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Autore: Whitefly    04/01/2006    9 recensioni
Katy, polemica e paranoica, con una mamma perfetta. Mark, sicuro e affascinante, con un papà impacciato. Come reagiranno alla decisione dei loro genitori di andare a vivere insieme?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Affogare i dispiaceri nella cioccolata calda funziona

Affogare i dispiaceri nella cioccolata calda funziona. A patto di essere abbastanza brave a ignorare la quantità di calorie che si ingurgitano, ovviamente. Sarah sembra riuscirci benissimo, e pensare che sono io quella che deve tirarsi su di morale! Mescolo svogliatamente il liquido denso e profumato,  con la mente attraversata da pensieri cupi.

-Sei proprio un caso disperato! Smettila di tormentarti, tanto per ora non puoi fare niente, no?-

Sarah ha ragione, ma è più forte di me. No posso sopportare l’idea che in questo momento a casa mia si stia svolgendo il fatidico trasloco! Ho tentato di escogitare un sacco di piani per evitarlo, ma nessuno era fattibile. Nessuno che non includesse l’uso di un lanciafiamme, almeno.

-Ti rendi conto che da oggi in poi dovrò vivere con quei due? Come farò?- Mi prendo la testa tra le mani, decisamente affranta

-Tranquilla, troveremo un modo di farli sloggiare, e alla svelta!- Sarah ammicca con aria furba, è la solita ottimista. Io invece sono di umore nero, come capita ormai sempre più spesso.

-Spero solo che perlomeno mettano Mark nella camera all’ultimo piano, così potrò vederlo il meno possibile.-

Casa mia è molto grande: mamma è ricca di famiglia, e dopo il divorzio lo è diventata ancora di più. A volte penso che abbia sposato papà solo per i soldi, e che il suo vero scopo fosse di rovinarlo.

Sarah beve la cioccolata con evidente soddisfazione, poi mi guarda con uno strano luccichio negli occhi –Direi che ora possiamo iniziare-

Il suo tono di voce è preoccupante, estremamente preoccupante. Divento immediatamente guardinga –Iniziare che cosa?-

Sorride in modo enigmatico, poi si alza e se ne va. Si è mossa talmente in fretta che non ho fatto in tempo a seguirla, e mi ritrovo a fissare la porta del locale a bocca aperta. Ma che le è preso? Pago velocemente ed esco dal bar, ma Sarah non si vede da nessuna parte. Ma dove diavolo è andata?! La botta dell’altro giorno deve averle danneggiato il cervello. Mi avvio sconsolata verso il parco dall’altra parte della strada e mi siedo pesantemente su una panchina. Bell’amica! Prima mi promette di passare tutta la giornata con me, poi sparisce all’improvviso. L’unica cosa che può farmi stare meglio in questo momento è un po’ di buona musica, quindi estraggo dalla borsa il mio lettore mp3, e mentre le mie orecchie vengono invase dal suono assordante delle chitarre elettriche cerco di non pensare a nulla. Proprio per questo rischio un attacco cardiaco quando due mani mi si posano sugli occhi.

-Ma che cavolo...- Spengo il lettore e cerco di girarmi, ma la voce di Sarah mi ferma

–Non ti muovere! Ora ti bendo.-

-Tu hai dei problemi, lo sai? E gravi, anche!-

-Anche io ti voglio bene- Sghignazza

Mi fa passare una striscia di stoffa scura attorno alla testa, poi mi prende la mano e mi aiuta ad alzarmi

-Ora ti porto dalla tua sorpresa-

-Cosa??- Queste semplici parole hanno il potere di terrorizzarmi –Cos’hai combinato?-

-Stai tranquilla!-

-Ti avviso... se è qualcosa di imbarazzante sei morta!-

Sarah si limita a ridacchiare.

Camminiamo per qualche minuto, e capisco che siamo ancora nel parco perchè sento la terra morbida sotto le scarpe. Finalmente Sarah mi fa fermare nei pressi della fontana, infatti sento lo zampillare dell’acqua.

-Adesso ti slego-

Quando finalmente mi toglie la benda mi guardo intorno sospettosa: la mia amica è imprevedibile, non vorrei che avesse allestito qualche scherzo. Inizialmente non vedo nulla, ma poi una figura allampanata si allontana dall’ombra dell’albero dietro cui era nascosta.

...

...

Non è possibile! Non ci credo... sto sognando!

-Beh? Non si saluta più?-

Non spreco nemmeno il fiato per rispondere, ma corro a perdifiato verso la sagoma e mi getto a peso morto tra le sue braccia

-Erik!!!-

 

 

Finalmente questa giornata massacrante è finita. Se vedo ancora un solo scatolone uccido qualcuno, lo giuro! E’ dall’alba che lavoro come uno schiavo, la mia schiena grida vendetta. Mi lascio cadere sul letto della mia nuova camera, anche se in questo momento sembra più che altro un campo di battaglia: nei prossimi giorni avrò parecchio da fare. Non sono molto contento di questa sistemazione, sono esattamente in parte a Mortisia... ho come l’impressione che nemmeno lei impazzirà dalla gioia quando lo saprà. Oggi non si è ancora fatta vedere, credo che voglia evitarci il più possibile... Per me va benissimo, se devo essere sincero quella ragazza è un po’ inquietante. Da quando poi l’ho beccata nel giardino di casa mia inizio a pensare che non abbia tutte le rotelle a posto.

