Cap. 21 Confidenze e
minacce
Sarah rimase a
letto fino a tardi, riflettendo su ciò che era successo la sera precedente.
Finalmente
aveva incontrato il suo nemico: ora almeno sapeva di chi doveva avere paura.
Paura.
Già, la sera
precedente, quando se l’era trovato davanti non aveva provato paura, e si era
stupita lei stessa di questo, ma appena era arrivata a casa...
Fu destata dai
suoi pensieri dal suono del campanello, interrotto da sua madre che aveva
aperto la porta.
Sentì che
parlava allegramente con qualcuno, poi dei passi su per le scale; bussarono
alla porta.
- Avanti.-
Una testa
bionda fece capolino.
- Buongiorno
tesoro.- la salutò allegramente Spike.
- Buongiorno.-
Il vampiro
biondo si avvicinò al letto e la baciò con dolcezza.
- Come ti
senti?- le chiese poi sedendosi accanto a lei.
- Bene. Da una
parte sapere che faccia ha il mio nemico mi aiuta.-
Lui la guardò
con amore, sorridendo.
- Perché mi
guardi così?-
- Perché sei
bella.-
La bionda
arrossì vistosamente, suscitando il divertimento del
ragazzo che la baciò.
- Allora sei
sicura di star bene?-
- Sicura. Stai
tranquillo.-
- Ok. Allora
io vado. Ho qualche commissione da fare per conto di Angel. Ci vediamo oggi in
palestra, ok?-
- Ok. Ciao Will.-
Spike le diede
un ultimo bacio per poi andarsene.
Sarah tornò
seria; aveva cercato in tutti i modi di tranquillizzare l’uomo che amava,
chissà se era riuscita ad ingannarlo.
Non voleva
farlo preoccupare, ma la verità era che aveva paura.
Quel
pomeriggio si diresse verso la Wolfram & Hart per gli allenamenti.
Come al solito prese con se un paletto di legno, Mr. Punta come
amava chiamarlo Buffy.
Quel giorno
stava più all’erta del solito: Marcus aveva detto che sarebbe tornato, ma non
aveva specificato quando.
Arrivata in palestra vi trovò tutti.
- Buongiorno
gente. Novità?.-
- No, nessuna.
A parte il fatto che abbiamo scoperto che Marcus può assumere diverse forme.-
le rispose Wesley.
- Ah, quindi
il mio nemico non è quell’uomo così affascinante? Peccato.- disse,
guadagnandosi un’occhiataccia da parte di Spike e arrossendo.
- Quindi in
poche parole, si comporta più o meno come il Primo?-
chiese poi, cercando di cambiare discorso.
- In un certo
senso. Ma lui prende le sembianze che vuole e non
delle persone morte. Inoltre devo ancora capire chi tra i due è più potente.-
le rispose Buffy.
- Bè, lo
scopriremo. Per ora concentriamoci sugli allenamenti.-
Quel giorno
presero stranamente più sul serio del solito l’allenamento, forse perché tutti
sentivano che il momento della battaglia finale si avvicinava.
Quando finirono
Buffy si avvicinò a Sarah.
- Hai impegni
domani a pranzo?-
La ragazza
dagli occhi azzurri la guadò stupita.
- No, perché?-
- Niente, ho
voglia di fare due chiacchiere con te.-
- D’accordo.
Facciamo così, vieni all’università, perché domani ho
anche le lezioni pomeridiane. Ci mangiamo un boccone veloce e parliamo, ok?-
- Perfetto.
Allora ci vediamo domani.- e dopo aver salutato tutti,
se ne andò.
Il giorno
dopo, alla fine delle lezione, Sarah aspettò l’arrivo
di Buffy fuori dal cancello; quando finalmente arrivò si diressero alla mensa e
presero qualcosa da mangiare.
- Il cibo
delle mense lascia sempre molto a desiderare.- commentò Buffy guardando il suo
pranzo con un po’ di disgusto.
- Già. Allora,
di cosa volevi parlarmi?- le chiese un po’ preoccupata, assaggiando il primo
boccone.
- Come ti
senti?- le chiese la cacciatrice dagli occhi verdi, scrutandola con
preoccupazione e giocherellando con il cibo nel suo piatto.
- Tranquilla,
sto bene. Davvero.-
- D’accordo,
ti credo. Comunque… voglio dirti che sarò con te nella battaglia.-
Sarah rischiò
di strozzarsi con una foglia d’insalata, mentre alzava gli occhi dal suo
pranzo, fissandoli in quelli di Buffy.
- Buffy, ne
sei sicura? Ora hai una vita normale. Io, Faith e gli altri ce la caveremo. Non
sei obbligata a…-
- Ne sono
sicura. La mia non sarà mai una vita normale, fino a quando ci saranno demoni
come Marcus in circolazione. Non voglio portarti via la missione o cose del
genere. Voglio solo esserti utile: una cacciatrice in più ti sarà d’aiuto.- le disse sorridendole.
