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Autore: Lily_Luna    10/03/2011    14 recensioni
Lei ha un pessimo ricordo di lui. E odia gli uomini per questo.
Lui ha un segreto inconfessabile, oltre che una miriade di problemi. Aggiungeteci dei cugini/amici ficcanaso, del rancore che va avanti da ben dieci anni, un capo tremendamente all'antica, cioccolato e pastelli a cera...e capirete che, a volte, il destino sa essere veramente perfido!
ULTIMO CAPITOLO POSTATO
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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13 – Destiny

 

 

Fu la luce del sole a svegliarmi.

Lentamente, quasi controvoglia, mi mossi tra le coperte calde, chiedendomi perché la notte prima non avessi chiuso le persiane della finestra. E poi ricordai quello che era successo tra me e Scorpius…che nottata indimenticabile!

Mi voltai, ridacchiando scioccamente.

Un momento…

Mi sollevai a sedere, coprendomi col lenzuolo, constatando che Scorpius non era disteso accanto a me. Corrugai le sopracciglia - Dove si è cacciato?

Mi alzai e uscii dalla mia stanza, cercandolo. Forse era in bagno…o in cucina…nulla. La casa era completamente vuota. Raccolsi il mio abito verde da terra, dove aveva formato un groviglio con le scarpe. Poco più in là giaceva la mia biancheria. Gli abiti di lui, invece, non c’erano. Ed ero sicura di averlo spogliato proprio lì, accanto al divano.

Il mio cuore prese a battere ad un ritmo differente, leggermente più veloce. Sentii l’ansia piantarsi al centro del mio petto.

- Non può essersene andato…- sussurrai, confusa. Non dopo una nottata come quella. E…non dopo tutte le cose belle che mi aveva detto.

Aveva avuto un impegno, di sicuro. Un impegno inderogabile.

Non poteva avermi…

Usata? E perché no? L’ha già fatto con altre ragazze…” suggerì una vocina maligna nella mia mente. Scossi la testa con decisione. Okay, stavo diventando patetica. E paranoica, soprattutto. Dovevo darmi una calmata; sicuramente si sarebbe fatto sentire. Ragion per cui, cercando di fare finta di nulla, rientrai in camera mia, dove indossai il pigiama. Lanciai un’occhiata distratta al mio letto e, solo allora, lo notai; un foglietto di carta poggiato sul comodino opposto al mio. Era tutto spiegazzato. Lo afferrai.

 

“E’ quasi mattina…e tu dormi. Non ho il coraggio di svegliarti, perché sono un codardo. Davvero, non hai idea di quanto lo sia. Non cercarmi; sto adempiendo al patto che abbiamo fatto nello sgabuzzino della Gringott. Scusa.”

 

 

- Lily, guarda che non è successo proprio nulla di male. Abbiamo solo parlato…e se proprio vuoi saperlo, ci siamo divertiti molto! Non capisco cosa ci sia di male nell’incontrare il proprio ex.

- Nulla Dominique…a meno che questo ex non sia Frank Longbottom! Dai…è stata la tua prima cotta…e poi vi siete lasciati solo a causa della lontananza! – stava dicendo la rossa, con convinzione. Roxie scosse la testa – Lily, ma avevano solo tredici anni! Sono passati secoli!

- Infatti. – convenne Domi, mentre Lily incrociava le braccia – Tu cosa ne pensi Rosie?

Sollevai lo sguardo dalla mia tazza di cioccolata – Eh? – avevo ascoltato i loro discorsi, senza però darmi la pena di capire davvero di cosa stessero parlando. La mia testa era persa in un groviglio di pensieri, così saldamente intricati da assomigliare paurosamente ad una giungla.

Erano passati cinque giorni. Non avevo avuto il coraggio di cercarlo, né tanto meno di confessare tutto alle mie cugine.

- Rose. Basta. – Dominique si voltò di scatto verso di me, lanciandomi un’occhiata severa - Sono giorni che la gente ti parla e tu la ignori. Non credi sia giunto il momento di sputare il rospo?

Le altre si fecero avanti, scrutandomi preoccupate – E’ successo qualcosa di brutto?

Mi misi ritta, stringendo la tazza tra le dita – Ma no, è tutto a posto! – mentii, arrossendo. Domi strinse gli occhi pericolosamente – C’entra Scorpius Malfoy. – affermò, ed io, mio malgrado, mi irrigidii. – Cosa…

Tanto bastò per far scattare mia cugina - Che cavolo ti ha fatto quel cretino? Perché lo so che c’entra lui...e non provare a mentire! – gridò, non appena cercai di parlare. Molti clienti del bar in cui ci trovavamo si voltarono a guardarci, ma lei non ci fece caso.