*SUONERIA FICHISSIMA*

Ma dove accidenti ho messo il cellulare? Ah sì, nella tasca del giubbino... ho scelto proprio una suoneria fortissima!

-Pronto?-

-Ciao Mark!- La voce acuta di Clara ha sul mio timpano lo stesso effetto che un trapano ha su un muro. Il mio primo impulso è riattaccare, ma mi costringo a resistere

-Ciao Clara...che posso fare per te?- Cerco di arrivare subito al sodo, in modo che non trovi qualche scusa per tenermi al telefono un’ora.

-Saiierimisonodimenticatailquadernodimateascuolanonpotrestiperfavoreprestarmelo?passoiodate!- Ci metto un attimo per decifrare il suo discorso, e quando capisco il significato delle sue parole inizio a sudar freddo –Ehm... sai Clara... mi sono appena trasferito...-

-LosomelhadettoTed!- Accidenti a lui e alla sua boccaccia!  Domani se la vedrà con me!

-Scusa ma non posso proprio devo... ehm... devo uscire con mio padre e torneremo stasera tardi... Scusa ancora ciao.- Chiudo la comunicazione senza lasciarle il tempo di rispondere, poi spengo il cellulare per evitare che mi richiami. Di solito non sono così bastardo, ma quella ragazza mi ha veramente portato all’esasperazione, è più appiccicosa di una cozza. Mi telefona almeno due volte al giorno, a scuola ci metto ore per seminarla, una volta ha perfino cercato di infilarsi nel bagagliaio della mia macchina (che ovviamente non si chiude). Per fortuna questa persecuzione non durerà ancora a lungo, Clara cambia obiettivo più o meno ogni tre mesi: nella mia classe ci sono già passati quasi tutti, ormai mancavo solo io. Fosse almeno simpatica... non solo è decisamente brutta, ma è anche insopportabile. La sua vocetta mi dà sui nervi.

Cavoli sono già le sei! Il tempo vola quando ci si diverte, penso ironicamente. Credo che scenderò di sotto a bere un bicchier d’acqua, sempre che non mi perda prima. Questa casa è enorme! Fortunatamente trovo la cucina al primo colpo, e dopo essermi servito decido di dare un’occhiata in giro. Sono stato talmente impegnato a trasportare mobili e oggetti che non ho ancora avuto il tempo di farlo seriamente, e dato che Caroline e papà sono spariti credo che dovrò arrangiarmi da solo. Non faccio nemmeno in tempo ad iniziare che sento aprirsi la porta d’ingresso: Deve essere per forza Katy! Non ho per niente voglia di incontrarla, ma non ho nemmeno intenzione di andarmene... insomma ormai vivo anche io qui! Scelgo un compromesso e mi siedo davanti al tavolo della cucina, fingendo di essere totalmente immerso nell’arduo compito di sbucciare un’arancia. Dal salotto mi giungono delle voci: a quanto par non è sola. Mi trovo, non volendo, ad ascoltare la conversazione tra Katy e la persona misteriosa.

-Non posso ancora credere che tu sia qui... Come ha fatto Sarah ad organizzare tutto?- Sarah? Ah sì, la tipa bionda che è caduta dal mio cancello

Un voce maschile risponde –Ci lavoriamo da un qualche settimana, ho dovuto prendere un paio di aerei ma alla fine ce l’ho fatta- Ma chi è ‘sto tipo?

-Sono così contenta di vederti... mi sei mancato tanto, sai?- Mortisia che parla in modo civile con qualcuno? Incredibile!

-Anche tu, e poi ero stufo di tentare di decifrare le tue lettere... hai una calligrafia paurosa!- Di sicuro la strega adesso scoppia... Che fa? Ride? Non pensavo ne fosse capace!

-Che ne dici di mangiare qualcosa? Sarai affamato!-

-Come potrei rifiutare!- Oh no... ora vengono in cucina...

