Strawberry rimase a piangere per molto tempo. Ormai il
temporale era finito da un pezzo quando l’ultima lacrima scese sul suo viso. A quel
punto Strawberry si alzò e si mise a ridere,una risata isterica che faceva
paura uscita da una ragazza solare come Strawberry “Naaa, non e possibile che
sia successo tutto questo……… sarà sicuramente un incubo………. io che vado a letto
con Kish, e Mark che mi violenta ahahahah.
Sembra una barzelletta,ed inoltre mark non mi farebbe mai una cosa
simile”Ed intanto mentre pensava questo camminava verso casa. Ma lei non faceva
attenzione a dove metteva i piedi,o alle macchine che le passavano davanti………… continuava
a pensare a cosa era successo e si diede dalle cretina per aver pensato che
questo incubo fosse reale. Ma proprio quando stava attraversando la strada,
dalla parte opposta esce una moto rossa fiammante che le fa segno con il
clacson di spostarsi. Strawberry però non si sposta e pensa “Tanto questo e un
incubo ed anche se mi mette sotto non mi può fare niente ,al massimo mi
sveglio” e non si muoveva. Fortunatamente la moto si fermò appena in
tempo,prima di mettere sotto la ragazza,e il proprietario ne uscì fuori adirato
pronto a scaricarsi contro quella stupida ragazza. - Che cosa pensavi di
fare,volevi per caso sucidarti? – Dalla moto uscì un ragazzo dalla pelle
insolitamente ambrata,capelli di un biondo chiaro e occhi di un azzurro dal
taglio tipicamente occidentale.- Ryan……s….sei davvero tu??- Strawberry non
poteva credere ai sui occhi,cosa ci faceva Ryan nel suo sogno e soprattutto
anche lui le voleva fare del male. D’altra parte neanche Ryan poteva credere
che la ragazza che stava investendo era Strawberry - Strawberry……..MA SEI IMPAZZITA, TI STAVO PER
METTERE SOTTO LO SAI VERO???-. Strawberry sentendo quelle parole si mise paura
e scappò-Strawberry dove stai andando STRAWBERRY!!!!- Ma Strawberry non lo
ascoltava,aveva una paura matta che lui potesse farle qualcosa di male come
avevano fatto Kish e Mark,pensava che in quello strano sogno tutti le volessero
fare del malee voleva disperatamente svegliarsi. Ma proprio in quel momento si
rimise a piovere e le già provate condizioni della sua mente insieme a tutto lo
stress le fecero perdere i sensi. Ryan intano che l’aveva raggiunta fece appena
in tempo a prenderla prima che cadesse a terra e la portò al sicuro. Finalmente
dopo ore Strawberry si svegliò.
All’iniziò non vedeva niente se non una luce accecante. Poi la luce pian piano
si affievolì, capì che era pomeriggio inoltrato e l’orario della sveglia sul
comodino glielo confermò; erano le sei e mezzo. Dopo essersi abituata alla
luce, iniziò a vedere una camera. Le pareti erano di un rosa confetto,c’era un
solo armadio, una scrivania con un computer, il comodino ed una
cassettiera,dove però c’era una foto. Strawberry incuriosita,si alzò dal letto
e andò a prendere la foto;ritraeva una famiglia felice, una donna dai lunghi
capelli biondi,occhi verdi e carnagione chiarissima,ed in braccio teneva un
bambino di circa 6 anni, dalla carnagione scura, così diversa da quella chiara
della donna ma al contempo così simile. I capelli erano dello stesso biondo
della donna ma gli occhi erano di un azzurro uguale all’uomo che in con i
capelli neri al vento rideva felice alla vista di quella scena. E la stessa
felicità si poteva leggere negli occhi del bambino, ancora troppo piccolo per
sapere certe cose, ma con un intelligenza al di sopra di quella normale.
“Ryan……..”. Strawberry pensò solamente quel nome e già si accorse che la camera
aveva un aspetto famigliare, perciò capì che si doveva trovare al Cafè Mew Mew.
E capendo questo i ricordi dell’altro giorno si fecero sempre più vivi nella
mente di Strawberry fino a diventare insopportabili, ed incominciò a piangere.
Pianse come non aveva mai fatto, capendo che quello di ieri non era un sogno.
Ma al contempo rideva, si rideva felice. Felice di non aver dato il suo dono
più prezioso ad una persona così spregevole; rideva perché, solo ora se ne
rendeva conto, ma aveva dato la sua verginità alla persona che più l’amava. A
questo pensiero il cuore di Strawberry fece un battito, doloroso ma dolce allo
stesso tempo. Doloroso perché sapeva che non lo avrebbe più rivisto, dolce
invece al suo ricordo. Al ricordo di lui su di lei,dei loro gemiti e sospiri,
al ricordo dei suoi occhi am la vetta massimabrati oscurati dalla passione e
dal piacere dopo averne raggiunto. Ryan così la trovò: a piangere e ridere
insieme- Strawberry ma che cosa e successo- Sentendo quella voce la Mew Mew si
girò e vedendo il ragazzo, si rintanò tra le sue braccia. Ryan era imbarazzato
a morte. Con Strawberry a parte rare volte non erano mai così in confidenza,ma
non disse niente e l’abbraccio. Dopo un po’ di tempo la frustrazione di
Strawberry finì,così come le sue lacrime- Allora mi vuoi dire che cosa e
successo? Chi e che ti ha fatto stare così male?- - Tranquillo non e
niente……..ormai e passata- - Non può essere passata se solo fino a poco tempo
fa piangevi- - Davvero non era niente…. solo uno sfogo- - Ok,come vuoi comunque se vuoi
qualcuno con cui parlare guarda che con me lo puoi fare- Dicendo quelle parole
sulle guance di Ryan si formò un piccolo rossore evidentemente non abituato a
quelle dimostrazioni di affetto, che crebbe ancora di più quando uscendo dal Cafè
Straw gli sussurrò un Grazie all’orecchio e se ne andò dopo averlo baciato su
una guancia. Uscita dal Cafè la Mew gatto pensò razionalmente a quello che era
successo. “ Allora, ricapitolando…..io sono andata a letto con Kish……sono
andata a letto con Kish…..O MAMMA SONO DAVVERO ANDATA A LETTO CON KISH; Mark
ieri mi ha violentata. Ma io mò lo vado a prendere a schiaffi a quello stronzo
di merda…. Comunque sta di fatto che io a Kish non lo posso più vedere perché se
ne andato,ma non posso neanche stare vicino a Mark. Oddio non so cosa fare…. Se
denuncio Mark o paura di quello che mi può fare , ma se non lo denuncio o paura
di più….. Una cosa però e certa con lui io non ci sto più” Pensando questo si
avviò verso casa. Fortuna che i suoi genitori quei giorni non erano a casa,se
no doveva inventare una bella scusa. Entrando in casa si preparò una semplice
cena, poi si lavò ed andò a dormire,sognando un paio di occhi d’ambra che la
guardavano con amore.
Ciao a tutti, mi scuso per il mio immenso ritardo,ma
questo periodo non e andato abbastanza bene nonostante le varie vacanze che
almeno un po’ di felicità mi hanno portato. Ringrazio tutti quelli che hanno
recensito e spero di non deludervi con questo capitolo. A presto