Affacciato alla finestra della sua stanza d’albergo, Mark contava le insignificanti gocce di pioggia che colpivano il vetro. Scandivano il tempo in intervalli irregolari, segnando quanto irregolare può essere la musica della natura. Il lieve bussare alla porta interruppe la sua conta inesatta. Si mosse, ma, arrivato sulla soglia della stanza, interruppe la sua camminata incerta. La sua sicurezza già precaria vacillava. Eppure doveva fare ciò che andava fatto.
[Seconda classificata al contest "The first time we Slashed" di Soul_Shine sul forum di EFP.]