 

 

Erik è a casa... Erik  è a casa... continuo a ripetere questa frase come se fosse l’unico modo per rendere reale quello che vedo. Mio fratello è finalmente tornato! Non è cambiato di una virgola dall’ultima volta che l’ho visto, ovvero da due anni fa. E’ ancora magro come un chiodo, e ha gli stessi capelli rasta di una volta. Tiene ancora il violino nella logora borsa di tela che gli ha regalato la sua ex, e si veste ancora come un elegante uomo d’affari. Almeno dall’ombelico in su, perchè sicuramente un elegante uomo d’affari non porterebbe pantaloni di pelle rossa. Credo. Erik è sempre stato la pecora nera della famiglia. Fin da piccolo odiava le regole di mamma e papà, non sopportava la scuola, le lezioni di nuoto e ogni tipo di costrizione. L’unica cosa che amava veramente era il suo violino, e ben presto si rivelò essere un vero talento. Peccato che non aveva alcuna intenzione di seguire la strada che i nostri genitori avevano scelto per lui. Diventare un concertista? Figuriamoci! Vestirsi come un becchino per suonare davanti a un pubblico di vecchi spocchiosi? Neanche morto! Lo dimostrò ampiamente alla sua prima esibizione ufficiale: si presentò con un kilt scozzese, e dopo aver suonato in modo impeccabile... si inchinò, ma dal lato sbagliato. E ovviamente si sa cosa mettono gli scozzesi sotto il kilt. Dopo quella giornata gloriosa Erik fu buttato fuori dalla scuola di musica, e poco dopo scappò di casa. Aveva diciotto anni, e voleva girare il mondo suonando per le strade. Ora ne ha ventidue, ma a quanto pare la sua vita da girovago gli piace ancora da matti.

Totalmente immersa in queste riflessioni non mi sono accorta di essere entrata in cucina, e solo ora noto la fastidiosa figura di Mark seduta davanti al tavolo. Mio fratello lo saluta con allegria e si presenta, e Big Jim fa altrettanto, un po’stupito. Noto subito l’occhiata che gli lancia, Erik fa sempre questo effetto alla gente. Ovviamente io non gli rivolgo la parola, però prima gli dedico il suo personalissimo sguardo truce. Prendo un po’ di torta e del latte dal frigorifero

-Erik ti va se mangiamo in camera mia?-

-Ma no, restiamo qui, saremo più comodi-

Che gli salta in mente? Gli ho spiegato la situazione, sa che detesto restare in compagnia di Mister Mondo!

-Ah... va bene- Mentre metto la torta nel microonde per scaldarla sbircio la scena alle mie spalle. Erik si è seduto proprio di fronte a Mark, e lo sta osservando con aria interessata. Per la precisione, ha lo stesso sguardo di un gatto davanti a un topo.

-E così sei tu sei il figlio del nuovo uomo di Caroline, vero?-

Mark risponde guardingo –Già...-

-E così stavolta ne ha trovato uno con la testa a posto. Incredibile.-

Big Jim probabilmente non sa cosa rispondere, perchè si limita a fissarlo

-Mamma è sempre stata così indecisa con gli uomini... anche quando stava con papà, poverina, non riusciva proprio decidersi tra i suoi amanti, così li frequentava tutti. Eh sì... probabilmente ora con l’età si è calmata!-

-Non credo dovresti parlare così di Caroline, in fondo è sempre tua madre, no?- Mark sembra piuttosto indignato

-Così pare- Sogghigna Erik

Mark si alza e lo guarda freddamente –Scusami ma ora devo proprio uscire. Arrivederci.- Dopo qualche istante sentiamo la porta d’ingresso chiudersi.

-Sììììììììì!- Io e mio fratello battiamo il cinque –Vedi sorellina? Perchè andarcene noi quando poteva benissimo andarsene lui?-

-Sei un genio! I mister muscolo non sopportano i discorsi imbarazzanti!- Esclamo con aria diabolica

-Mi sono sentito quasi in colpa inventando quelle cose su Caroline...- Dopo qualche istante aggiunge –Scherzavo. E’ stato molto divertente-

-Adesso capisco da chi ho preso!- Rido

-Certo, sei tutta il tuo fratellone! Sono tornato proprio per darti una mano... stai tranquilla vedrai che riusciremo a scacciare i parassiti da casa nostra!- Per la prima volta, guardandolo, sento che forse questo risultato non è poi così impossibile.

 

Ciao a tutti!! Avete visto che brava, ho aggiornato quasi in fretta! ^^’’ Spero che la storia continui a piacervi, per favore recensite perchè per me è molto importante sapere i vostri pareri!

 

Grazie a tutti quelli che leggono, in particolare a

 

Damynex: ho cercato di allungare il capitolo, spero che vada meglio.. pian piano spero si allungheranno ancora ^^

 

Uriko: ho aggiornato quasi presto stavolta, sono stupita da me stessa O.O... mi raccomando non mi abbandonare e recensisci ^^

 

Memole88: Ciao new entry, sono contenta che la storia ti piaccia, e ho inserito anche nuovi personaggi interessanti... presto capiremo perchè Katy è venuta su così ^^’’

 

Driger: spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo, e che l’arrivo di Erik sia abbastanza interessante XD

 

_Kristel_: Altra new entry... che bello *.* sono molto contenta ti piacciano la storia e i personaggi... mi raccomando continua a commentare pleaseeeeee

 

LiveintheDark: grazie per i complimenti, me commossa ç.ç. Se sei come Katy allora devi essere

veramente forte...

 

Kim: ciao new entryyyyy! Eccoti accontentata, ho scritto il proseguo... ma tu continu a commentare! Buona anno anche a te ^^

  
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