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Autore: Siirist    15/01/2006    7 recensioni
Premessa: è la mia prima fanfic, ergo siate relativamente clementi e aiutatemi con i vostri commenti please. Ci sono dei personaggi nuovi (tra cui Squall Leonheart e Yuna di Final Fantasy). I primi dieci capitoli sono un flash back e Harry comparirà nel capitolo 18. Fanfic dedicata ad Antares che mi è stata di grande aiuto (se non avete ancora letto "Harry Potter e le fenici maledette" andatela a leggere subito! Ora!) e a voi che leggete (specie quelli che recensiscono...) NB: a scanso di equivoci specifico una cosa importantissima: a parte i professori delle materie che ho inventato di sana pianta, i nomi dei prof sono gli stessi di quelli di Hogwarts, però ho usato i nomi italiani (Silente, McGrannitt, Piton...) per i prof di Squame di Drago, mentre i nomi originali inglesi (Dumblendore, McGonagoll, Snape...) sranno quelli dei prof di Hogwarts. Naturalmente nella mia storia, a partire dal capitolo 17, mancheranno due professori di Hogwarts perché ho letto il sesto libro e la mia fanfic ne sarà un po' il seguito, quindi, sempre dal 17, ci saranno degli spoiler
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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1-UNA SCOPERTA STRAORDINARIA

1-UNA SCOPERTA STRAORDINARIA

4 luglio 2001, ore 11:30

Squall, un ragazzo di undici anni al quale la vita sarebbe cambiata da così a così appena dieci minuti più tardi, stava dormendo placidamente nel suo letto, quando fu svegliato dalle urla di sua madre:

«Squall! SQUALL!!!! Scendi immediatamente! C’è una cosa per te»

«Ma che diavolo vuoi? Stavo dormendo così bene…» rispose lui, dopo essersi finalmente alzato.

«Squall! Smettila di lamentarti e scendi subito, ché c’è posta per te!»

«Nooooooo…!! La De Filippi, noooooooo (tipo Jean Cloude di “Sensualità a Corte” di “Mai Dire Lunedì”. Nd autore)»

«Almeno sei di buon umore. Non sei arrabbiato ché ti ho svegliato?»

«Buon viso a cattivo gioco… Allora? Dov’è Maria?» mugugnò lui.

«Maria?»

«Certo, Maria. Maria De Filippi… sai la  posta…» concluse Squall, già abbastanza spazientito per essere stato svegliato così “presto” durante le tanto amate vacanze

«Ahh! La posta! Tieni» disse la madre, consegnando al figlio una lettera con scritto:

 

 

Sig. Squall Leonheart

strada ***(sapete, la privacy. Nd autore) numero 18, Perugia

 

 

Squall aprì immediatamente la lettera e dentro vi trovò scritto:

 

SQUAME di DRAGO

scuola di MAGIA e STREGONERIA

 

Egregio Signor Squall Leonheart,

                                        Siamo lieti di informarla che lei è stato accettato a Squame di Drago scuola di magia e stregoneria. Troverà in allegato la lista dei libri e oggetti necessari. Essi si acquistano in qualsiasi libreria scolastica mistica, presente in tutti i quartieri mistici, presenti in tutte le province. L’ingresso per il quartiere di Perugia si trova in un vicolo di via del Maneggio.

I corsi iniziano il primo settembre, l’espresso per la scuola parte il 31 agosto alle 12:30 dalla stazione Termini di Roma dal binario 0. Verrà servito un pranzo sul treno

 

Il preside, Vincenzo Silente

Vincenzo Silente

 

P.S.: per qualsiasi dubbio, bruciare la lettera nel camino. Un nostro incaricato arriverà a chiarire qualsiasi incertezza il prima possibile.

 

LIBRI

“Le forze oscure: come sconfiggerle” vol. 1   difesa contro le arti oscure

“I segreti della trasfigurazione” vol. 1   trasfigurazione

“Pozioni: guida alle combinazioni più svariate” vol. 1   pozioni

“La magia in tutti i suoi segreti” vol. 1   incantesimi di magia

“La stregoneria in tutti i suoi segreti” vol. 1   incantesimi di stregoneria

“Le creature mistiche: come conoscerle” vol. 1   cura delle creature magiche

“Le piante del mondo mistico: come riconoscerle” vol. 1   erbologia 

“Stelle e costellazioni: scopritene i segreti” vol. 1   astrologia

 

ACCESSORI

- due paia di guanti protettivi di pelle di drago

- una penna

- pergamena di scorta

- calderone (piombo, grandezza 2)

- coltello per affettare ingredienti di pozioni

- bacchetta

 

 

Squall si prese un infarto.

«È uno scherzo, vero? Che diavolo è ‘sta roba?! Magia? Stregoneria? Che accidenti sta succedendo? Tu ne sai niente?» concluse Squall rivolto alla madre.

«Non ne ho la minima idea. Ti assicuro che non so proprio che roba sia» rispose la sig.ra Leonheart, anche lei visibilmente sconvolta.

