Sono qui, davanti al ristorante da dieci minuti, e sto aspettando Sana.

Come sempre è in ritardo, non c' è da stupirsi.

Quando in qua lei è puntuale? Scuoto la testa, è un' altro ricordo mi si affaccia.
Le facce di mio padre e di mia sorella sapendo la notizia.
 

<< Oh! Ma che bella notizia. Sono contentissimo per te figliolo.
Vedrai che la nostra Sana ti dirà di si. E naturalmente dopo verrete ad abitare con noi! Giusto? >> Mentre mi diceva questo piangeva, peggio di Tsu!

<< Come? Ti vuoi sposare? Ma come è possibile che il mio fratello minore si sposi prima di me?
Io non ho ancora trovato il ragazzo e lui si sposa! Cosa è questa storia? >> Magari se non è sempre così scontrosa riuscirà a trovare quello giusto?
Meglio non dirle niente. Altrimenti mi trovo un bernoccolo in testa.

Dopo le loro parole e il loro sfogo, soprattutto di mia sorella, mi hanno augurato in Bocca al Lupo! E io spero che il Lupo, crepi!


Da lontano vedo una figura che si avvicina, e la riconosco. E' lei. Sana, finalmente.

La guardo, ed è sempre bellissima. I suoi capelli, lisci le incorniciano il suo viso dolce,
con gli occhi grandi color del cioccolato e con un sorriso che mi fa mancare il respiro.

<< Ciao Aki. Aspetti da molto? >>

<< No, sono appena arrivato. >> Non è vero naturalmente, ma se le dico qualcosa di storto, magari mi dà una martellata in testa.

<< Allora entriamo? >> Domanda. Annuisco, le apro la porta e prima di farla entrare le sussurro << Sei bellissima. >>
Lei per tutta risposta mi fa un sorriso imbarazzato e le sue guance diventano rosse. << Grazie. >>
Entriamo dentro e un cameriere viene verso di noi. << Buona sera, avete prenotato? >>

<< Si, Hayama grazie. >> Il cameriere annuisce e ci conduce verso un tavolo appartato, con sopra candele e un vasetto con i fiori.
Atmosfera romantica, meglio.

Prendo la sedia di Sana, la posto e la faccio accomodare. Mi ringrazia e io vado a sedermi.

<< E' proprio un bel posto, vero? >> Annuisco, non sono un tipo di molte parole, ma stasera faccio fatica più del solito,
dato che sono agitato ed emozionato. Lo stesso cameriere che ci ha accolti all' entrata viene a prendere le ordinazioni.
<< Cosa vi posso portare? >> Sana, dando uno sguardo al menu parla. << Per me, una bistecca con contorno l' insalata. Grazie. >>
<< Per me sushi. >> Lei mi guarda e scuote la testa sorridendo. Si sa che sono amante del sushi.
Il cameriere prende le ordinazioni e se ne va, non prima di aver ordinato anche una bottiglia di vino.

Iniziamo a parlare di cose futili, cioè chiariamo, lei parla e io ascolto, fin quando il cameriere non fa la sua comparsa con le nostre ordinazioni.

Lo ringraziamo e iniziamo a mangiare.

Mentre mastico il sushi mi vengono in mente le parole di quei pazzi.
 

<< Miraccomando Akito! Sii gentile, non balbettare e non fare la figura dell' idiota! >> Tsu.

<< Oh caro.. Vedrai, se farai la propsta al modo giusto, lei ti dirà di si! Ne sono certa! >> Misako.

<< Non ci pensare nemmeno! Brutto farabutto! >> Occhiali da sole.

<< Sigh! Dopo che le hai fatto la proposta, chiedile se vuola venire da noi! Sigh. >> Papà.

<< Non ci posso credere! Ti sposi. Ma ascolta una cosa, cerca di parlare. Non fare i soliti grugniti e monosillabi. Intesi? >> Mia sorella.


<< Aki, stai bene? >> Mi riscuoto dai miei pensieri, e vedo Sana che mi guarda preoccupata. << Si, tranquilla. >>
Mi scruta ancora un pò e dopo sorride. << La cena è stata fantastica! Il ristorante è bellissimo. Ora ci vuole il dolce, non trovi? >> Ok, Akito.
Mi sa che è giunto il momento. Prendo un grosso respiro e inizio.
<< Sana, prima del dolce, vorrei parlarti. >> Il suo sguardo diventa serio, e aspetta che continuo il discorso.
Mi alzo, e solo ora noto che le gambe mi tremano e il cuore sembra che mi voglia uscire dal petto. Vado davanti a lei e mi metto in ginocchio.
<< Akito.. >> I suoi occhi sono sgranati. << Sana, ormai sono 5 anni che stiamo insieme.
E ogni giorno Ti Amo sempre di più. Da quando sei entrata nella mia vita mi hai cambiato, al meglio.
Da quando ci sei tu, mi sono sentito vivo. Non sono più solo, e per questo io devo ringraziarti.
Ma oggi, ti voglio chiedere una cosa.. >>
Tiro fuori dalla tasca dei pantaloni la scatolina di velluto, gliela porgo e lei con mani tremanti e occhi lucidi la apre.
<< Oh.. Aki.. E'.. E' bellissimo.. >> Dai Akito, un' ultimo sforzo..
<< Sana Kurata, mi concederesti l' onore di diventare mia moglie? >>
Lei non rispone, mi fissa in silenzio. Io ho paura. E se mi dice di no?
I secondi diventano minuti, e io sto per impazzire.
Dopo vedo che si apre in un meraviglioso sorriso, dai suoi occhi scendono lacrime, e finalmente risponde.
<< Si.. Oh Aki.. Certo che voglio sposarti! >>
Prendo l' anello dalla scatoline, e lo infilo al suo dito. Lei per una frazione di secondo lo guarda, dopo mi butta le braccia al collo. Io?
Io sono felice, finalmente avrò una mia famiglia. Con lei. Con la donna che amo.
Si stacca da me dolcemente, e sussurra. << Ti Amo, Akito. Ora e per sempre. >> Le sorrido.
<< Ti Amo, Sana. Ora e per sempre. >>
E ci scambiamo un tenero bacio, pieno di significati.
Per me, per lei, per noi.

Per la nostra futura famiglia..

 

 

 

E così, la mini-storiella è finita.

Spero che questo capitolino sia piaciuto!

Grazie alle persone che l' hanno soltanto letta.

E un grazie ha chi la messa tra i preferiti, le ricordate e le seguite.

E soprattutto un grazie a chi ha recensito.

Un bacione enorme

Sara.