I
can feel you all around
In the silence I hear the sound
Of your footsteps on the ground
And my heart slows down.
Hai mai pensato di fare qualcosa solo per provare a
infrangere le regole? Hai mai pensato alle conseguenze? Hai mai pensato
che non aveva nessun senso farlo? Hai mai pensato a tutti i pro e a
tutti contro? E dopo aver pensato, pur sapendo che forse, solo forse,
era sbagliato, hai deciso di provare?
Draco
si guardò intorno. Non c’era nessuno,
com’era ovvio, ma è meglio prevenire che curare.
Passò tre volte davanti alla parete ma la porta non
compariva. Qualcosa non andava per il verso giusto.
Erano le 3 di notte. Chi mai sarebbe entrato nella Stanza delle
Necessità a quell’ora?
In quel preciso momento Hermione si svegliò di colpo. Aveva
dormito per più di un’ora! Doveva tornare alla
Torre di Grifondoro! Si sistemò la divisa, prese i libri e
uscì dalla stanza. Uscì a passo spedito e non si
accorse del ragazzo seduto vicino alla porta.
- Granger?
La ragazza si guardò attorno spaventata. Poi si accorse di
Malfoy e si rilassò.
- Malfoy, che vuoi? E poi che cosa fai qui?
- Granger, hai poco da dire. Neanche tu dovresti essere qui.
La ragazza non sopportava che qualcun’altro avesse ragione.
Però era un Prefetto, quindi dov'era il problema? Scosse le
spalle e decise di lasciarlo perdere.
- Dove te ne vai? Mi lasci così su due piedi? Lurida
Mezzosangue torna qui!
A quel punto Hermione non ci vide più. Senza neanche girarsi
gli lanciò un incantesimo.
- Cos’hai detto? Brutta serpe non metterti contro di me!Il
ragazzo si stava contorcendo sul pavimento. La Grifondoro non era stata
affatto clemente con lui. Mentre cercava di trovare una soluzione a
quella situazione, Draco tirò su per sbaglio la manica della
camicia e Hermione vide la conferma ai sospetti di Harry.
Alla fine era davvero un Mangiamorte. Malfoy si rese conto che la
ragazza aveva fatto cadere la bacchetta, la raccolse e se ne
impossessò.
Hermione era rimasta pietrificata. Il Marchio Nero svettava sul braccio
bianco del Serpeverde. Non si accorse che lui la prese di peso e la
spinse di nuovo dentro la Stanza.
- Stammi bene a sentire. Tu non hai visto niente, chiaro? Non voglio
farti un incantesimo di memoria ma tu prometti di non dirlo a nessuno.
- Perché ti fidi di me? Io sono una lurida Mezzosangue. Che
cosa vuoi?
Draco chiese alla Stanza di far apparire un letto per la ragazza e poi
le rispose: - Perché non mi fido mai di nessuno e forse tu
non mi tradirai. Per favore non tornare alla Torre. Rimani qui con me.
Hermione non riusciva a capacitarsi di quello che aveva appena sentito.
Draco Malfoy le chiedeva di essere sua amica, di non lasciarlo da solo.
C’era qualche trucco sotto?
- Non ti tradirò, ma io e te saremo amici solo in questa
Stanza e solo la notte. Davanti
a tutti ci comporteremo come i cinque anni precedenti. Affare fatto?
Il ragazzo sembrò un po’ spaesato. Se avesse
accettato avrebbe avuto un’amica. Ne valeva la pena?
- Va bene Gran… Hermione. Ora dormi però, mi
sembri una sonnambula.
Lei sorrise sarcastica e si buttò sul letto.
Entrambi si domandavano se avessero fatto la cosa giusta. Combattevano
su due fronti diversi ma l’amicizia era più
importante. Avevano bisogno di
qualcuno con cui essere loro stessi. Dopotutto non l’avrebbe
saputo nessuno.
I'm waiting for the moonlight
So I can find you
In this perfect dream
Il mattino
dopo nessuno si accorse di niente. Le cose sembravano esattamente come
la sera precedente. Eppure quest’affermazione non sarebbe
potuta essere più sbagliata. Tutti continuavano a
comportarsi come al solito senza notare le assenze notturne della
Grifondoro e del Serpeverde. Ormai si vedevano ogni sera e stavano
insieme fino al mattino dopo. Parlavano sempre e solo ogni tanto
dormivano.
Hermione,
mentre si sedeva a fare colazione, alzò gli occhi e rivolse
uno sguardo al tavolo dei Serpeverde. Nessuno se ne accorse tranne lui,
che ricambiò lo sguardo e sorrise. La ragazza divenne tutta
rossa al pensiero del risveglio. Draco l’aveva cinta con le
braccia quando si era sdraiato vicino a lei per dormire un
po’ e al loro risveglio avevano aspettato qualche attimo a
lasciarsi.
