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Autore: _Sama_    28/02/2011    1 recensioni
"Come si fa a risalire quando si ha perso l'amore della nostra vita?Si può ricominciare ad amare?Dove la si trova la forza per farlo?
La mia vita era diventato un buco nero immenso e io ci stavo sprofondando dentro piano piano senza aver le forze di uscirne. Non avevo speranza in futuro migliore ma presto forse mi sarei ricreduta."
Rose,una ragazza come tante che ha perso il suo ragazzo. Riuscirà a tornare a vivere?E ad amare?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Ricominciare ad amare'
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Sarò sincera ci ho messo parecchio a scrivere questo epilogo e ancora non mi convince del tutto. La mia Rose e il mio Thomas!!!Ho le lacrime agli occhi.
Ringrazio coloro che mi hanno seguito in questa ff che non credevo mi avrebbe dato così tanto. Un ringraziamento speciale a chi ha recensito soprattutto a just_love_me e Sayury_14 a cui dedico questo capitolo.Ovviamente finirò di scrivere i pov da parte dei ragazzi in cui probabilmente verranno aggiunti momenti che Rose non vive, se volete seguirmi li vi ricordo che il link è questo Ricominciare ad amare:quando a raccontare sono i personaggi maschili.
Che dire??GRAZIE!!!!!*.* Sama

