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Autore: Sunny_    16/02/2011    2 recensioni
Storia nata dalla mente malata di tre ragazze malate: Angela, Alessia e Noemi xD! In un momento di noia ci siamo dette: "Ehy, perchè non scriviamo una fic a sei mani?" e così eccoci qui.
Tre ragazze vincono un viaggio per il set del film "Le cronache di Narnia e il principe Caspian" cosa succederà stando in compagnia dei tre bellissimi protagonisti?
Autrici: noemi_moony, angy_loony e Alekiamo.
Da non dimenticare il supporto morale di Federica che ci ha dovuto sopportare tutti i giorni.xD
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 -Allora a che scuola andate?- chiese Skandar, che, dopo un'occhiataccia di Ben, aveva incominciato ad includere nei suoi discorsi anche Noemi.

-Io e Alessia andiamo al linguistico- rispose Angela con un sorriso.

-Allora studiate anche la letteratura inglese, vero?- chiese Ben con un sorriso dolce.

-Certo, perché?- rispose Alessia, anticipando Angela.

-Bhè, io sono laureato in questa materia!-

-Allora potresti aiutare Angela con la lettura di Romeo e Giulietta in inglese! Sai, è una mezza schifezza!- suggerì Noemi con malizia.

-Ehi, ma non è vero!- rispose Angela con il broncio.

-Nooooooooo! Hai un 6 striminzito e solo Dio sa da dove è uscito! E poi a Ben non viene la febbre se ti aiuta, sai?- rispose Alessia ammiccando verso Ben.

Angela capì con un pizzico di ritardo, arrossì e annuì senza parlare.

-E tu, non hai bisogno d'aiuto?- chiese Will all'orecchio di Alessia.

-Tsk, io sono bravissima in inglese- rispose la ragazza con un ghigno scherzoso.

-Un aiuto non fa mai male- disse, passandole accanto.

-E tu, dove vai?- chiese Ben a Noemi.

-Al...ehm...cioè studio psicologia- disse saccente, cercando di nascondere il fatto che non si ricordasse come si dicesse “psicopedagogico”in inglese.(ma io non faccio lo psicopedagogico! Io faccio scienze umane nd Noemi)(Zitta, è lo stesso! nd Ale)

-Fantastico, così puoi capire se sei pazza!- disse Skandar sarcastico.

-Diciamo che posso capire da chi stare lontano!- rispose Noemi che avrebbe voluto ucciderlo.

-Basta!- disse Anna.

Will emise un ringhio dalla gola e Ben gli scoccò un occhiata molto scocciata. Skandar li ignorò e continuò imperterrito.

-E io sarei una di queste?- chiese il moretto.

-Tu sei il primo della lista- rispose Noemi con un ghigno.

-Almeno io sono qualcuno nel mondo- la punzecchiò.

-Adesso si che mi diverto- si eccitò Alessia scambiandosi un occhiata con Georgie.

-Anche io sarò famosa e tu ti ricrederai-

-Mi sa che ti conviene finire di illuderti e guardare la realtà, mia cara- rispose Skandar a Noemi.

Si erano avvicinati piano piano e adesso le loro fronti si sfiorarono tra loro. Molto probabilmente avrebbero continuato a beccarsi se Alessia non fosse passata e non avesse spinto Noemi tra le braccia di Skandar che l'afferrò al volo.

-Ho fame, ci sbrighiamo?- chiese Alessia non curante dei visi rossi dei due ragazzi che si affrettarono a dividersi (Ah, la fame, che scherzi che fa ndAle).

-Quando ha fame, Alessia è una belva!- disse ridendo Angela,, mentre gli altri la seguivano a ruota.

Quando scesero nella sala da pranzo trovarono Andrew, Pierfrancesco e Sergio ad aspettarli.

-Finalmente! Perché ci avete messo tanto?- chiese Andrew vedendo i ragazzi arrivare.

-Diciamo che a qualcuno piace scherzare!- disse Ben facendo un occhiataccia a William e Alessia.

-William ne ha combinata una delle sue?- chiese Pierfrancesco.

-Si ma questa volta le menti erano due, ovvero William e Alessia!- rispose il moro.

