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l'abito da sera
velluto nei capelli
lei - gambe sottili e pelle di perla
ancora
mi stava aspettando
sapevo
nel buio avanzavo a tentoni
respirando forte - aria di zucchero
nella gola
quella malinconica dolcezza
e non avevo paura - sete di luce
stordita
dalla certezza
c'erano tutti
circo di colori - e forse nessuno
era il mio posto
era tardi
ma possedevo me stessa
il tempo
del mondo - calze color sabbia
si adagia la seta
perfezione, è un gesto
e polsi
sottili, verso labbra - spighe di luce
piove zucchero e sogno
sui miei ricordi
mia cara
amica - fosti sorella
come facevo
allora
una lacrima - non passò mai un istante
ti dono
e nell'ebano - memoria di noi
incastonate
brillano
costellazioni
nastro di organza - non avrei voluto
dimenticarle
no - intorno, e oltre
oscurità - la fede
il suo invito, e io
sorrisi
nell'ombra
accecante - vetro di luce
era quella la mia casa
per sempre
luna e orizzonte
blu, notte
ed io
esistevo
per sempre
da sempre
ero rimasta
lì - potrete mai perdonarmi?
l'amore
senza
domande - nacque e non gridò
era contorno
nitido - di nuovo
capii
e il cielo
fu
su di me
le dita
tese
sfiorai - bruciarono
stelle
e profumo di zucchero
rosa - l'avevo cercato
in ogni sguardo
nell'incavo di spalle
e colli bianchi
in onde
asciutte - poi il mare
su zigomi
zaffiri
immersi
di
luce
il mio posto
qui
scarpe laccate
e pizzo
innocente
sensualità
il più
puro
struggente
desiderio
nulla
mai più
sarà
sbagliato