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Autore: Quintessence    10/03/2011    4 recensioni
Il suicidio. La vita. La sproporzione dell'amore. Questi sono i miei temi, quali sono i tuoi?
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Cosa è successo ad Alessandra, perché Matteo decise di non amarla, come questo la uccise e come il contorno cambiò all'improvviso.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Cinque ~ La Tristezza


Vorrei essere capace di giudicare meglio le situazioni. Vorrei essere in grado di capire quando la situazione è arrivata al punto di non ritorno. Vorrei essere capace di evitarlo. Da quando, comunque, hanno inserito questa nuova materia del cazzo che si chiama "Comunicazione", e in realtà altro non è se non "Teatro", ho paura sempre più spesso di andarci vicino, di cadere, di superare la linea. Perché questo spettacolo lo stiamo organizzando bene o male da soli, e quell'idiota di insegnante non sarebbe in grado di tenere a bada un canarino. Quindi quelle due ore mi fanno una paura fottuta. Se qualcuno fa qualche stranezza potrebbe pure venire picchiato e nessuno ci farebbe troppo caso.
Alessandra naturalmente in questo è specializzata. Ogni volta se ne salta con una proposta o una sciocchezza diversa, e visto che è stato scelto "Romeo e Giulietta" da inscenare, ha già messo in mostra un paio di idee strampalate. Da cui ovviamente è nata ogni volta una discussione, una di quelle che la fa piangere e scappar via. Sospiro, perché oggi ci sono i provini invece. E lei ha scelto di provare Giulietta naturalmente, con quella sua gaiezza ottimistica e anche un po' cretina se posso dire. Forse l'ha fatto perché sa che mi sceglieranno per Romeo. Non fiato.
Comincia a parlare e sorrido, è davvero perfetta. Ha tutto di Giulietta. Dal primo all'ultimo sospiro. Ha il tormento, e la bellezza, e la magrezza. Ha i lividi, che vedo sotto la maglietta anche se lei li copre con cura, sono sempre lì. Ilaria l'apostrofa subito, a metà discorso e io vorrei tirargli un pugno.
"Scusami tanto, ma sei proprio stramba" -Che simpatica, ma sta facendo un provino, no? Lasciala parlare. Vorrei dirlo, invece annuisco genericamente mentre Ilaria rincara la dose- "Come parli? E poi guarda, quel vestito proprio non c'entra nulla".
Anche Ilaria mi fa paura, anche se è la mia rappresentante. Questo perché non ha paura ad attaccare.
"Tanto in scena ci sono i costumi, no?" -A me sembra un'obiezione più che intelligente, che importa se Ilaria non è d'accordo sui suoi vestiti? Insomma, mica deve fare la sfilata di moda adesso, deve fare un provino. Qualcuno però commenta da dietro, commenti velenosi. Mi gratto la testa, ne arriva anche uno diretto a me, da parte di Andrea-"Quella sta proprio fuori".
Non posso che annuire guardandola. E' fuori dal nostro mondo. Con questa gonna molto country, questo sorriso agghiacciantemente largo quando tutti le stanno dicendo gentilmente che è strana. E' proprio diversa. Vorrei dire che diverso è bello qualche volta, che magari dovremmo provare a darle una possibilità, aprirle la porta.
Ilaria la sta ancora tormentando, lei risponde a tono. Io sto ancora zitto, ma so come finirà. Vedo Federica, prova a fermarla, a dirle di smetterla con questo provino, che chissene frega di questi scemi, andiamo via, ma lei è così. Mi piace anche così. Ma è così, deve dire ciò che è. Esprimerlo.
Questa è una cosa che uno come me non potrà mai essere capace di fare, e forse per questo la invidio. Perché ho paura di essere me, per paura di subire quello stesso trattamento. Una esclusione, o qualcosa del genere. Non credo che potrei sopportarlo, non sono abbastanza forte. Ilaria sta ancora gridando.
"Ti dico una cosa, ragazza. Tu sei scema, matta da legare" -Assensi. Le punta il dito contro- "Devi venire da Marte o da chissà dove... allora, da dove vieni, da Marte o da dove? Perché non te ne torni da dove sei venuta?"
Lei si piega su se stessa come un petalo, come fa sempre. Non piangere, per favore, prego.
"Sto solo facendo un provino" -Nessuno sembra averla sentita, comunque.
"Senti, vuoi fare le cose in modo diverso? Bene! Vattene! Non farlo nella mia classe, chiaro? Fuori dalla mia classe! Ostracizzazione!" -Mi sembra decisamente esagerato. Penso che magari anche loro hanno paura, come ho paura io. Ma molte mani si alzano. Altre. Altre ancora. Stringo i denti.
"Trovati un ragazzo, cazzo!" -Avvampo e mi faccio più piccolo che posso. Quasi mi viene da piangere. Tutti sghignazzano, rumoreggiano, si sporgono mentre lei cerca di difendersi. E' il banco della giuria, e lei è l'imputato. Lei è solo se stessa, è così bella, perché non gli piace?! E io? Io la vorrei, la vorrei con tutto il cuore, vorrei alzarmi e pararmi davanti a lei a braccia aperte e urlare basta, basta! lasciatela stare! Ma non sono un cavaliere. Non sono un eroe. Così non posso averla. Non sono in grado di difendere né me né lei da loro. Non è detto che essere se stessi sia un vantaggio in questo mondo grigio. Se metti colore è davvero un casino, per te.
Adesso mi fissa. Mi sta implorando con gli occhi blu. Aiuto, chiede, aiuto. Ti prego, sembra dirmi, almeno tu, almeno tu che io amo così tanto. Almeno tu guardami, dì qualcosa. Almeno tu. Sembra una carcassa di zebra morente, con i leoni intorno che aspettano di darle il colpo di grazia per divorarla.
Volto la testa, non voglio guardare. Se guardo rischio di piangere.
*

Si riempì di nero, l'ampolla.
"Vuoi dirmi che non ti sei nemmeno alzato e non hai detto nulla?" -Matteo scosse la testa, coprendosi la fronte con una mano.
"Nemmeno una parola" -Disse, più a se stesso che a lei, con un filo di voce- "Non sono capace di remare controcorrente".
Loretta capì e abbassò il capo.
"Cambierà, però" -Disse lui risoluto. Bastava poco, poco tempo, doveva tornare a salvarla. Salvarla da tutto. Dalla morte, dalla vita, da Loro. Da tutto. Da Loro che la volevano diversa, da loro che la volevano uguale. Da loro che la prendevano a capro espiatorio. Quante persone la pensavano come Matteo e non si erano alzate, quel giorno? Non l'avevano fatto per paura di diventare imputati. Zebre.
"Che ricordo devo rispolverare, adesso?"

   
 
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