Cap 47 Epilogo



Rose bianche e blu ricoprivano la navata e tutta la Chiesa.
Io ero fermamente contraria a sposarmi in quel luogo ma per lui avrei fatto anche questo. Il mio vestito era proprio come lo desideravo:semplice,di colore bianco con sfumature blu. L’unica cosa che mi faceva sentire a disagio era la coroncina che tratteneva il velo, l’aveva voluta lui per me, perché secondo lui ero la sua Regina. E nel tempo passato con lui, in fondo era così che mie ero sentita.
Tra i presenti scorsi Ale con la sua nuova compagna, a lui dovevo tutto questo e non sarei mai riuscita a ripagare il mio debito con lui. Se non fosse per Ale adesso questo matrimonio non ci sarebbe mai stato, probabilmente io mi sarei sposata con lui. Quando andai di persona a ringraziarlo mi disse che lo aveva fatto solo per me, perché la mia felicità andava sopra tutto. Mi aveva dimostrato di amarmi veramente tanto con quel gesto, e soffrivo sapendo che non potevo contraccambiare i suoi sentimenti perché mai avrei sospettato quello che aveva fatto per me se non me lo avessero raccontato. All’inizio Thomas era titubante nel confessarmelo,temeva che dopo averlo saputo sarei corsa da Ale, ma davanti al mio ennesimo Ti amo aveva ceduto. Mi raccontò che Ale era partito per l’Inghilterra per fermare il suo matrimonio con la figlia degli Hamilton. Lo aveva raggiunto il giorno prima delle nozze, testando prima il suo amore per me. Da quello che mi disse Ale lo mise alla prova prima di dirgli la verità su di noi e sulla mia non partenza per l’Inghilterra. Come la superò?Prendendolo a pugni. Per Ale quella era la dimostrazione che ancora mi voleva, ovviamente pretese anche le spiegazioni su quelle imminenti nozze, dopo confessò a Thomas che aveva vinto lui. Non mi dissero per filo e per segno cosa si dissero,credo che temevano che mi arrabbiassi con loro, anche perché non ero convinta che si trattennero ad un solo pugno, secondo me ne volarono parecchi ma per non disturbare il loro orgoglio maschile evitai di chiedere più del limite indispensabile capii però che si erano provocati abbastanza. Tuttavia Thomas non era poi del tutto convinto, fu l’intervento di Anthony a far annullare tutto definitivamente e a convincerlo ad aspettarmi in Chiesa.
In realtà quando sono arrivata lui stava già andando via convinto di aver rovinato tutto per nulla, fu solo a causa di un bimbo che tornò dietro, questo urlava alla madre di aver visto una ragazza accasciata in Chiesa. Se sapessi chi era quel bimbo,probabilmente adesso ne avrei fatto una statua e l’avrei riempito di giocattoli. Tuttavia anche davanti a me,Thomas si sforzò di essere duro per capire se Alessandro e Anthony avevano ragione, in fondo la verità diventa tale solo se è la persona stessa a dirtela.
Avanzavo in quel piccolo corridoio, in fondo lui l’aveva vinta sulla Chiesa e io sulla dimensione. Volevo qualcosa di piccolo famigliare e accogliente,nessuna persona al di fuori della mia famiglia e la sua. Mio suocero era fermamente contrario ma dopo ciò che aveva combinato aveva lasciato a noi la decisione definitiva, e devo dire che anche mia suocera era stata di vitale importanza minacciandolo di lasciarlo. La mia adorata suocera. Assieme a mia mamma aveva fatto comunella,all’inizio era difficile data la non conoscenza della lingua ma un corso fatto insieme le aveva avvicinate moltissimo.
Cos’aveva combinato mio suocero tanto da inimicarsi la moglie? Be era colpa sua se Thomas si stava per sposare con la figlia degli Hamilton. Con la complicità di quello che sperava diventasse suo consuocero,una volta capito che io e Thomas ci eravamo separati, aveva fatto pubblicare la notizia delle imminenti nozze tra i loro figli. La ragazza ovviamente non si era opposta,voleva Thomas da una vita. Quest’ultimo invece si era fatto convincere dal padre che io non sarei tornata e non avendo nulla da perdere aveva accettato. Sua madre gli aveva continuato a rimproverargli che quello era solo una decisione avventata,un errore di cui si sarebbe presto pentito. Tuttavia a Thomas importava poco della sua vita se non c’ero io con lui. Troppo sdolcinato?No in realtà è che il vuoto che io gli avevo lasciato era troppo grande e lui non aveva intenzione di lottare per qualsiasi altra persona. Stupido?Si molto e purtroppo per me di tutto questo ne porta ancora i segni.
Ogni volta che mi bacia,ogni volta che mi sfiora,ogni volta che qualcuno osa guardarmi lui appare per quel ragazzo geloso e insicuro che io avevo creato con la mia indecisione. La sua era paura di perdermi. E qualsiasi rassicurazione io avessi cercato di fargli non bastava mai veramente. Quando mi chiese di sposarlo,anche se sapevo che forse era ancora presto, misi da parte i miei dubbi per lui. Lui voleva avere la sicurezza che sarei stata per sempre sua e io decisi di dargliela prima di tutto per lui per fargli capire che lo amavo anch’io.
Ma la svolta c’è stata un mese fa. Vivevamo nella stessa casa e avevo accettato di lavorare per la sua azienda pretendendo però di non esser favorita in alcun modo e mi accontentò. Un giorno ci fece visita proprio la figlia degli Hamilton. Perché la chiamo così?Perchè preferisco non chiamarla per nome. Fece delle avance a Thomas sotto i miei occhi piuttosto esplicite tanto che nel momento in cui mi assentai un minuto per andare al bagno,al mio ritorno la trovai con la camicia slacciata e la mano sulla patta dei jeans di Thomas. Lui era rimasto immobile, non riusciva a capacitarsi di tanto, ma io no. La presi per i capelli e la sbattei a terra, la definii con gli epiteti più impronunciabili e la presi a calci. Lo so ero fuori di me, ma dopo tutto quello che era successo a me e Thomas e la paura che la sua insicurezza sul mio amore lo portasse a cambiare idea, non ci vidi più. Dovette intervenire Thomas per evitare scandali di qualsiasi natura e che io potessi finire in carcere per omicidio. Lacrime di rabbia scendevano dai miei occhi e ci volle una tisana e tutta la pazienza di Thomas per farmi calmare. Gli urlai del tutto arrabbiata sia con lui che con me stessa ma risolvemmo. Da allora l’insicurezza di Thomas diminuì,anche se ovviamente rimaneva ancora iperprotettivo e geloso.
Davide e Erika mi guardavano felici,li avevo scelti come miei testimoni, non testimoni di quell’amore inaspettato ma testimoni di quello che mi aveva portato li.
Ed è guardando i suoi occhi che mi avvicino all’altare con il bouquet in mano, scortata da mio padre che tiene per se le lacrime, con la certezza che è quello il mio posto.
Non ho mai creduto ma di una cosa ero certa c’è un perché a tutto e nella vita qualsiasi cosa ci succeda non dobbiamo mai smettere di amare ma ricominciare a farlo!
FINE
  
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