- Non l’ho certo
pensato e accetto molto volentieri il tuo aiuto. Tu sei molto più esperta di
me, e questo mi sarà di grande aiuto.- le disse sorridendole.
Mangiarono in
silenzio per qualche minuto, poi Buffy riprese la parola.
- Ho saputo
che quest’inverno tra te, Spike ed Angel c’è stato
qualche… problema. Angel si è… innamorato di te.- disse, pronunciando con
fatica le ultime 3 parole.
Sarah la
scrutò attentamente: nei suoi occhi vide una punta di gelosia nei confronti del
vampiro moro.
La cacciatrice
credeva che ormai Sarah avesse preso il suo posto.
- Oh, credo
che ormai gli sia passata. Penso sia stato un momento di debolezza, tutto qui.
Una… cottarella, diciamo.- disse ridendo, come se il
vampiro si trovasse negli anni della sua adolescenza.
Ma la ragazza dagli occhi azzurri si rese
conto di non averla convinta del tutto.
- Buffy, se
pensi che io abbia preso il tuo posto nel cuore degli
altri, Angel compreso, non è così.-
Buffy la
guardò stupita: sembrava quasi che le avesse letto nel pensiero.
- Quando sei
tornata, pensavo la stessa cosa, di essermi illusa di aver
preso il tuo posto, cosa che non volevo accadesse, credendo di averlo
voluto involontariamente. Ma non è così. Il tuo posto
nei cuori di tutti è intoccabile. Semplicemente ho cercato di crearmi un
posticino tutto mio, e come dice sempre Spike, forse ci sono riuscita. Ma non ho occupato il tuo.-
Negli occhi
dell’altra bionda vide una scintilla di felicità, che però si spense quasi
subito.
- Sei ancora
innamorata di Angel, vero?- le chiese Sarah all’improvviso.
- Si capisce così tanto?-
- No, ma sono
una buona osservatrice. E, anche se non ti sembra, ti conosco bene.-
- Già, me n’ero dimenticata.- rispose Buffy sorridendo,
ricordandosi del piccolo dettaglio che caratterizzava l’amica.
- Comunque
stai tranquilla. Angel non è più innamorato di me. Forse non lo è mai stato. Io
credo che in me vedesse una seconda Buffy. Ma è cascato male, dal momento che nel mio cuore c’è solo un certo vampiro
biondo.-
Risero
insieme, alleggerendo la tensione.
- Ma sono certa che ora che ti ha ritrovato, non vorrà più
lasciarti andare.-
- Vorrei tanto
esserne sicura anche io, ma credo che i sentimenti di
Angel per me si siamo sopiti da tempo.-
- Oh, Buffy, cerca
di essere ottimista una volta tanto. Scommetto che entro una settimana tu e il
bel vampiro tenebroso sarete di nuovo una coppia.-
Buffy sorrise,
con una nuova luce di speranza negli occhi.
- Grazie.-
- Ma figurati. Sono contenta di fare da consulente
matrimoniale per la mia eroina.-
Buffy rise.
- A parte gli
scherzi, se hai bisogno di parlare, io sono una buona ascoltatrice.-
La ragazza
dagli occhi verdi le sorrise con riconoscenza.
- Ora sarà
maglio che vada. Ci vediamo domani.-
Così Buffy se
ne andò e Sarah potè tornare alla sua tortura universitaria.
Quella sera si
diresse da sola verso il cimitero; era il suo turno di ronda e aveva proprio
voglia di sgranchirsi un po’.
Passeggiò tra
le lapidi riflettendo su ciò che le aveva detto Buffy quella mattina, ma senza
abbassare mai la guardia.
All’improvviso
si sentì afferrare alle spalle: con uno scatto felino si liberò dell’aggressore
scaraventandolo lontano.
- Ehi, la
mamma non ti ha insegnato che non si attacca alle spalle?-
- Sai, tesoro,
sono secoli che non parlo con mamma.-
- Davvero? Che
figlio snaturato.- e si scagliò contro il vampiro.
Riuscì a
polverizzarlo, ma venne circondata da altri 10.
- Ehi, così
non vale.-
- La signorina
ha ragione. Non siate maleducati.- rispose una voce dietro il muro di demoni.
Lo stesso uomo
che si era identificato come Marcus si fece largo tra i vampiri.
- Sei
monotono. Mi hanno detto che puoi cambiare aspetto. Perché non usi un po’ di
fantasia?-
- Vedo che ti
sei informata bene. Brava.-
- Bè, come si dice “Conosci bene il tuo nemico”.-
- Più che
giusto.- le ripose sorridendole.
Si studiarono
per alcuni minuti, poi vedendo che Marcus non accennava ad aprire bocca, Sarah
decise di intervenire.
- Se sei
venuto qui per uccidermi, ti consiglio di provarci
subito. Non ho tempo da perdere io.-
- Oh, ma io
non sono venuto per ucciderti. Non ancora almeno. Te l’ho detto: prima voglio
divertirmi un po’.-
La guardò nuovamente con quell’aria maliziosa, che
ormai lo caratterizzava, facendole venire i brividi lungo la schiena.