Roxie sorrise incoraggiante – Non chiuderti a riccio, siamo noi, Rosie…

- Avete litigato? – domandò Lily, dolcemente.

Io scossi la testa – No.

- Ti ha per caso fatto passare una serata orribile?

- No!

- E allora cosa? – chiese Domi, esasperata. Io sospirai e mi passai una mano sul viso. Non potevo. Non potevo dire loro che, ancora una volta, ero stata presa in giro da Scorpius Malfoy…nel peggiore dei modi.

- Rose! – mi incalzarono, facendomi sobbalzare. Respirai profondamente.

- Ecco…la sera del Gala…- mi bloccai. Domi mi fissava con sincera curiosità, così come Lily e Roxanne. Potevo davvero deluderle? Ormai il danno era fatto, dopotutto.

- Okay…Voi credete che io sia intelligente…- sospirai – ma non è affatto così. Non lo è…perché se lo fossi stata, non ci sarei cascata. Non ci sarei andata a letto…- evitai di guardarle, ma sentii chiaramente i loro respiri mozzarsi. Arrossii.

- Oh, non è vero!–  scattò Domi, fissandomi sconvolta – Non ci credo…Rose! Ma che diavolo…

- Io…credevo che sarebbe andata diversamente…e adesso lui è scomparso nel nulla. Mi ha chiesto di non cercarlo, che…- chinai il viso, vergognandomi e sentendomi una perfetta idiota. Le mie cugine rimasero in totale silenzio, mentre il resto della gente intorno a noi chiacchierava e rideva spensierata. Già, cosa cavolo credevo? Che mi avrebbe giurato amore eterno? Scorpius Malfoy? Dovevo essere impazzita.

- Beh…e quindi? – fu Lily a parlare, guardandomi con i suoi profondi occhi nocciola. La fissai sorpresa - Cosa?

Lei fece spallucce – Dico…E adesso cosa succede? Voglio dire…ci sei andata a letto...evidentemente te ne sei innamorata…e gli permetti di calpestare il tuo cuore, per la seconda volta? Senza reagire?

- Beh, è chiaro che non posso fare molto, no? – replicai piano, cercando di sorridere.

- Sì che puoi. Puoi dirgli quello che senti, mandarlo a quel paese, per lo meno. – disse Domi, sospirando pesantemente – Diamine, che stronzo!

- Vai a casa sua! Lì non potrà certo scappare! – propose Roxie, sorridendo – Dopotutto, nei documenti del San Mungo, non c’è forse il suo indirizzo?

Rimasi a fissarle per chissà quanto tempo. Per cinque giorni ero stata a chiedermi se fosse il caso di cercarlo…ma non ne avevo avuto il coraggio…magari la codarda ero io.

Perché poi, mi dissi, raddrizzandomi. Cosa avevo fatto di male? Nulla.

Forse avevano ragione. Forse avrei potuto fare un ultimo tentativo. Guardarlo in faccia e affrontarlo.

Dopotutto era il 31 Dicembre; almeno avrei concluso l’anno in bellezza.

 

 

***

 

 

Mi ero materializzata all’indirizzo indicato, aspettandomi di trovarmi davanti all’imponente cancello di una villa simile ad un castello…

Ed invece mi ritrovai in una via della periferia di Londra, dove si stagliava una serie di piccole case a schiera. Nulla di particolarmente “magico”, insomma.

Lanciai un’occhiata titubante al foglietto che avevo ricevuto da Lizzy, ma poi mi diressi verso il civico sessantatre, col cuore in gola. Era proprio una di quelle villette, le finestre illuminate dalle luci colorate di un albero di Natale, ma coperte da tende chiare, che non permettevano di distinguere i movimenti all’interno della casa.

Attraversai il vialetto, respirando nervosamente. Strinsi i pugni e, non appena arrivai davanti alla porta, raddrizzai la schiena. Potevo farcela. Ero Rose Weasley, diamine! La figlia di Ron Weasley ed Hermione Granger! Dovevo aver ereditato almeno un po’ del loro coraggio, no?

Con veemenza suonai e rimasi ad aspettare.

