ho ancora un barlume di lucidità tanto da pubblicare solo il prologo, attendendo di terminarla tutta prima di postare il resto. =)

Spero vi piaccia e vi incuriosisca. A ispirarmi è stata l’immagine iniziale: una fanart di cui non conosco l’autore e dove Doremi e le altre sono proprio come me le immaginavo anni dopo. =)

Cari lettori vi presento il mio seguito di Doremi. ^^

KissKiss KiraKira90

   
 
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