Capitolo 39.Futuro
Ciao a tutti!Scusate la mia assenza!Un mega ringraziamento a tutte e scusate
se non rispondo ai commenti. Ora risponderò a quelli dell'ultimo capitolo!Questa
settimana credo che aggiornerò almeno un'altra volta questa storia...mi sto
concentrando su di lei per terminarla...quindi aspettatevi un nuovo capitolo a
breve!
Grazie ancora!Vi lascio alla lettura!Un bacio
Silvia
Mentre
rimuginavo sulla visita di Irina, Alice ebbe una visione che mi fece raggelare,
più di quanto non lo fossi già. Gli occhi di mia sorella saettarono nei miei e
si lasciò sfuggire di mano il vaso che stava spostando.
Ansimai
e corsi vicino a Renesmee.
-Cosa
c'è,cos'è successo?-, chiesero Jasper e Bella nello stesso momento. Gli occhi
del resto della mia famiglia erano puntati su Alice che aveva avuto una
visione.
Era
terribile. I Volturi, tutti, comprese le moglie che di solito non si muovevano
mai da Volterra stavano venendo a prenderci. Il paesaggio era ricoperto di neve
e questo significava che sarebbero venuti a Forks
entro un mese. Non di più.
Quella
era l'unica cosa che aveva visto Alice. Non sapevamo ancora il perché. Avrebbe
dovuto cercare e scavare nel futuro per trovare quella motivazione. Dovevamo
essere preparati al loro arrivo.
Dubitavo
che si scomodassero in massa per verificare se Bella era diventata o meno una
vampira. Avrebbero mandato Jane e Alex,non di certo l'intera famiglia reale al
completo.
C'era
qualcosa che non andava. Un tassello che mancava. Cosa mi sfuggiva?
Guardai
di nuovo Alice che era subissata di domande da
parte della mia famiglia.
-Stanno
venendo a prenderci...i Volturi- dicemmo all'unisono io e mia sorella.
-Perchè?-chiese
Rose. Era la stessa cosa che ci stavamo chiedendo io e Alice, senza trovare
risposta,né nella nostra mente né nelle visioni.
-Probabilmente
vogliono verificare che Bella sia vampira-,disse Emmett.
Alice
scosse la testa.
-Ci
sono le moglie con loro...-, comunicò loro,ricambiando la mia occhiata
angosciata.
-E'
strano. Le mogli non lasciano mai Volterra. Mai...Non l'hanno lasciata né
durante la guerra del Sud e neppure quando si dava la caccia ai bambini
immortali...-osservò Jasper, lasciando in sospeso la frase.
Strinsi
gli occhi. E i pugni. Non capivo. Alice doveva vedere qualcos'altro. Il quadro
non era completo. Mancava qualcosa. Mi sfuggiva qualcosa.
-Cerca
Alice, cerca il motivo della loro visita-la spronò Jasper. E dire visita era un
eufemismo. Sembrava più una spedizione punitiva. Ma cosa avevamo fatto di tanto
grave per meritarla?
Quando
nella mente di Alice di materializzò il motivo,trattenni il fiato. Non poteva
essere. Non poteva essere davvero. Se avessi saputo le intenzioni di Irina
l'avrei seguita in capo al mondo,non me la sarei di certa fatta scappare.
-Cazzo...-,
mormorai,picchiando il pugno contro il muro del salone e lasciando che una
crepa solcasse l'intonaco.
-La
causa scatenante è Irina-, mormorai,sconvolto.
Bella
mi raggiunse e appoggiò entrambe le mani sulle mie mani.
-Spiegami-,
mi disse. Mi voltai verso di lei. Credo che il mio viso da non morto avesse la
morte stampata in faccia.
-E'
colpa sua. Sta andando dai Volturi- spiegò Alice.
-Possiamo
fermarla?-chiese Jasper.
-No,
è troppo tardi-rispose.
Bella
continuava a guardarmi senza capire. I Volturi non volevano lei. Non appena
Irina avrebbe raccontato loro di aver visto una bambina e un licantropo con
Bella, a caccia, sarebbero giunti alla conclusione più ovvia. Quella
conclusione per la quale si erano scomodate anche le moglie:per loro Nessie era una bambina immortale.
Guardai
Bella e dal suo sguardo sconvolto capii che era giunta alla mia stessa
conclusione.
-Bambini
immortali...-, mormorò.
Irina
e le sue sorelle erano diventate molto rigide in termini legislativi da quando
avevano perso la madre a causa della violazione della stessa delle leggi dei
Volturi.
Irina
aveva visto una bambina a caccia. Poco importava se fosse o meno una bambina
immortale. Era giunta subito a quella conclusione e aveva deciso di andarlo a
riferire ai Volturi, che avrebbero applicato le stesse leggi anche al nostro
clan.
Mi
inginocchiai di fianco a Bella e a Renesmee e strinsi
entrambe a me.
"Cosa
c'è papino, perché siete così preoccupati?",
pensò Nessie.
Non
le risposi, mi limitai a lasciarle un bacio sulla guancia.