-Ma non è vero!- si difese Alessia, mettendo il broncio.

-Diciamo che la mente era una, le braccia quattro- disse William facendo ridacchiare le ragazze.

-Mi preoccuperei se Will non facesse scherzi...Vabbè, andiamo a mangiare che vedo Alessia cercare di portare a sè le lasagne con il pensiero- disse Andrew, lanciando un'occhiata all'affamata.

Durante la cena il cast più le tre ragazze italiane parlarono e mangiarono tra risate e scherzi, assaporando la loro prima serata inglese.

I ragazzi si divertirono a riprendere le italiane sulla pronuncia di alcune parole inglesi e, moltissime volte, dovettero comunicare a gesti o Pierfrancesco e Sergio traducevano per loro. Quando finirono di cenare non salirono subito in stanza, ma si trattennero a divertirsi perché nessuno voleva far finire la bella serata.

Quando salirono, il gruppo si divise: Georgie ed Anna salirono nella loro stanza, Angela andò a comprare una barretta di cioccolato bianco e Alessia e Will scesero nella hall.

Mentre tornava in camera con la sua barretta di cioccolato bianco, Angela incontrò Ben disperato con l'intento di trovare i suoi vestiti.

-Hey Ben!- lo salutò la bionda.

-Ciao Angela! Ancora sveglia?-

-Si, avevo voglia di un po' di cioccolato bianco. Tu invece sei alla ricerca dei tuoi vestiti?- chiese la ragazza.

-Si, William non vuole parlare, quindi mi tocca fare da solo!-

-Vuoi una mano?-

-Grazie, ma non ho la minima idea di dove possano essere!- disse Ben.

-Hai visto negli stanzini?-

-In realtà no!-

Nel corridoio dove si trovavano le loro stanza c'erano solo due stanzini e i vestiti del ragazzo si trovavano nel secondo.

-Ma quanta roba ti sei portato! Sei peggio di me!- disse la ragazza guardando la miriade di vestiti del ragazzo.

-Bhè, più o meno tutto l'armadio!- rispose Ben.

-No, io sono peggio!-

-Perché?-chiese lui curioso.

-Perché io non solo mi sono portata tutto l'armadio, ma anche tutti i vestiti che ho comprato prima di partire... e non sono pochi!-

-Wow!-

I due ragazzi iniziarono a portare i vestiti nella camera del ragazzo, ma per loro sfortuna in quello stesso momento Alessia e William stavano tornando dalla hall.

-Oh no!- disse William.

-Che succede?- chiese Alessia.

-Ben ha trovato i suoi vestiti!-

-Deve averlo aiutato Angela!- disse la ragazza vedendo l'amica con Ben.

-Che ne dici se li chiudiamo dentro?- propose il ragazzo biondo alla sua “amica di scherzi”.

-Ci sto! Al mio tre li chiudiamo dentro, ok?-

-Ok-

-Uno, due, TRE!-

Senza farsi vedere dai due ragazzi, li chiusero dentro con un tonfo secco.

-Oh no, siamo rimasti chiusi dentro!- disse Ben provando ad aprire la porta.

-Ora chiamo Alessia per farci aiutare!- disse la ragazza bionda prendendo il telefono e facendo il numero dell'amica.

Angela sentì una musica simile alla suoneria del telefono di Alessia che si affrettò a cercare di chiudere in qualche modo la suoneria.

-ALESSIAAAAAAAAAAA!- urlò Angela da dietro porta capendo che era stata Alessia, probabilmente aiutata da William, a chiuderli là dentro.

-FACCI USCIRE DA QUAA!-

-Neanche per sogno!- disse Alessia divertita.

Ben ed Angela incominciarono a spingere la porta per farla aprire ma Will ed Alessia capirono le loro intenzioni e si opposero facendo leva sulle loro forze.

-Alessiaaaaaaaa! Facci uscire!- urlavano Ben ed Angela.

-Ehi, Ale, loro vogliono uscire, che ne dici di esaudire il loro desiderio?- chiese Will.