Non ci volle molto, in realtà. Sentii alcuni passi affrettati, troppo soffici per essere quelli di un uomo, poi qualcuno spalancò la porta con irruenza.

Intravidi un corridoio, una stanza luminosa sulla destra, e i rami dell’albero di Natale, decorato da palline di varie misure.

Poi udii una voce.

- Chi sei?

Sobbalzai ed abbassai lo sguardo, incrociando quello curioso di una bambina. Aveva il viso roseo, nasino all’insù e una fossetta sulla guancia.

E i suoi occhi…con un tuffo al cuore, mi resi conto che erano indubbiamente quelli di Scorpius. Lo stesso verde, nonostante la forma fosse leggermente diversa. Rimasi a fissarla, imbambolata, quando la porta venne aperta di più – Kate, chi è? – un bambino, con gli stessi occhi di lei, lo stesso naso e i capelli di un castano più chiaro rispetto a quello della piccola, si sporse leggermente.

Oh, merda.

Quelli erano…

Rimasi in perfetto silenzio, mentre i due bimbi continuavano a fissarmi impazienti. – Allora, chi sei? – insistette la bambina, piegando la testa di lato. Battei le palpebre. Okay, dovevo essermi persa qualcosa – Ehm…Io…credo di aver sbagliato casss…Scorpius! – balbettai, proprio mentre un uomo compariva dal corridoio – Kate! Jackie! Quante volte vi ho detto di non andare…ah…- Scorpius Malfoy si fermò di scatto ed impallidì. Restammo a fissarci, entrambi sconvolti, mentre i due bambini ridevano – Papà! Ma è la tua fidanzaaata? – cantilenò Kate, sorridendomi. Jackie spalancò gli occhi - Come ti chiami?

Papà. Scorpius Malfoy…era papà. - Io...mi chiamo Rose, e voi? – cercai di sorridere, nonostante tutto. Erano bambini.

“I suoi bambini” mi corressi mentalmente, ancora sgomenta.

Il maschietto annuì – Io sono Jack e lei è mia sorella Catherine. – indicò la sorellina, che, per tutta risposta, gonfiò le guance.

- Io mi chiamo Kate! – gridò, battendo i piedi.

- Bambini…- Scorpius cercò di richiamarli, evitando a tutti i costi il mio sguardo – Perché non andate in salotto?

- Papà possiamo restare un altro pochino svegli? – saltò su Jack – Come quando viene lo zio Al?

- I signori Sheridan  ci lasciano giocare un altro po’, se facciamo i bravi! Ti pregooo…- aggiunse Kate, sbattendo le ciglia. Nonostante lo sconvolgimento, non potei fare a meno di notare la somiglianza tra lei e il padre. Eppure…aveva qualcosa di familiare…ma che di sicuro non era tipicamente Malfoy. Mi ricordava qualcuno…

Lei mi fece cenno di entrare – Vieni, Rose! Ti faccio vedere che cosa mi hanno regalato i signori Sheridan per Natale!

Scorpius mi lanciò una brevissima occhiata, prima di voltarsi verso la figlia – Tesoro – ed il tono della sua voce parve ammorbidirsi un po’, incrociando gli occhi vispi della piccola – vai con Jack, noi…adesso vi raggiungiamo…- aggiunse stancamente, mentre lei annuiva e scappava via, lanciandomi un’occhiata divertita.

Scorpius si voltò verso di me. Mi fissava sconvolto, come se non potesse credere ai suoi occhi

- Che ci fai qui? – chiese in tono scocciato – Come…come cavolo hai avuto il mio indirizzo?

Non lo ascoltai, ma marciai dentro, a bocca aperta – Hai…Sei sposato? – soffiai, battendo le palpebre.

- No. – replicò lui – come se lo avessi offeso a morte – Rose, ti ho chiesto che ci fai qui. – insistette, lanciando una breve occhiata al salotto, piccolo ma ordinato. I bambini ci sorrisero, facendo cenno di avvicinarci.

Il mio sguardo scivolò nuovamente su Scorpius  - Così…è questo il tuo grande mistero…- mormorai, avvicinandomi al divano.