«Io la butto via! Non me ne frega niente!» disse deciso l’undicenne dirigendosi verso la cucina, cioè il cestino dell’immondizia più vicino.

«Fermo! Che fai?!» disse la madre sorpresa dall’atteggiamento del figlio

«Sto cavalcando un elefante rosa per il deserto… Che ti sembra stia facendo? Sto andando a buttare questa cartaccia!» rispose secco ed irritato il ragazzo

«Ma perché? Proviamo a bruciarlo, no? E vediamo che succede, tanto che altro abbiamo da fare?»

«“Vediamo che succede”?! “VEDIAMO CHE SUCCEDE”?!! COME SAREBBE A DIRE “VEDIAMO CHE SUCCEDE”?! CHE VUOI CHE SUCCEDA?!! Credi davvero a queste stupidaggini?» disse il ragazzo, ora visibilmente incazzato.

«Si può sapere perché ora sei così alterato? Ti ho fatto una semplice proposta»

«Sono alterato perché per colpa di queste cretinate mi sono dovuto alzare. Ecco perché»

«Ma tanto ormai sei sveglio, no? Quindi che ti costa fare questa “cretinata”,come la chiami tu?»

«Se non lo faccio continuerai a rompere?» chiese esasperato il figlio alla madre.

«Si capisce» rispose lei con un tono poco rassicurante.

«E va bene. Facciamolo, ma non so proprio che t’aspetti»

Detto ciò, Squall acconsentì a bruciare la lettera nel camino della sala da pranzo. Sistemò assieme alla madre la legna nel focolare e poi ella accese il fuoco, che era di un “colorito” normale. Quando però Squall mise la lettera nel fuoco, esso si tinse di verde (esattamente del colore dell’inchiostro della lettera) e per poco mamma e figlio non svennero. La cosa “peggiore”, però, fu che, dopo circa trenta secondi, dalle fiamme uscì un turbine dal quale venne poi fuori un uomo vestito con pantaloni e pullover neri, camicia azzurra e scarpe nere. Fin qui niente di strano. La stranezza dell’uomo (apparte il fatto di essere uscito dal fuoco del camino) era che aveva un mantello nero ed una cinta, dalla quale pendeva, sul fianco destro, una specie di fodero con dentro un legnetto. Non appena apparve, mamma e figlio per poco non morirono.

«Allora, avete chiamato? Qualche problema? Posso aiutarvi?» disse lo sconosciuto

«L…L…Le…Le…Lei chi è?» riuscì a dire dopo molte difficoltà Squall.

«Sono Marco Ernesti, professore di spada per i ragazzi di Squame di Drago. Sono stato mandato per aiutarvi. Ricordate? È scritto nella lettera: “Per qualsiasi dubbio, bruciare la lettera nel camino. Un nostro incaricato arriverà a chiarire qualsiasi incertezza il prima possibile”. Allora? Che dubbi ci sono?” continuò il professore

«Ci chiedevamo che cosa si dicesse nella lettera…» prese coraggio Squall, avendo capito che lo sconosciuto voleva realmente aiutarli.

«Ma mi pare ovvio! Dice che tu, Squall, andrai a studiare a Squame di Drago le arti mistiche. Più chiaro di così si muore»

«Arti mistiche?» continuò Squall.

«Certo. Esse sono l’insieme di magia e stregoneria, materie che studierai alla scuola» riprese il prof.

«Capito. E quello cos’è?» chiese ancora Squall titubante indicando il pezzo di legno sul fianco destro dell’uomo

«Questa? La mia bacchetta, serve per far le magie» disse estraendo la bacchetta con la sinistra.

«Questa invece– continuò Ernesti –è la spada– e mosse rapidamente la bacchetta, che in un batter d’occhio divenne, appunto, una spada –e serve per far la stregoneria, ma anche per combattere corpo a corpo ed io insegno proprio questo. Altre domande?»

«Lei è mancino?»chiese ancora il ragazzo, indicando la mano sinistra del professore che impugnava la spada.

«Certo, non si vede?» rispose lui, facendo tornare la spada bacchetta e riponendola nel fodero.

«Anch’io!» disse Squall tutto sorridente. Fino a quel momento non aveva incontrato nessun altro mancino. Tutta la gente che conosceva era destrorsa. E quest’incontro gli faceva molto piacere.

«Ah sì? Bene! Allora mi starai simpatico! Anche mio fratello Cristiano, professore di stregoneria, è mancino e sarà entusiasta di avere uno studente mancino. Fin ora ne abbiamo avuti tre ed erano tutti fenomenali, dei veri talenti naturali. Tu non ci deludere, eh! Vabbè, abbiamo altre domande? Se no, vi saluto e con te– disse guardando il suo futuro studente –ci rivediamo a scuola a cena il 31 agosto.  Buona giornata» detto questo, rientrò nel fuoco e, come apparve, sparì tra le fiamme che per tutto questo tempo erano rimaste verdi, ma ora erano tornate normali. 

 

 

  
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