Cosa
potevo dire a mia figlia?Come potevo giustificare la nostra paura? Non potevo
dire che sarebbero venuti a prenderla. I Volturi volevano lei, volevano mia
figlia.
Non
riuscivo a definire il mio stato d'animo. Impaurito,spaventato, arrabbiato...e
preoccupato. Infinitamente preoccupato perché non avevo idea di come poter
risolvere l'intera faccenda.
Alzai
lo sguardo. Alice si stringeva a Jasper immobile. Era scossa, spaventata per la
visione che aveva avuto.
"Una
delle visioni più brutte della mia vita"pensava, mentre Jasper si
preoccupava per lei e cercava un modo per tranquillizzarla.
"Non
c'è mai pace"pensò Esme e accarezzava la mano di
Carlisle che cercava in tutti i modi di trovare una
soluzione.
"Andrò
loro incontro. Parlerò con Aro. Gli spiegherò la situazione. Capiranno. Devono
capire. Nessie non è un bambino immortale. Lo
capiranno. Conterà pure qualcosa che abbia passato tanto tempo con loro in
Italia in passato?". Ma non era convinto neppure lui. Sapeva, come lo
sapevo io, che i Volturi avrebbero preso il nostro caso come esempio.
Volevano
punirci per ribadire il loro potere e il loro ruolo di famiglia reale. Nessie era il giusto pretesto.
Infine
guardai Bella, che stringeva forte sua figlia,nostra figlia, e le accarezzava
dolcemente i capelli. Non era necessario conoscere i suoi pensieri.
L'espressione del suo viso era sufficiente.
-Si
sbagliano -iniziò a dire ad alta voce.-Renesmee non è
una bambina immortale. Lei non è fuori controllo, non ha mai fatto del male a
nessuno. Ha incontrato Sue e Charlie e non ha fatto loro mai nulla di male
nonostante fossero umani. Non è ammissibile una cosa del genere. E' sicuramente
un errore. Glielo spiegheremo...-continuò a dire. E strinse la mia mano, quasi
a cercare il mio consenso alle sue parole. Non potevo dirle che aveva ragione.
O meglio:ce l'aveva eccome ragione. Tutto nel suo discorso era logico, ma i
Volturi non ci avrebbero fatto parlare.
Le
portai una mano attorno al fianco e la strinsi a me. Bella si lasciò andare e
si appoggiò alla mia spalla.
Le
baciai i capelli.
-I
pensieri di Irina sono una prova, amore. Non vengono a Forks
per verificare quello che ha detto lei. Non cercano un confronto verbale. Vengono
per punirci. Vengono per distruggerci-le spiegai, continuando a stringerla a
me.
-Ma
non è giusto-osservò.
No,non
era giusto. Ma ai Volturi non importava nulla se fosse giusto o meno.
-Lo
so.Ma non ci consentiranno di difenderci,di
spiegare...-le dissi.
-E
non possiamo fare nulla?-mi chiese.
Continuai
a guardare Bella. Poi spostai lo sguardo verso Nessie.
Certo che potevamo fare qualcosa. Dovevo fare qualcosa. Non avrei mai permesso
che i Volturi spazzassero via la mia famiglia, a costo di scappare per sempre.
Emmett
mi precedette nella risposta. Lui era molto più determinato di me.
-Combatteremo-
disse solamente.
-Non
abbiamo chance di vincere- ribatté Jasper."E' troppo rischioso per Alice.
Non posso permettere che la sua esistenza venga messa in pericolo. Io
combatterei subito, senza esitazione. Ma lei...lei no. Lei deve stare al
sicuro".
I
suoi pensieri erano giustificabili. Voltò lo sguardo verso di me, conscio che
li avrei ascoltati e io annuii verso di lui. Jasper proteggeva quello che più
amava al mondo:Alice.
-Scapperemo
-mormorai,piano.
Era
solo un palliativo, probabilmente, ma nell'attesa di avere un piano mi sembrava
l'alternativa migliore.
-Non
possiamo farlo. I Volturi hanno Demetri. Ci troverà ribatté
Emmett
Aveva
ragione. Ma era l'unico modo per prendere tempo.
-Io
non lo so se possiamo vincere, ma dobbiamo combattere. Dobbiamo provarci. E
comunque non dobbiamo combattere da soli-disse.
-Non
è neppure giusto chiedere aiuto ai lupi. Per loro sarà una condanna a morte. Ti
ricordo quello che è successo con Victoria. Jacob ci ha quasi rimesso la vita.
E il suo era un esercito di neonati impreparati. Non è come la guardia dei
Volturi. Tra quelle fila ci sono vampiri con i migliori poteri-inveì Bella.
-Bella,
stai calma. Non mi riferivo al branco, anche se non credo che starà a guardare,
comunque. Pensavo di chiedere ad alcuni amici vampiri di darci una mano. Potremmo
creare un nostro piccolo esercito-disse. Non intervenni. Lo lasciai parlare
perché mi sembrava l'ipotesi più plausibile.
-Non
è neppure giusto condannare a morte loro -disse mio padre.