- Papà! Allora Rose è la tua fidanzata? – chiese Jack, ridendo. Il biondo cercò di sorridere

- Ecco…

- Che bella che è, ha i capelli rossi rossi! – cinguettò Kate, guardandomi con attenzione. Risi – Ma tu sei bellissima, Kate! – e lo era davvero, così piccola e deliziosa. Lei ridacchiò – Papà dice che sono la sua bruttina preferita! – e, con uno scatto veloce, saltò tra le braccia di Scorpius, che la prese al volo, ridendo – Oh, sì, come sei brutta!!! Bruttissima…- mormorò, mentre lei premeva il suo viso contro il suo collo – e civetta! – e prese a farle il solletico. Kate prese a contorcersi freneticamente, ridendo.

- Anche io! – saltò su Jack, sporgendosi verso di me. Rimasi sorpresa; non mi era mai capitato di incontrare bambini così tranquilli con gli sconosciuti. Ma, dopotutto, la convivenza con i Weasley mi aveva aiutato a cavarmela con i più piccoli. Per cui, sorridendo, cominciai ad inseguirlo per la stanza – Ah, vuoi fatto il solletico eh?!

Scorpius si fermò, guardandoci stupito – Cosa…cosa fate?

- Stiamo giocando ad acchiapparella, papà! – esclamò il bambino, saltando sul divano. Io lo raggiunsi – Volete unirvi a noi, per caso?

- Sì!!! – strillò Kate, ma il padre scosse la testa – E’ tardi! Dovete andare a letto...domani dovete alzarvi presto, non volevate andare al parco? – aggiunse poi, per contrastare le proteste dei bambini. I due annuirono, ancora un po’ imbronciati – E Rose verrà? – fece Kate.

- Io…- incrociai lo sguardo serio di Scorpius e scossi la testa – Devo lavorare, purtroppo. Magari…un’altra volta sì…

- Su, date la buona notte a Rose.

I due bambini si protesero verso di me, baciandomi sulle guance – Buonanotte!

- Li accompagno, scendo subito. – mormorò Scorpius, prendendoli entrambi tra le braccia. Sentii alcune risate, poi una porta che si chiudeva. Sospirai, guardando le foto sparse per il salotto. Ritraevano tutte i bambini, Scorpius, o i suoi amici. Nessuna traccia di donne.

- Non mi aspettavo che venissi.

Sobbalzai, voltandomi verso il biondo. Sembrava esausto, oltre che parecchio irritato.

Sospirai – Ma cosa avrei dovuto fare? Accontentarmi di quel misero fogliettino che hai lasciato accanto al letto?

- Per esempio…oppure avresti potuto fare proprio come hai proposto. Ignorarmi, fare finta che non esistessi! – sbottò lui, ma io scossi la testa, soffiando come un gatto – Ma smettila! Se ci fosse stato solo un bacio…non pensare di trattarmi come una stupida senza cervello! Mi vuoi spiegare…perché non mi hai detto niente..?

- Perché sono cose private! – ribatté lui, passandosi una mano tra i capelli – Merlino, non credevo saresti venuta qui…

- Quanti anni hanno? – chiesi piano. Lui sospirò – Cinque.

- Quindi…tu sei un ragazzo padre? – mormorai, più a me stessa che a lui. Scorpius chiuse la porta del salotto – E’ una storia lunga. E’ una cosa che…- chiuse gli occhi, ma riuscii comunque a leggervi tanto, tanto dolore.

- Io…non lo direi a nessuno…- sussurrai, quasi ferita. Ma cosa credeva? Che avrei spiattellato i fatti suoi a chiunque?

- Tanto lo sanno tutti. Solo che…si sono stancati…- mormorò il biondo, sedendosi sul divano. Sollevai le sopracciglia e lui annuì – Solo che non sanno di Jack e Kate…l’ho fatto per proteggerli. Loro…sono la mia unica ragione di vita, davvero. – ammise, inchiodandomi con uno sguardo terribilmente triste.

- Io non ci capisco nulla…- confessai -…quando..?

Scorpius sospirò, cercando di riacquistare il controllo – Hai ragione, sai? Ai tempi di scuola, ero un vero stronzo…un piccolo principino tronfio che se la spassava a prendere in giro la gente. Mi chiedo ancora come facesse Al a sopportarmi…- aggiunse, cercando di sorridere. Io rimasi zitta.

- I casini cominciarono quando…mi innamorai. Per davvero. Oggi, dopo tutto quello che ho passato, non riesco a capire cosa ci avessi trovato, in lei. Vera Davies. La ricordi?