Ma non lo diede a vedere.
- Quindi cosa vuoi fare? Combattere?- disse mettendosi in
posizione di combattimento.
- No, non ne
ho molta voglia stasera. E poi ho un altro modo per divertirmi.-
E con questo
scomparve in una nuvola di fumo, portando con se gli
altri vampiri.
Sarah rimase
immobile: temeva di sapere la sua idea di divertimento, ma sperava con tutto il
cuore di sbagliarsi.
Decise di
tornare a casa: per quella sera aveva fatto già
abbastanza incontri spiacevoli.
Il giorno
seguente si recò in palestra come tutti i giorni.
Lungo la via
che portava alla Wolfram & Hart, Sarah ne approfittò per riflettere sulle
parole di Marcus: quello sguardo malizioso e le sue idee malsane non la
tranquillizzavano molto.
Poi sentì un
fruscio dietro di se e con una scatto estrasse Mr.
Punta.
Si voltò con il paletto sollevato pronta ad affondarlo nel petto del suo
assalitore.
- Ehi. Vacci
piano con quel coso.- le disse Spike spostandosi di
lato.
La bionda si
fermò appena in tempo rendendosi conto che aveva davanti il
vampiro biondo.
- William.-
esclamò.
- Già, proprio
io. Avevi voglia di rimanere single?- la prese in giro lui.
Sarah tirò un sospiro di sollievo; per un momento aveva temuto si
trattasse proprio del suo nemico.
- Così impari
ad apparirmi alle spalle senza preavviso.- disse riponendo il paletto nella
tasca dei jeans.
- Ah, adesso è
colpa mia?- rispose mettendo il broncio.
La ragazza
sorrise divertita.
- Dai, stupidotto, vieni qui.- e lo baciò con trasporto.
- Allora, così
va maglio?-
- Molto meglio.- disse lui con sguardo malizioso e baciandola
nuovamente.
- Dai, basta o in palestra ci daranno per dispersi.-
Sarah si
allontanò da lui causando un nuovo broncio; così si avvicinò nuovamente e gli
sussurrò in un orecchio.
- Se fai il
bravo, stasera doppia razione.-
Come aveva
immaginato, Spike si riprese subito e si avviarono verso la palestra.
- Allora, come è andata ieri sera la ronda.- le chiese lui
abbracciandola.
Sarah si irrigidì alla richiesta, ma optò per il silenzio: non
voleva farlo preoccupare.
- Oh, tutto
bene. I soliti vampiri noiosi.-
- Nessuna traccia
di Marcus?-
- Nessuna.-
rispose dopo un momento di esitazione.
Quando
arrivarono alla sede, incontrarono Wes e Faith lungo le scale.
- Ehi, già
qui?- le chiese Wesley
stupito.
- Già, pensavo
di iniziare un po’ prima.-
Quando si
trovarono davanti alla porta della palestra, sentirono alcune risate provenire
dall’interno.
Aprirono piano
la porta: dentro vi erano Angel e Buffy, il primo che faceva il solletico alla
seconda.
- Ehm, ehm… non vorremmo interrompere le vostre effusioni, ma qui
dovremmo allenarci.- disse Spike attirando l’attenzione dei due ragazzi.
Il vampiro e
la cacciatrice si allontanarono imbarazzati.
La bionda
guardò Sarah, arrossendo, e questa le rispose con un sorriso e strizzando
l’occhio: a quanto pareva ciò che aveva predetto si stava realizzando.
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Ehm, ehm.. no, non sono scappata e nemmeno mi sono persa. v.v
Basterà una
sola parola per giustificarmi: università! -.-
Sono stata
impegnatissima con lo studio fino a ieri mattina, ma prometto che d’ora in poi
sarò più presente. >.<
Allora, che
dire… Marcus si è rifatto vivo e le sue intenzioni sono sembrano proprio.. buonissime. O.o
Che dite,
Sarah ha fatto bene a tenerlo nascosto a Spike??
Mah, si potrà
scoprire solo continuando a leggere la storia. :P
Laura the vampire slayer: sono contenta che il capitolo
precedente ti sia piaciuto e spero valga lo stesso anche per questo. ;) vero, non sarebbe umana, ma essendo comunque una ragazza
“speciale” deve affrontare le sue paure, come ha sempre fatto Buffy. ;) continua a seguirmi. Un bacione J
Vannagio: ahahahah!! In effetti il rischio potrebbe sembrare quello della
seduzione, ma puoi stare tranquilla, non succederà. ;)
anche se Marcus riuscirà a guadagnare ciò che vuole, in una maniera o
nell’altra. Meno male, temevo risultasse troppo
“snob” per la sua sicurezza davanti al
nemico, anche se nel suo letto la debolezza ha avuto il sopravvento. Ora la
paura aumenta, viste le ultime minacce. Continua a seguirmi, mi raccomando… mi
fa un sacco piacere. ;) un bacione! J