-Non
li costringeremo ad aiutarci, se non vogliono. Glielo chiederemo. Spiegheremo
loro la situazione e decideranno loro se scendere al nostro fianco o meno.
Dobbiamo solo temporeggiare quanto basta per spiegare qual è la verità. A quel
punto Aro e company non avranno più motivo di attaccarci-terminò.
Io
rimasi in silenzio. Non intervenni ancora. Era davvero quella l'alternativa più
ragionevole?La mia mente continuava a pensare ed ipotizzare possibili possibilità,
ma quella di Emmett sembrava davvero quella più
plausibile. Anche se fossimo scappati non avremo avuto mai pace e,
probabilmente, Aro si sarebbe accanito maggiormente su di noi.
Se
i Voluti non ci avessero dato retta, solo in quel caso, avremmo combattuto.
-Secondo
me Emmett ha ragione-intervenne mia madre,
spostandosi a fianco di mio fratello e appoggiando una mano sulla sua
spalla.-Dobbiamo fare in modo che i Volturi ci ascoltino-.
-Sarà
necessario radunare un bel po' di vampiri che testimonino a nostro
favore-intervenne Rosalie, che fino a quel momento era rimasta silenziosa
accanto a Emmett.
-Ma
dobbiamo farlo subito. Dovranno imparare a conoscere la piccola per
testimoniare nel modo giusto. Devono rendersi conto che Nessie
non è una bambina immortale. Contatteremo la famiglia di Tanya,i
clan di Siobhan e Amun, Garrett, Mary e Alistair-
aggiunse Alice, continuando a pensare chi contattare.
-Anche
Peter e Charlotte?-chiese Jasper.
-Sarebbe
una buona idea-gli rispose Alice, sorridendogli.
-Io
contatterò le Amazzoni,Kachiri, Zafrina
e Senna- disse Carlisle, cercando conferma in Alice
che però era caduta in una delle sue visioni.
Mi
sintonizzai su di lei. Nella sua mente era raffigurata una giungla, ma
l'immagine era sfuocata, scura.
-
Cos'era quella cosa?-le chiesi.-Hai trovato qualcosa di utile?-le chiesi.
-Nulla
-si affrettò a dire.-Non so cosa fosse. Sta arrivando Jacob e non riesco più a
vedere -mi rispose. Non so perché ma quella risposta non mi convinse. Lasciai
perdere ripromettendomi che le avrei chiesto delucidazioni in un secondo
momento. Ero certo avesse visto qualcosa. O meglio:ero certo che avesse capito
il significato della sua visione.
-Bene,
se questa è l'unica alternativa dobbiamo agire subito -tagliò corto Alice.
-Dobbiamo dividerci e cercare di radunare più
vampiri possibili. Cercate anche Eleazar...-.
Mia
sorella si perse di nuovo in una visione. Ancora la giungla, ma ancora una
volta l'immagine era confusa. Sembrava esserci qualcosa o qualcuno sullo sfondo
ma non capii chi o cosa fosse.
-Alice.
E' stata una visione troppo veloce. Cos'era?-le chiesi di nuovo. Ma ancora una
volta la sua risposta fu evasiva.
-Non
lo so. Jacob è sempre più vicino e io non vedo nulla...-disse.
-Lo
vado a fermare-disse Rose, sempre disponibile a litigare con Jacob.
-No-
la bloccò Alice.-Vado via io. Mi aiuterà allontanarmi un po'. Sarò lontana
anche da Nessie, così riuscirò a vedere
meglio...-disse velocemente, afferrando la mano di Jasper e trascinandolo via
con lei.
Avrei
voluto fermarla, ma non lo feci. Ero troppo poco lucido per farlo. Ero certo
che Alice mi stesse nascondendo qualcosa. Lei aveva visto qualcosa nella sua
visione,qualcosa che io non avevo colto. Ne ero certo.
-Dovete
fare in fretta. Dovete trovarli tutti -urlò Alice, già sulla porta pronta per
uscire.
In
quel momento Jacob fece irruzione nella stanza.
-Dove
va Alice?Cosa sta succedendo?-chiese."Sembrava che lei e il suo amico
avessero visto un fantasma".
Non
gli risposi. Nessuno in realtà lo fece.
"Ma...sto
via per poche ore e li ritrovo in questo stato. Cos'è successo e perché non me
lo vogliono dire?"pensò Jacob, avvicinandosi a Bella. La guardò, poi
guardò Nessie che era ancora intrufolata nelle sue
braccia.
-Bells,
che succede?Nessie sta bene?-chiese, chinandosi su di
lei e appoggiando una mano sulla sua fronte.
Bella
lo guardò a lungo, c'era un'infinita distesa di orrore nei suoi occhi.
-Mi
volete dire che cazzo sta succedendo?-urlò Jake.
-Nessie
sta bene-mormorò Bella.
-E
allora chi è in pericolo?-chiese.
-Tutti
noi Jake. Sta per finire tutto. Stanno venendo per
condannarci a morte-disse Bella.
Il
salone si trasformò in una sala di statue di cera, tutte con la morte negli
occhi.