- Vagamente…- borbottai. Lui annuì – Era bellissima…e letale, solo che io non lo sapevo ancora. Ci frequentammo per mesi, che poi, lentamente, divennero anni. Non so neppure come, ma a causa sua, dimenticai i miei veri amici. Al, Matt, Liam e Jackie…non erano diventati altro che degli sconosciuti…che mi dicevano di stare attento, che non avrei dovuto fidarmi di quella ragazza. Ma ero cocciuto, ero convinto che lei mi ricambiasse con la stessa intensità. Era…un sentimento malato, quasi. Solo che io non me ne rendevo conto. A lei non…non importava nulla di me, di noi. Lei voleva diventare Vera Malfoy. Sai, in quel periodo, i miei genitori si erano arricchiti parecchio; erano usciti in modo eccellente dalla crisi che i miei nonni avevano inflitto alla casata…quindi la situazione le faceva gola. – mi fissò, sorridendo amaramente – Ero l’unico a non rendersene conto.

- E…poi? – mi ritrovai a chiedere, mio malgrado. Lui si strinse nelle spalle. – Arrivò il Diploma…ed io le chiesi di sposarmi. Ci fidanzammo, ma…la mia famiglia mi minacciò. Mio padre aveva capito che Vera non voleva altro che i miei soldi…e mi chiese di lasciarla. Non lo feci, quindi lui…beh, molto gentilmente, mi diseredò. Ero diventato una persona qualunque. Scorpius Malfoy…che però, non era davvero un Malfoy.

- E lei come la prese?

Scorpius assunse un’espressione…spaventosa – Non glielo dissi subito. Vedi…mio padre mi aveva diseredato, ma lo aveva fatto in gran segreto, per non suscitare scandali. Ed io, stupidamente, credevo che a Vera non sarebbe importato. Ero accecato dalla convinzione che lei mi amasse realmente. Quindi organizzammo il matrimonio, una cerimonia pubblica e pomposa, come voleva lei, che si sarebbe tenuta sotto gli occhi avidi di giornalisti e curiosi. Vera era felice, quindi lo ero anche io…ma poi…- respirò pesantemente - il giorno del matrimonio, si presentò all’altare, ma solo per ricoprirmi di insulti. Aveva scoperto tutto…e mi lasciò. Davanti a centinaia di giornalisti, che continuarono a tormentarmi per molto tempo, davanti a chissà quanta altra gente… Mi disse che la disgustavo, che ero solo un pezzente…e scomparve nel nulla.

- I bambini..? – domandai e lui annuì – Ci stavo arrivando; dieci mesi dopo, senza alcun preavviso, Eleanor Davies, l’adorabile sorellina di Vera, comparve alla mia porta. Mi consegnò i gemelli, senza dire nulla…come se…per loro non contassero niente. “Ha scoperto di essere incinta troppo tardi! Mai ti assicuro che i marmocchi sono tuoi, Malfoy!” mi disse, prima di andarsene. Prima di lasciarmi con due neonati da crescere, a diciotto anni. – i suoi occhi si fecero lucidi, mentre sollevava lo sguardo – Tre anni e mezzo fa, per caso, sono riuscito a rintracciare Vera. Ho scoperto che è sposata, vive in America. Sta spennando qualche altro povero stronzo. Con un po’ di fortuna, i miei figli non la vedranno mai.

Restammo in silenzio per un lasso di tempo indefinito. Ero…sconvolta.

- Mi dispiace…- sussurrai, commossa. Lui fece spallucce – Forse me lo meritavo. Il Destino a volte sa come vendicarsi…solo non avrei mai voluto che coinvolgesse anche Kate e Jack. Sai…Catherine era la mamma di Liam…incredibile come mi abbiano aiutato tutti, in quel periodo. E Jack…

- Beh, per Jackie, no? Credo se lo meriti..! – esclamai, sorridendo. Lui annuì – Sì, ma anche Al. Si chiama Jack Albus. A dire il vero il nome Albus non è mai stato tra i miei preferiti…ma lui è davvero il mio migliore amico. Non mi ha mai giudicato, anzi…mi ha protetto fin troppo.

- E…la tua famiglia? – mi uscì detto. Non avrei voluto, ma non ero riuscita a fermarmi. Scorpius scosse la testa – Non ci parliamo. Non so se sappiano dei gemelli. Ma non m’importa.

- Capisco…- mormorai, non sapendo cosa dire. Lui sospirò ancora, alzandosi. Mi fissava, stanco come non mai – Non è mia abitudine raccontare queste cose…ma…volevo che tu capissi.