- Hermione,
perché sei rossa?
La ragazza
si risvegliò dal suo sogno e farfugliò una scusa.
Prese qualcosa da mangiare e non parlò molto per il resto
della mattina.
Nel
pomeriggio aveva un’ ora buca e decise di andare a studiare
sul lago. Si sedette e accese un fuocherello blu. Non riusciva a
concentrarsi perché ogni cinque minuti guardava
l’orologio, ma il tempo sembrava scorrere più
lento del solito. Si erano ripromessi di vedersi davanti alla Stanza
non appena fosse salita la luna. Mancava così tanto tempo!
Voleva parlare con Draco, domandargli tante cose ma non poteva ancora.
Un Bolide
quasi andò a schiantarsi contro Malfoy. Era troppo occupato
a osservare la minuscola figurina che studiava vicino al lago per stare
attento a quello che lo circondava. I suoi compagni di squadra non
sapevano che cosa gli fosse successo ma nessuno di loro aveva
intenzione di andare contro di lui, faceva troppa paura. Mentre cercava
di concentrarsi sul Boccino, quello sbandò e si diresse
proprio verso il lago. Draco non poteva certo lasciarlo andare,
così iniziò ad inseguirlo. Avrebbe potuto
prenderlo in qualsiasi momento ma lo lasciò arrivare
esattamente davanti a lei prima di prenderlo.
- Draco! Ma
cosa..?
- Ciao!
Scusa, stavo cercando di catturare ‘sto coso- le
mostrò il Boccino che teneva tra le mani- ed è
arrivato fin qua.
- Pensa che
coincidenza, io sono proprio qua!
I due
iniziarono a ridere a crepapelle. Era un momento perfetto ma proprio
allora Harry e Ron la chiamarono.
- A
stasera.- promise e corse via.
La luna era
già alta nel cielo però Hermione non arrivava.
Non era mai così in ritardo. Glielo aveva promesso. Aveva
detto “A stasera”. Forse qualcuno l’aveva
trattenuta. Forse Potter o Weasley avevano scoperto qualcosa.
Hermione era
riuscita a scrollarsi di dosso Lavanda che le aveva chiesto un sacco di
cose su Ron. Sapeva che lui era arrabbiato. Odiava che lei arrivasse in
ritardo. Infatti, come volevasi dimostrare, era lì,
già infuriato, ad aspettarla.
- Sei in
ritardo di un’ora! UN’ ORA! MI SPIEGHI COSA
C’E’ DI COSI’ IMPORTANTE DA FARMI
ASPETTARE?
-Draco
smettila di gridare. Mi hanno trattenuto, tutto qua. Forza, andiamo.
Detto questo
aprì la porta ed entrò. Draco non voleva cedere,
perciò rincominciò non appena si chiuse la porta
alle spalle.
- Mi avevi
promesso che saresti stata puntuale! Esigo delle spiegazioni!
Hermione non
poteva sopportare le lamentele da bimbetto di Draco e decise di mettere
fine alla discussione senza troppi indugi.
- Scusami
tanto se ho avuto un contrattempo! Lavanda non la smetteva di blaterare
su Ron e io che cosa potevo fare? Volevo sapere cosa…
- Weasley?
Mi hai lasciato un’ora da solo per RONALD WEASLEY??!!
Non voleva
urlare la verità, non voleva chiederle cos’avesse
Ron che lui non aveva. Non era pronto alla risposta. Ma Hermione era la
ragazza più brillante del suo corso e non stentò
a capire.
- Draco,
Draco… Tu…- non trovava le parole adatte.
A quel punto
lui decise di buttarsi. Decise che per quanto fosse sbagliato su molti
livelli, era anche giusto su molti altri. Con un braccio le cinse la
vita, la iniziò a baciare e la portò sul letto.
Hermione sembrava spaesata e non sapeva cosa fare, poi
incominciò a sfilargli la camicia. Tra molti baci e carezze
lui si unì a lei.
Don't think that you can
Hide there in the shadows
Girl you’re not
invisible
You’re all that I
can see.
Mancava
poco all’ora della separazione, Draco accarezzava dolcemente
la schiena di Hermione mentre lei sorrideva e lo stringeva a
sé.
-
Hermione devo dirti una cosa.
-
Lo so. Ora tu sarai un Mangiamorte a tempo pieno e tra noi non ci
potrà più essere niente.- disse lei in tono
triste ma fermo.
-
No. Volevo dirti che ti amo, Hermione.
Alcune
lacrime scesero lente dalle sue guance e lei sorrise.
-
Ti amo anch’io, Draco.
Le
parti in viola sono alcuni pezzi di "Invisible" dei Jonas Brothers.