Ad Alessia brillarono gli occhi quando capì le intenzioni dell'amico e si affrettò ad aggiungere:

-Si, però scappiamo subito, altrimenti non avremo vita lunga!-

-Conoscendo Ben, non credo proprio neanch'io!- rispose il biondo. Con un'occhiata veloce, senza nemmeno parlare, lasciarono insieme la porta e scapparono subito fuori dall'hotel.

Quando Alessia e William lasciarono la porta, Angela e Ben, che stavano spingendo la porta per aprirla, caddero uno sopra l'altro.

-Stai bene?-chiese Ben schicciato  dalla ragazza.

-Si!- rispose Angela arrossendo e alzandosi disse:-Ma Alessia non lo sarà per molto!-

Ben le rispose con un sorriso e la ragazza arrossì ancora di più.

-Io vado a dormire! Ci vediamo domani!- disse la ragazza.

-Ok! Buonanotte e grazie per avermi aiutato a trovare i vestiti!- disse per poi darle un bacio sulla guancia che fece diventare Angela più rossa di un pomodoro.

 

 

Noemi sospirò scocciata. Era tardi e probabilmente stavano dormendo tutti, anche Angela e Alessia. Come facevano a dormire quando si trovavano in un posto come quello? Questo era un misero...

Decise di andare a dormire anche lei.

Salì le scale per arrivare al piano dove c'era la camera in cui alloggiava.

“Ops... Qual'era la mia stanza? La 147 o la 148?”

Stette per dieci minuti a pensare poi optò per la 148.

Aprì la porta lentamente per non svegliare le sue amiche.

Notò che per terra c'era una camicia marrone maschile.

“Ok, sembra che si siano già date da fare...”pensò maliziosa. L'unica luce proveniva da una lampada posta sul comodino vicino al letto.

Sul letto dormiva beatamente... "Skandar?"

La ragazza chiuse gli occhi e li riaprì velocemente sperando di essere in un sogno, o meglio, in un incubo.

Il ragazzo aveva un libro poggiato sulla pancia coperta solo da una leggera maglietta a mezze maniche. Sul libro spiccava la scritta” THE CHRONICLES OF NARNIA: PRINCE CASPIAN”.

Il petto del ragazzo si alzava e si abbassava con un ritmo irregolare.

“Ora me ne vado silenziosamente fingendo che non sia successo niente” pensò incominciando ad indietreggiare.

-Cavolo...- urlò dallo spavento.

“Uff! Menomale la sedia non è caduta, devo stare più attenta altrimenti Skandar si sve...”

-Che diavolo ci fai qui!?-

“È ufficiale: qualcuno vuole rovinarmi la vita.”

Il ragazzo fissava Noemi con gli occhi sbarrati, ormai era in piedi e come al solito, la guardava in cagnesco.

-Io...ehm...ecco...addio- disse abbassando lo sguardo e cercando di andarsene.

-Non riesci a resistermi- disse con un ghigno beffardo.

-Che cosa?- l'italiana si fermò con un piede a mezz'aria.

-Sei venuta nella mia stanza perché sei pazzamente innamorata di me?-

Noemi non credeva alle sue orecchie.

-Ho capito!- disse voltandosi per vedere il volto dell'attore- Hai bevuto. Non devi ubriacarti, non fa bene ad un tipo “cool” come te- disse ironicamente .

-Io non sono ubriaco, sei tu che sei entrata nella mia stanza mentre dormivo...-

Noemi arrossì.

“È finita, non posso negare l'evidenza. Però...” le si accese una lampadina.

-Io non sono qui- disse sicura di sé.

-Che cosa?- Skandar era ancora più confuso.

-Io non sono qui, è tutto un sogno... stai dormendo Skandar- a ogni parola faceva un passo indietro finché non arrivò alla porta e finalmente riuscì a scappare via.

-Skandar era sconcertato. Alzò un sopracciglio e disse tra sé e sé :

” Certo che queste ragazze italiane sono proprio strane...

Vabbè, chi se ne frega”.

 

 

 

Our space:

Come al solito ringraziamo tutti perchè leggete i nostri deliri! Grazie mille!

Ci vediamo al prossimo chap!!

CIAOOOOO!

  
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