- Certo…- annuii, confusa. Lui scosse la testa – No…volevo dire…volevo che tu capissi perché non posso stare con te.

Di nuovo, ci fu silenzio. Ma questa volta era diverso. Era…carico d’attesa…e allo stesso tempo spesso, impenetrabile come un muro.

- No…io credo di non capire…- sussurrai, colpita. Mi sembrava di aver ricevuto una botta in testa.

- Non possiamo stare insieme, Rose. Non sei tu il problema, ma io…non credo di voler avere una relazione. Non mi sento pronto ad altri casini. Altro dolore. – spiegò lui, piano. Scossi la testa

- Come fai a dire che ti provocherà dolore? Non vuoi neppure provarci…

Lui cercò di sorridere, indicandomi – Ma guardati, Rose! Hai ventitre anni e sei una Guaritrice davvero brillante! Io, ormai, mi sono bruciato con le mie mani! Sono padre, e loro…i miei figli verranno sempre al primo posto, nella mia vita! Quanto durerà? Ti stancherai di tutto questo…e allora…

- Ma come fai a dirlo? – lo interruppi, arrabbiata. Cosa ne sapeva, di quello che avrei sentito io? - Io non voglio prendere il posto dei tuoi figli! E loro…sono così adorabili, che…io non dico che sarà facile,ma neppure provarci! Mi sembra assurdo, Scorpius! Come faccio a spiegartelo? …

- Non c’è nulla da…

Mi sono innamorata di te. – confessai – Quindi…se io ti chiedo di stare con me…includo anche loro.

- No.

Sollevai lo sguardo, stupita – Come?

Scorpius chiuse gli occhi – Io…non voglio stare con te.

Strinsi i pugni e feci un passo avanti, sentendo gli occhi pizzicare – Davvero? Allora dillo.

- Cosa?

- Che non mi ami. Dillo Scorpius, e davvero, smetterò di insistere. Dillo adesso.

Era una situazione assurda; stavamo ai due lati della stanza, a fronteggiarci come duellanti. Mantenni lo sguardo fisso, ben intenzionata a fargli capire che non ci credevo. Non dopo tutto quello che era successo tra noi. Erano passate poche settimane…ma lo sentivo. E ricordavo la notte del Gala…ed i suoi sguardi…così sinceri, così facili da capire. Non era stato solo sesso.

Ma Scorpius continuava a tacere, mi fissava, inespressivo – Va bene, se vuoi farti del male…non ti amo, Rose. Mi dispiace. Sei una bella persona…ma non provo nulla per te. Nulla che somigli all’amore. E non voglio stare con te.

Di nuovo, silenzio.

Sentii gli occhi pizzicare. Mi strinsi le braccia attorno al corpo, per proteggermi dal gelo che si era creato. E mi parve di ritornare tredicenne, a Hogwarts.

- Bene, se questo è quello che pensi...

- Lo è.

 Strinsi i denti, con rabbia - Sei uno stronzo, Malfoy. Uno stronzo totale.

- Lo so - rispose lui atono. Mi voltai e, senza guardarmi indietro, afferrai le mie cose ed uscii da quella stanza.

Forse, se mi fossi voltata per l’ultima volta, lo avrei visto abbassare la testa, abbandonare quell’espressione neutra…ma non lo feci; mi precipitai fuori da casa sua, con gli occhi pieni di lacrime.

“Adesso sei contenta? Brava, è la seconda volta che ti fai umiliare così da lui!”

Ero stata una completa idiota, di nuovo.





Ciao genteeeeeeeeeeee! Come state? Io bene! Cioè, a parte la depressione post-viaggio! Londra è la città dei miei sogni!!! <3 E' stato un viaggio magnifico!
Ebbene!!! Eccoci col CAPITOLO! Quante cose, eh? Troppe, forse? Spero di no!!! Molti di voi, per non dire tutti, ci avevano azzeccato...solo che invece di un bambino...ce n'è due! Gemelli!
Ed ecco spiegata la storia di Scorpius...che gran casino eh? Simpatica Vera Davies, vero? La nostra Rosie...si decide di confessare i suoi sentimenti...E lui cosa fa? Beh, naturalmente rovina tutto! Cosa succederà adesso? Eheheh...ormai la storia è agli sgoccioli! Il prossimo dovrebbe essere l'ultimo capitolo!
Ora scappo...spero questo chapter vi sia piaciuto! Un bacione!

                                                                                             Lily_Luna
  
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